Esteri
Siria, base Usa attaccata da “sciame di droni”
Lo rende noto la rete libanese Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah
Sono state segnalate esplosioni vicino a una base militare americana in Siria, rese note dalla rete libanese Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah. La base Usa - nel giacimento petrolifero di Al-Omar, nella regione controllata dai curdi della Siria nord-orientale, vicino alla città di Deir ez-Zor - è stata attaccata da uno "sciame di droni suicidi" secondo il notiziario egiziano Bayan-gate ed è il secondo attacco di questo genere questa settimana contro le basi statunitensi nella regione.
L'attacco è stato collegato dai media arabi agli attacchi aerei di ritorsione degli Stati Uniti contro i gruppi allineati con l'Iran e le loro posizioni in risposta ai tre militari americani uccisi in una base in Giordania, vicino al confine siriano all'inizio della settimana.
Ucciso comandante di Kataib Hezbollah a Baghdad, cosa dicono gli Usa
L'attacco alla base americana arriva solo poche ore dopo il sospetto assassinio di un comandante di Kataib Hezbollah a Baghdad, coinvolto in molteplici attacchi contro le posizioni statunitensi in Medio Oriente e probabilmente anche nell’attacco mortale in Giordania.
L'Iraq sarebbe stato informato dell'attacco dell'esercito americano solo poco dopo, per motivi di sicurezza operativa, ha detto un funzionario americano, riferendosi all'uccisione del comandante di Kataib Hezbollah.
"Siamo stati chiari nelle dichiarazioni pubbliche e nelle conversazioni private con gli iracheni che gli Stati Uniti avrebbero risposto all'attacco nel momento e nel luogo di loro scelta", ha detto il funzionario, spiegando che una notifica anticipata del raid non sarebbe stata fornita per motivi di sicurezza operativa.
Esteri
Ucraina: “Affondata nave Russia”. Mosca:...
Kiev rivendica la distruzione del dragamine Kovrovets
L'Ucraina ha rivendicato oggi di aver affondato un dragamine russo che era ancorato nel porto di Sebastopoli, in Crimea, versione contestata da Mosca, secondo cui l'attacco delle forze ucraine non ha causato né danni alla nave né vittime. Secondo quanto riferito da Kiev, il dragamine affondato è il 'Kovrovets', che fa parte della Flotta del Mar Nero, "eliminato grazie ai potenti bombardamenti" condotti nella notte "nella penisola temporaneamente occupata". Il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhaev, ha invece sostenuto che l'attacco è stato respinto grazie ai sistemi di difesa russi.
Esteri
Slovacchia, il premier Robert Fico “non è più in...
Il ministro della Difesa fornisce news sulle condizioni del primo ministro, vittima di un attentato giovedì
Robert Fico non è più in pericolo di vita a causa delle ferite riportate nel tentato assassinio contro il premier slovacco giovedì scorso. Lo ha detto ai giornalisti il ministro della Difesa, e vice premier slovacco, Robert Kalinak.
"Se ieri dicevamo che volevamo avvicinarci a una prognosi positiva, oggi possiamo dire che siamo un passo più vicini", ha detto Kalinak, citato dal quotidiano Sme, sottolineando tuttavia che le condizioni del premier restano gravi. Dal canto suo, il vice direttore dell'Ospedale Roosevelt di Banska Bystrica, Milan Urbani, ha affermato che "sulla base del consulto medico mattutino possiamo affermare che il paziente non è più in pericolo di vita", ma avrà "bisogno di molto tempo e di riposo per la guarigione: crediamo fermamente che tutto andrà per il verso giusto". Il ministro della Difesa ha poi aggiunto che il trasferimento di Fico in un altro ospedale per il momento non è né previsto né possibile.
Ieri, lo stesso Kalinak aveva fatto riferimento a "2-3 giorni cruciali" per la guarigione del primo ministro. Le news diffuse oggi dal ministro della Difesa evidenziano un'evoluzione incoraggiante del quadro clinico.
Fico è stato sottoposto a due interventi chirurgici dopo l'attentato subìto giovedì a Handlova, dopo una riunione del governo. Il premier è stato centrato all'addome e al braccio dai colpi esplosi a distanza ravvicinata da Juraj Cintula, un uomo di 71 anni. L'aggressore è stato accusato di tentato omicidio premeditato per vendetta e rischia da 25 anni all'ergastolo. Durante l'udienza preliminare, l'uomo ha ammesso di essere l'autore dell'attentato, ma ha dichiarato di aver agito senza l'intenzione di uccidere.
Esteri
Ucraina, operazione Kharkiv nasconde vero obiettivo Russia:...
L'offensiva iniziata il 10 maggio si abbina a manovre in altre aree dell'Ucraina
La Russia ha lanciato l'offensiva verso Kharkiv ma l'obiettivo di Mosca in questa fase della guerra in Ucraina è un altro. Il pressing iniziato il 10 maggio, che ha consentito all'esercito russo di creare i presupposti per una 'zona cuscinetto', rientra in una strategia ben più ampia e a medio-lungo termine, come evidenziano gli esperti e analisti dell'Institute for the study of war (Isw), think tank americano che monitora il conflitto giorno per giorno.
Nel mirino della Russia c'è la città di Chasiv Yar, roccaforte ucraina nel Donetsk e piattaforma fondamentale per lo sviluppo di una vera offensiva su larga scala. Conquistare Chasiv Yar significherebbe, per Mosca, avere il controllo su un nodo logistico da cui gestire il piano per sfondare verso ovest e costringere le forze ucraina a dilatarsi lungo la linea di un fronte sempre più ampio.
Cosa è successo negli ultimi giorni
Nelle ultime ore, e in particolare il 17 maggio, lo stato maggiore ucraino ha riferito che le forze russe hanno condotto "senza successo un attacco" in direzione di Novyi Microraion, verso l'area orientale di Chasiv Yar. Secondo il report dell'Isw, i russi hanno tentato una seconda spallata il 18 maggio. Nelle operazioni sono stati impiegati almeno sette veicoli blindati vicino a Ivanivske, a est di Chasiv Yar. Azioni di questo tipo nella regione non venivano segnalate dal 4 aprile: il blitz non avrebbe prodotto risultati sostanziali.
Le forze armate ucraine, riferisce l'Isw, hanno recentemente spostato uomini dall'area di Chasiv Yar a Vovchansk, villaggio nella regione di Kharkiv. Il trasferimento è diventato l'assist per l'iniziativa russa nel Donetsk, che potrebbe essere interpretata come una sorta di test.
Lo scenario per l'estate
L'Isw delinea uno scenario ben diverso per le prossime settimane, con riflettori accesi sull'estate. "Le forze russe probabilmente perseguiranno nei prossimi mesi un'operazione offensiva ei prossimi mesi che mira a estendere le forze ucraine su un'ampia linea del fronte e a mantenere una pressione regolare per tentare di indebolire la linea difensiva ucraina", la sintesi del think tank.
Le forze di Mosca "sperano di effettuare una penetrazione operativamente significativa ovunque lungo la linea del fronte, ma probabilmente daranno priorità all'area di Chasiv Yar", dove è più concreta la prospettiva di "un'avanzata operativamente significativa".