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India, rilasciato il piccione 007: era sospettato di...
India, rilasciato il piccione 007: era sospettato di spionaggio per la Cina
Era stato catturato otto mesi fa vicino Mumbai con due anelli legati alle zampe che portavano un messaggio
Dopo otto mesi di detenzione, la polizia indiana ha scagionato un presunto piccione spia cinese, rimettendolo di nuovo in libertà. A raccontare la storia del volatile è l'agenzia Press Trust of India, che ricorda come il 'calvario' del piccione sia iniziato lo scorso maggio, quando venne catturato vicino a un porto di Mumbai con due anelli legati alle zampe, che portavano un messaggio scritto in un alfabeto che sembrava quello cinese. La polizia, che sospettava fosse coinvolto in attività di spionaggio, lo prese per poi inviarlo nel centro di assistenza per animali Bai Sakarbai Dinshaw Petit di Mumbai.
Alla fine, si scoprì che il piccione era un uccello da gara in acque libere che era fuggito da Taiwan ed era arrivato in India. Con il permesso della polizia, il volatile è stato trasferito alla Bombay Society for the Prevention of Cruelty to Animals, dove è stato liberato.
Non è la prima volta che un uccello viene sospettato dalla polizia in India. Nel 2020, la polizia del Kashmir rilasciò un piccione appartenente a un pescatore pakistano dopo che un'indagine aveva scoperto che il volatile, che aveva attraversato in volo il confine tra i due Paesi, non era una spia. Nel 2016, un altro piccione era stato preso in custodia dopo essere stato trovato con un biglietto alla zampa in cui si minacciava il primo ministro indiano, Narendra Modi.
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Russia, un civile a capo della Difesa: ecco perché Putin ha...
Peskov: "Sul campo di battaglia oggi vince chi innova"
Mentre infuria la guerra in Ucraina, un importante rimpasto ha coinvolto la leadership militare delle Russia, con la nomina di Andrey Belousov a capo della Difesa al posto al posto di Sergei Shoigu. "Sul campo di battaglia oggi vince colui che è più aperto all'innovazione. Pertanto, in questa fase, il presidente ha deciso che un civile sarà a capo del ministero della Difesa", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov spiegando la decisione del presidente russo Vladimir Putin. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Tass.
La scelta di Belousov, vice primo ministro e consigliere economico di lunga data di Putin, ha allontanato dal governo russo il precedente ministro della Difesa Sergei Shoigu, nominato ora capo del Consiglio di sicurezza.
Il lungo 'regno' di Shoigu
Il lungo 'regno' di Shoigu è stato segnato da continue accuse di inefficienza, sprechi e corruzione, elementi emersi con maggiore chiarezza dopo l'attacco contro Kiev. Alcune settimane fa, uno dei vice di Shoigu, Timur Ivanov, è stato arrestato con l'accusa di corruzione. Gli osservatori avevano interpretato la decisione come un segno di lotte di potere all’interno dell’apparato militare e di sicurezza russo.
Peskov ha evidenziato l'importanza del processo di integrazione dell'industria militare nel sistema economico del paese per adeguarsi in maniera più rapida e funzionale alle dinamiche in continua evoluzione.
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Gaza, oltre 35mila morti. Blinken: “Uccisi più civili...
Notte di raid su Rafah: Israele colpisce polizia Hamas. Attacchi aerei anche contro il quartiere di Shejaiya a Gaza City
Raid di Israele contro Hamas in tutta la Striscia di Gaza. Nella notte attacchi sono stati condotti dalle Idf sulla parte orientale di Rafah, dove sono state colpite auto della polizia di Hamas. Ci sono anche bombardamenti sulla parte centrale e occidentale della città, dove almeno cinque palestinesi sono stati uccisi. Sempre nella notte sono stati condotti raid aerei contro il quartiere di Shejaiya a Gaza City nel nord della Striscia causando almeno un morto e diversi feriti. Attacchi anche nel campo profughi di Jabalya, nel nord.
Il bilancio delle vittime nell'enclave dal 7 ottobre ha intanto superato quota 35.000, ha affermato il Ministero della Sanità di Gaza. Intervenendo alla CBS, Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che gli Stati Uniti credono che Israele abbia ucciso più civili che terroristi di Hamas durante la guerra a Gaza. E ha detto che il Paese deve fare di più per mitigare le morti civili.
Blinken a Gallant: "Tutelare civili e umanitari"
In un colloquio telefonico, Blinken ha ribadito al ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant l'opposizione degli Stati Uniti a un'offensiva militare di terra a Rafah e ha ''sottolineato la necessità urgente di proteggere i civili e gli operatori umanitari a Gaza''. Come si legge in una nota del Dipartimento di Stato Usa, Blinken ha anche chiesto a Gallant di ''garantire che gli aiuti possano entrare a Gaza e di favorire la loro distribuzione all'interno di Gaza mentre Israele mira agli obiettivi di Hamas''. Blinken ha inoltre ''espresso l'impegno determinato degli Stati Uniti nei confronti della sicurezza di Israele e l'obiettivo condiviso della sconfitta di Hamas'', si legge nella nota.
Gallant: "Avanti fino a distruzione Hamas"
La guerra che le Idf stanno conducendo contro Hamas "modellerà le vite degli israeliani nei decenni a venire", ha detto Gallant, che nel corso di una cerimonia del Giorno della Memoria sul Monte Herzl, spiegando che Israele non aveva altra scelta se non quella di entrare in guerra. "Il conflitto continuerà finché non restituiremo i nostri ostaggi, smantelleremo Hamas e le sue capacità militari", ha precisato.
In una dichiarazione rilasciata ieri, il portavoce dell'Idf, Rear Admiral Daniel Hagari, ha spiegato che "le Forze di Difesa Israeliane stanno continuando la loro operazione mirata contro Hamas a Rafah come parte degli sforzi per ottenere una sconfitta definitiva di Hamas e riportare a casa tutti i nostri ostaggi". "Dall'inizio dell'operazione abbiamo eliminato decine di terroristi", ha aggiunto sottolineando che "prima delle nostre operazioni invitiamo i civili a spostarsi temporaneamente verso le aree umanitarie e ad allontanarsi dal fuoco incrociato in cui Hamas li mette. La nostra guerra è contro Hamas, non contro la popolazione di Gaza".
Israele intensifica operazioni nel campo di Jabalia
A Jabalia, i carri armati e le truppe israeliane stanno avanzando sempre più nelle parti orientali e centrali del campo - il più grande degli otto storici campi profughi di Gaza - con furiose battaglie tra l'esercito e i gruppi palestinesi. Lo scrive al Jazeera.
Unrwa: quasi 360.000 palestinesi fuggiti da Rafah
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) afferma che quasi 360.000 persone sono fuggite da Rafah, a Gaza, da quando Israele ha emesso l’ordine di evacuazione il 6 maggio. “Non c'è nessun posto dove andare. Non c’è sicurezza senza un cessate il fuoco”, ha affermato l’agenzia in un post su X.