Connect with us

Salute e Benessere

Rischio cardiovascolare, Bilato (Anmco): “Cura...

Published

on

Rischio cardiovascolare, Bilato (Anmco): “Cura innovativa efficace”

"Riduce colesterolo cattivo, migliora aderenza e abbassa nel tempo eventi e costi"

Claudio Bilato (Anmco)

Il colesterolo Ldl, causa nota di eventi cardiovascolari, può essere controllato con "farmaci innovativi molto efficaci, in grado di abbassarlo dell'85%". Inoltre, grazie a "una somministrazione ogni 6 mesi, garantiscono anche l'aderenza alla terapia", cosa altrettanto importante visto che "la metà dei pazienti, dopo un anno di trattamento con statine, ne interrompe l'assunzione", condizione che può "triplicare il rischio di un evento". Lo ha detto Claudio Bilato, direttore della Cardiologia degli ospedali dell'Ovest Vicentino, consigliere nazionale e tesoriere dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e past president regionale Anmco, in occasione di un evento a Verona promosso da Novartis. "Ovviamente questi farmaci innovativi costano di più rispetto al trattamento standard e quindi, nel breve termine, c'è un lieve aumento della spesa. Ma, nel lungo termine - precisa - avere dei farmaci molto efficaci e molto aderenti significa ridurre la grande spesa legata alla malattia cardiovascolare, che è una spesa diretta di ospedalizzazione, farmaci, trattamenti, riperfusione, eccetera, ma anche indiretta, che impatta a livello economico su tutta la società". (Video)

La malattie cardiovascolari, infatti, "sono la prima causa di morte in Italia, in Europa e in tutti i Paesi occidentali - ricorda Bilato - Ogni anno", a causa soprattutto di infarto e ictus, "in Italia muoiono 200-250mila persone. Solo nel Veneto se ne contano circa 16-17mila". L'aterosclerosi - al di là dei molteplici fattori di rischio come "gli elevati livelli pressori, il diabete, il fumo di sigaretta, la scarsa attività fisica, l'elevato peso corporeo e una dieta inadeguata - è riconosciuta proprio come causa dell'infarto del miocardio". All'origine dell'aterosclerosi ci sono infatti elevati livelli di "colesterolo Ldl, cioè quel colesterolo che è veicolato dalle lipoproteine plasmatiche a bassa densità, comunemente detto 'cattivo' e che", è assodato, "porta alla formazione dell'ateroma e, quindi, dell'aterosclerosi".

Non esiste un valore generico ottimale di colesterolo Ldl, perché "dipende dal rischio cardiovascolare del paziente - spiega il cardiologo - A seconda del rischio, dobbiamo identificare il target da raggiungere. Una persona con un rischio cardiovascolare molto basso può avere un valore al di sotto dei 115 mg/dL. Un paziente che invece ha avuto già un evento - infarto o ictus, per esempio - ha un rischio cardiovascolare molto elevato e deve mantenere il valore di colesterolo Ldl sotto i 55 mg/dL e, alcune volte, addirittura sotto 40. Un paziente che, ad esempio, ha soltanto un'ipertensione arteriosa e non ha ancora manifestato nessun evento può essere considerato a rischio cardiovascolare moderato o alto. Sono invece ad elevato rischio, pur non avendo ancora avuto un evento cardiovascolare, i pazienti che hanno il diabete di tipo 1 con complicanze, oppure una insufficienza renale".

Per ridurre il colesterolo Ldl, "rispetto a vent’anni fa - continua Bilato - ci sono farmaci formidabili. Ci sono medicinali che, in combinazione, permettono una riduzione fino all'85% dei valori iniziali" e permettono di risolvere il problema dell'aderenza alla cura, cioè dell'assunzione regolare della terapia, in particolare delle statine. "Dopo un anno di trattamento - sottolinea lo specialista - circa il 50% dei pazienti non le prende più e, dopo due anni, si arriva a valori del 70%. E' un problema estremamente importante perché - chiarisce - perdere l'aderenza significa aumentare, triplicare, il rischio di un nuovo evento cardiovascolare".

Oltre alle statine, "che utilizziamo da molti anni", abbiamo poi "altri farmaci importanti per controllare il colesterolo Ldl: ezetimibe e acido bempedoico - elenca lo specialista - ma anche gli inibitori della proteina Pcsk9, che sono anticorpi monoclonali". C'è poi, recentemente disponibile anche in Italia, "una molecola innovativa che inibisce la produzione di proteina Pcsk9. Sono i cosiddetti SiRna, small interfering Rna", che agiscono aumentando la capacità del fegato di eliminare dal sangue le lipoproteine Ldl. "Questi nuovi farmaci SiRna, che silenziano i geni, sono sicuramente molto efficaci - precisa Bilato - perché, 'on the top' della terapia standard con statine-ezetimibe, garantiscono un ulteriore abbassamento di almeno il 50% del colesterolo Ldl e quindi, nella globalità, con il trattamento, il valore si riduce dall'85% al 90%".

Un altro aspetto della terapia innovativa SiRna "riguarda l'elevato livello di aderenza perché questi farmaci - rimarca il cardiologo - vengono somministrati per via sottocutanea, a intervalli semestrali, quindi il paziente deve sottoporsi al trattamento ogni sei mesi con un grande vantaggio rispetto a farmaci altrettanto efficaci, ma che richiedono di essere assunti ogni giorno. Il fatto che la somministrazione debba essere fatta da un operatore sanitario - conclude Bilato - è poi una ulteriore garanzia formidabile per quanto riguarda l'aderenza", e quindi della riduzione del rischio di eventi cardiovascolari, soprattutto in chi ha già avuto un infarto o un ictus.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Salute e Benessere

Dieta veg promossa da 20 anni di studi: fa bene ma non è...

Published

on

Esperti italiani passano in rassegna circa 50 ricerche: "Meno rischi cancro-cuore-morte, regimi green siano equilibrati e associati a stili vita sani"

Un'insalata

Zero animali nel piatto e tanto 'verde'. Le diete veg sono sempre più diffuse nel mondo. Ma fanno bene alla salute? Un team di scienziati italiani ha passato in rassegna due decenni di studi per rispondere alla domanda che ancora oggi genera dibattito fra i supporter di carne e pesce e i radicali dei menu 'all-green'.

Il risultato della loro analisi pubblicata sulla rivista 'Plos One' sembra suggerire che sì, le diete vegetariane e vegane fanno bene alla salute, offrono dei benefici nel senso che sono generalmente associate a uno stato migliore rispetto a vari fattori medici e a un minor rischio di malattie cardiovascolari, cancro e morte. Ma il messaggio per la popolazione che si può ricavare dal lavoro degli esperti non è: convertiamoci tutti al veganesimo. Queste non sono diete 'taglia unica', non sono 'una per tutti', e non va dimenticato che 'la tavola' è solo uno dei fattori, spiegano gli autori all'Adnkronos Salute.

"Queste diete devono essere equilibrate ed è importante che vengano associate a un corretto stile di vita", sottolineano Davide Gori, Dipartimento di Scienze biomediche e neuromotorie, Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, e Federica Guaraldi, Irccs Istituto delle Scienze neurologiche di Bologna. I ricercatori mettono in guardia da "raccomandazioni su larga scala di diete a base vegetale", in primo luogo perché alcune diete a base vegetale possono introdurre carenze di vitamine e minerali in alcune persone. Per esempio, evidenzia Guaraldi, "bisogna evitare magari quei regimi" green "troppo stringenti in alcuni periodi della vita, come per esempio la gravidanza".

La revisione degli esperti italiani nasce dalla volontà di approfondire alcuni aspetti emersi sulle diete. Studi precedenti avevano collegato alcuni regimi alimentari con un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e cancro, osservano gli autori. Una dieta povera di prodotti vegetali e ricca di carne, cereali raffinati, zucchero e sale è associata a un rischio maggiore di morte. Ed è stato suggerito che ridurre il consumo di prodotti di origine animale a favore di prodotti di origine vegetale possa ridurre questi rischi.

Tuttavia, ragionano gli scienziati, i benefici complessivi di tali diete rimangono poco chiari. Per approfondire, Angelo Capodici (Dipartimento di Scienze biomediche e neuromotorie, Alma Mater Studiorum-Università di Bologna) e colleghi hanno esaminato poco meno di 50 articoli pubblicati tra gennaio 2000 e giugno 2023, che raccoglievano prove da molteplici studi precedenti. Seguendo un approccio di revisione 'a ombrello', hanno estratto e analizzato i dati sui collegamenti tra diete a base vegetale, salute cardiovascolare e rischio di cancro.

L'analisi ha mostrato che, nel complesso, le diete vegetariane e vegane hanno una solida associazione statistica con un migliore stato di salute su una serie di fattori di rischio associati a malattie cardiometaboliche, cancro e mortalità, come la pressione sanguigna, la gestione della glicemia e l'indice di massa corporea. Tali diete sono associate a un ridotto rischio di cardiopatia ischemica, cancro gastrointestinale e prostatico e morte per malattie cardiovascolari. Tuttavia, tra le donne incinte in particolare, quelle che seguivano una dieta vegetariana non avevano alcuna differenza nel rischio di diabete gestazionale e ipertensione rispetto a quelle che seguivano una dieta non a base vegetale.

Nel complesso, continuano gli autori, questi risultati suggeriscono che le diete a base vegetale sono associate a significativi benefici per la salute. Tuttavia, notano, la forza statistica di questa associazione è significativamente limitata dalle numerose differenze tra gli studi precedenti in termini di regimi dietetici specifici seguiti, dati demografici dei pazienti, durata dello studio e altri fattori. Da qui la raccomandazione su come leggere e interpretare le conclusioni dell'analisi. "Il nostro studio valuta i diversi impatti delle diete prive di animali sulla salute cardiovascolare e sul rischio di cancro, mostrando come una dieta vegetariana possa essere benefica per la salute umana ed essere una delle strategie preventive efficaci per le due malattie croniche di maggior impatto nel 21esimo secolo", rimarcano i ricercatori.

Anche una dieta verde, poi, deve essere "equilibrata", aggiungono Guaraldi e Gori. "Bisogna evitare tutto l'eccesso di alimenti come i succhi di frutta, o l'eccesso di frutta, prodotti che comunque sono di origine vegetale, ma che fanno alzare la glicemia" e quindi possono essere controproducenti "senza un adeguato bilanciamento". La via indicata è insomma "l'aurea mediocritas", sorride Guaraldi. Un'aurea via di mezzo.

"Con il nostro lavoro - prosegue Gori - abbiamo raggiunto un livello di evidenza abbastanza alto cercando di mettere insieme tutte le migliori evidenze disponibili. Quello che abbiamo visto è che la dieta è un fattore importante e lo dimostriamo dal punto di vista della prevenzione per le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. Gli studi presi in esame sono molto diversi, abbiamo ricerche americane, cinesi e così via. Tradurle nella popolazione italiana non è automatico. Quello che però può essere un messaggio è che in generale, se si consuma meno carne e più verdura, può essere un fattore protettivo ed è importante perché noi siamo esposti in media almeno 3 volte al giorno" al cibo.

"Non bisogna però mai dimenticare anche gli altri fattori che possono concorrere" a una buona salute, continua l'esperto, "quindi l'attività fisica, i buoni stili di vita che includono non fumare e non bere alcol. Noi - tiene a precisare - non diamo il messaggio alla popolazione che" tutto ciò che è vegetale "va comunque sempre bene. Nessuno deve pensare che, per esempio, bere solo succhi di frutta e mangiare solo patate vada bene". No al fai-da-te, sì all'equilibrio, conclude. "Serve buonsenso, la guida dei nutrizionisti e tutta una serie di cose. La linea non è: la dieta veg mi salva da tutto e allora la sposo. Piuttosto: una dieta vegetariana equilibrata e adatta alle mie caratteristiche può aiutare".

Continue Reading

Salute e Benessere

Ingegneri clinici partner forze armate in situazioni di...

Published

on

Al congresso Aiic, 'aperto un rapporto con mondi che non dialogavano'

Ingegneri clinici partner forze armate in situazioni di emergenza e guerra

"Gli ingegneri clinici oggi si occupano anche di sviluppo, di situazioni di crisi, di cooperazione internazionale e di gestione delle emergenze in ambito bellico o causate da catastrofi, proprio perché le tecnologie offrono strumenti essenziali e innovativi per la gestione di situazioni estreme e critiche". Lo ha detto Umberto Vitale, coordinatore tecnologie sanitarie presso Unops, agenzia dell'Onu per i progetti di sviluppo, questa mattina, in una delle sessioni del 24esimo Convegno dell'ingegneria clinica (Aiic) in corso a Roma fino al 18 maggio.

Concetti confermati da Carmelo Minniti, componente del direttivo Aiic, tra i promotori delle due sessioni specifiche dedicate questa mattina al tema. "Stiamo entrando in un'epoca in cui la nostra professione entra in rapporto con mondi con cui prima non dialogavamo - ha spiegato - ambiti che necessitano di apparecchiature tecnologiche e professionisti competenti a gestirle. Per questo le due sessioni del Convegno 2024 dedicate allo sviluppo internazionale e alle esperienze di gestione biomedica in ambito militare sono state ritenute dall'associazione particolarmente innovative ed utili. Sono sessioni da cui ci attendiamo, come Aiic, grandi attività anche nel futuro, sia per le relazioni che si stanno creando in questi settori, che anche per l'interesse di molti giovani ingegneri clinici che ne vedono un percorso da sviluppare per il proprio curriculum e le proprie esperienze lavorative".

Ai simposi sono intervenuti sia esperti di cooperazione internazionale, tra cui esponenti della Comunità di Sant'Egidio e dell'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti-Inpm - riporta una nota - sia rappresentanti delle forze armate con diretta responsabilità di gestione dei servizi sanitari e delle tecnologie biomediche. L'ammiraglio ispettore Cesare Fanton della Marina Militare Italiana ha presentato le attività della Nave Vulcano impegnata come 'ospedale' sul mare nell'ambito di operazioni umanitarie, in particolare soffermandosi sulle missioni successive allo scatenamento della crisi Israele-Palestina, che hanno portato a una presenza per circa 2 mesi di fronte alla striscia di Gaza, con l'effettuazione di 437 prestazioni. Sempre illustrando esperienze della Nave Vulcano sono poi intervenuti gli ufficiali farmacisti della Marina Militare capitano Alessandro Fontanelli e tenente Marinella Patané, che hanno illustrato la capacità di gestione in autoproduzione di ossigeno 93%, elemento decisivo nella gestione di pazienti, soprattutto in ambito di migrazioni nel Mediterraneo.

Ancora - prosegue la nota - il colonnello Nicola Ramundo e il capitano Simone Evangelista, del Comando Sanità e Veterinaria, Istituto superiore di Stato Maggiore Interforze, hanno descritto come si stanno strutturando gli assetti sanitari in quelle aree di crisi in cui le forze armate italiane sono presenti (tra cui Bosnia, Kuwait, Iraq, Libano, Libia e Niger), con particolare riferimento alla corretta progettazione e gestione delle tecnologie healthcare e al supporto che esperti delle stesse apparecchiature sono chiamati ad offrire. Il maggiore Daniele Pichelli, dell'Aeronautica Militare ha portato quindi l'esperienza del corpo sanitario dell'Aeronautica in collaborazione con gli ingegneri clinici e biomedici, con esempi specifici riferiti ai trasporti sanitari d'urgenza, sia come supporto della sanità civile - ad esempio in periodo Covid 19 - che nell'ambito dell'assistenza in territori d'operazione.

Allargando la visuale su un panorama internazionale, Claudio Zanotto ed Elodie Winizuk della Nato-Nspa, hanno condiviso la visione dell'alleanza atlantica nell'ambito dell'acquisizione e del management di device e tecnologie in ambiti critici come Kabul o l'Ucraina, mentre due professionisti francesi - Emmanuel Marry e Sabrina Solinas - hanno portato l'esperienza biomedicale a servizio delle forze armate transalpine, dove è già operativa, strutturata e quotidiana la collaborazione tra ingegneria clinica e servizio sanitario militare.

L'insieme dei contenuti, presentati per la prima volta ad un pubblico professionale non militare, conferma che la relazione tra ingegneri clinici italiani e forze armate è in una fase di grande sviluppo, visto anche che, come hanno sottolineato Andrea Fisher e Stefano Stupiggia, tra i promotori e coordinatori delle sessioni, "gli stessi professionisti di Aiic sono spesso coinvolti in momenti di progettazione e manutenzione di apparecchiature per strutture sanitarie militari". Si conferma inoltre che la gestione delle tecnologie biomediche nei contesti militari presenta sfide professionali particolarmente stimolanti, come dichiarato in conclusione da Fisher e Stupiggia, che indicano "la necessità, a partire da subito, di irrobustire una collaborazione sia di tipo progettuale, che di presenza dei professionisti di Aiic nei luoghi operativi. Oggi la grande disponibilità ad una collaborazione tra i vari corpi delle forze armate e l'apertura delle realtà militari alle realtà professionali 'laiche' favoriscono la possibilità di pensare in modo nuovo e stimolante al settore degli interventi emergenziali, per contribuire ad un'azione sanitaria efficiente e sicura come quella offerta verso civili che vengono 'soccorsi' dalle realtà militari italiane".

Continue Reading

Salute e Benessere

Studio italiano su scompenso cardiaco: implementare...

Published

on

Conclusioni del trial 'Bring-up 3 Scompenso' presentato nel corso del 55esimo Anmco a Rimini

Studio italiano su scompenso cardiaco: implementare trattamenti migliora esiti

"L'implementazione dei trattamenti farmacologici" per lo scompenso cardiaco "si è dimostrata in grado di migliorare gli outcome clinici dei pazienti nei grandi trial". Sono le conclusioni dello studio 'Bring-up 3 Scompenso' presentato nel corso del 55esimo Congresso nazionale di cardiologia dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco), il più importante evento di cardiologia in Italia, che si sta svolgendo a Rimini.

"Il Bring-Up 3 Scompenso - sottolinea Fabrizio Oliva, presidente Anmco e direttore Cardiologia 1 dell'ospedale Niguarda di Milano - è uno studio giunto alla terza edizione, poiché nel contesto dello scompenso cardiaco sono già stati condotti due studi clinici con lo stesso approccio metodologico. In questo caso sono stati inclusi un totale di 5.203 pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco, provenienti da 186 centri di cardiologia. Nel 74% dei casi si tratta di pazienti arruolati nel corso di valutazioni ambulatoriali e, dunque, con forme di scompenso cardiaco cronico. Il restante 26% dei pazienti - continua Oliva - è stato incluso alla dimissione di un ricovero per scompenso cardiaco e, quindi, di questi pazienti è possibile conoscere le modalità di gestione diagnostico/terapeutica nella fase acuta intra-ospedaliera. L'età media dell'intera popolazione di pazienti inclusa nel 'Bring-up Scompenso' è di 70 anni e il 21% è di sesso femminile. Globalmente il 60% dei pazienti con scompenso cardiaco inclusi nello studio hanno una funzione sistolica ventricolare sinistra ridotta. Lo studio, di cui si è conclusa la prima fase, ha già fornito avere informazioni precise sulla modalità di gestione di questa popolazione di pazienti sia nel contesto ospedaliero che ambulatoriale".

"Il 56% della popolazione ambulatoriale - prosegue il presidente Anmco - aveva un quadro di insufficienza cardiaca a funzione sistolica ridotta (HFrEF); in questi pazienti si confermano un età media inferiore e una minor rappresentanza del sesso femminile, con dati di comorbidità importanti, 30% diabete, 68% dislipidemia, 35% insufficienza renale. L'eziologia più frequente nell'HFrEF è quella ischemica e circa il 40% di pazienti ha avuto una precedente rivascolarizzazione. Nei pazienti con funzione sistolica conservata le eziologie più frequenti sono ipertensione e valvulopatie".

"Rispetto al passato tra gli esami di laboratorio vi è un maggiore ricorso alla valutazione dei peptidi natriuretici, mentre la carenza marziale viene indagata in pochi pazienti. Il dato indubbiamente più significativo - focalizza Oliva - riguarda i trattamenti raccomandati dalle linee guida: nell'HFrEF alla visita basale vengono implementate queste terapie e oltre il 96% di pazienti è in beta-bloccante, oltre il 90% in terapia con inibitore del Raas, 80% in Mras e l'84% in Sglt2i. Il 64% dei pazienti è in quadruplice terapia. Anche nell'HFpEF la percentuale di pazienti in Sglt2i passa dal 25% al 50%. Nei pazienti ospedalizzati per scompenso acuto rispetto all'ingresso vi è un significativo incremento dei trattamenti raccomandati al momento della dimissione".

"Questi importanti risultati - conclude iOliva - confermano la qualità della cardiologia italiana, ma anche l'importanza della ricerca osservazionale Anmco che porta all'implementazione dei trattamenti farmacologici che si sono dimostrati in grado di migliorare gli outcome clinici di questi pazienti nei grandi trial".

Continue Reading

Ultime notizie

Salute e Benessere1 ora ago

Dieta veg promossa da 20 anni di studi: fa bene ma non è...

Esperti italiani passano in rassegna circa 50 ricerche: "Meno rischi cancro-cuore-morte, regimi green siano equilibrati e associati a stili vita...

Salute e Benessere1 ora ago

Ingegneri clinici partner forze armate in situazioni di...

Al congresso Aiic, 'aperto un rapporto con mondi che non dialogavano' "Gli ingegneri clinici oggi si occupano anche di sviluppo,...

Sostenibilità1 ora ago

Resiliente, verde e accessibile, ecco l’ospedale del futuro

Al Forum Compraverde il decalogo di strategie in linea con l’Oms Sostenibile, verde, accessibile, con un ruolo all’interno del territorio,...

Salute e Benessere2 ore ago

Studio italiano su scompenso cardiaco: implementare...

Conclusioni del trial 'Bring-up 3 Scompenso' presentato nel corso del 55esimo Anmco a Rimini "L'implementazione dei trattamenti farmacologici" per lo...

Salute e Benessere2 ore ago

Sanità, Zaffini: “Provvedimento su liste...

Videomessaggio del parlamentare Fdi al presidente dei cardiologi ospedalieri per il 55esimo Congresso nazionale Anmco da oggi a Rimini "Nei...

Salute e Benessere2 ore ago

Sanità, Capellacci: “Cardiologi ospedalieri in prima...

Videomessaggio del parlamentare di Fi al presidente dei cardiologi ospedalieri per il 55esimo Congresso nazionale Anmco da oggi a Rimini...

Salute e Benessere2 ore ago

Sanità, Gemmato: “Malattie cardiovascolari emergenza...

Messaggio del sottosegretario alla Salute al presidente dei cardiologi ospedalieri in apertura del 55esimo Congresso nazionale Anmco da oggi a...

Esteri3 ore ago

Fronte nord, 257 km quadrati conquistati dai russi in 7...

E’ l’avanzata più consistente da 17 mesi a questa parte. L’apertura del fronte nord, quello nella regione di Kharkiv, ha...

Immediapress3 ore ago

Trapianto di capelli in Turchia: innovazione e qualità

Milano, 16 Maggio 2024. La perdita di capelli è una condizione che affligge milioni di uomini e di donne in...

Economia3 ore ago

Patronati-Inail, un futuro condiviso di tutele per la...

Pagliaro (Inca): "La tecnologia punto importante del protocollo siglato con l'Istituto" Un protocollo che giunge dopo un'attesa di 12 anni...

Immediapress3 ore ago

UE. Pro Vita Famiglia: Bene indagine Commissione su Meta...

16 maggio 2024. Accogliamo con soddisfazione la notizia dell’apertura di un’indagine da parte della Commissione Europea nei confronti di Meta,...

Demografica3 ore ago

Cosa prevede la legge contro il bullismo e cyberbullismo

La Camera ha approvato all’unanimità le nuove norme sul bullismo e il cyberbullismo, che diventano legge. Approvata dunque la legge...

Immediapress3 ore ago

Trattamenti galvanici più sostenibili grazie alla...

•L’azienda ha avviato un percorso di decarbonizzazione e offre ai suoi clienti soluzioni innovative e performanti, altamente customizzate a attente...

Immediapress3 ore ago

Amici 23 – Petit a un passo dal trionfo ma Sarah crede nel...

Roma, 16 maggio 2024 – Durante la semifinale di Amici un colpo di scena ha visto tutti e 6 gli...

Sport3 ore ago

Asi a caccia di talenti, un contest che nasce dai quartieri...

Il contest musicale “RomaVision” sarà presentato a Roma, il prossimo sabato 18 maggio, segnando la data d’inizio di un progetto...

Esteri3 ore ago

Ucraina, diminuisce la pressione della Russia su Kharkiv:...

L'analisi in un rapporto dell’American Institute for the Study of War La Russia frena nell'attacco a Kharkiv. L'intensità delle operazioni...

Immediapress4 ore ago

SNAI – Formula 1: a Imola il ritorno di Verstappen a 1,35...

Primo appuntamento stagionale in Europa, con l’olandese della Red Bull che vuole riprendere la sua marcia trionfale. A 15 l’altra...

Cultura4 ore ago

Futuramente il 23 maggio a Milano, Giffoni Hub e...

Gli Ibm Studios di Milano ospiteranno circa 1.000 studenti delle scuole superiori, studenti universitari, talent del calibro de ‘La Fisica...

Immediapress4 ore ago

Farmaci equivalenti: una rivoluzione per la sostenibilità e...

Lazio in prima linea: ridurre i costi e aumentare l'accesso alle cure con i farmaci equivalenti. Ariccia (RM), 16 maggio...

Spettacolo4 ore ago

In scena a Roma la storia del ‘Capitano...

Dal 28 maggio al 2 giugno al teatro Cometa Off "In porto ci arriveremo sicuramente, vediamo di arrivarci col vessillo"....