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Kaio Jorge risponde a Suslov, 1-1 tra Verona e Frosinone
Finisce in parità la sfida salvezza allo stadio 'Bentegodi'
Finisce in parità sul punteggio di 1-1 la sfida salvezza tra Verona e Frosinone disputata allo stadio 'Bentegodi' della città scaligera, in un match della 22/a giornata di Serie A. Dopo un rigore parato da Turati a Duda al 37', i padroni di casa passano in vantaggio con un rigore di Suslov al 48' del primo tempo. I ciociari trovano il gol del pari con Kaio Jorge al 13' della ripresa. In classifica il Frosinone è 13° con 23 punti, mentre il Verona è 16° insieme a Cagliari e Udinese a quota 18.
La partita
Arriva al 6' il primo tiro in porta del match. In contropiede i padroni di casa azionano a sinistra Noslim, che si accentra e calcia: blocca Turati. Al 9' azione personale di Lazovic, che si accentra da sinistra. Il serbo però è ostacolato da Suslov, che calcia dalla distanza al suo posto, colpisce male e l'opportunità sfuma. Al 10' cross pericoloso da destra, Folorunsho colpisce di testa in area ma trova la presa di Turati. Al 17' ci prova Lazovic: primo tentativo di potenza respinto, sul secondo ci prova con un pallonetto, ma trova solo la parte alta della rete. Dopo due minuti arriva la prima azione interessante del Frosinone, che libera Seck sul lato sinistro dell'area di rigore. La conclusione dell'ex Torino viene però respinta in angolo dalla difesa.
Al 26' Harroui raccoglie una respinta della difesa del Verona e calcia al volo di destro dal limite dell'area: palla non distante dalla traversa. Al 36' azione insistita del Verona: Tchatchoua crossa da destra e trova il liscio di Barrenechea sul primo palo. Noslim anticipa Bourabia e si prende un colpo dall'ex Sassuolo. La Penna, richiamato al Var, assegna rigore ai padroni di casa. Dagli 11 metri va Duda ma si fa parare il tiro da Turati. In pieno recupero cross di Duda da sinistra: Dawidowicz colpisce il pallone di testa e trova un tocco di braccio di Bourabia, colpevole anche del primo rigore causato. La Penna fischia subito e il Var conferma. Stavolta tira Suslov e Turati può solo sfiorare il pallone: 1-0 Verona all'intervallo.
Al 4' della ripresa Folorunsho di tacco libera Tchatchoua, che crossa subito per Noslim: il suo colpo di testa finisce fuori. Un minuto dopo la riposta degli ospiti, Kaio Jorge e Soulè lavorano un buon pallone a sinistra. Ghedjemis viene liberato al tiro dal limite, ma il tentativo è bloccato da Montipò. Al 13' arriva il pari dei ciociari. Soulé dalla bandierina trova la spizzata di Barrenechea sul primo palo, Kaio Jorge sul secondo colpisce da due passi e pareggia. Azione vincente dei giovani di casa Juventus: 1-1 al Bentegodi.
Al 17' reazione del Verona con l'accelerazione di Noslim a sinistra, che serve Suslov, tiro in diagonale ma la palla finisce fuori. Al 20' ancora Noslim a sinistra, che crossa basso per Henry, sinistro insidioso e Turati in tuffo dice di no. Al 23' Kaio Jorge vicino alla doppietta. Angolo di Gelli, il brasiliano svetta bene di testa ma trova il salvataggio sulla linea di Tchathoua, anche lui di testa. Alla mezz'ora numero di Harroui a sinistra, che salta Duda, entra in area e crossa basso: Magnani concede solo corner. Sul calcio d'angolo colpo di testa di Ghedjemis bloccato da Montipò. Al 36' Harroui verticalizza per Kaio Jorge, chiusura provvidenziale di Dawidowicz che evita il peggio.
Al 42' Cheddira, entrato al posto di Kaio Jorge, si divora il vantaggio. Stupendo cross di Mazzitelli da destra, l'ex Bari stacca da solo in area piccola e non inquadra la porta di testa. Due minuti dopo spreca il Verona: Vinagre subito incisivo con un pallone recuperato e la verticalizzazione centrale per Henry, che spreca di destro davanti a Turati.
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Giro d’Italia, oggi tredicesima tappa: orario, come...
Frazione per velocisti, si profila arriva in volata a Cento
Il Giro d'Italia affronta oggi la tredicesima tappa, la Riccione-Cento di 179 km. Il gruppo, con Tadej Pogacar saldamente maglia rosa, dopo la dodicesima tappa con le fatiche per i muri che hanno portato a Fano, nella frazione del 17 maggio può rilassarsi con un percorso totalmente pianeggiante, destinato ad arrivare al traguardo con la volata per i velocisti. Il tracciato è sostanzialmente una tavola, che permette ai corridori di rifiatare e che non consente fughe. Si parte da Riccione, si attraversano le province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Bologna prima di approdare a Cento, in provincia di Ferrara.
La tappa in tv e streaming
La tredicesima tappa del Giro d'Italia sarà trasmessa in diretta in tv in chiaro e in streaming. La Rai racconterà la giornata della seconda tappa in chiaro ogni giorno di gara. La giornata televisiva comincerà con un'ora di 'Giro Mattina' su Rai Sport HD, che proporrà poi 'Prima diretta' per seguire il momento della partenza della tappa, in programma oggi alle 13.10. L'arrivo è atteso tra le 17.15 e le 17.30.
Per la parte clou della programmazione il palinsesto della Corsa Rosa si trasferisce su Rai 2, con 'Giro in Diretta' fino alle 16:15 e 'Giro all’Arrivo'. Subito a ruota, le tradizionali analisi del dopo gara del Processo alla Tappa. Il Giro può essere visto anche su Eurosport 1 HD e in streaming su Rai Play, discovery+, Sky Go, NOW e DAZN.
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Allegri-Vaciago, Procura Figc apre inchiesta
Previste audizioni di entrambi i protagonisti e dei presenti all'episodio
La Procura della Figc ha aperto un procedimento per le presunte minacce subite dal direttore di 'Tuttosport' Guido Vaciago da parte dell'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, alla luce delle dichiarazioni rese da Vaciago. Previste audizioni di entrambi i protagonisti e dei presenti all'episodio, saranno, inoltre, acquisiti filmati se disponibili per ricostruire i fatti.
L'ex tecnico del Milan avrebbe attaccato Vaciago, secondo il quale gli avrebbe rivolto queste parole. "Direttore di m..! Sì, tu direttore di m…. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società. Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale".
La posizione dell'Ussi
"La vigilia di Juventus-Atalanta, a Roma, ha avuto tra gli eventi una splendida idea di Assocalciatori e Assoallenatori denominata 'Sport Human Factor' con una convergenza tra promotori e le richieste in Fnsi del mondo giornalistico: ripristinare il dialogo. Non certo una operazione nostalgia dei tempi in cui si stava sempre con le squadre, quasi dentro le squadre, ma neppure nella situazione odierna in cui il giornalista, causa pandemia, è finito in una condizione di difficoltà per lavorare e i foto/giornalisti hanno sempre più restrizioni nel nome di un possibile accesso ai canali social ufficiali dei club, a colmare la linea del divieto. Linea concorde: va ripristinato il dialogo. Poche ore dopo, il pessimo episodio in sala stampa dove convivono professionisti dello show business che anima la Lega serie A: ci riferiamo alle minacce di Massimiliano Allegri al direttore di Tuttosport Guido Vaciago, insultato e minacciato". Così l'Ussi in una nota sul proprio sito ufficiale.
"L’Ussi, condannando l’antistile del tecnico ed esprimendo convinta solidarietà al direttore Guido Vaciago, invita le componenti a fare opera di sensibilizzazione sui protagonisti del mondo del calcio, sport più bello e popolare ma anche se non soprattutto di esempio e impatto educativo e sociale: non solo verso i giovani ma anche verso chi svolgendo le stesse mansioni pensa che questa sia la maniera di far valere le ragioni. La 'prova', nell’epoca dell’immagine, è talmente evidente dal dover solo attendere i provvedimenti disciplinari, essendo tutto avvenuto nel contesto di un evento che, già sul campo, aveva riservato scene deprecabili e fortemente diseducative", conclude il comunicato.
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Allegri, addio alla Juventus? La società valuta...
La società non ha per niente gradito le escandescenze del suo tecnico che ha perso le staffe in più di una occasione dopo la finale di Coppa Italia
La panchina di Massimiliano Allegri alla Juventus ha le ore contate. Il club bianconero sta valutando l'esonero dell'allenatore livornese, a poche ore dal trionfo in Coppa Italia, a causa del suo comportamento sia nel corso che al termine della finale contro l'Atalanta. La società non ha per niente gradito le escandescenze del suo tecnico che ha perso le staffe in più di una occasione. Il club bianconero starebbe valutando l'ipotesi di affidare la squadra a Paolo Montero, ex difensore bianconero e attuale tecnico dell'Under 19, per le ultime due sfide di campionato.
L'allenatore bianconero è andato su tutte le furie nei minuti finali della partita nei confronti dell'arbitro Fabio Maresca, che lo ha espulso, e del designatore Gianluca Rocchi. Dopo il 'rosso' ha tirato per la rabbia dei calci danneggiando delle luci di un set di fronte all'ingresso negli spogliatoi, allestite da 'LaPresse' per un fotoshooting. La rabbia di Allegri è proseguita durante i festeggiamenti con il gesto rivolto al proprio direttore dell'area sport Cristiano Giuntoli invitato palesemente ad andarsene.
Successivamente l'ex tecnico del Milan ha attaccato il direttore di 'Tuttosport' Guido Vaciago, secondo il quale gli avrebbe rivolto queste parole. "Direttore di m..! Sì, tu direttore di m…. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società. Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale".
Squalifica in Coppa Italia
Allegri, intanto, è stato multato di 5.000 euro e squalificato per 2 giornate in Coppa Italia dopo l'espulsione nella finale vinta contro l'Atalanta. Secondo la comunicazione del giudice sportivo, il tecnico "al 50' del secondo tempo si avvicinava al Quarto Ufficiale con atteggiamento aggressivo e di plateale e polemico dissenso per contestare una decisione arbitrale; alla notifica del provvedimento di espulsione reiterava tale atteggiamento rivolgendo anche espressioni irriguardose sull’operato degli Ufficiali di gara; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale; dopo la notifica del provvedimento di espulsione e prima di abbandonare il recinto di gioco, rivolgeva inoltre gesti irridenti nei confronti del Direttore di gara".