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E’ morto Mario Zagallo, la leggenda del Brasile aveva...
E’ morto Mario Zagallo, la leggenda del Brasile aveva 92 anni
Il primo a vincere i Mondiali da calciatore e poi da ct
Mario Zagallo, leggenda del calcio brasiliano, è morto all'età di 92 anni. Da calciatore e da allenatore - come ct o assistente - Zagallo ha vinto 4 volte la Coppa del Mondo, partecipando in totale a 5 finali. E' stato il primo, nella storia, a conquistare il trofeo da giocatore e da ct. Come attaccante, faceva parte delle Selecao nei Mondiali vittoriosi del 1958 in Svezia e del 1962 in Cile. Nel 1965 ha chiuso la carriera di calciatore, iniziando la nuova vita da allenatore.
Nel 1970 come ct ha guidato il Brasile al trionfo nei Mondiali di Messico 1970, con la finale vinta per 4-1 contro l'Italia. E' stato il braccio destro di Carlos Alberto Parreira nei Mondiali di Usa 1994, conquistati dai verdeoro ancora con un successo in finale contro l'Italia, stavolta ai rigori. Nel 2002, Zagallo ha fatto parte dello staff del ct Luiz Felipe Scolari nella spedizione coronata dal successo nei Mondiali di Giappone e Corea.
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Atalanta-Roma 2-1, nerazzurri mandano Juve e Bologna in...
I bergamaschi staccano i giallorossi e sono soli al quinto posto. Juve e Bologna qualificate con 2 turni d'anticipo
L'Atalanta batte la Roma per 2-1 nel match della 36esima giornata della Serie A mandando Juventus e Bologna in Champions League. I bergamaschi, che si impongono grazie alla doppietta di De Ketelaere, salgono a 63 punti e staccano la Roma, a cui non basta il rigore di Pellegrini. La squadra di De Rossi rimane ferma a 60. I nerazzurri, solo al quinto posto, hanno una partita in meno rispetto ai gialorossi e ipotecano quindi l'ultimo piazzamento utile per la qualificazione alla Champions League. Staccano il biglietto Juve e Bologna, che sono appaiate a 67 punti e non possono più essere raggiunte dalla Roma.
La partita
L'Atalanta, squadra più in forma in Serie A in questo momento, parte sparata e mette la Roma all'angolo. La formazione di Gasperini martella senza sosta dal fischio d'inizio e sfonda al 18'. Scamacca, nelle vesti di suggeritore, innesca De Ketelaere che in area si sposta il pallone sul destro e buca Svilar: 1-0. Il belga impiega 100 secondi per concedere il bis. Koopmeiners dialoga con Scamacca e offre un pallone che va solo spinto in rete: De Ketelaere esegue, 2-0 al 20'. Il match è un monologo dei padroni di casa, che prima dell'intervallo creano almeno altre 4 chiare occasioni da gol. Spiccano in particolare i pali colpiti dall'indemoniato De Ketelaere al 37' e da Koopmeiners su punizione al 43'.
Il copione non sembra cambiare in avvio di ripresa: ancora Atalanta all'arrembaggio e altre chance per il tris. Al 59' Lookman calcia dal limite e sfiora il palo, al 60' ci prova De Roon in una sortita offensiva, mira sbagliata di poco. Nello show nerazzurro, all'improvviso, ecco il gol della Roma. I giallorossi si affacciano nell'area avversaria e la scivolata di De Roon su Abraham viene giudicata fallosa. Rigore, Pellegrini trasforma: 2-1 al 66'.
Il gol spaventa l'Atalanta e la partita cambia volto nell'ultimo quarto. La Roma prova a pungere, ma crea solo una chance. Angelino crossa, Pellegrini si inserisce ma non sorprende Carnesecchi al 77'. Il forcing della Roma non decolla, i padroni di casa controllano il finale e conquistano 3 punti d'oro per la Champions.
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Juve-Salernitana 1-1, Allegri si salva allo scadere
Campani avanti nel primo tempo, al 91' il pareggio di Rabiot
Juventus e Salernitana pareggiano 1-1 nel match valido per la 36esima giornata della Serie A. I campani, ultimi in classifica e da tempo retrocessi in Serie B, passano in vantaggio al 27' con il colpo di testa di Pierozzi. La Juventus pareggia al 91' con Rabiot, su azione da corner. La formazione allenata da Allegri dopo il quinto pareggio di fila sale a 67 punti, terza con il Bologna, e spreca l'occasione di centrare autonomamente la qualificazione aritmetica alla Champions League. L'obiettivo viene centrato in serata, quando l'Atalanta batte la Roma e regala il pass ai bianconeri e al Bologna.
La partita
Il primo tiro della partita è degli ospiti al 6' con Pierozzi, che da fuori area fa partire destro centrale che Szczesny blocca senza particolari problemi. Dopo due minuti arriva la prima grande occasione del match se la procura Dusan Vlahovic con un gran tiro di sinistro da oltre venti metri che Fiorillo riesce a deviare sulla traversa. Al 20' proprio l'attaccante serbo è il primo ammonito del match, l'arbitro lo punisce per un duro intervento su Coulibaly a centrocampo. Poco dopo finisce sul taccuino dell'arbitro anche Rabiot per un intervento in ritardo ancora su Coulibaly.
Al 27' i granata passano sorprendentemente in vantaggio. Pierozzi trova il primo gol in Serie A con un colpo di testa su assist di Sambia: Szczesny tocca ma non riesce a respingere. Al 32' punizione pericolosa di Sambia col destro dai 25 metri: Szczesny vola in tuffo e mette in corner. Al 35' gran tiro di Bremer da circa 30 metri con la palla larga di un soffio. Passa un minuto e la Salernitana sfiora il raddoppio: Ikwuemesi viene lanciato tutto solo in area da posizione centrale, il nigeriano si allunga la palla e Szczesny lo chiude in uscita, c'è anche un contatto ma per l'arbitro è tutto regolare. Al 43' grande chance per i padroni di casa, mancino a giro dal limite dal centro sinistra di Cambiaso e palla a scheggiare il palo.
Allegri rivoluziona la Juve nell'intervallo inserendo Chiesa, Miretti e Iling Jr per Kean, McKennie e Kostic. Al 7' check Var per un possibile tocco di mano di Rabiot in area. Angolo dalla destra: tentativo di anticipo ancora di Pierozzi sul primo palo come sul gol e anticipo del francese, forse col braccio. Nessun on field review e si continua a giocare. All'11' Fazio svetta di testa su una punizione dalla tre quarti di sinistra ma la conclusione è di poco alta. Al 12' proteste bianconere per un intervento in area di Vignato su Locatelli. Arbitro e Var fanno giocare. Al quarto d'ora grande accelerazione di Chiesa e lancio per Vlahovic che arriva a tu per tu contro Fiorillo in uscita, decentrato sulla destra: tocco morbido col destro in diagonale, ma palla è larga.
Al 17' tiro cross di Chiesa dal centro sinistra dell'area: Vlahovic deve solo mettere in rete a porta vuota, ma Pirola è bravo nel posizionamento per l'anticipo, la palla rimbalza su Rugani che, per poco, non trova casualmente la porta. Alla mezz'ora Allegri si gioca le ultime due carte inserendo Milik e Yildiz per Vlahovic e Rugani. Al 35' proprio l'attaccante polacco ci prova di testa su cross dalla sinistra, conclusione precisa ma non potente: Fiorillo vola in tuffo e mette in corner. Al 38' Salernitana pericolosa in contropiede: Tchaouna viene lanciato sulla destra e sfida Gatti nell'uno contro uno, il difensore della Juve fa a spallate e lo chiude.
Al 43' terzo legno per la Juventus: fa tutto Miretti, recupero palla e destro da 20 metri da posizione centrale, ancora una volta traversa beffarda che sbatte sul terreno di gioco ma fuori dalla linea di porta. Al primo minuto di recupero arriva il pari. Corner dalla sinistra: Locatelli prolunga di tacco sul primo palo e Rabiot gira in rete. Al 97' clamorosa chance in contropiede per gli ospiti: cinque contro tre, il tiro della vittoria è di Basic che può calciare di mancino dal limite dell'area con grande spazio, ma manda alto. Sipario.
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Genoa-Sassuolo 2-1: gol di Pinamonti, Badelj e autogol di...
Neroverdi sempre più vicini alla retrocessione
Il Genoa supera 2-1 in rimonta in un match della 36/a giornata di Serie A disputato allo stadio 'Ferraris' del capoluogo ligure. Al vantaggio degli emiliani con Pinamonti su rigore al 31', replicano Badelj al 56' e l'autorete di Kumbulla al 63'. In classifica i rossoblù salgono all'undicesimo posto con 46 punti, mentre i neroverdi, sempre più vicini alla retrocessione, sono penultimi a quota 29.
La squadra di casa segna subito con Thorsby al 6', ma il Var annulla per un fallo di mano di Retegui. Un minuto dopo la mezz'ora il Sassuolo sblocca il match con un rigore di Pinamonti, assegnato dall'arbitro con l'aiuto del Var per un fallo di De Winter su Laurientè. Dagli 11 metri Pinamonti spiazza Martinez e porta in vantaggio i suoi.
Nella ripresa il Genoa ribalta la partita. All'11, corner sul primo palo, Thorsby prolunga la traiettoria e capitan Badelj sbuca alle spalle di Toljan e va a segno di testa. Al 18' si decide la partita. Grande ripartenza di Gudmundsson, che aggira Obiang, accelera e allarga a destra per Ekuban. Il cross rasoterra non trova per centimetri la spaccata di Retegui, ma sbatte su Kumbulla che trafigge il proprio portiere Consigli.