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Immobiliare, Zirnstein (Scenari Immobiliari): “Chiusura 2023 con calo scambi di circa 15%”
“La filiera dei servizi immobiliari oggi rappresenta una parte importantissima della nostra industria nazionale, rappresenta circa il 20% del PIL. All'interno di questa noi inseriamo le attività di asset e quelle di property, quelle di project, ma anche tutte quelle attività che riguardano i servizi per la compravendita, per la collocazione degli immobili, quindi Agency da un lato e Capital market per quello che riguarda le realtà istituzionali. Il 2023 non sarà ricordato come l'anno più dinamico per quello che riguarda il mercato immobiliare nell'ambito residenziale e quello delle compravendite. La chiusura dell'anno è attesa con una diminuzione in termini di volumi scambiati di circa il 13, 15% quindi attestandoci fra i 640 e i 660.000 scambi per il 2024. I primi mesi saranno ancora complicati, ma pensiamo che coinvolgere dell'anno, le condizioni al contorno riusciranno ad essere un pochino più positive e quindi verso la fine del 2024 a vedere la prima inversione di tendenza”. Così Francesca Zirnstein (direttore generale Scenari Immobiliari) a margine dell’evento Sinergie 2023 che si è svolto a Roma.
Ha poi aggiunto parlando dei segmenti di mercato da seguire nei prossimi mesi: “All'interno di quella che è la nostra industria immobiliare, alcuni segmenti vanno seguiti, vanno attenzionati più di altri nell'ambito residenziale, soprattutto e non solo della residenza per le famiglie, ma per quello che riguarda il mondo della locazione in generale e di quelle attività che hanno a che fare con il residenziale, ma sono specifiche legate per gli studenti e fra tutti, cosa di cui ho ancora oggi nessuno si occupa il modo del signor living, cioè le case per quelle persone che hanno raggiunto un’ età avanzata che hanno bisogno di una serie di servizi, ma che sono autosufficienti e quindi non si rivolgono alle Rsa”.
Ultima ora
Cesena, deviava rotte alle navi e cambiava voti in pagella,...
Scovato dalla polizia postale dopo la segnalazione di ingressi anomali nei software legati alla navigazione
Dalla sua cameretta di Cesena, operando sul pc, con un semplice click entrava nel sito del Ministero dell'Istruzione e cambiava i voti in pagella, da 5 a 6. Inoltre si divertiva a spostare le rotte delle petroliere in transito nel Mediterraneo. Protagonista un ragazzo di 15 anni, studente di un istituto tecnico, scoperto dalla Polizia postale che ha indagato sul caso sotto il coordinamento della Procura distrettuale di Bologna competente per i reati informatici. A riportare la vicenda il 'Corriere Romagna'. Il fascicolo sul giovane hacker era stato aperto mesi fa in Procura a Forlì, poi passato per competenza alla Polizia postale.
L’allarme era scattato da una denuncia che riferiva di non meglio identificati ingressi nei software legati alla navigazione, "accessi nel corso dei quali una persona che operava da Cesena si dilettava in una sorta di gioco elettronico, virtuale sullo schermo ma terribilmente concreto nella realtà". Il 15enne, con una grande passione per la tecnologia, tanto da arrivare a capire come si potessero violare siti e server, riusciva infatti a deviare le rotte delle navi mercantili in transito per il Mediterraneo. L'indagine ha fatto poi emergere anche gli accessi al sito del Ministero dell'Istruzione e del merito.
Ultima ora
Fuga di gas dalla stufa, morto un uomo in provincia di...
La tragedia a Diano Marina. Intossicata anche la moglie che non sarebbe in pericolo di vita
Un uomo è morto la scorsa notte in un appartamento di via della Meloria, a Diano Marina, in provincia di Imperia, per intossicazione da monossido di carbonio. Intossicati anche la moglie dell'uomo e un soccorritore del 118. Sul posto anche i vigili del fuoco e i carabinieri che indagano su quanto accaduto.
A causare l'intossicazione è stato un gruppo elettrogeno a benzina, e non una stufa come inizialmente ipotizzato. Da una prima ricostruzione di carabinieri e vigili del fuoco, si tratterebbe di un sistema rudimentale di riscaldamento alimentato a benzina, che si accende quando non funziona l'impianto fotovoltaico presente nell'abitazione. All'interno si trovavano l'uomo, 60 anni, e la moglie di 59.
La coppia è stata sorpresa nel sonno, la stanza si è infatti riempita di gas intorno alle 3 di notte, probabilmente la donna è riuscita a svegliarsi e chiamare i soccorsi. Per il marito purtroppo non c'è stato niente da fare. La moglie non sarebbe in pericolo di vita.
Esteri
Romi, Emily e Doron: chi sono le tre ragazze liberate da...
La prima rapita al rave di Nova mentre le altre due furono prelevate dal kibbutz Kfar
Tre ragazze israeliane sono tornate libere oggi, 19 gennaio 2025. Dopo 470 giorni nelle mani di Hamas, sono state rilasciate Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher. Le prime tre israeliane dei 33 ostaggi che rapiti il 7 ottobre 2023 sono state riconsegnate a Israele in base all'accordo sulla tregua siglato venerdì scorso a Doha.
Romi Gonen, 24 anni, era una delle ragazze rapite al rave Nova. Presa in ostaggio mentre cercava di scappare in auto con amici, proprio mentre era al telefono con la madre Meirav. "Mi hanno colpito mamma, sto perdendo sangue. Tutti in macchina stanno perdendo sangue", erano state le ultime parole alla madre quel giorno. Poco dopo, le forze israeliane hanno trovato l'auto vuota. E il telefono di Romi è stato tracciato a Gaza. Un ostaggio rilasciato lo scorso novembre aveva rivelato alla famiglia che Romi era viva, ma non in buone condizioni di salute.
Emily Damari 28 anni, con doppia cittadinanza israeliana e britannica era stata prelevata da casa nel kibbutz Kfar Aza, al confine col nord della Striscia di Gaza e di lei non si erano più avute notizie. Un amico sopravvissuto alla strage avvenuta nel kibbuz aveva riferito di aver visto la macchina di Damari guidata da un terrorista fermarsi davanti a casa sua dirigersi verso Gaza.
Nello stesso kibbutz era stata rapita anche l'infermiera veterinaria Doron Steinbrecher, 31 anni che aveva lanciato l'allarme con un messaggio vocale mandato in chat agli amici poco prima di finire nelle mani degli uomini di Hamas: "Sono arrivati. Mi prendono". Damari si trovava nel suo appartamento quando sono arrivati i miliziani di Hamas che le hanno sparato a una mano e hanno ucciso il suo cane, Chooka. E' stata anche ferita alla gamba da una scheggia di proiettile. E' stata caricata sulla sua auto e portata a Gaza, come ha testimoniato la madre.