Cronaca
Emergenza in tilt, 60% ambulanze in coda davanti ai pronto...
Emergenza in tilt, 60% ambulanze in coda davanti ai pronto soccorso
Balzanelli: "Così il 118 è amputato. Non è colpa dei cittadini, vanno garantite strutture filtro sul territorio come i Punti di primo intervento"
L'ondata di Covid e influenza, nell'ultimo mese, ha mandato in tilt i pronto soccorso, con migliaia di pazienti in attesa e file di ambulanze fuori un po' in tutt'Italia. "I sistemi 118 sono strangolati dalla ormai permanente amputazione funzionale delle ambulanze, in alcuni casi sino al 60% ed oltre delle flotte, che restano incolonnate per ore ed ore sulle rampe dei pronto soccorso. Le ambulanze vengono usate come 'posti letto temporanei', in attesa della presa in carico ospedaliera". Lo segnala all'Adnkronos Salute Mario Balzanelli, presidente nazionale Sis118. "Rischiamo di passare da barellopoli a barellandia, con disagi sempre maggiori e un aggravio di costi. Eppure i rimedi ci sono, vanno attuati".
Intanto, va sgombrato il campo da un equivoco. "Sembra quasi che la colpa dell'iperafflusso di chiamate al 118 e del sovraffollamento dei pronto soccorso sia del cittadino. Tale assunto è, nella stragrande maggioranza dei casi, assolutamente inappropriato oltre che, in sostanza, inaccettabile", afferma Balzanelli. "Chi afferisce alle 'due porte' del sistema dell'emergenza, 118 e pronto soccorso, sente di star male, percepisce soggettivamente un problema acuto di salute che lo allarma e chiede aiuto. A sentire chi chiama le Centrali operative del 118 o chi si reca spontaneamente al pronto soccorso, nella maggior parte dei casi si riscontra come ciascuno sia convinto di avere un bisogno urgente di essere visitato e curato. E' la cosiddetta 'urgenza percepita', ma - rileva Balzanelli - non è compito del cittadino discriminare tra emergenze, urgenze o situazioni che non meritano attenzione immediata perché non pericolose, in quel momento, per la vita. Non tocca certamente al cittadino fare una diagnosi - rimarca - mentre spetta senz'altro al cittadino, che paga le tasse, pretendere una risposta efficace dal 'sistema sanità' per qualsivoglia tipologia di problema acuta presentatosi all'improvviso".
In assenza di risposte, si finisce in pronto soccorso. Per Balzanelli, "almeno l'85% dei soggetti che quotidianamente sovraffollano il pronto soccorso deve essere gestito altrove, nel contesto della medicina del territorio, perché affetto da acuzie minori. E' assurdo pretendere dai colleghi del pronto soccorso una mole prestazionale così inappropriata, e peraltro esponenzialmente ingravescente". Per evitare la paralisi del sistema, il problema va risolto a monte. "Vanno riattivati i Punti di primo intervento del 118, e potenziati dove ci sono ancora, come in Puglia", è la soluzione proposta da Balzanelli.
"La moltitudine di pazienti con acuzie minori va inquadrata a monte, con triage telefonico esperto effettuato dalla Centrale operativa 118, che può correttamente indirizzarla - spiega - per ricevere una risposta al bisogno di salute veloce ed appropriata. Tra i compiti che il legislatore affida alla Centrale operativa del 118, c'è quello di indirizzare il paziente ai punti di 'primo soccorso territoriale' (Punti di primo intervento), ossia le postazioni fisse medicalizzate e infermierizzate del Sistema di emergenza territoriale 118".
Dati alla mano, prosegue Balzanelli, "queste strutture intermedie di decompressione delle acuzie minori sono in grado di abbattere i tempi di attesa e quindi di assicurare una veloce valutazione del paziente, garantendo una valutazione esperta da parte dei medici e degli infermieri del 118, ma anche di somministrare terapie di emergenza-urgenza, effettuare esami strumentali (elettrocardiogramma) e di laboratorio (emogasanalisi, parametri ematochimici fondamentali di primaria necessità in emergenza-urgenza), indispensabili per un primo inquadramento del paziente". Funzionano, dunque, da filtro "evitando quel 97% di accessi impropri al pronto soccorso".
"Questi Punti di primo intervento, che il Dm70 sancì di convertire in postazioni medicalizzate del 118, meritano di essere urgentemente riaperti come postazioni medicalizzate 'fisse' del Sistema 118 - conclude - o, laddove non sono stati chiusi come in Puglia, di essere potenziati a livello di spazi e di attrezzature. Questo è l'unico modo per favorire una svolta immediata e drastica alla congestione, ormai prossima alla paralisi funzionale, dei pronto soccorso e dei sistemi 118".
Cronaca
Bari, colpito da fulmine: muore 17enne nei campi
E' accaduto a Santeramo in Colle
Un giovane di 17 anni è morto questo pomeriggio nelle campagne di Santeramo in Colle, in provincia di Bari, colpito da un fulmine, mentre sulla zona imperversava un temporale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il servizio 118 ma, nonostante i soccorsi, il ragazzo non ce l'ha fatta.
Cronaca
Auto giù da cavalcavia su Catania-Messina: 2 feriti, uno...
Intubato un 21enne, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Cannizzaro
Incidente stradale lungo l'autostrada Catania-Messina, all'altezza di Mascali, nella provincia etnea: una Citroen C3 con a bordo due persone è volata giù dal cavalcavia Tagliaborse, finendo dopo un volo di circa sei metri, sulla strada sottostante. Due i feriti, uno è un 21enne ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Cannizzaro di Catania. E' stato intubato e le sue condizioni sono gravissime. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Catania e i carabinieri.
Cronaca
SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 18 maggio
Realizzati tre '5' che vincono 65.544 euro ciascuno
Nessun '6' né '5+1' all'estrazione del Superenalotto di oggi. Realizzati tre '5' che vincono 65.544 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 24,1 milioni di euro.
Quali punteggi vincono
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Ho vinto o no?
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Come scoprire se ho vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle estrazioni precedenti.
I numeri dell'estrazione vincente di oggi
Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi del SuperEnalotto: 2, 20, 31, 48, 58, 59. Jolly: 46. Superstar: 30.