Connect with us

Economia

Auto, Fusilli (Renault): “Su norme e materie prime...

Published

on

Auto, Fusilli (Renault): “Su norme e materie prime Europa deve fare squadra”

Raffaele Fusilli, ad di Renault Italia

"In Europa dobbiamo fare squadra, a iniziare dalle case automobilistiche, ma non solo, anche governi e sindacati. Ogni anno l'Ue emette 7-8 regolamenti diversi che impattano sugli investimenti delle case per adeguarsi in termini di sicurezza, emissioni e altro". Lo sottolinea Raffaele Fusilli, ad di Renault Italia, intervenendo all’appuntamento di Adnkronos Q&A 'Le nuove strade della sostenibilità' presso il Palazzo dell’Informazione.

Il mondo dell'automotive - ricorda - "è al centro di 3 tempeste perfette, quella tecnologica, quella digitale e infine quella della tempistica. Perché grazie all'Europa, il nostro è l'unico settore al mondo costretto a rispettare una deadline, quella del 2035" per il passaggio obbligato all'elettrico". Una mobilità elettrica sulla quale la Cina è in vantaggio anche perché "da loro il costo del lavoro è del 40% inferiore che in Europa con una produttività del 40% superiore".

In questo modo - sottolinea - "in Europa una macchina elettrica di segmento C costa da produrre 10 mila euro in più che non in Cina" che peraltro pone barriere a chi vuole entrare sul loro mercato, sostenendo massicciamente le aziende nazionali. Fusilli ha quindi invitato a "creare una centrale d'acquisto unica europea che vada a negoziare con i fornitori asiatici di materie prime".

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Economia

Patronati-Inail, un futuro condiviso di tutele per la...

Published

on

Pagliaro (Inca): "La tecnologia punto importante del protocollo siglato con l'Istituto"

Patronati-Inail, un futuro condiviso di tutele per la salute e la sicurezza dei lavoratori

Un protocollo che giunge dopo un'attesa di 12 anni dall'ultimo rinnovo, un’occasione da non perdere se si ha a cuore la tutela della persona che si ammala o si fa male a causa del lavoro. E' quello siglato dall'Inail con i Patronati con l'obiettivo comune di dare risposte adeguate e tempestive agli assicurati e garantire l’uniformità della tutela e dell’azione amministrativa su tutto il territorio nazionale i cui contenuti sono stati discussi oggi in occasione di un incontro. "Dodici anni - spiega Michele Pagliaro, presidente del patronato Inca - sono tanti e in questo lasso di tempo sono avvenuti tanto cambiamenti; infatti il punto importante del nuovo protocollo è la tecnologia. Così abbiamo provato a coniugare una sinergia maggiore fra Patronati e Istituto e a rendere più fruibile e accessibile i servizi di tutela della salute nei luoghi di lavoro".

"Siamo di fronte - osserva - ad uno scenario nuovo che dovrebbe avvicinare il lavoratore all'Istituzione e l'obiettivo è quello di riconoscere appieno le malattie professionali che restano un problema per il Paese. Infatti nei primi tre mesi dell'anno le malattie professionali sono cresciute del 24,5% e avrebbero bisogno di una nuova connotazione da parte della politica perché comunque serve costruire una cultura della sicurezza sul lavoro che in questo Paese probabilmente è molto deficitaria".

Per Guglielmo Loy, presidente Civ Inail, "bisogna fare interventi radicali e contemporaneamente c'è la necessità di avvicinarsi a quei luoghi di lavoro in cui spesso non si sa quali sono i diritti, le regole e come si devono applicare". "Ancora più paradossale è che siamo di fronte a una non conoscenza da parte dei lavoratori, spesso degli imprenditori, delle tutele che lo Stato attraverso Inail mette in campo. Ci sono circa 60-70mila domande di malattie professionali, ma noi siamo convinti che i casi da riscontrare sono molti di più. Il Patronato è il soggetto di prossimità più vicino alle imprese e ai lavoratori e quindi ha una funzione fondamentale per garantire tutela e assistenza", aggiunge.

L'importanza della collaborazione tra Inail e patronato è stata ribadita da Giuliano Zignani, presidente del patronato Ital Uil e del Ce.Pa. (Centro Patronati: Acli, Inca-Cgil, Inas-Cisl e Ital-Uil). "Bisogna cominciare - dice - a mettere al centro l'uomo e non il profitto. Chi manomette un macchinario per produrre di più facendo morire stritolata una lavoratrice compie un omicidio e va punito. Ogni anno oltre 1.000 lavoratori perdono la vita e i familiari si rivolgono ai Patronati per avere assistenza e noi dobbiamo darla. Grazie al protocollo la tecnologia ci aiuterà con il cassetto digitale dove noi, come Patronati, potremo accedere per visionare tutta la documentazione amministrativa e medica per poter portare avanti il percorso dei riconoscimenti e delle malattie professionali".

Per questo, chiarisce Marta Clemente, sovrintendenza sanitaria dell'Inail, "il problema non è tanto effettuare una diagnosi, ma capire bene le attività e i rischi a cui il lavoratore è stato esposto". Paolo Ricotti, presidente del patronato Acli, sostiene infatti che "è necessario prendersi cura del lavoratore studiando i nuovi rischi professionali che non sempre sono riconoscibili dall'inizio; ciò è evidente con la diffusione dello smart working in termini di sovrapposizione tra tempi di lavoro e tempi non di lavoro".

"Occorre avere - fa notare Gianluigi Petteni, presidente del patronato Inas - la capacità di aggregare i processi. per questo dobbiamo generare occasioni per dare le risposte migliori e in questo la finalità è comune tra tutti i Patronati e l'Inail". Agatino Cariola, direttore centrale Rapporto assicurativo Inail, pone l'accento sull'importanza della "formazione che è fondamentale. Inoltre non possono esistere documenti che siano sottratti alla visione del Patronato. Il dato dell'infortunio deve dunque essere condiviso".

Continue Reading

Economia

Detrazione dell’abbonamento ai mezzi di trasporto: come...

Published

on

Detrazione dell’abbonamento ai mezzi di trasporto: come richiederla con il modello 730/2024

Anche le spese sostenute per l’abbonamento ai mezzi di trasporto possono essere portate in detrazione con il modello 730/2024.

Gli abbonamenti per bus, tram, metro e anche per i treni regionali e interregionali consentono di ottenere un rimborso pari al 19%.

Non sempre però sarà possibile ottenere il rimborso dell’intera quota sostenuta, considerando che la detrazione è riconosciuta entro il limite di 250 euro di spesa. Da considerare inoltre il rapporto con il bonus trasporti richiesto nel 2023.

Le istruzioni nel dettaglio.

Detrazione dell’abbonamento ai mezzi pubblici entro il limite di 250 euro di spesa

Il primo aspetto da considerare ai fini della detrazione dell’abbonamento ai mezzi pubblici con il modello 730/2024 riguarda l’importo massimo che è possibile indicare in dichiarazione dei redditi.

Come sopra già evidenziato, la detrazione del 19% spetta per un massimo di 250 euro di spesa, relativamente agli abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Il rimborso massimo spettante ammonta quindi a 47,50 euro, e a differenza di altre spese come quelle scolastiche, è da ritenersi come complessivo e cumulativo anche per i costi sostenuti in favore di familiari a carico.

Semplificando, non sarà possibile sommare le spese sostenute qualora superino la soglia di 250 euro e il limite è quindi considerato in relazione alla totalità dei costi sostenuti dal contribuente che presenta il modello 730. Superata la soglia detraibile, la spesa eccedente non potrà essere richiesta a rimborso.

Quali abbonamenti possono essere portati in detrazione con il modello 730/2024

Sul fronte degli abbonamenti detraibili, vi rientrano quelli annuali, mensili o settimanali per il trasporto su autobus, tram, treni o metropolitane. Non sono invece ammessi a rimborso i titoli di viaggio di durata oraria e le carte di trasporto integrate che oltre al trasporto pubblico prevedono la possibilità di fruizione di ulteriori servizi (ad esempio, l’ingresso a musei o teatri).

Ai fini dell’individuazione delle spese detraibili bisognerà inoltre tener presenti i costi sostenuti nel 2023, secondo il criterio di cassa. In pratica, nel modello 730/2024 sarà possibile inserire anche le spese relative ad abbonamenti la cui scadenza è prevista nell’anno in corso, se pagati lo scorso anno.

Il rapporto tra la detrazione IRPEF e il bonus trasporti

In sede di dichiarazione dei redditi sarà importante considerare le regole specifiche per chi, nel corso del 2023, ha avuto accesso al bonus trasporti, il voucher di 60 euro riconosciuto così come la detrazione IRPEF a copertura del servizio di trasporto pubblico.

Le spese già coperte dal bonus trasporti restano indetraibili ma, al contrario, sarà possibile beneficiare del rimborso IRPEF per la quota eccedente.

In pratica il contribuente potrà indicare nel modello 730/2024 esclusivamente la quota di spesa rimasta effettivamente a proprio carico e non rimborsata diversamente.

Le due agevolazioni si cumulano ma non sono sovrapponibili.

Stessa regola anche sul fronte delle spese rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali e, in tal caso, bisognerà far riferimento agli importi eventualmente indicati nella Certificazione Unica 2024.

I documenti da conservare

Regole specifiche anche sul fronte della documentazione che il contribuente dovrà conservare e consegnare al CAF. Sarà necessario avere a disposizione:

■ il titolo di viaggio (contenente durata dell’abbonamento, ovvero data di partenza e termine di validità). Se l’abbonamento è elettronico bisognerà conservare lo scontrino con le informazioni di cui sopra;

■ in alternativa la ricevuta di pagamento.

Per gli abbonamenti intestati a familiari a carico è inoltre richiesta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, qualora il documento di spesa non risulti intestato al contribuente che presenta il modello 730.


Continue Reading

Economia

La maledizione del Superbonus, impossibili modifiche a...

Published

on

Approvato al Senato il decreto, pagano banche e imprese del settore edile

Lavori Superbonus 110

Quando una misura economica nasce male, e il Superbonus è forse quella che è nata peggio in assoluto, è difficilissimo anche correggerla. Va fatto per tante ragioni diverse. Per limitare le conseguenze sui conti pubblici, principale preoccupazione del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, per accelerare il percorso di uscita da una distorsione del mercato che non fa bene neanche all'edilizia, per sistemare gli aspetti finanziari legati a un altro mercato, quello della cessione dei crediti.

Ora la maledizione del Superbonus si allunga anche sulle dinamiche politiche e sugli equilibri interni a maggioranza e opposizione. Perché mettere mano ancora alla misura introdotta dal secondo governo Conte vuol dire, necessariamente, andare a toccare interessi di parte che si riferiscono a elettorati diversi. Il dato certo è che non è possibile arrivare a correzioni significative degli effetti 'lunghi' del Superbonus senza prendere decisioni che hanno comunque un costo. Il tema, fortemente politico, è come e dove spostare il costo e come farlo.

Sul piano economico, con una sintesi piuttosto grossolana ma efficace, si possono solo limitare i danni. Un'operazione impossibile da fare a costo zero. Per due ragioni più evidenti di altre. E' fondata la preoccupazione di Giorgetti che deve gestire un bilancio pubblico fortemente gravato dagli effetti contabili della misura. E la strada di diluirne nel tempo l'effetto, spalmando il credito su 10 anni contro i 4 previsti in precedenza, risponde all'esigenza.

E' fondata la preoccupazione delle banche, che vedono un rischio concreto nello stop alla possibilità di usare i crediti generati dai bonus edilizi per compensare contributi Inps e premi Inail previsto con il decreto Superbonus. Anche perché altrettanto fondato è il timore che si possa favorire restrizione del credito per le imprese edili.

Le parole del presidente dell'Abi Antonio Patuelli aiutano a capire la portata del problema. "Le banche sono state il primo acquirente di questi crediti fiscali e quindi sono state prese di sorpresa rispetto a una norma imprevista, imprevedibile che ha anche un effetto retroattivo perché non dice che d'ora in poi chi compra crediti li smaltisce in un periodo più lungo ma dice che quelli già comprati dal primo gennaio prossimo non possono detrarli dalle spese previdenziali e assicurative che riguardano il personale". Il tema è anche regolatorio: "Il problema che abbiamo noi e’ che sia siamo soggetti a regole internazionali, europee e nazionali, siamo vigilati da autorità europee e nazionali, quindi non siamo operatori che posso fare quello che vogliono”, ha spiegato Patuelli.

Come se ne esce? Il decreto approvato con la fiducia al Senato passa ora alla Camera. Difficile ipotizzare che ci possano essere modifiche sostanziali. Si conferma la teoria della 'coperta corta': per migliorare i conti pubblici, pagano le banche e le imprese edili. E' una scelta, se ne potevano fare altre, ma è il costo della maledizione del Superbonus. (Di Fabio Insenga)

Continue Reading

Ultime notizie

Salute e Benessere2 ore ago

Dieta veg promossa da 20 anni di studi: fa bene ma non è...

Esperti italiani passano in rassegna circa 50 ricerche: "Meno rischi cancro-cuore-morte, regimi green siano equilibrati e associati a stili vita...

Salute e Benessere2 ore ago

Ingegneri clinici partner forze armate in situazioni di...

Al congresso Aiic, 'aperto un rapporto con mondi che non dialogavano' "Gli ingegneri clinici oggi si occupano anche di sviluppo,...

Sostenibilità2 ore ago

Resiliente, verde e accessibile, ecco l’ospedale del futuro

Al Forum Compraverde il decalogo di strategie in linea con l’Oms Sostenibile, verde, accessibile, con un ruolo all’interno del territorio,...

Salute e Benessere2 ore ago

Studio italiano su scompenso cardiaco: implementare...

Conclusioni del trial 'Bring-up 3 Scompenso' presentato nel corso del 55esimo Anmco a Rimini "L'implementazione dei trattamenti farmacologici" per lo...

Salute e Benessere2 ore ago

Sanità, Zaffini: “Provvedimento su liste...

Videomessaggio del parlamentare Fdi al presidente dei cardiologi ospedalieri per il 55esimo Congresso nazionale Anmco da oggi a Rimini "Nei...

Salute e Benessere2 ore ago

Sanità, Capellacci: “Cardiologi ospedalieri in prima...

Videomessaggio del parlamentare di Fi al presidente dei cardiologi ospedalieri per il 55esimo Congresso nazionale Anmco da oggi a Rimini...

Salute e Benessere3 ore ago

Sanità, Gemmato: “Malattie cardiovascolari emergenza...

Messaggio del sottosegretario alla Salute al presidente dei cardiologi ospedalieri in apertura del 55esimo Congresso nazionale Anmco da oggi a...

Esteri3 ore ago

Fronte nord, 257 km quadrati conquistati dai russi in 7...

E’ l’avanzata più consistente da 17 mesi a questa parte. L’apertura del fronte nord, quello nella regione di Kharkiv, ha...

Immediapress3 ore ago

Trapianto di capelli in Turchia: innovazione e qualità

Milano, 16 Maggio 2024. La perdita di capelli è una condizione che affligge milioni di uomini e di donne in...

Economia3 ore ago

Patronati-Inail, un futuro condiviso di tutele per la...

Pagliaro (Inca): "La tecnologia punto importante del protocollo siglato con l'Istituto" Un protocollo che giunge dopo un'attesa di 12 anni...

Immediapress3 ore ago

UE. Pro Vita Famiglia: Bene indagine Commissione su Meta...

16 maggio 2024. Accogliamo con soddisfazione la notizia dell’apertura di un’indagine da parte della Commissione Europea nei confronti di Meta,...

Demografica4 ore ago

Cosa prevede la legge contro il bullismo e cyberbullismo

La Camera ha approvato all’unanimità le nuove norme sul bullismo e il cyberbullismo, che diventano legge. Approvata dunque la legge...

Immediapress4 ore ago

Trattamenti galvanici più sostenibili grazie alla...

•L’azienda ha avviato un percorso di decarbonizzazione e offre ai suoi clienti soluzioni innovative e performanti, altamente customizzate a attente...

Immediapress4 ore ago

Amici 23 – Petit a un passo dal trionfo ma Sarah crede nel...

Roma, 16 maggio 2024 – Durante la semifinale di Amici un colpo di scena ha visto tutti e 6 gli...

Sport4 ore ago

Asi a caccia di talenti, un contest che nasce dai quartieri...

Il contest musicale “RomaVision” sarà presentato a Roma, il prossimo sabato 18 maggio, segnando la data d’inizio di un progetto...

Esteri4 ore ago

Ucraina, diminuisce la pressione della Russia su Kharkiv:...

L'analisi in un rapporto dell’American Institute for the Study of War La Russia frena nell'attacco a Kharkiv. L'intensità delle operazioni...

Immediapress4 ore ago

SNAI – Formula 1: a Imola il ritorno di Verstappen a 1,35...

Primo appuntamento stagionale in Europa, con l’olandese della Red Bull che vuole riprendere la sua marcia trionfale. A 15 l’altra...

Cultura4 ore ago

Futuramente il 23 maggio a Milano, Giffoni Hub e...

Gli Ibm Studios di Milano ospiteranno circa 1.000 studenti delle scuole superiori, studenti universitari, talent del calibro de ‘La Fisica...

Immediapress4 ore ago

Farmaci equivalenti: una rivoluzione per la sostenibilità e...

Lazio in prima linea: ridurre i costi e aumentare l'accesso alle cure con i farmaci equivalenti. Ariccia (RM), 16 maggio...

Spettacolo4 ore ago

In scena a Roma la storia del ‘Capitano...

Dal 28 maggio al 2 giugno al teatro Cometa Off "In porto ci arriveremo sicuramente, vediamo di arrivarci col vessillo"....