Politica
Europee, nel M5S scoppia il caso esclusi. Melone:...
Europee, nel M5S scoppia il caso esclusi. Melone: “Chiesto passo indietro a me e Mandoi”
Il legale racconta: "Io e l'ex magistrato tolti dalla lista nel giorno del voto online". Da Campo Marzio filtra massimo riserbo "a tutela degli interessati"
In vista delle elezioni europee, nel Movimento 5 Stelle scoppia un nuovo caso legato ad alcune esclusioni eccellenti dalla corsa verso la candidatura. La vicenda questa volta vede protagonisti l'ex magistrato pugliese Francesco Mandoi e l'avvocato campano Angelo Melone, entrambi aspiranti candidati alle parlamentarie grilline per il collegio Sud e 'tagliati' dalla lista dei nomi sottoposta poi al voto degli iscritti giovedì 18 aprile.
"I vertici del Movimento 5 Stelle mi hanno chiesto di ritirarmi dalla corsa, proprio nel giorno in cui il mio nome sarebbe stato messo ai voti sul portale M5S per le europarlamentarie...", racconta all'Adnkronos Melone, nominato nel 2021 console onorario del Congo in Italia. Il 'sogno' però è durato pochissimo per il giurista e diplomatico partenopeo. Melone aveva presentato la sua auto-candidatura sul sito del Movimento per la composizione delle liste circoscrizionali alle prossime elezioni europee. A un certo punto, però, sarebbe intervenuta la 'mano' dei vertici pentastellati per mettere fuori gioco il candidato, riferisce Melone: "Mi hanno chiesto, senza alcuna motivazione, di ritirare la candidatura. Anzi, hanno fatto recapitare questo messaggio da una parlamentare".
L'avvocato racconta di aver ricevuto ulteriori sollecitazioni da membri della segreteria del presidente del M5S, Giuseppe Conte: "Ho ricevuto messaggi da un suo strettissimo collaboratore, il quale mi sollecitava a inviare la mail contentente la rinuncia all'auto-candidatura". A Melone non sarebbe stata data alcuna spiegazione: "Del resto, loro da statuto hanno la possibilità di escludere arbitrariamente qualsiasi persona".
Quello di Melone non sarebbe un caso isolato. L'avvocato infatti rivela: "Mi hanno riferito che stessa sorte sarebbe toccata all'ex magistrato salentino Francesco Mandoi, già sostituto procuratore presso la Direzione nazionale antimafia. Mandoi si è candidato all'uninominale nel 2022 nel collegio di Bari e non è stato eletto. Poi ha manifestato la sua disponibilità a candidarsi all'Europarlamento, attraverso il sistema delle parlamentarie. So che Conte in persona lo ha chiamato per chiedergli di farsi da parte...". L'Adnkronos ha contattato Mandoi per un commento, ma il diretto interessato ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. Mandoi, tra l'altro, è stato intervistato dalla trasmissione di Rai Tre Report nella puntata di domenica scorsa dedicata all'accordo sui migranti tra Italia e Albania in quanto "super consulente" nominato dal premier albanese Edi Rama "per la lotta alla corruzione".
Alla domanda sulle motivazioni dell'esclusione, Melone risponde che "spiegazioni ufficiali non ci sono" ma secondo lui dietro la bocciatura preventiva ci sarebbero "questioni di equilibri politici territoriali da mantenere". L'Adnkronos ha chiesto ai vertici del Movimento 5 Stelle un chiarimento sulla vicenda. Da Campo Marzio al momento filtra massimo riserbo "anche a tutela e garanzia dei diritti degli stessi interessati".
A quanto si apprende, si tratterebbe di "decisioni adottate in linea con le previsioni statutarie che consentono, fino al completamento dell'iter di formazione delle liste, di valutare o meno l'esclusione di candidati". Sempre fonti vicine ai vertici pentastellati fanno sapere che sarebbero pervenute segnalazioni rispetto ai due candidati, che richiedono un approfondimento della loro posizione per quanto concerne la compatibilità con lo statuto e la Carta dei valori del Movimento. E questo avrebbe suggerito l'esercizio della 'prerogativa': fuori dalle liste tutti e due. (di Antonio Atte)
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Tajani: “Qualche ignorante si prende gioco della...
Botta e risposta tra il leader di Forza Italia e il senatore della Lega
Botta e risposta sulla bandiera Ue tra il leader di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani e il senatore della Lega Claudio Borghi, alla luce delle polemiche dei giorni scorsi suscitate dalle parole di Borghi e Roberto Vannacci proprio sul tema della bandiera europea.
Dal senatore della Lega è arrivata la proposta di legge per eliminare l'obbligo della bandiera della Ue nei palazzi pubblici italiani, mentre Vannacci alla fine di aprile in un'intervista a La Stampa aveva dichiarato che "l'Ue ha un problema: deve costruire una sua identità. La bandiera blu con tante stelle che identità vuole rappresentare? Non abbiamo nemmeno un animale a simboleggiarci. La Russia ha l'orso, gli Usa l'aquila".
''Qualche ignorante, anche candidato alle elezioni europee, si prende gioco della bandiera dell'Europa... Le dodici stelle sulla bandiera europea non sono gli stati, sono le dodici stelle che cingono il capo della Vergine, rappresentano le dodici tribù di Israele, e la bandiera è azzurra perché il manto della Vergine è azzurro. Quella bandiera indica chiaramente quali sono le nostre radici. Per questo va rispettata'', ha detto oggi Tajani a Verbania per un'iniziativa elettorale per le europee.
A stretto giro la replica di Borghi: "Abbiamo il simpatico Antonio Tajani che si lancia in spericolate interpretazioni esoteriche della bandiera Ue (le dodici tribù di Israele, il manto della Madonna). Per me può anche tenerla come coperta, la libertà è sacra. Non voglio essere l'unico Paese con l'obbligo di esporla a fianco della bandiera nazionale".
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Perugia, domani presentazione candidati e liste che...
'Perugia è di tutti' è il grande evento in programma per domenica 19 maggio al Centro Congressi Capitini durante il quale verranno presentate le otto liste di centro destra e civici che alle elezioni amministrative sostengono la candidatura a sindaco di Margherita Scoccia. L’appuntamento in viale Centova è alle 17.30 e si preannuncia un evento molto partecipato. Parteciperanno, insieme alla candidata sindaco, i componenti delle liste, i volontari del comitato 'Il futuro non si ferma' che in questi mesi stanno collaborando alla campagna elettorale e i cittadini. L’evento è aperto al pubblico. Sarà presente un’area dedicata all’intrattenimento dei bambini e un’interpretazione in Lis.
Si tratta di otto liste elettorali, per un totale di 225 aspiranti consiglieri comunali, tra i partiti di centrodestra – Fratelli d’Italia, Forza Italia (‘Fare Perugia’ con Romizi), Lega e Unione di Centro, e le forze civiche, Progetto Perugia, Perugia Civica, Futuro Giovani e Perugia Amica.
"Domani al Capitini la nostra grande squadra si presenterà a Perugia - spiega la candidata sindaco Scoccia –. Forte, unita, ampia, capace di parlare a tutti, perché Perugia è e dovrà essere ancora di tutti e non solo di una parte. Nella nostra squadra ci sono uomini e donne con storie, percorsi e idee a disposizione di un progetto che ha la certezza di poter contare sulla forza dei risultati ottenuti in questi ultimi dieci anni e guarda al futuro con straordinaria consapevolezza. Al Centro Congressi parleremo di Perugia e dei progetti che abbiamo in mente per il domani. Tutti insieme abbiamo la possibilità di scrivere e percorrere insieme il futuro della nostra città, ognuno offrendo il proprio prezioso contributo".
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Chico Forti tornato in Italia, “iter per il rientro...
Fonti di Palazzo Chigi: "Rientro grazie a autorevolezza e riservatezza governo"
L'imprenditore trentino da tempo detenuto in Florida, Chico Forti, è rientrato in Italia. È atterrato questa mattina con volo dell’Aeronautica Militare all’aeroporto militare di Pratica di Mare, dove ha incontrato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che lo scorso marzo in occasione della sua missione dnegli Stati Uniti aveva ottenuto il consenso al trasferimento del connazionale, ai sensi della Convenzione di Strasburgo.
Da qui, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, è partito l'iter "che si è concluso in tempi record mercoledì 15 maggio", quando si è svolta l’udienza nella quale Forti ha firmato l’accordo con il giudice federale statunitense per scontare il resto della pena in Italia sulla base del diritto italiano. Grazie "all'ottima collaborazione delle autorità americane, i tempi di definizione della procedura - dal momento in cui è stato formalizzato il consenso al trasferimento da parte del governatore della Florida lo scorso 13 marzo - sono da considerarsi eccezionali".
"Mediamente", secondo le stesse fonti, "la sola fase giurisdizionale italiana si definisce in alcuni mesi (da 5 a 6 mesi), cui segue la fase della consegna da concordare con le autorità americane che, di regola, dopo l’udienza di verifica del consenso impegna un arco temporale compreso tra le 3 e le 6 settimane".
L'operazione di rientro in Italia di Chico Forti "è stata resa possibile grazie all’autorevolezza e alla riservatezza del Governo italiano che con il Dipartimento di Giustizia ha portato avanti un proficuo lavoro in stretta collaborazione con lo Stato della Florida e con il sostegno di tutte le Amministrazioni italiane coinvolte", riferiscono ancora le fonti, che continuano: "Negli ultimi anni si erano intensificati i negoziati fra l’Italia e gli Usa senza tuttavia arrivare al risultato raggiunto oggi".