Economia
McDonald’s, Lollobrigida: “Pere italiane nel...
McDonald’s, Lollobrigida: “Pere italiane nel menu valorizzano e aiutano produzione qualità”
Il ministro dell'Agricoltura e Sovranità alimentare a margine dell'evento “7volte100” organizzato a Roma, in occasione dell'apertura del 700° punto vendita in Italia
Le multinazionali della ristorazione veloce, "aiutano la produzione italiana comprando prodotti di qualità italiani, ma aiutano anche loro stessi perché il fatturato di McDonald's Italia è tornato a crescere quando ha carne inserito carne solo italiana, formaggi Dop adesso la pera e l'anno scorso i pomodori Pachino e quindi aiutano i ostri prodotti di eccellenza che riescono ad e avere una programmazione grazie alla stabilizzazione di alcuni centri di distribuzione come Mc Donalds che con i suoi 700 ristoranti prepara qualcosa come 1 milione di pasti al giorno". Lo ha affermato il ministro dell'Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, ieri sera a margine dell'evento “7volte100” organizzato da McDonald’s a Roma, in occasione dell'apertura del 700° punto vendita in Italia e, durante il quale, è stato annunciato un accordo con il consorzio della Pera dell'Emilia Romagna Igp per l'inserimento di questo frutto nel menu.
"Riuscire a creare una rete vendita di prodotti di qualità nell'interesse dell'azienda ma anche dei produttori e non ultimo delle persone che li acquistano - ha spiegato - è un obiettivo strategico". "Da ragazzo, per la verità, non frequentavo Mc Donald's perché la mia generazione lo guardava come il segno della standardizzazione dei cibi, invece la scelta che ha fatto negli ultimi anni è di valorizzare la qualità. Mc Donald's italiano oggi dà segnali di attenzione alla qualità e i ragazzi che lo frequentano riescono a conoscere alcuni sapori che altrimenti delle volte cominciano anche ad allontanarsi dalle loro possibilità di spesa quotidiana come i pomodori Pachino Igp, li formaggi Dop Asiago e Montasio".
"La pera poi è il frutto che purtroppo sempre meno viene consumato dai più giovani che così hanno occasione di assaggiarla. - ha aggiunto il ministro - I prodotti possono avere lo stesso aspetto ma in termini di sapore e benessere per le persone è molto differente. Le Igp garantiscono anche il rispetto dell'ambiente, la produzione che rispetta anche i diritti dei lavoratori". La pera ha subito quest'anno un drammatico calo del 75% ma Mc Donald's con questo accordo permette anche di fare strategia e di tornare a investire sulla pera.
Economia
Bonus verde, come funziona
La detrazione Irpef va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo
Il bonus verde è una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi: sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi; realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
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Barbano si insedia al ‘Messaggero’: “Il...
Da oggi alla direzione del quotidiano, dove succede a Massimo Martinelli
"Con emozione torno nel gruppo editoriale in cui ho lavorato per ventidue anni, a dirigere il giornale in cui ne ho trascorsi tredici, cinque dei quali da vicedirettore. Rientrare nello storico palazzo di via del Tritone e ritrovare la redazione appassionata e competente che ho lasciato dodici anni fa, irrobustita da tanti giovani talenti, è un'emozione che mette i brividi e, insieme, dà l'energia necessaria a una sfida tanto grande". Comincia così il fondo di Alessandro Barbano, da oggi alla direzione del 'Messaggero', dove succede a Massimo Martinelli.
"La mia nuova avventura inizia in un tempo di transizione - scrive Barbano - L'Italia si rimette in moto dopo un decennio che ha visto per due volte la lesione della fisiologia parlamentare, surrogata da governi tecnici. Ma è ancora un Paese dove si parla più di quanto si fa. L'eccesso di parola ha due forme: la politicizzazione, per cui tutto si declina in politica; e la polarizzazione, per cui il reale, e da tempo anche il virtuale, si raccontano in bianco o in nero". "Dietro l'illusione di una libertà di pensiero aperta a tutti, il virus dell'opinione fa una democrazia senza qualità", sottolinea il direttore del Messaggero, spiegando che se "l'Italia è un Paese dove il discorso pubblico è malato", ciò nonostante "da due anni quello stesso Paese incattivito e sostanzialmente immobile (...) è tornato a muoversi".
"Nell'attuale assetto bipolare della politica non ci sono alternative al governo in carica", scrive Barbano, secondo cui "per l'inconciliabilità di programmi e linguaggi, l'opposizione è ancora lontana dal rappresentare un'opzione competitiva". Tuttavia "questa non è, da sola, una ragione sufficiente per considerare già vinta la sfida di Giorgia Meloni". "Noi - assicura Barbano - valuteremo ciò che accadrà con lo spirito critico e l'indipendenza che il Messaggero coltiva da sempre" e lo faremo "dal cuore della Capitale, in un punto di osservazione straordinario". "Un giornale critico, immedesimato ma indipendente, che non sta pregiudizialmente con nessuno", e che racconterà le notizie "nella loro complessità, con il rispetto e l'amore che si devono alle parole" con "il metodo del dubbio e della verifica". "Il lessico della verità è ragionevole misura delle cose. Sta qui il senso più profondo dell'impegno che assumo", conclude Barbano.
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Libertà di stampa, classifica 2024: Italia 46esima, perde 5...
World Press Freedom Index 2024, la classifica stilata da Rsf
Norvegia, Danimarca e Svezia sul podio del World Press Freedom Index 2024, la classifica della libertà di stampa stilata da Rsf. Ma bisogna scorrere la classifica e scendere fino al 46esimo posto per trovare l'Italia. Meglio fanno Tonga, Fiji, Slovenia. A chiudere la classifica, Afghanistan, Siria ed Eritrea, fanalini di coda rispettivamente ai posti numero 178, 179 e 180. Oggi, 3 maggio, si celebra la Giornata mondiale della libertà di stampa.
"Alcuni gruppi politici alimentano l’odio e la sfiducia nei confronti dei giornalisti insultandoli, screditandoli e minacciandoli - si legge nel report che accompagna la classifica di quest'anno - Altri stanno orchestrando un’acquisizione dell’ecosistema mediatico, sia attraverso media di proprietà statale sotto il loro controllo, sia attraverso media di proprietà privata attraverso acquisizioni da parte di uomini d’affari alleati. L’Italia di Giorgia Meloni (46esima) – dove un membro della coalizione parlamentare al potere sta cercando di acquisire la seconda più grande agenzia di stampa (Agi) – è scesa di cinque posizioni quest’anno".
In generale, però, Italia a parte, la situazione internazionale desta qualche preoccupazione perché "un numero crescente di governi e autorità politiche non stanno assolvendo al proprio ruolo di garanti del miglior ambiente possibile per il giornalismo e del diritto del pubblico ad avere notizie e informazioni affidabili, indipendenti e diversificate. RSF - si legge ancora nello studio - vede un preoccupante calo del sostegno e del rispetto per l’autonomia dei media e un aumento della pressione da parte dello Stato o di altri attori politici".