Sono davvero numerosi i vantaggi che vengono garantiti dalla rincalzatura, tecnica orticola che consiste nello spostare una determinata quantità di terra alla base della pianta. Per la sua versatilità, essa viene usata tanto nei campi agricoli di grandi dimensioni quanto negli orti domestici più piccoli. In effetti, per la coltivazione degli ortaggi la rincalzatura è molto importante, perché aiuta ad avere un raccolto maggiore e consente di proteggere le piantine. Quando si parla di rincalzatura si fa riferimento alla tecnica che prevede di coprire la parte basale di una pianta con una certa quantità di terra.
Perché scegliere la rincalzatura
La rincalzatura rende il raccolto più produttivo e fa in modo che le piantine possano essere protette dalle erbe infestanti o dai fenomeni atmosferici avversi. È soprattutto per la coltivazione della patata che si adotta questa tecnica, anche se poi in realtà vi si può ricorrere anche per ortaggi di altro genere, come le cipolle, i porri, i sedani, i finocchi e i cavoli. La cosiddetta rincalzatura di supporto fa sì che la pianta, potendo contare su una quantità di terreno maggiore, possa crescere in uno spazio più ampio. In termini pratici questo vuol dire che gli stoloni e le radici si possono sviluppare senza difficoltà. Per di più, una maggiore quantità di terreno rende più fluido il passaggio di acqua, minerali e sostanze nutritive, il che permette di elevare gli standard di qualità del raccolto.
Dove acquistare un rincalzatore per patate
Se si ha la necessità di comprare un rincalzatore per patate si può fare affidamento su Checchi & Magli, azienda emiliana che è leader a livello mondiale nel settore delle macchine trapiantatrici per piantine. Del suo catalogo fanno parte, tra l’altro, aiuolatrici per coltivare su film di pacciamatura e macchine per coltivare e raccogliere le patate: fra queste ci sono, appunto, i vibrorincalzatori, ma anche le scavapatate e le piantapatate.
Che cos’è la rincalzatura di protezione
Con la rincalzatura di protezione, le parti più delicate della pianta possono essere protette in presenza di condizioni atmosferiche ostili, come per esempio temperature molto rigide che potrebbero portare alla morte delle piante o comunque arrecare dei danni. Le piantine, in questo modo, riescono a sostenere con più facilità anche i periodi di siccità, in virtù di una distribuzione migliore di acqua nel terreno; così rimangono ancorate al suolo anche in presenza di venti molto intensi.
La rincalzatura di imbianchimento e quella di controllo
La rincalzatura di imbianchimento è la tecnica migliore per il porro, per il sedano e per il finocchio. Intorno al fusto della pianta c’è una quantità di terra maggiore, il che fa sì che i raggi del sole fatichino a raggiungerla. Ecco perché gli ortaggi restano più teneri e più bianchi, mentre le loro qualità gustative ed estetiche risultano amplificate. Nel caso della rincalzatura di controllo, invece, mettendo ai piedi della pianta una certa quantità di terreno proveniente dall’interfila consente di far sparire le erbe infestanti. La coltura, così, aumenta il volume vegetativo, mentre non c’è spazio per le malerbe per crescere.
Il momento giusto per la rincalzatura
La rincalzatura deve essere effettuata nel momento in cui il terreno è in tempera. Vuol dire che il suolo non deve essere eccessivamente secco o eccessivamente umido, con un contenuto idrico compreso fra il 40 e il 50%. Di conseguenza, la rincalzatura deve essere effettuata nelle stagioni intermedie, senza il gelo invernale, la siccità tipica dei mesi estivi e la calura. Va detto, comunque, che gli effetti della lavorazione sono diversi a seconda della stagione in cui si procede.