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Biosimilari: opportunità a rischio in Italia e in Europa
La minaccia del “vuoto biosimilare” e del rischio carenze nei dati illustrati in un convegno organizzato da IQVIA Italia e Egualia. Call to action delle aziende per la sostenibilità del comparto
Roma, 11 aprile 2024 – I farmaci biologici rappresentano il 40% della spesa farmaceutica europea, ma il 75% di questi con brevetto in scadenza entro il 2032 non ha concorrenti in cantiere e questo comporterà nei prossimi 10 anni per i sistemi sanitari dell’Ue mancati risparmi per almeno 15 miliardi di euro. In Italia, i vantaggi garantiti dai biosimilari, che tra il 2019 e il 2022 hanno generato risparmi che hanno toccato quasi 1,7 miliardi su base annua, potrebbero sparire a fronte di un crescente rischio di carenze. Ad accendere i riflettori sulle criticità legate alla governance dei farmaci biosimilari in Italia e in Europa è il convegno «Biosimilari: un'opportunità a rischio? Le sfide per il futuro» organizzato da IQVIA Italia in collaborazione con Egualia, in corso oggi a Roma con la partecipazione di esponenti del mondo scientifico e rappresentanti delle istituzioni e della politica. Ad illustrare le problematicità che limiteranno la futura disponibilità di farmaci biosimilari in Europa, Marco Travaglio, Biosimilar Competition and Sustainability Expert, IQVIA UK, secondo il quale le criticità legate ai costi di produzione e i vincoli burocratici limiteranno la futura disponibilità dei prodotti biosimilari. Ad oggi, infatti, circa 1/3 delle molecole a maggior spesa dei farmaci biologici non ha un farmaco biosimilare in corso di sviluppo, con la conseguenza che, al momento dell’imminente scadenza dei brevetti, ci potrebbe non essere la consueta apertura di mercato determinata dall’ingresso dei farmaci off patent. Più critica la situazione dei prodotti a “bassa vendita”, ovvero quelli con un mercato UE fino a 500 milioni di euro l’anno (76% dei biologici in scadenza entro il 2023), dove solo il 7% sarà oggetto di concorrenza nei prossimi 10 anni, con una mancata opportunità di minore spesa pari a circa 7 miliardi di euro. Stessa previsione per l’evoluzione del mercato dei farmaci orfani in cui solo un farmaco biologico orfano (eculizumab) ha finora attratto lo sviluppo di biosimilari, meno del 3% dell’intera coorte, secondo le analisi di IQVIA.
Affidato invece ai numeri condivisi da Francesca Poma, Principal Consulting, IQVIA Italia, il compito di illustrare le caratteristiche di un mercato nazionale apparentemente in “buona salute”.L’Italia è il primo mercato europeo a volumi per i biosimilari e il terzo a valori, avendo raggiunto 450 milioni di euro nel 2023, pari al 54% del mercato totale dei biologici (836 milioni di euro).
Il contributo dei biosimilari in termini di risparmi per il SSN è notevole. Per alcuni prodotti – ad esempio i farmaci per le patologie autoimmuni – il costo medio a trimestre per paziente in trattamento con farmaci biologici si è ridotto del 40%.Ma un rovescio della medaglia c’è. I biosimilari hanno sostituito in gran parte dei casi i loro originatori senza portare ad una crescita significativa dei pazienti in trattamento con le rispettive molecole, mentre è cresciuto l’accesso ai biologici innovativi, entrati sul mercato dopo il 2016, che hanno assorbito il 73% della crescita del numero di pazienti in terapia.Ce n’è abbastanza da sollevare dubbi sulla sostenibilità delle attuali condizioni in cui operano le aziende di biosimilari, davanti al protrarsi di fenomeni di sotto trattamento e inappropriatezza, nonostante la bontà delle misure della legge 232/2016 che ha previsto lo strumento dell’accordo quadro per le gare d’appalto pubbliche per i biosimilari, coniugando la necessità di tutela della concorrenza per la sostenibilità del SSN con la salvaguardia della decisione clinica affidata al medico a tutela del paziente.La normativa vigente garantisce al clinico più opzioni terapeutiche: il medico dovrebbe poter scegliere liberamente tra i primi 3 classificati nella graduatoria di aggiudicazione della gara secondo il criterio del minor prezzo o dell’offerta economicamente più vantaggiosa ed è vietata la sostituibilità automatica tra i farmaci biologici. Questo è il perimetro di sostenibilità economica entro il quale il medico prescrittore è chiamato ad operare.Nella pratica, le cose vanno diversamente, infatti, tutte le Regioni fanno formalmente uso dell’accordo quadro ma analizzando i dati emerge come nella maggior parte dei casi a valle delle procedure di acquisto si ha una netta prevalenza di utilizzo del primo aggiudicatario, ovvero il prodotto a prezzo più basso, così che il secondo e terzo aggiudicatario restano inutilizzati nonostante, spesso, vi siano differenze di prezzo insignificanti.A spiegare i pericoli di questa dinamica dal punto di vista delle aziende è stato Matteo Rinaldi (Business Unit Director di Sandoz Italia e coordinatore del Gruppo biosimilari di Egualia): «La legge vigente ha contribuito a garantire all'Italia un adeguato tasso di penetrazione dei biosimilari ma vi sono delle storture nell'attuazione a livello territoriale che potrebbero amplificare il rischio di carenze – ha affermato –. Il focus solo sul primo aggiudicatario fa sì che nel momento in cui questo non sia in grado di soddisfare il fabbisogno, gli altri players del mercato non saranno in grado di sopperire rapidamente alla mancanza, provocando così le carenze di farmaci. Nel corso del tempo, questo modello indurrà sempre più aziende a disinvestire dalla produzione e dallo sviluppo di farmaci biosimilari la cui offerta sarà sempre più rarefatta».Di qui il doppio appello da parte del comparto italiano dei biosimilari come antidoto al “vuoto biosimilare” presente e futuro.«È necessario introdurre un meccanismo premiale per affrontare le criticità derivanti da una non adeguata applicazione della legge 232 del 2016 – argomenta ancora Rinaldi –consentendo alle strutture sanitarie maggiore flessibilità nella scelta, al fine di permettere alle aziende di mantenere un adeguato livello di produzione e garantire la piena disponibilità di farmaci sul territorio».Mentre secondo Paolo Gili (Business Unit Director di Biogen Italia e vicecoordinatore del Gruppo biosimilari di Egualia), «I biosimilari hanno garantito lo sblocco di risorse che il nostro SSN ha potuto investire nell’acquisto di terapie innovative. Siamo il perno di un sistemo virtuoso che però necessita di continua attenzione così da garantire quell’equilibrio che, da un lato, tutela l’accesso alle terapie e, dall’altro, assicura che gli attori che generano concorrenza siano in grado di farlo anche in futuro. A livello nazionale la rimodulazione del payback per gli acquisti diretti rappresenterebbe un primo e efficace provvedimento per mitigare la crescente pressione economica che colpisce l’intero settore dei farmaci fuori brevetto e che, per le aziende di farmaci biosimilari, accanto alle criticità emerse dalle indagini di IQVIA , rischia di compromettere lo sviluppo di nuovi prodotti biosimilari».
I numeri del mercato italiano dei biosimilari nel 2023
Secondo i dati dell’ultimo Rapporto annuale del Centro Studi Egualia sul mercato di settore nel 2023, le 15 molecole biosimilari in commercio (adalimumab, bevacizumab, enoxaparina, epoetine, etanercept, filgrastim, follitropina alfa, infliximab, insulina glargine, insulina lispro, pegfilgrastim, rituximab, somatropina, teriparatide e trastuzumab biosimilari) hanno assorbito il 49,2% dei consumi nazionali (48% nel 2022) contro il 50,8% (52% nel 2022) detenuto dai corrispondenti originatori.Complessivamente nell’arco del 2023 i prodotti biosimilari hanno registrato una crescita dei consumi del 4,7% rispetto ai dodici mesi precedenti. Specularmente si è registrata una contrazione del 9,9% delle vendite di tutti gli altri farmaci biologici off-patent.
L’analisi del consumo di biosimilare conferma cinque mercati in testa alla classifica. Prime nel consumo Marche con una quota di 70,8%, Valle d’Aosta e Piemonte, con una quota di biosimilari pari al 68,4% rispetto al mercato delle molecole di riferimento. Seguono la Liguria (67,4%), la Sicilia (63%) e la Toscana (60,7%). Fanalini di coda Lombardia (32,2%), Sardegna (34,3%) e Calabria (39,7%).
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EGUALIA (già Assogenerici) è l’organo ufficiale di rappresentanza dell’industria dei farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Italia. L’associazione, fondata nel 1993, rappresenta oggi più di cinquanta tra imprese multinazionali e aziende italiane dislocate su tutto il territorio nazionale, per un totale di 10mila occupati e quasi 40 siti produttivi. In ambito europeo, EGUALIA è membro di Medicines for Europe (già EGA), la voce delle industrie produttrici di farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Europa che rappresenta 350 siti produttivi e di ricerca con un totale di 160mila addetti.
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Serie A – Roma-Juventus, revival Anni 80 con vista...
Roma, 03 maggio 2024 – Ci sono partite che, inevitabilmente, sono diverse da tutte le altre. Roma-Juventus, in Serie A, rientra sicuramente in questa categoria: i giallorossi, nel fortino dell’Olimpico, provano a cancellare immediatamente la delusione per la sconfitta in Europa League sfidando l’avversaria di sempre, quella che negli Anni 80 diede vita a incroci leggendari con protagonisti in campo, in panchina e in tribuna, in un match fondamentale per la corsa alla prossima Champions League. Gli esperti Sisal vedono i bianconeri leggermente favoriti a 2,70 contro il 2,80 dei capitolini mentre si sale fino a 3,00 per il pareggio. La Roma ha battuto solo una volta la Juventus negli ultimi 7 incroci in Serie A: l’Under, a 1,52, è ipotesi concreta essendosi “presentato” in 5 delle sei sfide più recenti. Il risultato esatto di 1-0, sarebbe il terzo consecutivo, si gioca così a 7,25 per entrambe le formazioni. Un’espulsione, a 3,10, non è da escludere al pari di un intervento del VAR, in quota a 3,25, mentre si scende a 2,75 per l’assegnazione di un calcio di rigore. Tantissimi i protagonisti che vorranno mettere la firma sul match: Dusan Vlahovic, in gol a 2,75, e Federico Chiesa, a 4,50, proveranno a spingere la Juventus; la coppia Romelu Lukaku, a 3,00, e il grandissimo ex Paulo Dybala, a 3,50, cercano di far volare la Roma. Quote decisamente più alte per gli ultimi due match winner della sfida: il gol di Adrien Rabiot, decisivo all’andata, è dato a 6,00 mentre quello di Gianluca Mancini pagherebbe 12 volte la posta.
Big match anche all’U-Power con il Monza che riceve la Lazio impegnata nella sua rincorsa a un posto nelle prossime coppe europee. Gli esperti Sisal hanno molta fiducia nella squadra di Tudor vincente a 1,85 rispetto al 4,25 dei padroni di casa mentre il pareggio è in quota a 3,40. Il Monza, tra l’altro, non sconfigge la Lazio tra le mura amiche dal febbraio 1983. Un goal dalla panchina, offerto a 2,50, è nelle corde del match così come bisogna far attenzione dai tiri dalla lunga distanza visto che una rete da fuori area si gioca a 3,00. Ciro Immobile vuole ritrovare il feeling con la porta avversaria e potrebbe spaccare la partita: il capitano della Lazio primo marcatore è dato a 5,00. Il Monza si affida ad Andrea Colpani, peraltro nel mirino proprio dei biancocelesti per la prossima stagione. Il trequartista di Palladino punta a farsi un regalo per il suo compleanno, essendo nato l’11 maggio: Colpani che si prende la scena con gol o assist è in quota a 3,40.
I campioni d’Italia dell’Inter, vittoria a 1,47, vola a Reggio Emilia ospite di un Sassuolo, dato a 6,00, con l’acqua alla gola. Il Milan, tre punti a 1,42, riceve il Genoa dell’ex Gilardino il cui blitz è dato a 7,50. L’Atalanta, a 1,33, vola all’Arechi contro una Salernitana, in quota a 8,50, che punta a chiudere bene la sua annata in Serie A. Punti pesantissimi per la lotta salvezza sia tra Cagliari, a 2,15, e Lecce, a 3,40, che tra Empoli, dato a 2,40, e Frosinone, successo a 3,20.
Sisal ricorda sempre che il gioco è vietato ai minori e che bisogna giocare sempre con consapevolezza e moderazione.
Sisal è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato ed è attualmente attiva in Italia, Marocco e Turchia, con un’offerta che comprende lotterie, scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento. La Società opera a livello internazionale nel canale retail attraverso una rete di oltre 49.000 punti vendita, e su quello online con 1 milioni di consumatori. La strategia di Sisal poggia su tre pilastri: la sostenibilità, con un impegno costante sullo sviluppo del programma di Gioco Responsabile e attraverso l’offerta di un modello di intrattenimento sicuro e trasparente - l’innovazione digitale, grazie alla piattaforma di gioco all’avanguardia orientata all’omnicanalità e alle competenze per lo sviluppo in-house di software e applicazioni per cogliere le opportunità della transizione digitale - l’internazionalizzazione, con l’obiettivo di aggiudicarsi gare per nuove concessioni all’estero sulla base della solida expertise maturata.
Dal 4 agosto 2022 Sisal è parte di Flutter Entertainment plc, il più grande operatore online di giochi e scommesse al mondo, con un portafoglio di marchi riconosciuti a livello mondiale e quotato alla Borsa di Londra nell’indice FTSE.
Sisal Italia S.p.A.
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Oltre i limiti dell’AI: le applicazioni SEOZoom per...
Napoli, 03 maggio 2024 - "L'intelligenza artificiale basa la sua conoscenza sul passato, mentre l'essere umano può costruire il futuro". È con queste efficaci parole che Ivano Di Biasi, CEO e co-founder di SEOZoom, descrive il panorama attuale del marketing digitale e dell'e-Commerce, diviso tra la fascinazione per l'intelligenza artificiale (AI) e la necessità di comprendere e sfruttare adeguatamente questo strumento.
Le tecnologie AI possono essere un potente alleato nella fase analitica del marketing, perché possono analizzare rapidamente grandi quantità di dati di mercato e aiutare a prevedere i bisogni e le intenzioni di acquisto dei clienti. Tuttavia, come sottolinea Di Biasi, i modelli generativi come ChatGPT, Gemini e Claude hanno limiti noti, tra cui scarsa originalità, mancata ottimizzazione SEO e difficoltà di adattarsi al tono di voce e allo stile richiesti.
Proprio per questo SEOZoom, il primo software di Search Marketing completamente italiano, si pone come pioniere nell'integrazione dell'AI nel marketing digitale, con strumenti che superano queste criticità e integrano prompt SEO-oriented che guidano l'AI a generare contenuti con un focus mirato.
"La nostra intuizione innovativa è far ragionare l'AI su dati specifici, non lasciarla generare in maniera aperta, in modo da ridurre le allucinazioni e da creare contenuti più mirati e accurati", spiega Di Biasi. In concreto, il software istruisce l'Intelligenza Artificiale con dati SEO e insight di ciò che sta piacendo a Google dei competitor meglio posizionati: non solo contenuti, ma anche la struttura delle informazioni, argomenti trattati e tono di voce, così da adattare le risposte a ciò che serve davvero per avere successo online.
Questo metodo fa anche superare un altro problema comune nella produzione di contenuti testuali per e-Commerce: l'AI generativa tende a creare testi informativi e quasi accademici, mentre per i siti attivi nel commercio online è necessario un focus orientato appunto alle vendite, all'aspetto commerciale. Con AI Writer di SEOZoom, allora, diventa "possibile generare un testo SEO perfetto in pochi secondi su qualsiasi argomento, strutturato per rispondere nella forma e nei temi trattati alle urgenze informative del pubblico che esegue una ricerca su Google, con il tono giusto e il taglio adatto, anche per intenti transactional e commercial che interessano gli e-Commerce".
In un'epoca in cui l'AI è sulla bocca di tutti, l'Italia si trova a un bivio: da una parte, la promessa di una tecnologia che potrebbe rivoluzionare il modo in cui le aziende interagiscono con i dati e i clienti; dall'altra, la realtà di un'adozione ancora timida, con solo il 18% delle PMI italiane che ha integrato l'AI nei propri processi. Inoltre, la mancanza di conoscenza e il tempo necessario per l'apprendimento rappresentano ostacoli significativi e il 77% degli italiani esprime preoccupazioni, soprattutto per quanto riguarda l'impiego nel settore e-commerce.
L'approccio di SEOZoom vuole quindi essere propositivo: utilizzare e far utilizzare l'AI come un complemento all'ingegno umano, sfruttando la sua capacità di analisi e comprensione per arricchire le strategie di marketing degli e-Commerce. In questo modo possiamo "usare l'AI come motore di ragionamento e di comprensione per accompagnare il nostro lavoro", conclude Ivano Di Biasi.
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SNAI – Formula 1: Verstappen padrone anche a Miami, Perez...
L’olandese non sembra avere rivali né nelle quote per la gara né in quelle per la Sprint: doppio successo rispettivamente a 1,20 e 1,30
Milano, 3 maggio 2024– Dopo i due appuntamenti in Asia (Giappone e Cina), il Mondiale di Formula 1 si trasferisce negli Stati Uniti. Anche a Miami, però, il grande favorito per la vittoria è sempre e solo Max Verstappen. Il quinto successo dell’olandese in sei gare dell’olandese campione del mondo in carica (nonché vincitore di entrambi i Gran Premi sul circuito della Florida nel 2022 e nel 2023), sulla lavagna Snai, vale ‘solo’ 1,20: abissale il distacco rispetto agli altri piloti, con l’altra Red Bull di Sergio Perez che insegue a 10 e la Ferrari di Charles Leclerc a 12. Seguono Sainz a 15 e Norris a 20.
Sprint Non sembra avere storia neanche la Sprint Race di sabato, con Verstappen a dominare a 1,30; dietro c’è il compagno di scuderia Perez a 8,00, con Leclerc anche in questo caso a fare da terzo incomodo, ma a 10. Lavagne a senso unico anche per le prove libere, con Verstappen a 1,70, per lo Sprint Shootout che determina la griglia di partenza della Sprint Race (l’olandese a 1,50) e per le qualifiche del Gran Premio, dove la pole position di Verstappen viene proposta a 1,40. Se per le due gare non sembra esserci storia, la Ferrari punta almeno a un piazzamento sul podio: Leclerc nelle prime tre posizioni al termine della gara si gioca a 2,50 (stessa quota per la Sprint), con Sainz a 2,75 nella gara tradizionale e a 3,00 nella Sprint.
Titolo in tasca? Nonostante siano state disputate soltanto cinque gare, i bookmaker non hanno dubbi sul titolo di Verstappen: la quota antepost Snai è crollata fino a raggiungere 1,05. Poi una voragine, fino al 20 legato al nome di Perez e al 25 di Leclerc.
Ufficio stampa Snaitech
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