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Navalny, “per 007 Usa Putin non ordinò la morte”
Navalny, “per 007 Usa Putin non ordinò la morte”
La conclusione a cui è arrivata l'intelligence americana secondo quanto riferisce il Wall Street Journal. Scettiche sull'estraneità del presidente russo le agenzie europee
La morte del dissidente russo Alexey Navalny, avvenuta lo scorso febbraio in una colonia penale nell'Artico, probabilmente non fu ordinata direttamente dal presidente Vladimir Putin, nonostante le dure critiche mosse dall'oppositore al capo del Cremlino. E' la conclusione a cui è arrivata l'intelligence americana, secondo quanto riferisce il Wall Street Journal.
Nonostante le circostanze sospette della morte del leader dell'opposizione russa, il Wsj, citando "persone che hanno familiarità con la questione", ha riferito che diverse agenzie di intelligence statunitensi, tra cui la Cia, l'ufficio del Direttore dell'Intelligence Nazionale e l'unità di intelligence del Dipartimento di Stato, condividono la tesi secondo cui la tempistica della morte di Navalny non sia stata specificamente voluta da Putin.
Tuttavia il giornale sottolinea che analisti polacchi e alcune agenzie di intelligence europee rimangono scettici sul fatto che il presidente fosse estraneo alla vicenda, mentre gli alleati di Navalny continuano a insistere sul fatto che il Cremlino abbia orchestrato tutto. Leonid Volkov, l'ex braccio destro del dissidente, ha affermato che l'idea che Putin non sia stato informato e non abbia approvato l'uccisione di Navalny è "ridicola".
Cremlino: "Articolo non è di alta qualità"
L'articolo del Wsj "non è di alta qualità" e contiene "ragionamenti vuoti", ha commentato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa. "Ho visto questo materiale, non direi che si tratta di materiale di alta qualità che merita una certa attenzione", ha affermato, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.
Esteri
Raisi, trovato elicottero. Media Iran: “Nessun segno...
A bordo, con il presidente, c'erano altre 7 persone
"Nessun segno di vita" nel luogo in cui è stato individuato l'elicottero su cui viaggiava il presidente dell'Iran, Ebrahim Raisi. Il velivolo è stato localizzato dopo l'incidente avvenuto domenica 19 maggio a circa 20 km a sud dal confine tra Iran e Azerbaigian. A bordo dell'elicottero, altre 7 persone. Secondo la tv di stato iraniana, sul luogo dell'incidente - localizzato ma non raggiunto - "non ci sono segni di vita".
Vengono quindi riportate le parole di Pir Hossein Kolivand, capo della Mezzaluna rossa: "Con la scoperta del luogo dell'incidente, non sono stati individuati segni di vita tra i passeggeri dell'elicottero". Una fonte citata dalla Reuters descrive l'elicottero come completamente bruciato. Nel corso delle ricerche, come reso noto dall'agenzia turca Anadolu, un drone speciale messo a disposizione da Ankara ha individuato una fonte di calore nell'area dell'incidente.
Esteri
Ucraina, Zelensky: “Piano Russia è chiaro, difesa...
Il presidente ucraino: "Mosca vuole costringerci a difendere un fronte più ampio"
L'Ucraina non cede terreno nella regione di Kharkiv, la linea di difesa tiene lungo tutto il fronte: la strategia della Russia, almeno per ora, non paga. E' il quadro che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky delinea al termine della giornata, caratterizzata da nuove operazioni delle forze di Mosca nell'oblast di Kharkiv, fulcro della guerra da 10 giorni.
Sette persone sono morte e altre 19 sono rimaste ferite in un nuovo attacco russo, dice il governatore, Oleg Sinegubov, secondo cui "gli occupanti hanno attaccato una zona che gli abitanti stavano evacuando". Nell'attacco è rimasto ferito anche un operatore sanitario, mentre è stata danneggiata un'ambulanza.
"Abbiamo consolidato le nostre posizioni nella regione di Kharkiv", dice Zelensky dopo il briefing con il generale Oleksandr Syrsky, comandante delle forze armate. In particolare, afferma il presidente, si è rivelata efficace l'azione della 57esima brigata e dell'82esima brigata.
"Allo stesso tempo -prosegue il presidente- i nostri reparti stanno infliggendo danni pesanti agli invasori nel Donetsk, in particolare nell'area di Chasiv Yar", la roccaforte ucraina che Mosca punta a conquistare per poter puntare ad un'offensiva su larga scala verso ovest. "Di fatto -afferma Zelensky- la Russia non raggiunge l'obiettivo di allargare le maglie della nostra difesa per indebolire l'Ucraina su un ampio fronte da Kharkiv alle regioni del Donetsk".
La strategia russa, d'altra parte, appare ormai chiara. La Russia ha lanciato l'offensiva verso Kharkiv ma l'obiettivo va ben al di là della regione, in cui - come dichiarato più volte dal presidente Vladimir Putin - si punta a creare una zona cuscinetto che allontani l'artiglieria e i droni ucraini dai territori russi.
In vista di una futura offensiva 'vera' e su larga scala, nel mirino della Russia c'è soprattutto Chasiv Yar. Conquistare la città significherebbe, per Mosca, avere il controllo su un nodo logistico da cui gestire il piano per sfondare verso ovest e costringere le difese di Kiev a diluirsi lungo la linea di un fronte sempre più ampio.
Sport
Roma-Genoa 1-0, giallorossi ora tifano Atalanta
E' Lukaku a segnare a 11 minuti dal termine e a far sperare ancora i tifosi della Roma in un posto in Champions
La Roma batte in casa il Genoa per uno a zero e si assicura nel posticipo di serie A il sesto posto in campionato. E' Lukaku a segnare a 11 minuti dal termine, a far salire la squadra a 63 punti e a far sperare ancora i tifosi della Roma in un posto in Champions. La condizione è che l'Atalanta si aggiudichi l'Europa League e che arrivi quinta in campionato.