Cronaca
Foa (giornalista e conduttore): “Riscoprire valore e...
Foa (giornalista e conduttore): “Riscoprire valore e opportunità di confronto oltre schemi ideologici”
Questa, secondo me, è una bellissima iniziativa. Dobbiamo riscoprire il valore e l'opportunità di confrontarci al di là di schemi ideologici”. Sono le parole di Marcello Foa, giornalista e conduttore su Rai Radio 1 della trasmissione "Giù la Maschera", a margine dell’evento intitolato “Famiglia ed Educazione, Capitalismo e Mercificazione”, svoltosi presso la Sala Rossi Monti della Biblioteca Carducci a Città di Castello, Perugia.
Cronaca
Pitbull pericolosi? Veterinari: “Serve obbligo...
Melosi (Anmvi): "Non chiamiamola black list, ma individuiamo criteri che possano identificare le tipologie più a rischio"
Un bambino di 5 mesi è stato ucciso ieri a Vercelli da un pitbull. "Sono dell'idea che per avere alcune tipologie di cani andrebbe introdotta una sorta di patentino obbligatorio" dice all'Adnkronos Salute Marco Melosi, presidente dell'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi). "Serve uno strumento che possa certificare un possesso responsabile: decidi di prendere un determinato tipo di cane? Bene, ma devi conoscerne le caratteristiche, devi sapere come comportarti per garantire il più possibile una convivenza sicura tra l'animale e l'uomo, in particolare i bambini, soprattutto se molto piccoli". L'ultimo caso ha, infatti, diversi precedenti recenti: pitbull l'aggressore, bambini le vittime ferite o uccise.
"E' vero - ammette lo specialista - ultimamente i pitbull sono la tipologia di cane (in Italia non è riconosciuta come razza) che sta balzando maggiormente alla ribalta della cronaca. Ma in realtà ci sono anche altri cani con caratteristiche simili", tiene a precisare Melosi. "Cani che, oltre ad avere una struttura fisica importante, sono anche stati anche selezionati per compiti particolari, cani da attacco o da difesa". Come evitare altre tragedie? "Se ci si guarda un po' intorno in Europa - osserva il veterinario - ci sono molte nazioni che hanno adottato la soluzione più drastica, cioè hanno vietato il possesso di determinate razze; l'hanno fatto per esempio la Francia, la Germania, l'Inghilterra. Altri Paesi, invece, hanno puntato su una sorta di patentino: se vuoi prendere un determinato cane devi fare un percorso, procurarti un'assicurazione, rispondere a particolari requisiti". E' la via che Melosi propone anche per l'Italia.
"C'è però un problema che resta - sottolinea - ed è quello della black list. E' possibile fare un elenco di razze cosiddette pericolose? Sicuramente alcune è possibile individuarle, ma anche facendolo non sarebbe del tutto escluso che il rischio possa arrivare da altre razze, oppure da meticci che comunque abbiano una certa potenza, una certa struttura fisica e determinate caratteristiche. Molte volte, fra l'altro, si fa confusione tra aggressività (anche un Chihuahua può rincorrerti e morderti) e pericolosità" vera e propria, rischio di danni o di morte. "La questione è dibattuta anche a livello europeo - rimarca l'esperto - sono state proposte più soluzioni e molte strade intraprese non sembrano avere avuto grande successo. Ma io punterei sul possesso responsabile certificato da un patentino obbligatorio". Per quali cani? "Non chiamiamola black list, non puntiamo il dito contro nessuna razza perché la colpa non è degli animali. Però mettiamoci a tavolino - suggerisce il presidente Anmvi - e definiamo dei criteri utili a individuare determinate tipologie di cani che, per particolari caratteristiche fisiche e di selezione, possono presentare dei rischi e il cui possesso necessita di patentino".
Cronaca
Omofobia, Italia non firma dichiarazione Ue
La posizione del governo
L'Italia firma la dichiarazione Ue sull'omofobia insieme ad altri nove Paesi. Ecco perché e qual è la posizione del governo italiano.
Cronaca
Chico Forti, madre Falcinelli: “Contenta, ora...
Il figlio è stato arrestato lo scorso febbraio in modo violento dalla polizia
"Io e Matteo siamo molto felici del trasferimento in Italia di Chico Forti e del fatto che dopo lunghissimi anni finalmente possa rivedere la sua famiglia". Lo afferma all'Adnkronos la signora Vlasta, la mamma di Matteo Falcinelli, il giovane arrestato in maniera violenta dalla polizia a Miami lo scorso febbraio.
"Spero, se sarà possibile, di riuscire a incontrarlo personalmente nell'istituto penitenziario, dove sarà detenuto, per esprimergli la nostra vicinanza e il nostro sostegno" dice la signora.
"Forti si trovava anche lui qui a Miami, vicino a noi, e proprio per questo sentiamo ancora di più la voglia di manifestargli il nostro sostegno e condividere con lui la gioia per il raggiungimento di questo importante risultato – aggiunge - il trasferimento nella sua Italia, dove potrà finalmente riabbracciare tutte le persone a lui care. Adesso spero che anche la vicenda di mio figlio possa avere presto uno sviluppo positivo e che Matteo possa ottenere, anche grazie all'impegno del governo italiano, la giustizia per tutto ciò che ha subito e per tutte le sofferenze che l'hanno segnato a vita".
La madre di Falcinelli ieri ha contattato Roberto Salis, padre di Ilaria, dopo la concessione dei domiciliari da parte del tribunale ungherese e ora vorrebbe poter parlare con Chico Forti "per la solidarietà e conforto, al di là della sua vicenda giudiziaria – conclude - poter scambiare due parole con lui ci farebbe molto piacere sia a me che a Matteo".