Us Open Golf: date, favoriti e informazioni
Gli Us Open di golf di quest’anno si disputeranno dal 16 al 19 giugno al Country Club di Brookline, Mass. Nell’edizione del 2021 a trionfare è stato lo spagnolo, con uno score finale di 278, davanti al sudafricano Louis Oosthuizen e allo statunitense Harris English. In quella che si preannuncia un’altra edizione entusiasmante, ecco chi sono i favoriti nelle quote scommesse, i grandi assenti e tutte le informazioni più importanti di questo torneo!
Tra i favoriti di questo Us Open nelle scommesse ci sono sicuramente Rahm, McIlroy e Dustin. John Rahm è il favorito numero uno secondo i bookmakers e, da campione in carica dello US Open 2021, cercherà di difendere a tutti i costi il titolo conquistato lo scorso anno. Il golfista spagnolo arriva all’appuntamento in Massachusetts dopo aver vinto gli Open del Messico, portando a casa la 17° vittoria in carriera. Al momento Rahm è 28° nella classifica generale del World Amateur Golf Ranking, mentre ha occupato la prima posizione per 60 settimane di fila, raggiungendo anche la numero uno dell’Official World Golf Ranking. Lo spagnolo viene dato come vincente nelle quote scommesse a 9.00.
Oltre allo spagnolo, i bookmaker vedono favoriti nelle quote scommesse anche Rory McIlroy e Dustin Johnson. Rory McIlroy, golfista britannico al momento 7° nella classifica generale, può vantare un palmares incredibile e gli US Open li ha già vinti nel 2011. Proprio quell’anno riuscì a vincere il trofeo ottenendo un punteggio finale di 65, davanti a Charl Schwartzel e al sudcoreano Yang. Lo scorso anno, in California, si è posizionato in top 7 con uno score di 283, ottenendo un birdie alla buca 4 e 13. Per questi US Open McIlroy è dato a 11.00 nelle scommesse.
Altro favorito è poi Dustin Johnson, unico giocatore del PGA Tour ad aver vinto almeno un torneo ogni stagione. Johnson ha già vinto gli Open negli Stati Uniti nel 2016, nell’edizione disputata in Pennsylvania, con un punteggio finale di 276, davanti al connazionale Jim Furyk e all’irlandese Shane Lowry. Nel 2015, l’anno prima, arrivò invece secondo a causa di 3 putt alla 72ª buca, regalando così la vittoria a Jordan Spieth. Per questi Open il golfista statunitense è quotato sempre 11.00 e potrebbe tornare a vincere un nuovo trofeo, che gli manca dal 2020, quando ha vinto l’Augusta Masters con un totale di 268 (-20) colpi, il punteggio più basso mai realizzato nella competizione.
Il grande assente di questa edizione degli Us Open Golf è di certo Tiger Woods, che non parteciperà al torneo in programma al The Country Club per la prossima settimana. Il campione statunitense detentore di tutti e quattro i tornei Major, ha fatto sapere che, a causa dei problemi alla gamba destra dovuti a un incidente dell’anno scorso in auto, non prenderà parte agli Open americani. Woods ha già vinto il torneo tre volte nella sua carriera, la prima nel 2000 e l’ultima nel 2008. Il rientro per lui è fissato al prossimo mese, per gli Open in Irlanda, dal 10 al 17 luglio.

Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!
Notizie
La Fondazione Giovan Battista Baroni: 350mila euro per 11 progetti innovativi a sostegno...

La Fondazione Giovan Battista Baroni rinnova il proprio impegno verso le persone con disabilità, destinando un finanziamento di 350mila euro a favore di 11 progetti d’avanguardia nei settori della ricerca scientifica, dell’assistenza e dello sport inclusivo. L’annuncio ufficiale è avvenuto nel corso della cerimonia di premiazione, svoltasi ieri sera presso il prestigioso Circolo Aniene di Roma. L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo sportivo, artistico e giornalistico.
In un contesto storico in cui il tema della disabilità assume sempre più rilevanza, l’iniziativa della Fondazione appare più che mai imprescindibile. Secondo Eurostat, nel 2023 una persona adulta su quattro nell’Unione Europea convive con una forma di disabilità. In Italia, i dati Istat evidenziano una crescita costante del numero di alunni con disabilità (+6% nell’ultimo anno) e un incremento pari al 40% nella domanda di servizi sociali rispetto al 2012.
Operativa da oltre mezzo secolo nel territorio di Roma e del Lazio, la Fondazione Baroni ha costruito una solida rete di supporto per le persone con disabilità, investendo complessivamente 8 milioni di euro in iniziative dedicate alla ricerca e alla solidarietà.
Tra i progetti recentemente premiati si distinguono:
- Università di Cassino: sviluppo di un sistema di supporto per le terapie neurologiche rivolte ad anziani con patologie neurodegenerative.
- ItaliaCamp: programma di formazione digitale e inserimento lavorativo per persone con disabilità motoria.
- Fondazione Il Coraggio dei Bambini: creazione di un protocollo riabilitativo personalizzato per bambini affetti da tumori neuro-oncologici.
- Associazione Volontari per il Policlinico Tor Vergata: attivazione dello sportello “S.O.S. Emicrania” per la gestione dell’emicrania cronica.
Per quanto riguarda lo sport inclusivo, l’elenco delle iniziative selezionate include:
- S.S. Lazio Nuoto: il progetto “Vincere senza limiti” mira a potenziare le discipline paralimpiche in vista delle Olimpiadi di Los Angeles 2028.
- Unione Rugby Capitolina: “ImplaccAbili”, un format di rugby che consente il pieno contatto tra atleti con e senza disabilità.
- Circolo Canottieri 3 Ponti: organizzazione della discesa a remi del Danubio 2025, un percorso di 300 km tra Vienna e Budapest con equipaggi misti provenienti da Italia, Austria e Germania.
- GET AUT!: attività motorie per ragazzi con autismo, di età compresa tra 8 e 18 anni, in quartieri romani caratterizzati da bassa accessibilità.
In ambito assistenziale, sono stati premiati i seguenti progetti:
- Fateci Posto: laboratori creativi dedicati ad adolescenti autistici con elevati bisogni assistenziali.
- Orma Italia: supporto terapeutico per famiglie in difficoltà.
- Fondazione Cervelli Ribelli: corsi di ceramica, musica e fotografia per giovani con autismo.
La cerimonia è stata inaugurata dai saluti di Massimo Fabbricini, presidente del Circolo Aniene, e condotta dalla giornalista Greta Mauro. Giuseppe Signoriello, presidente della Fondazione Baroni, ha evidenziato: “La nostra indipendenza finanziaria ci consente di operare con determinazione, ma è solo attraverso la collaborazione con istituzioni e realtà locali che possiamo costruire progetti sostenibili. Da soli si va veloci, ma insieme si va lontano.”
Tra i testimonial presenti spiccano il campione paralimpico di scherma Edoardo Giordan, il direttore editoriale del Messaggero Massimo Martinelli, la velista Caterina Banti (oro olimpico a Tokyo e Parigi), l’attrice Giulia Bevilacqua, la conduttrice Eleonora Daniele, la giovane booktoker Sara Ciafardoni e il giornalista Stefano Buttafuoco.
A quest’ultimo è stato attribuito il Premio Fondazione Baroni al Giornalismo Inclusivo, alla sua prima edizione, per la capacità di narrare con sensibilità le fragilità trasformate in opportunità.
Infine, le targhe “Amici della Fondazione Baroni” sono state consegnate a Caterina Banti, Giulia Bevilacqua, Eleonora Daniele e Sara Ciafardoni, in riconoscimento del loro contributo nel promuovere una cultura basata su inclusione e rispetto.
Notizie
Conor McGregor: dalla gabbia alla politica, un futuro da protagonista?

Conor McGregor sembra pronto a intraprendere un nuovo capitolo nella sua vita, questa volta lontano dal mondo dello sport. L’ex campione di MMA ha recentemente annunciato il suo interesse per la politica, accompagnato da un chiaro programma elettorale. Al centro della sua proposta, la dura opposizione al nuovo Patto per la migrazione dell’Unione europea, un tema che lo ha portato a condividere posizioni vicine a quelle dell’estrema destra. Attraverso un post su Instagram, McGregor ha dichiarato: “L’Irlanda deve implementare completamente il Patto per la migrazione dell’Ue entro il 12 giugno 2026. Ciò richiederà l’approvazione di diverse normative legislative, che dovranno essere successivamente firmate dal Presidente. Le prossime elezioni presidenziali si terranno entro l’11 novembre 2025. Chi, se non io, si opporrà al Governo e a questa legge? Io sono pronto a farlo! In qualità di Presidente, sottoporrei questa legge a un referendum. Sebbene sia fermamente contrario a questo patto, spetta al popolo irlandese, non a me o ai governi, prendere una decisione”.
McGregor ha poi aggiunto: “Questo è il futuro che immagino per l’Irlanda con me come Presidente. Ogni cittadino irlandese deve avere il diritto di esprimersi e di scegliere il proprio destino. Che Dio benedica il nostro popolo! Sostieni McGregor e fai sentire la tua voce”.
Lo sportivo ha recentemente catturato l’attenzione anche in occasione della celebrazione di San Patrizio, recandosi a Washington, dove è stato accolto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Parlando alla stampa, McGregor ha dichiarato: “Gli Stati Uniti e l’Irlanda sono come fratelli”. Tuttavia, non ha esitato a criticare il governo irlandese, definendolo “un governo farsa” e accusandolo di trascurare i bisogni dei cittadini. “L’immigrazione illegale ha raggiunto livelli record. Gli americani devono essere consapevoli di ciò che sta accadendo”, ha affermato con tono deciso.
Nonostante siano trascorsi anni dal suo ultimo incontro ufficiale nell’ottagono e la sua carriera sportiva sembri ormai alle spalle, McGregor continua a far parlare di sé per episodi al di fuori del contesto sportivo. Vale la pena ricordare che nel novembre scorso è stato condannato per aggressione sessuale, un evento che ha ulteriormente acceso i riflettori sulla sua controversa figura.
Qualora McGregor decidesse di candidarsi alla presidenza dell’Irlanda, entrerebbe a far parte di una lunga lista di sportivi che hanno intrapreso la carriera politica. Tra i precedenti illustri si annoverano figure come Vitaly Klitschko, ex campione del mondo di pugilato e ora sindaco di Kiev; George Weah, vincitore del Pallone d’Oro nel 1995 e attuale presidente della Liberia; Kakha Kaladze, ex difensore del Milan e oggi sindaco di Tbilisi, capitale della Georgia. Altri esempi includono il leggendario pugile Manny Pacquiao, diventato senatore nelle Filippine e sconfitto nella corsa presidenziale del 2022, e Josefa Idem, pluricampionessa di canoa e in passato Ministro per le Pari Opportunità nel governo Letta. Tra i più recenti, anche l’ex calciatore Mesut Ozil, campione del mondo con la Germania nel 2014, che si è unito al comitato centrale dell’AKP, il partito del presidente turco Erdogan.
Sport
Boston Celtics venduti per la cifra record di 6,1 miliardi di dollari

La storia della NBA è stata scritta con un passaggio epocale: i leggendari Boston Celtics, attuali campioni in carica, sono stati venduti per la cifra sbalorditiva di 6,1 miliardi di dollari. Questo importo rappresenta un record assoluto per il mondo dello sport statunitense.
Secondo il Boston Globe, il nuovo proprietario è Bill Chisholm, CEO e co-fondatore della Symphony Technology Group, un prestigioso fondo di private equity con sede in California. L’acquisizione segna un punto di svolta nelle operazioni finanziarie legate alle franchigie sportive, stabilendo un benchmark per gli investimenti futuri.
Con questa transazione, viene infranto il precedente record di 6,05 miliardi di dollari pagati nel 2023 da Josh Harris per i Washington Commanders della NFL. Per quanto riguarda la NBA, il primato era stato fissato da Mat Ishbia con l’acquisto dei Phoenix Suns per 4 miliardi di dollari. I Celtics, grazie alla loro storia e prestigio, hanno ora fissato l’asticella a nuovi livelli.