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“Sinner punta al numero 1, Nardi gran...
“Sinner punta al numero 1, Nardi gran potenziale”: Volandri dà i voti a Indian Wells
Il capitano di Coppa Davis analizza il Masters 1000 per l'Adnkronos
Jannik Sinner punta al numero 1. Luca Nardi ha un potenziale enorme. Filippo Volandri, capitano di Coppa Davis, all'Adnkronos analizza rendimento e prospettive degli azzurri a Indian Wells. Riflettori puntati ovviamente su Sinner, che va a caccia del titolo e del secondo posto del ranking, e di Nardi, ventenne salito alla ribalta con il successo contro Novak Djokovic prima del k.o. negli ottavi contro lo statunitense Tommy Paul.
"Sinner ha l'obiettivo del numero uno al mondo? Jannik ha le spalle larghe e lavora per diventare il numero uno del mondo. Quando non lo sappiamo, ma lui lavora decisamente per diventare il numero uno del mondo. Una medaglia a Parigi 2024? Anche quello è un suo obiettivo", dice Volandri all'Adnkronos, in occasione del Premio Food&Sport 2024, dedicato alla sana alimentazione nello Sport e promosso dal Consorzio Cacciatore Italiano e dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
"I fusi orari sono quelli che sono con Indian Wells, però ho la fortuna di raggiungerli poi a Miami, così posso stare con loro. Nardi non ce l'ha fatta con Paul dopo l'impresa con Djokovic? Luca è un altro ragazzo con cui noi abbiamo una relazione da tanto tempo, un ragazzo con un potenziale enorme ma con tempi diversi. Quindi noi a volte dobbiamo rispettare i tempi di crescita di ogni singolo ragazzo e non metterlo a paragone con un Alcaraz o con un Sinner, che sono ragazzi che vanno super veloci. Quindi lo stiamo aspettando perché ha ancora tanto da fare, però siamo contentissimi del fatto che abbia capito che la strada è quella giusta", aggiunge Volandri, che al Tennis Club Parioli, riceve il riconoscimento come ambasciatore dell'Italia nel mondo insieme alla judoka Veronica Toniolo e il tuffatore Lorenzo Marsaglia, già qualificati per i Giochi di Parigi 2024.
L'Italia difende il titolo on Coppa Davis nel 2023. L'obiettivo per quest'anno è "lavorare su una mentalità vincente in Coppa Davis. È vero che abbiamo raggiunto un risultato straordinario, ma che va alimentato. Bisogna riprovarci nei prossimi anni. Ce lo siamo promessi con i ragazzi, con Matteo da protagonista e quindi si lavora per questo".
Il capitano può scegliere diverse soluzioni anche in doppio: "Sì, ne abbiamo. Avevo tantissime opzioni in singolare, e ora inizio ad avere tantissime scelte anche in doppio, e questo è un ottimo segnale: vuol dire che il movimento cresce, che abbiamo lavorato bene negli ultimi 7-8 anni, questi sono i frutti di tanto lavoro, ora ci rimbocchiamo le maniche e cerchiamo di portarlo avanti e di alimentarlo".
Capitolo Olimpiadi: "Ci sono opzioni assolutamente, rischiamo di poterne portare 6, perché di solito più di 4 non ne puoi portare, ma se si ha una coppia tra le prime 10 al mondo, addirittura i giocatori alle Olimpiadi potrebbero diventare 6. E questo è già un punto di partenza importantissimo. Poi cercheremo di fare medaglia, se non arriverà ci riproveremo tra 4 anni".
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E’ morto Schnellinger, aveva 85 anni: un...
Il difensore tedesco segnò il gol che mandò la sfida ai supplementari
E' morto a 85 anni, al San Raffaele di Milano, Karl-Heinz Schnellinger, roccioso difensore tedesco, tra gli 'eroi' dell'Azteca nella semifinale di Coppa del Mondo Italia-Germania 4-3 nel 1970. Schnellinger mise anche la firma in quella partita, siglando allo scadere il gol dell'1-1 che costrinse le due nazionali ai supplementari, consegnandole nello stesso tempo alla leggenda del calcio per quello che fu considerato il match del secolo scorso.
E c'è molta Italia nella carriera di Schnellinger, che militò nel Mantova, nella Roma e nel Milan, dove restò ininterrottamente per nove stagioni dal 1965 al 1974, vincendo lo scudetto, la coppa dei Campioni, la coppa Intercontinentale, due coppe delle Coppe e tre coppe Italia. In Nazionale tedesca Schnellinger ha disputato 47 partite, prendendo parte a ben 4 Mondiali, dal 1958 al 1970.
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Giro d’Italia, oggi sedicesima tappa: orario, dove...
Pogacar ha un'altra chance in salita
Il Giro d'Italia 2024 propone oggi la 16esima tappa, la Livigno-Santa Cristina Val Gardena di 206 km. Il 21 maggio prevede una nuova frazione ricca di salite, con un'ulteriore chance per Tadej Pogacar: la maglia rosa, dopo aver dominato sul traguardo di Livigno due giorni fa, oggi ha una nuova opportunità per blindare ulteriormente il primo posto.
Il copione, dopo 33 km con tanta discesa, prevede la salita fino al Giogo di Santa Maria, Cima Coppi della corsa. Dal km 50,2 inizia una lunghissima discesa progressiva, compreso un passaggio in svizzera, con un percorso che diventa pianura fino a Bolzano, al km 161,4. Quindi, si parte per gli ultimi 45 km destinati a fornire l'assist per iniziative individuali e a plasmare ulteriormente la classifica. A 12 km dall'arrivo, il Passo Pinei (Gran Premio Montagna di prima categoria), con pendenze fino 15%. Infine, l'ultimo tratto di 7,6 km fino al traguardo: l'asfalto con pendenze fino al 15% può diventare il trampolino per l'ennesimo show di Pogacar.
La tappa in tv e streaming
La sedicesima tappa del Giro d'Italia sarà trasmessa in diretta in tv in chiaro e in streaming. La Rai racconterà la giornata della seconda tappa in chiaro ogni giorno di gara. La giornata televisiva comincerà con un'ora di 'Giro Mattina' su Rai Sport HD, che proporrà poi 'Prima diretta' per seguire il momento della partenza della tappa, in programma oggi alle 11.30. L'arrivo è atteso tra le 17 e le 17.30.
Per la parte clou della programmazione il palinsesto della Corsa Rosa si trasferisce su Rai 2, con 'Giro in Diretta' e 'Giro all’Arrivo'. Subito a ruota, le tradizionali analisi del dopo gara del Processo alla Tappa. Il Giro può essere visto anche su Eurosport 1 HD e in streaming su Rai Play, discovery+, Sky Go, NOW e DAZN.
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Bologna-Juve 3-3, rimonta bianconera nel primo atto dopo...
I rossoblu avanti 3-0, la Juve recupera in 10 minuti nel finale
Bologna e Juventus pareggiano 3-3 nel pirotecnico match della 37esima giornata della Serie A. Il risultato porta entrambe le squadre, già qualificate per la Champions League, a 68 punti con il terzo posto condiviso prima degli ultimi 90 minuti del torneo.
I rossoblu di Thiago Motta, destinato a diventare prossimo allenatore dei bianconeri, danno spettacolo per quasi un'ora con la doppietta di Calafiori (2' e 53') e con il gol di Castro (11'). La Juve, con Montero in panchina dopo l'esonero di Allegri, dopo 75 minuti in gita inizia a giocare e nell'ultima porzione di match raddrizza la serata. Al 76' Chiesa ruba il pallone a un distrattp Lucumì e buca Skorupski: 3-1. All'83' Milik vince il duello tutto polacco con Skorupski e fa centro con una splendida punizione: 3-2. All'84' altra dormita felsinea, Yildiz ruba palla e vola verso la porta avversaria: 3-3. Nota a margine: tra i bianconeri si rivede Fagioli, tornato in campo dopo la squalifica per le scommesse illegali.
La partita
Avvio di partita sprint da parte dei padroni di casa, con tutta la squadra all'attacco che pressa altissimo. Dopo 40" Gatti, a pochi passi dalla sua porta, viene messo subito in difficoltà: rinvio impreciso, interviene Freuler che arriva al tiro davanti a Szczesny, costretto a un miracolo per deviare in corner. Al 2' arriva il gol con Calafiori: sul calcio d'angolo dalla destra, la palla arriva a centro area a Calafiori, che dall'altezza del dischetto va a segno con un sinistro preciso che si infila nel 'sette' alla destra dell'incolpevole Szczesny. Ad annunciare il gol dell'ex giocatore della Roma, nel ruolo di speaker, l'infortunato Zirkzee, assente per un problema muscolare.
All'11' arriva il raddoppio: cross tagliato dalla sinistra trova tutti soli in area Urbanski e Castro, il primo tocco è del polacco, poi alle sue spalle la deviazione vincente è dell'attaccante argentino che firma il suo primo gol in Serie A. Al 13' rossoblù vicini al tris: Castro col tiro dalla distanza chiama alla parata a una mano di Szczesny, prontissimo sulla respinta Odgaard a ribadire in rete ma al momento del tiro era in posizione di fuorigioco è il gol viene annullato. Intorno al 20' dal settore ospiti, quello occupato dai tifosi della Juventus, arrivano cori a favore di Massimiliano Allegri. Al 26' giallo per Miretti per un brutto fallo su Posch e poco dopo ammonizione anche per Cambiaso (che era diffidato e salterà l'ultima con il Monza) per un'entrata fallosa su Aebisher. Nella seconda parte del primo tempo gli ospiti crescono e la partita diventa più equilibrata. Al 41' bella iniziativa della Juve sulla destra con un pallone teso messo al centro per Vlahovic, davanti alla porta, decisiva la chiusura di Lukumi in scivolata che anticipa il serbo.
Due cambi tra gli ospiti all'intervallo: fuori gli ammoniti, Miretti e Cambiaso, dentro Alcaraz e Weah. Al 2' Chiesa trova Rabiot in area, tiro in porta del francese, respinto in angolo da Skorupski. All'8' il Bologna cala il tris: palla recuperata a metà campo e verticalizzazione immediata che premia l'inserimento di Calafiori, il difensore si presenta davanti a Szczesny e lo batte con un pallonetto e realizza la sua prima doppietta in Serie A. Al 12' Montero prova a cambiare qualcosa inserendo Yildiz al posto di Gatti. Poco dopo dura entrata di Danilo su Odgaard e anche il capitano si becca un'ammonizione. Al 19' primo cambio per Motta con Saelemaekers che entra per Castro, in contemporanea dall'altra parte c'è Milik per Vlahovic.
Al 22' giallo per Bremer per un fallo su Saelemaekers. Al 26' l'unica nota lieta per la Juve con il ritorno in campo di Fagioli dopo i 7 mesi di squalifica per le scommesse illegali. L'ex Cremonese entra al posto di Rabiot. Alla mezz'ora stadio tutto in piedi per Calafiori, che esce sostituito da Beukema, entra anche El Azzouzi per Freuler. Un minuto dopo inizia il clamoroso recupero degli ospiti: Lucumì sbaglia davanti alla sua porta, Chiesa gli ruba palla e davanti a Skorupski non sbaglia: 1-3. Al 37' ammonito Aebisher che mette giù Yildiz che lo aveva saltato. Un minuto Milik trova il secondo gol per gli ospiti: pennellata con il mancino dell'attaccante polacco, che su punizione trova una leggera deviazione della barriera per il 2-3.
Al 39' Yildiz trova l'insperato pareggio andando a segno dopo un errore difensivo dei padroni di casa, con un bel tiro dal limite dell'area. Al 43' Chiesa sfiora il gol vittoria: decisiva la chiusura della difesa rossoblù sul suo tiro ravvicinato, dopo il triangolo con Yildiz.