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Il testamento di Navalny: “Se Putin mi uccide non vi...
Il testamento di Navalny: “Se Putin mi uccide non vi arrendete”
Ecco quello che disse in un documentario del 2022 della Cnn a lui dedicato
"Il mio messaggio nel caso mi uccidano è molto semplice: non arrendetevi". Questo è quello che ha detto Alexei Navalny in inglese quando fu intervistato nel 2022 per il documentario della Cnn 'Navalny'.
Il regista, Daniel Roher, gli chiese poi di ripetere il concetto in russo . "Ho qualcosa di ovvio da dirvi - rispose il dissidente, parlando nella sua lingua madre - se decideranno di uccidermi, significa che siamo incredibilmente forti. Dobbiamo utilizzare questo potere, non arrenderci, ricordiamo che siamo una grande forza che è oppressa da queste cattive persone. Non ci rendiamo conto di quanto siamo forti. L'unica cosa necessaria per il trionfo del male è che i buoni non facciano nulla. Per questo non rimanete inattivi".
Alexey Navalny è morto oggi in carcere, anche se lo notizie sulle cause del decesso del 47enne, giungono alla spicciolata da Mosca. L'Occidente accusa senza mezzi termini Vladimir Putin di omicidio: "Navalny è stato ucciso da Putin", dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Mosca, per ora, si affida alle parole dei portavoce e alle versioni, spesso parziali, riportate dai media che riportano del malore, accusato durante una passeggiata prima di tornare in isolamento. Le cause della morte di Navalny ''saranno accertate dai medici'', dice il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov confermando il decesso dell'oppositore. "Ancora non si conoscono e già l'Occidente salta alle conclusioni, sinceramente inaccettabili".
Ue: "Assassinato lentamente da Putin"
Navalny "è stato lentamente assassinato dal presidente Vladimir Putin" A dirlo la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen con l'Alto Rappresentante Josep Borrell. Entrambi si dicono "scioccati" per la sua morte. "Ha dimostrato incredibile coraggio e determinazione per tutta la sua vita" dicono. "È tornato coraggiosamente in Russia dopo un atroce tentativo di omicidio. Ha dato speranza ai democratici e alla società civile in Russia, motivo per cui così tante persone da tutto il Paese si sono unite alle sue azioni e hanno ascoltato i suoi messaggi. Le autorità russe hanno risposto alle sue legittime attività politiche e anticorruzione con misure motivate politicamente, mandandolo in una colonia penale a regime duro, lontano da Mosca, inaccessibile alla sua famiglia, ai suoi amici e agli osservatori, e hanno vessato i suoi avvocati". "Non risparmieremo alcuno sforzo per chiedere conto alla leadership politica e alle autorità russe. Chiediamo alle autorità russe di stabilire tutti i fatti riguardanti la morte di Navalny. La Russia deve rilasciare immediatamente tutti gli altri prigionieri politici", concludono.
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Un passato da pacifista, 71 anni, è Juraj Cintula l'apparentemente mite pensionato che ha attentato alla vita del premier slovacco Robert Fico.
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Svezia, media: “Sparatoria vicino...
Area transennata, la polizia ha sentito forti colpi. Arresti e perquisizioni in corso
L'ambasciata israeliana a Stoccolma è stata isolata dopo una sparatoria avvenuta questa mattina. L'addetto stampa della polizia, Per Fahlström, ha riferito al quotidiano Expressen che una pattuglia della polizia ha sentito forti colpi, che si sospetta provenissero da un'arma da fuoco. L'area è stata transennata poco dopo le 2 del mattino e alle 6,30 la polizia ha scritto che le loro indagini indicavano che c'era stata una sparatoria nella zona. La pattuglia ha visto inoltre una persona fuggire dalla scena. Un paio di minuti dopo, un sospettato di 14 anni è stato arrestato, apprende ancora l'Expressen, aggiungendo che sulla scena del crimine è stata trovata un'arma affilata.
La polizia è di stanza presso l'ambasciata israeliana, dove sta cercando tracce di spari. Nessun commento riguardo l'ipotesi che l'ambasciata fosse l'obiettivo della sospetta sparatoria. Gli agenti stanno intanto conducendo un'importante operazione a Östermalm, nel centro della città: effettuate perquisizioni domiciliari e diversi arresti, scrive ancora l'Expressen citando il portavoce della polizia, e aggiungendo che è ancora presto per capire il movente della sparatoria.
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Gaza, Israele all’Onu: “Non avete fatto nulla...
Le parole dell'ambasciatore alle Nazioni Unite, Gilad Erdan: "Come potete chiedere un cessate il fuoco prima di fare tutto il possibile per riportarli a casa?"
"Fino ad oggi non avete fatto nulla per il rilascio degli ostaggi! Come potete chiedere un cessate il fuoco prima di fare tutto il possibile per riportare a casa gli ostaggi?". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, intervendo al dibattito del Consiglio di sicurezza sulla situazione degli ostaggi di Gaza.
"Se il Consiglio vuole davvero che la guerra finisca - ha aggiunto - dovrebbe mettere la questione della liberazione degli ostaggi in cima all'ordine del giorno".
Droni dal Libano contro la Galilea
Diversi droni sono stati lanciati dal Libano verso la Galilea occidentale, facendo scattare le sirene in numerose comunità. Secondo l'Idf, almeno uno dei droni è stato abbattuto dalle difese aeree sul mare e un secondo drone si è schiantato vicino alla comunità settentrionale di Ga'aton. Nell’Alta Galilea sono suonate nuove sirene per sospetta incursione di droni.
Spagna rifiuta scalo a nave con armi per Israele
La Spagna ha rifiutato il permesso ad una nave che trasporta armi diretta in Israele di fare scalo nel porto sud-orientale di Cartagena. Lo ha reso noto su X il ministro dei Trasporti spagnolo Oscar Puente, aggiungendo che la Marianne Danica ha chiesto il permesso di fare scalo a Cartagena il 21 maggio.
Secondo El Pais, la nave trasporta quasi 27 tonnellate di materiale esplosivo proveniente da Madras, in India.