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Compagna e due figli morti, arrestato per omicidio stradale...
Compagna e due figli morti, arrestato per omicidio stradale e maltrattamenti
L'incidente a luglio scorso a Cerignola (Foggia). Le indagini hanno svelato un quadro familiare fatto di vessazioni e violenze fisiche e morali dell'uomo nei confronti della propria famiglia

E' accusato di maltrattamenti in famiglia e omicidio stradale l'uomo di 43 anni, residente a Trinitapoli, in provincia di Barletta-Andria-Trani. L'uomo, arrestato questa mattina all'alba dai carabinieri, era alla guida dell'automobile coinvolta in un incidente stradale a luglio scorso a Cerignola (Foggia), nel quale persero la vita la compagna e due figli, dei quattro che erano a bordo della vettura, e un motociclista con cui il mezzo si scontrò. Le indagini hanno svelato un quadro familiare fatto di maltrattamenti e vessazioni. Vittime la donna e i figli minori che oltre a subire le violenze avrebbero assistito a quelle verso la madre.
Le indagini sono partite a seguito dell’incidente verificatosi sulla statale 544 - località 'Tressanti', nel quale l’auto condotta dal 43enne e con a bordo la compagna e quattro dei cinque figli andò a impattare con una moto. Sul luogo dell’incidente intervennero i carabinieri della Compagnia di Cerignola che si occuparono dei rilievi stradali.
I militari di Trinitapoli hanno intrapreso una attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, dalla quale è emerso un quadro familiare fatto di quotidiani maltrattamenti, vessazioni e violenze fisiche e morali, dell’uomo nei confronti della propria famiglia. In particolare, gli approfondimenti investigativi hanno accertato come l’uomo avesse in molteplici situazioni palesato atteggiamenti estremamente violenti, minacciando di morte, in più occasioni, l’intera famiglia. Ora si trova in carcere.
Salute e Benessere
Vaccini, Andreoni: “Anti Zoster arma straordinaria,...

Il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) in occasione del XXII Congresso nazionale che si chiude oggi a Firenze

"L'Herpes Zoster è una malattia molto dolorosa, può durare mesi, alcune volte anni, veramente con una perdita di qualità di vita incredibile. Quindi il ruolo di noi tutti, degli specialisti, degli infettivologi, è sensibilizzare la popolazione, sensibilizzare gli specialisti che hanno in cura questi pazienti: gli ematologi, gli oncologi, i dermatologi, i gastroenterologi. Il vaccino contro l'Herpes Zoster è prioritario perché questa infezione è presente in oltre il 90% della popolazione: la riattivazione del virus è legata proprio all'immunodeficienza legata all'età o alla malattia di base". Così Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), in occasione del XXII Congresso nazionale che si chiude oggi a Firenze.
"L'Herpes Zoster - spiega - comporta una fastidiosa fase acuta e delle sequele tra cui la più nota è la nevralgia post-erpetica, un dolore che colpisce la zona dove si è manifestata l'infezione e che può persistere anche per mesi. La letteratura scientifica più recente ha evidenziato anche complicanze cardio e cerebro-vascolari. La varietà e la gravità di queste conseguenze ci inducono a raccomandare fortemente la vaccinazione. Il vaccino ricombinante adiuvato, da poco disponibile, ha dimostrato un rapporto rischio-beneficio nettamente favorevole, oltre che una persistenza d'effetto di 10 anni. Tale vaccino, inoltre, può essere somministrato anche nei pazienti immunocompromessi, che sono i più esposti all'infezione e rappresentano pertanto i destinatari più indicati per la somministrazione della vaccinazione".
Questo, ricorda Andreoni, "è un virus che entra dentro di noi di solito durante l'epoca della giovinezza, si calcola che il 95% delle persone sopra i 60 anni di età è stato infettato da questo virus. Poi, una volta entrato dentro di noi, si addormenta e ogni tanto si risveglia quando la nostra immunità non riesce più a tenerlo a bada. E ovviamente il soggetto fragile, con malattie che determinano immunodepressione, il soggetto anziano che va incontro a immunosenescenza, va più frequentemente incontro a questa malattia. Si calcola che un terzo delle persone sopra i 50 anni avrà un almeno un episodio di Herpes Zoster, quindi più di una patologia che interessa il 30% della popolazione nel corso della propria vita. Parliamo di numeri enormi, di una patologia grave che evidentemente dobbiamo contrattare con tutte le misure che possiamo mettere in atto. I soggetti più a rischio sono "persone con problemi cardiaci, insufficienza renale, diabetici, epatopatia cronica, pazienti che normalmente con l'invecchiamento, inevitabilmente, vanno incontro ad alcune problematiche mediche che sono molto frequenti. Stiamo parlando decine di milioni di pazienti in Italia".
Cronaca
Vaccini, Simit: “Fondamentali per fragili e over...

A ricordarlo sono gli esperti della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) riuniti a Firenze per il XXII Congresso nazionale

I soggetti fragili sono in aumento: tra questi, non solo gli anziani, ma anche i pazienti oncologici, immunocompromessi o con gravi malattie respiratorie e cardiovascolari. Per proteggere queste popolazioni dalle complicanze delle infezioni sono disponibili coperture vaccinali sicure ed efficaci contro influenza, Covid, pneumococco, Herpes zoster, virus respiratorio sinciziale (Rsv). A ricordarlo sono gli esperti della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), riuniti a Firenze per il XXII Congresso nazionale che si chiude oggi.
"Da un po' di tempo si sta parlando di virus respiratorio sinciziale negli anziani e nei soggetti fragili - osserva Roberto Parrella, neo presidente Simit - Il virus respiratorio sinciziale è ben noto soprattutto per le problematiche collegate alle bronchioliti dei bambini, ma è evidente che nella popolazione anziana è in grado di determinare situazioni a rischio, fino anche a provocare il decesso. Ci sono dati americani che indicano fino a 120mila ricoveri con alcune migliaia di decessi collegati al virus. Nei Paesi industrializzati, negli adulti, provoca oltre 420mila ricoveri ogni anno e 29mila decessi. Finora non sono state disponibili terapie e vaccinazioni, ma è da poco disponibile in Italia il primo vaccino per gli adulti, con straordinaria efficacia nei soggetti con patologie concomitanti: nello studio cardine ha mostrato una riduzione del 94,1% della malattia grave da Rsv e un'efficacia complessiva del vaccino dell'82,6%".
Il virus respiratorio sinciziale si manifesta in maniera differente, che varia da persona a persona, con sintomi che possono essere curati generalmente dai 7 ai 15 giorni. Nell'adulto e nell'anziano sfocia in forme che assomigliano all'influenza, con sintomatologia respiratoria come febbre elevata, dolori muscolari, sintomi respiratori e con relative complicanze, ad esempio, le polmoniti. "Il vaccino - evidenzia l'esperto - è fondamentale per la prevenzione e la profilassi".
"I soggetti fragili che contraggono il virus respiratorio sinciziale - continua Parrella - sono ad alto rischio di malattie gravi a causa del declino dell'immunità correlato all'età e delle condizioni sottostanti. Se infatti la maggior parte delle persone guarisce entro una o due settimane, il virus può assumere una forma grave nelle persone vulnerabili, come gli anziani e coloro che hanno malattie polmonari o cardiache e diabete. L'Rsv può esacerbare condizioni come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), l'asma e l'insufficienza cardiaca cronica e può portare a esiti gravi come polmonite, ospedalizzazione e morte".
In generale, prosegue il vertice Simit, "chi ha patologie pregresse rischia un aggravamento delle proprie condizioni e va incontro a tassi di ospedalizzazione più elevati. Recenti studi americani rilevano come ogni anno ci siano da 60mila a 120mila ricoveri dovuti all'Rsv, di cui circa 6-8mila decessi. Altri mostrano che 20-25% di anziani ricoverati con problematiche di infezioni respiratorie acute del tratto inferiore risultano positive al virus respiratorio sinciziale. Da questi dati si evince l'importanza che può rivestire uno strumento preventivo come il vaccino".
Economia
Italia Economia n. 49 del 6 dicembre 2023

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