Politica
Sgarbi, depositata mozione di sfiducia: opposizioni unite...
Sgarbi, depositata mozione di sfiducia: opposizioni unite alla Camera
Pd, M5s e Avs: "Oscura e pesante ombra sulla sua attività governativa"
Depositata una mozione di sfiducia "concernente iniziative in ordine alla revoca della nomina a sottosegretario di Stato di Vittorio Sgarbi". Le opposizioni si compattano alla Camera in vista della discussione in aula, calendarizzata per la prossima settimana, del caso. A Montecitorio è stata infatti depositata una mozione unitaria Pd, M5s, Avs che impegna il governo "ad avviare immediatamente le procedure di revoca, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio dei ministri, della nomina a sottosegretario di Stato del professor Vittorio Sgarbi".
Un primo testo era stato presentato dal M5s. Ma ora la mozione porta le firme dei 5 stelle Caso, Orrico, Amato, Cherchi, Silvestri, Baldino, Santillo, Auriemma, Cappelletti, Fenu, Colucci, D'orso, Onori, Pellegrini, Torto, Fontana, Iaria, Pavanelli, Barzotti, Quartini, Caramiello e Scutellà; dei deputati del Pd Manzi, Berruto, Orfini, Zingaretti, Braga, Bonafe’, Ciani, Ghio, Ricciardi, Fornaro, Casu, De Luca, Ferrari, Morassut, Roggiani, De Maria; di quelli di Avs Piccolotti, Grimaldi, Ghirra e Mari.
Nel testo si ripercorrono tutte le tappe della vicenda Sgarbi così come emersa sulla stampa e in tv, a partire dalle consulenze con "sostanziosi emolumenti, pari a oltre 300 mila euro" si legge nel testo, che richiama anche l'istruttoria Antitrust e le indagini per "sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte" e furto di beni culturali".
L'atto parlamentare ricostruisce poi la storia del quadro del '600 di Rutilio Manetti 'La cattura di San Pietro', con l'indagine aperta dalla Procura di Macerata "per il reato di autoriciclaggio di beni culturali" e il sequestro del dipinto da parte dei Carabinieri.
Sottolineando la funzione di responsabile della “sicurezza del patrimonio culturale” in capo e Sgarbi e richiamando le norme di legge e gli obblighi che ne derivano per chi riveste incarichi di governo, la mozione prosegue: "Ad avviso dei firmatari del presente atto, oltre ai connessi profili di carattere penale, la condotta getta una oscura e pesante ombra sulla sua attività governativa in un dicastero di così tale rilievo e delicatezza e, dunque, si pone in palese contrasto con l'articolo 54 della Costituzione".
"Le condotte summenzionate, inoltre, lascerebbero trasparire in ogni caso una condotta grave, uno sfacciato abuso del potere, una violazione dei doveri, non compatibile con il decoro e la decenza delle istituzioni repubblicane; non può, in altri termini, ritenersi che l'azione del Sottosegretario sia stata ispirata in tale frangente dal superiore interesse esclusivo della Nazione, come espressamente imposto dalla legge n. 400 del 1988", scrivono i deputati firmatari.
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Tajani: “Qualche ignorante si prende gioco della...
Botta e risposta tra il leader di Forza Italia e il senatore della Lega
Botta e risposta sulla bandiera Ue tra il leader di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani e il senatore della Lega Claudio Borghi, alla luce delle polemiche dei giorni scorsi suscitate dalle parole di Borghi e Roberto Vannacci proprio sul tema della bandiera europea.
Dal senatore della Lega è arrivata la proposta di legge per eliminare l'obbligo della bandiera della Ue nei palazzi pubblici italiani, mentre Vannacci alla fine di aprile in un'intervista a La Stampa aveva dichiarato che "l'Ue ha un problema: deve costruire una sua identità. La bandiera blu con tante stelle che identità vuole rappresentare? Non abbiamo nemmeno un animale a simboleggiarci. La Russia ha l'orso, gli Usa l'aquila".
''Qualche ignorante, anche candidato alle elezioni europee, si prende gioco della bandiera dell'Europa... Le dodici stelle sulla bandiera europea non sono gli stati, sono le dodici stelle che cingono il capo della Vergine, rappresentano le dodici tribù di Israele, e la bandiera è azzurra perché il manto della Vergine è azzurro. Quella bandiera indica chiaramente quali sono le nostre radici. Per questo va rispettata'', ha detto oggi Tajani a Verbania per un'iniziativa elettorale per le europee.
A stretto giro la replica di Borghi: "Abbiamo il simpatico Antonio Tajani che si lancia in spericolate interpretazioni esoteriche della bandiera Ue (le dodici tribù di Israele, il manto della Madonna). Per me può anche tenerla come coperta, la libertà è sacra. Non voglio essere l'unico Paese con l'obbligo di esporla a fianco della bandiera nazionale".
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Perugia, domani presentazione candidati e liste che...
'Perugia è di tutti' è il grande evento in programma per domenica 19 maggio al Centro Congressi Capitini durante il quale verranno presentate le otto liste di centro destra e civici che alle elezioni amministrative sostengono la candidatura a sindaco di Margherita Scoccia. L’appuntamento in viale Centova è alle 17.30 e si preannuncia un evento molto partecipato. Parteciperanno, insieme alla candidata sindaco, i componenti delle liste, i volontari del comitato 'Il futuro non si ferma' che in questi mesi stanno collaborando alla campagna elettorale e i cittadini. L’evento è aperto al pubblico. Sarà presente un’area dedicata all’intrattenimento dei bambini e un’interpretazione in Lis.
Si tratta di otto liste elettorali, per un totale di 225 aspiranti consiglieri comunali, tra i partiti di centrodestra – Fratelli d’Italia, Forza Italia (‘Fare Perugia’ con Romizi), Lega e Unione di Centro, e le forze civiche, Progetto Perugia, Perugia Civica, Futuro Giovani e Perugia Amica.
"Domani al Capitini la nostra grande squadra si presenterà a Perugia - spiega la candidata sindaco Scoccia –. Forte, unita, ampia, capace di parlare a tutti, perché Perugia è e dovrà essere ancora di tutti e non solo di una parte. Nella nostra squadra ci sono uomini e donne con storie, percorsi e idee a disposizione di un progetto che ha la certezza di poter contare sulla forza dei risultati ottenuti in questi ultimi dieci anni e guarda al futuro con straordinaria consapevolezza. Al Centro Congressi parleremo di Perugia e dei progetti che abbiamo in mente per il domani. Tutti insieme abbiamo la possibilità di scrivere e percorrere insieme il futuro della nostra città, ognuno offrendo il proprio prezioso contributo".
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Chico Forti tornato in Italia, “iter per il rientro...
Fonti di Palazzo Chigi: "Rientro grazie a autorevolezza e riservatezza governo"
L'imprenditore trentino da tempo detenuto in Florida, Chico Forti, è rientrato in Italia. È atterrato questa mattina con volo dell’Aeronautica Militare all’aeroporto militare di Pratica di Mare, dove ha incontrato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che lo scorso marzo in occasione della sua missione dnegli Stati Uniti aveva ottenuto il consenso al trasferimento del connazionale, ai sensi della Convenzione di Strasburgo.
Da qui, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, è partito l'iter "che si è concluso in tempi record mercoledì 15 maggio", quando si è svolta l’udienza nella quale Forti ha firmato l’accordo con il giudice federale statunitense per scontare il resto della pena in Italia sulla base del diritto italiano. Grazie "all'ottima collaborazione delle autorità americane, i tempi di definizione della procedura - dal momento in cui è stato formalizzato il consenso al trasferimento da parte del governatore della Florida lo scorso 13 marzo - sono da considerarsi eccezionali".
"Mediamente", secondo le stesse fonti, "la sola fase giurisdizionale italiana si definisce in alcuni mesi (da 5 a 6 mesi), cui segue la fase della consegna da concordare con le autorità americane che, di regola, dopo l’udienza di verifica del consenso impegna un arco temporale compreso tra le 3 e le 6 settimane".
L'operazione di rientro in Italia di Chico Forti "è stata resa possibile grazie all’autorevolezza e alla riservatezza del Governo italiano che con il Dipartimento di Giustizia ha portato avanti un proficuo lavoro in stretta collaborazione con lo Stato della Florida e con il sostegno di tutte le Amministrazioni italiane coinvolte", riferiscono ancora le fonti, che continuano: "Negli ultimi anni si erano intensificati i negoziati fra l’Italia e gli Usa senza tuttavia arrivare al risultato raggiunto oggi".