Economia
Vacanze sulla neve, meno italiani a caccia...
Vacanze sulla neve, meno italiani a caccia dell’attrezzatura
Indagine Trovaprezzi.it, calano del 26% le ricerche dei prezzi sull'abbigliamento, giù anche sci, snowboard e scarponi rispetto al 2023
Per le vacanze sulla neve 2023-2024 sempre meno italiani vanno a caccia sul web delle migliori occasioni per l'abbigliamento e le attrezzature da sci e riducono la spesa, rispetto alle precedenti vacanze invernali. A rilevarlo sono stati gli analisti di Trovaprezzi.it che, nell'ultima analisi sulle ricerche online dei migliori prezzi, hanno verificato che l’abbigliamento sportivo, che aveva totalizzato circa 563mila ricerche durante l'inverno precedente (ottobre 2022 e marzo 2023), negli ultimi tre mesi (ottobre - dicembre 2023) è invece sceso a 217mila ricerche. La caccia al miglior prezzo per l'abbigliamento da neve ha così registrato un -26% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E anche per il primo trimestre 2024 è atteso un calo di interesse.
Questi prodotti suscitano più interesse da parte degli uomini (56,4% delle ricerche totali) e dei giovani 25-34 anni (24,3%), spiegano gli analisti che indicano come i più sportivi abbiano invece puntato su nuovi sci, snowboard e scarponi, sebbene sempre in misura ridotta rispetto all'inverno 2022. Durante la scorsa stagione sciistica, infatti, le ricerche nella categoria sono state oltre 285mila, di cui oltre 111mila tra ottobre e dicembre 2022 e circa 174mila nel primo trimestre 2023.
Ma se su sci e snowboard si analizza la prima tranche di questo inverno, gli analisti di Trovaprezzi.it rilevano che durante l’ultimo trimestre 2023 le ricerche effettuate dagli utenti sono state circa 83mila, con un calo del 26% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Per il primo trimestre 2024 è invece attesa in questo settore una leggera crescita (+3%). La maggioranza delle ricerche di sci, snowboard e scarponi, pari al 77% delle ricerche totali, proviene da uomini e l’interesse maggiore è stato rilevato da giovani di età compresa tra i 35 e i 44 anni (27,3%).
Per la categoria dedicata a scarponi e attacchi sono state circa 185mila le ricerche nel corso dell’inverno scorso, circa 75mila nell’ultimo trimestre 2022 e oltre 109mila nel corso del primo trimestre 2023, mentre nell’ultimo trimestre del 2023 si è registrato un calo del 22% rispetto all’anno precedente con oltre 58mila ricerche. Trend in calo previsto anche per il primo trimestre 2024. Il 74% delle ricerche totali di scarponi è stata effettuata da uomini e l’interesse maggiore proviene da utenti con età compresa tra 35 e i 44 anni (26,6%).
Dall'analisi emerge inoltre che coloro che non vogliono correre rischi sulla neve si sono attrezzati con il casco, sia completo di visiera fotocromatica sia in abbinamento a una maschera da sci. Come per le altre categorie, quest'anno sono in calo anche le ricerche di accessori da sci e snowboard. La scorsa stagione sciistica questa categoria ha infatti superato le 95mila, pari a circa 40mila tra ottobre e dicembre 2022 e oltre 55mila tra gennaio e marzo 2023. Nell’ultimo trimestre 2023, invece, le ricerche di accessori da sci e snowboard sono state registrate circa 32mila ricerche, -20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e gli analisti stimano un leggero calo anche nel primo trimestre 2024.
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Agricoltura rigenerativa, Scaglia (Syngenta): “Suolo...
"Il suolo sta alla base della produzione agricola e ci siamo resi conto nel corso degli anni, che il depauperamento del suolo può essere irreversibile. Di conseguenza, poter mantenere il livello produttivo in termini sia di qualità che di sostenibilità ambientale ed economica, è fondamentale per il futuro dell'agricoltura”. Sono le parole di Massimo Scaglia, amministratore delegato di Syngenta, durante l’evento ‘Open Science – L’Agricoltura Rigenerativa nasce dal suolo’, che si inserisce nel programma ideato dall’azienda, Open Science, filone di incontri di confronto su temi scientifici, tenutosi presso Palazzo della Ragione in Piazza Erbe a Mantova, dedicato all'Agricoltura Rigenerativa per esplorare le esperienze pratiche di alcune aziende, mettendo in luce non solo i successi, ma anche le sfide affrontate, al fine di favorire un apprendimento condiviso e la diffusione delle best practices, in occasione dell’ottava edizione del Food&Science.
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Russia, banche europee nel mirino: chiesti sequestri per...
La Bce invita ad accelerare le exit strategy dal mercato. Lunedì 'tavolo Russia' alla Farnesina
Un tribunale di San Pietroburgo ha ordinato il sequestro di beni in Russia per un valore di oltre 700 milioni di euro appartenenti a tre banche europee, UniCredit, Deutsche Bank e Commerzbank.
Il congelamento - sottolinea il Financial Times - "segna una delle più grandi mosse" contro i gruppi stranieri, dopo che la maggior parte delle banche internazionali ha ritirato o liquidato le proprie attività in Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina ordinata dal presidente Vladimir Putin nel febbraio 2022.
Alla base del maxi sequestro le contestazioni di Ruskhimalliance, una filiale di Gazprom, per la mancata realizzazione di un impianto di trattamento del gas e di impianti di produzione di gas naturale liquefatto a Ust-Luga vicino a San Pietroburgo.
Un contratto in proposito era stato firmato a luglio 2021, ma sospeso dalla società di ingegneria tedesca Linde, dopo il varo delle sanzioni dell'Ue. Ruskhimalliance si è così rivolta alle banche garanti, che si sono rifiutate di adempiere ai loro obblighi perché "il pagamento alla società russa potrebbe violare le sanzioni europee".
Il caso Unicredit
In dettaglio il tribunale ha sequestrato beni di UniCredit per un valore di 463 milioni di euro, pari a circa il 4,5% dei suoi asset nel paese, mentre il congelamento dei beni di Deutsche Bank è pari a 238,6 milioni di euro.
Il Financial Times spiega che la corte ha, inoltre, stabilito che la banca tedesca non può vendere le proprie attività in Russia senza l'approvazione di Putin. Ancora ignoti i dettagli dell'azione nei confronti di Commerzbank, per i quali Ruskhimalliance ha chiesto un congelamento fino a 94,9 milioni di euro. Nell'elenco dei garanti, peraltro, figurano anche la Bayerische Landesbank e la Landesbank Baden-Württemberg: anche contro di loro la società russa ha intentato una causa presso il tribunale di San Pietroburgo.
Ad aprile un tribunale russo aveva ordinato il sequestro di fondi per oltre 400 milioni di dollari da parte di JPMorgan Chase a seguito di un ricorso legale da parte della banca statale russa VTB, ma una successiva sentenza avrebbe annullato parte del sequestro.
La vicenda sarà al centro del 'tavolo Russia', convocato per lunedì mattina dal ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Farnesina, con aziende e istituzioni impegnate nel mercato russo.
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Agricoltura rigenerativa, ass. Beduschi: “Se uomo...
"Se si dà all'uomo il primato che gli spetta, che è quello di governare la natura con intelligenza, a volte anticipando i meccanismi naturali che avvengono magari millenni, noi salveremo l'agricoltura, salveremo il pianeta e salveremo le persone in modo corretto con la salute e la salubrità che i prodotti italiani da sempre garantiscono”. Lo ha detto Alessandro Beduschi, assessore di regione Lombardia all'Agricoltura, Sovranità alimentare e foreste, a margine dell’evento ‘Open Science – L’Agricoltura Rigenerativa nasce dal suolo’, che si inserisce nel programma ideato dall’azienda, Open Science, filone di incontri di confronto su temi scientifici, tenutosi presso Palazzo della Ragione in Piazza Erbe a Mantova, dedicato all'Agricoltura Rigenerativa per esplorare le esperienze pratiche di alcune aziende, mettendo in luce non solo i successi, ma anche le sfide affrontate, al fine di favorire un apprendimento condiviso e la diffusione delle best practices, in occasione dell’ottava edizione del Food&Science Festival.