Connect with us

Ultima ora

Le chiavi l’oggetto che si perde di più, la fede...

Published

on

Le chiavi l’oggetto che si perde di più, la fede nuziale ‘quasi’ mai

Cosa succede quando si perde un oggetto? Dove si perdono gli oggetti in casa? Una ricerca risponde

Un mazzo di chiavi (Fotogramma)

Oggetti che scompaiono, persi fra lenzuola, sotto la cucina e nei posti più strani, ma sempre lì: in casa. Quando dopo lunghe e meticolose indagini, fatte di interrogatori a familiari, amici e anche agli animali domestici, ciò che pensavamo perduto per sempre ricompare. Ecco la gioia. In diversi casi può accadere che la riapparizione avvenga durante la sessione di pulizia e in questo caso alleato nel ritrovamento è lui: l’aspirapolvere.

Con la consapevolezza del ruolo importante di questo elettrodomestico nella caccia al tesoro di oggetti perduti, Rowenta ha voluto capire un po’ più a fondo il tema degli oggetti persi in casa, realizzando una ricerca in collaborazione con Human highway sul tema: 'Gli oggetti persi e ritrovati in casa'.

Qual è l’oggetto che si perde di più

La prima domanda posta al campione è stata: qual è l’oggetto che si perde di più (indipendentemente dal luogo)? Il primo posto del podio spetta a un gran classico: il mazzo di chiavi, che sbaraglia la concorrenza prendendo il primo posto sia come oggetto più perso fuori casa (25%), che dentro casa (19,2%, ma con un picco pari a un rispondente su 4 nella GenZ) e con valori simili fra uomini e donne e fra tutte le età. Segue il gioiello che guadagna il secondo posto fra ciò che si perde di più fuori casa (24,8%) e fra ciò che svanisce fra le mura domestiche (10,9% che sale al 15% nelle donne e GenZ), ma è anche in prima posizione fra le sparizioni di cose durante le vacanze (7,2%). Se il documento d’identità, il portafortuna e il portafoglio seguono nella classifica generale, il terzo oggetto che più tende a svanire negli ambienti domestici è lo smartphone (10,1%) e a perderlo sono soprattutto i giovani delle GenZ (18,3%).

Ma se la memoria fa brutti scherzi, il cuore batte forte per chi si ama e si vuole tenere anche simbolicamente vicino, infatti gli italiani si dimostrano particolarmente attenti alla fede nuziale: il 91,5% dei rispondenti dichiara di non averla mai persa.

Non trovare un oggetto genera dispiacere e questo accade in particolare quando si tratta di ricordi di famiglia (8,7%), unici e insostituibili e di fotografie (6,5%), soprattutto per le donne. Siamo un popolo romantico? Sì, se pensiamo che perdere un braccialetto fa un pochino più male rispetto a non trovare una somma importante di contanti (6,4% vs 3,5%), no, se pensiamo che perdere il portafoglio desta più malumore rispetto alla scomparsa della fede nuziale (6,1% vs 3,3%).

Da un punto di vista anagrafico, la GenZ si dispera di più quando non trova lo smartphone, mentre alle generazioni più adulte dispiace aver perso ricordi di famiglia, fotografie o chiavi. Il portafoglio? Un cruccio per i Millennials.

Cosa succede quando si perde un oggetto

Cosa succede quando si perde un oggetto? Prima opzione: ricerca disperata, atteggiamento condiviso da 2 rispondenti su 3, soprattutto Adulti e GenZ. Il 29,1% invece conta sull’aiuto di terzi, con domande a tappeto, mentre è diametralmente opposto il modo di fare del 23,5%, il quale si rassegna, un comportamento più usuale per i senior. Il 15% vuole dimenticare e quindi ricompra subito un sostituto dell’oggetto perduto. Appelli sui social network (6,9%), riti scaramantici e annunci con ricompense (entrambi 3,2%) ma c’è anche spazio per preghiere ai santi (8,3%) e ceri accesi nei luoghi di devozione (2,8%).

Ammettere di aver perso qualcosa non è sempre facile e spesso si additano gli altri come responsabili di sparizioni varie, tipicamente i colpevoli sono individuati fra i partner (17,6%), o, soprattutto nel caso delle donne (18% vs 14,1%), fra fratelli e sorelle (16%). La GenZ incolpa principalmente fratelli o sorelle (43,2%), i genitori (in particolare la mamma, 30,6%) e altre persone presenti (24,5%).

Ma quando si cercano alleati per la ricerca, è dagli stessi partner che si torna (67,4%). Altri malcapitati per l’ingrato compito di cercare fra cuscini, pentole e armadi sono amici (60,2%), mamma (59,3%), i presenti nel momento in cui ci si rende conto di aver perso un oggetto (56,8%). La mamma è anche la prima persona di riferimento quando GenZ (82,9%) e Millennials (69,6%) devono chiedere aiuto, seguita dal partner e dagli amici.

Dove si perdono gli oggetti in casa

Dove si perdono gli oggetti in casa: gli armadi sono pensati come custodi del nostro guardaroba, ma talvolta ne sono la prigione: l’armadio è considerato dal 24,6% dei rispondenti il luogo dove più che in altri posti si perdono gli oggetti in casa. Al secondo posto il salotto (13,5%), camera matrimoniale (12,7%). Il divano è al quarto posto (12%) e la cucina è al quinto posto (9,4%).

Quando oramai la sensazione che l’oggetto perduto sia un caso irrisolto, su cui la polvere del tempo si adagia, ecco che spunta il ritrovamento! Infatti, il 40,9% del campione ritrova un oggetto quando oramai se n’è dimenticato, ma per altri la bella notizia – inaspettata – arriva durante le pulizie (36,9%). Infatti, il 17% del campione ha ritrovato un oggetto perso grazie all’aspirapolvere: ad avere la lieta notizia fornita direttamente dal nostro dispositivo di pulizia sono soprattutto le donne e fra le generazioni, 1 su 5 della GenZ e dei Millennials: insomma, scovare quanto si è perso grazie all’aspirapolvere capita di più quando si è più giovani!

Un rispondente su due dichiara di avere un aspirapolvere di ultima generazione. L’identikit di chi vuole un elettrodomestico per la pulizia senza filo raffigura i Millennials. Le caratteristiche più apprezzate di una soluzione senza filo sono riscontrate, oltre all’assenza del filo (69%) che magari può incastrarsi o causare disagi vari, nella possibilità di raggiungere gli angoli di casa (32%), pareri condivisi la facilità di pulizia (31,9%), ma anche la possibilità di passare sotto ai mobili (24,1%) - chissà magari come aiuto per trovare oggetti nascosti o persi. Alcuni ravvisano però anche dei punti di debolezza proprio nella scopa senza filo: il primo è la batteria che dura poco (26,3%), il secondo la ricarica lenta (13,8%), il terzo il fatto che ci siano molti pezzi di ricambio per diverse superfici (12,1%).

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Spettacolo

David Donatello, Paola Cortellesi e C’è ancora domani...

Published

on

Subito 3 riconoscimenti per il film campione d'incassi

Paola Cortellesi e Emanuela Fanelli

Subito 3 premi per C'è ancora domani, il film di Paola Cortellesi, all'edizione 2024 dei David di Donatello. La regista e attrice si è aggiudicata il David dello spettatore per il record di presenze in sala, con 5,5 milioni di spettatori.

Quindi, il David a Emanuela Fanelli, premiata come migliore attrice non protagonista. Fanelli si impone si Romana Maggiora Vergano per C'è ancora domani, Barbora Bobulova per Il sol dell’avvenire, Alba Rohrwacher per La chimera e Isabella Rossellini per La chimera. "Il mio grazie più grande va a Paola Cortellesi -dice- per avermi reso un pezzettino di una cosa così grande che è diventato il tuo film. E lo è diventato per un motivo molto semplice: perché lo hai fatto tu. Dedico questo premio alla mia famiglia".

Arriva anche il David per la sceneggiatura originale, che Cortellesi condivide con Furio Andreotti e Giulia Calenda.

Elio Germano per Palazzina Laf è invece il miglior attore non Protagonista della 69ma edizione. Si impone su Adriano Giannini per Adagio, Giorgio Colangeli per C’è ancora domani, Vinicio Marchioni per C’è ancora domani e Silvio Orlando per Il sol dell'avvenire.

"Andando in giro per l'Italia abbiamo capito che questo è un film molto attuale -ha detto l'attore ricevendo il premio dopo aver chiamato sul palco il regista Michele Riondino- E speriamo che questo film arrivi, che parla di lavoro, una cosa che sembra un po' dimenticata. Taranto è una città meravigliosa violentata dal profitto", ha poi aggiunto.

Continue Reading

Sport

Susanna Erbstein: “a 75 anni da tragedia Superga mio...

Published

on

Parla la figlia dell'allenatore della squadra di calcio vittima della tragedia aerea del 4 maggio 1949: "finalmente avrà il suo nome 'scolpito' allo stadio Filadelfia'

Susanna Egri Erbstein prima di entrare in scena accanto al padre Ernst allenatore e direttore tecnico del Grande Torino.

"Anche mio padre, artefice del Grande Torino, avrà il posto che merita con i giocatori della sua squadra allo stadio Filadelfia. Ci sarà anche il suo nome 'scolpito' in uno dei pennoni accanto a quelli dei suoi ragazzi. Una battaglia che ho sempre combattuto e che ho vinto solo oggi, a 75 anni dalla tragedia di Superga". A parlare all'Adnkronos è Susanna Egri Erbstein, 97 anni, danzatrice, regista, coreografa, fondatrice e direttrice artistica della compagnia EgriBiancoDanza, figlia di Ernst Egri Erbstein, allenatore e direttore tecnico del Torino all'epoca della tragedia di Superga, il 4 maggio 1949, quando l'aereo con tutta la squadra del Toro, di ritorno da una trasferta amichevole a Lisbona contro il Benfica, si schiantò contro la Basilica di Superga.

"Finalmente il 3 maggio 'il condottiero degli immortali' ritornerà tra i suoi ragazzi - prosegue l'energica Susanna Egri in una pausa della sua classe quotidiana di danza- Insieme hanno dato vita ad una squadra invincibile e il destino ha voluto che morissero insieme. La Juventus era la squadra degli Agnelli, dei ricchi, il Torino rappresentava il popolo, vinsero 5 campionati di calcio. Un uomo colto, appassionato, mio padre, oltre ad essere un grande tecnico, un umanista. Aveva forgiato la squadra del Torino a sua immagine e somiglianza. Il simbolo di una comunità che era riuscita ad alzare la testa dopo i disastri della guerra, portatrice di valori profondi - aggiunge- quelli che del resto insegnava anche a me e mia sorella: la correttezza, il fair play, non rispondere mai alle provocazioni, combattere le ingiustizie, la violenza".

"Ricordo che mio padre - prosegue - ci raccontava di una partita contro l'Atalanta vinta dal Torino per 10 a 0. Esultavano i giocatori, esultavano gli spalti, poche parole da parte di mio padre dinanzi a quella gioia incontenibile, 'mai umiliare l'avversario, basta sconfiggerlo".

Un uomo grande, coraggioso, Ernst Egri Erbstein, ha vissuto il dramma della guerra, il timore delle deportazioni ('lui agnostico e non praticante, ma di famiglia ebrea"), l'umiliazione della cacciata dall'Italia. "Non ho mai dimenticato - racconta Susanna Egri - la cacciata dalla scuola, le peregrinazioni in Italia e in Europa, l'Olanda, la Germania nazista, finalmente l'Ungheria per sfuggire all'esilio forzato. Una situazione, per me bambina, insopportabile, incomprensibile. Mio padre era la nostra roccia, sapevo che accanto a lui non sarebbe mai potuto accadere nulla. Poi la scomparsa a Superga. Un dolore indicibile, più forte della guerra, delle persecuzioni".

Dei funerali solenni della squadra del Torino Susanna Egri ricorda "la folla immensa, il dolore inenarrabile, lo stato di incoscienza e lei che a 22 anni era stata costretta a diventare il capo famiglia. Appresi la notizia su un treno, stavo raggiungendo Parigi per una 'scrittura' importante - racconta -. Mio padre, nonostante siano passati 75 anni dalla scomparsa, è sempre accanto a me. Bambina, nel nostro 'esilio' ungherese mi incoraggiava ad andare avanti, a studiare, a non mollare per raggiungere traguardi. ''La guerra, mi diceva, sarebbe finita'. Mi ha dato la forza di voltare pagina e non abdicare alla mia passione"

"Mio padre era un vero umanista, come più volte è stato sottolineato anche dalla stampa, un educatore, un maestro che sapeva trasmettere 'sapere' ai suoi ragazzi, per lui non erano importanti i singoli, ma ogni calciatore doveva contribuire al bene e alla vittoria del gruppo. E' il testamento spirituale che mi ha lasciato mio padre. E' quello che insegno da oltre 80 anni ai miei giovani danzatori. Mai arrendersi, ma continuare a trasmettere e acquisire sapere anche alla mia età, 97 primavere lo scorso febbraio".

Continue Reading

Esteri

Aviaria, ecco i sintomi del primo uomo infettato

Published

on

Epidemia tra i bovini in Usa, lavoratore del settore lattiero-caseario contagiato in Texas

La congiuntivite che ha colpito il lavoratore contagiato in Texas

Una congiuntivite con emorragia a entrambi gli occhi, senza compromissione della vista. E' il sintomo presentato dal primo caso umano collegato all'epidemia di virus dell'influenza aviaria H5N1 ad alta patogenicità che circola tra i bovini da latte negli Stati Uniti. Si tratta del lavoratore di un'azienda lattiero-casearia texana la cui infezione ha fatto notizia un mese fa, rimbalzando sui media internazionali. La descrizione del caso è oggetto di una lettera all'editore pubblicata sul 'New England Journal of Medicine', firmata da esperti dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) di Atlanta, del Texas Department of State Health Services e del Texas Tech University Bioterrorism Response Laboratory di Lubbock, del Texas Department of State Health Services di Austin. A corredo della corrispondenza un'immagine: la foto degli occhi del paziente.

"Infezioni umane sporadiche da virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità (Hpai) A(H5N1), con un ampio spettro di gravità clinica e un tasso di mortalità cumulativo superiore al 50% - ricordano gli autori della lettera - sono state segnalate in 23 Paesi in più di 20 anni. Virus Hpai A(H5N1) appartenenti al clade 2.3.4.4b si sono diffusi estesamente tra gli uccelli selvatici in tutto il mondo a partire dal 2020-2021, provocando epidemie nel pollame e in altri animali. Recentemente" gli stessi virus "sono stati identificati in vacche da latte e in campioni di latte non pastorizzato in diversi stati Usa". Nell'uomo è stato segnalato "un caso di infezione da virus Hpai A(H5N1) in un lavoratore di un'azienda lattiero-casearia in Texas", proseguono i firmatari entrando quindi nei dettagli che lo riguardano.

Il paziente "alla fine di marzo 2024 ha manifestato arrossamento e fastidio all'occhio destro". Al primo esame medico, nell'occhio "sono stati notati emorragia sottocongiuntivale e drenaggio sieroso". Respiro normale, saturazione 97%, polmoni puliti, niente febbre né sintomi respiratori, nessuna alterazione della vista o altro, precisano gli esperti. "Il lavoratore non ha riferito alcun contatto con uccelli selvatici, pollame o altri animali malati o morti", ma ha parlato di "un'esposizione diretta e ravvicinata con mucche da latte che sembravano stare bene e con altre che invece mostravano gli stessi segni di malattia delle vacche di altri allevamenti, nella stessa area del Texas settentrionale, con infezione confermata da virus Hpai A(H5N1)". Sempre secondo il racconto dell'uomo, "quando lavorava con gli animali indossava i guanti, ma nessuna protezione respiratoria o oculare".

Il paziente è stato sottoposto a tampone, con il prelievo di campioni congiuntivali e nasofaringei. I risultati di entrambi erano "presuntivi per il virus dell'influenza A e A(H5)", pertanto gli "è stato raccomandato l'isolamento domiciliare ed è stato somministrato" il farmaco antivirale "oseltamivir orale (75mg 2 volte al giorno per 5 giorni)" sia all'uomo sia ai suoi contatti diretti. "Il giorno dopo - continua la descrizione del caso - il paziente non ha riferito alcun sintomo, tranne un fastidio a entrambi gli occhi". Alla rivalutazione, dunque, i medici hanno rilevato "emorragia subcongiuntivale in tutti e due gli occhi, senza compromissione della vista. Nei giorni successivi il lavoratore ha riportato la risoluzione della congiuntivite, senza sintomi respiratori, e i contatti familiari sono rimasti in buona salute".

Dall'analisi del tamponi, "i Cdc hanno confermato l'infezione da virus Hpai A(H5N1)", illustrano gli esperti; l'analisi dell'Rna virale ottenuto dal campione congiuntivale "ha confermato che il virus apparteneva al clade 2.3.4.4 b (genotipo B3.13)", e "l'isolamento del virus dai campioni congiuntivale e nasofaringeo ha prodotto un virus identico. Tutti i segmenti genetici" esaminati "risultavano strettamente correlati ai virus rilevati nei bovini da latte del Texas e ad altri virus con genotipo B3.13 rilevati negli uccelli selvatici in Texas nel marzo 2024". I dati genetici specifici relativi al virus che presumibilmente circolava nell'allevamento dova lavorava l'uomo "non erano disponibili per l'analsi".

Le sequenze virali provenienti da bovini e dal paziente "mantenevano principalmente caratteristiche genetiche aviarie", puntualizzano gli autori della lettera, senza che nel gene dell'emoagglutinina (un recettore presente sulla superficie virale) siano stati evidenziati "cambiamenti che avrebbero influenzato la specificità di legame" a recettori "localizzati principalmente nel tratto respiratorio superiore umano" e di conseguenza "il rischio di trasmissione all'uomo". Il virus identificato nel paziente presentava invece una mutazione, "PB2 E627K, che è stata associata a un adattamento virale a ospiti mammiferi e individuata precedentemente in uomini e altri mammiferi infettati da virus Hpai A(H5N1) o da altri sottotipi virali di influenza aviaria, inclusi A(H7N9) e A(H9N2)". Per ora "non sono stati identificati marcatori genetici associati a una ridotta suscettibilità ai farmaci antivirali antinfluenzali approvati dalla Food and Drug Administration".

Infine, è stato riscontrato che l'emoagglutinina del virus del paziente è "strettamente correlata" a quella dei virus di due candidati vaccini contro l'A(H5N1), clade 2.3.4.4b. E "poiché i virus dell'influenza A(H5N1) hanno un potenziale pandemico - concludono gli esperti - questi virus sono a disposizione delle aziende e potrebbero essere utilizzati per produrre vaccini, se necessario".

Continue Reading

Ultime notizie

Spettacolo1 ora ago

David Donatello, Paola Cortellesi e C’è ancora domani...

Subito 3 riconoscimenti per il film campione d'incassi Subito 3 premi per C'è ancora domani, il film di Paola Cortellesi,...

Sport2 ore ago

Susanna Erbstein: “a 75 anni da tragedia Superga mio...

Parla la figlia dell'allenatore della squadra di calcio vittima della tragedia aerea del 4 maggio 1949: "finalmente avrà il suo...

Spettacolo2 ore ago

Renato Raimo, tanti progetti e nuovo ruolo nella serie Il...

Tanti impegni vedono come protagonista Renato Raimo, apparso di recente nell’ottava stagione de Il Paradiso delle Signore, la fiction daily...

Spettacolo2 ore ago

La nuova edizione di NYCANTA: la musica vola a New York

La XVI Edizione di NYCANTA s’avvicina, portando con sé l’essenza della musica italiana fino al cuore pulsante di New York....

Spettacolo2 ore ago

Grande successo per “Casa Mariù” su tele A

Grandissimi riscontri per “Casa Mariù”, il programma mattutino di tele A condotto dalla bravissima Mariù Adamo. Talk show e contenitore...

Spettacolo2 ore ago

Puro Lino al 100%”: Lino Barbieri Torna in Scena al Teatro...

Lino Barbieri, uno dei nomi più rispettati e apprezzati nel panorama teatrale italiano, è pronto a catturare nuovamente l’attenzione del...

Esteri3 ore ago

Aviaria, ecco i sintomi del primo uomo infettato

Epidemia tra i bovini in Usa, lavoratore del settore lattiero-caseario contagiato in Texas Una congiuntivite con emorragia a entrambi gli...

Sport3 ore ago

Gp Miami, Verstappen leader nelle libere e Leclerc flop

La Ferrari del monegasco si ferma dopo un testacoda Max Verstappen vola, Charles Leclerc stecca con la Ferrari rossa e...

Ultima ora3 ore ago

Gazprom, la mega perdita del gigante del gas pesa...

Pesano le sanzioni dell'Europa e lo stop quasi totale alle forniture Un primo, evidente, segnale di sofferenza per l'economia russa....

Sostenibilità3 ore ago

Sostenibilità, Mondo (Bper): “Siamo partner delle pmi...

"Creato prodotti di finanziamento che vogliono supportare imprese e aiutarle a progredire" "Bper Banca vuole essere un partner delle piccole...

Sostenibilità3 ore ago

Sostenibilità, Previati (Assonebb): “Migliorare...

Il presidente Assonebb: "Esiste relazione positiva tra livello di educazione finanziaria e sensibilità ai temi sostenibilità" "Aumentare il livello di...

Politica4 ore ago

Europee, la simulazione: boom Fratelli d’Italia, Pd...

La distribuzione dei seggi se si votasse oggi, i dati sulla base dei sondaggi Boom Fratelli d'Italia, Pd stabile, Lega...

Cronaca4 ore ago

Influenza 2024, stop alla sorveglianza: oltre 14,5 milioni...

Registrati 226mila casi nell'ultima settimana. Pregliasco: "Ne avremo almeno altri 500mila". Ciccozzi: "Brutta stagione con molti morti" Sono oltre 14,5...

Sport4 ore ago

Euro 2024, Uefa: saranno convocabili fino a 26 giocatori

Lo ha deciso il comitato esecutivo, riunito oggi a Nyon Il comitato esecutivo dell'Uefa, riunito oggi a Nyon, ha deciso...

Cronaca5 ore ago

Sequestro palestra ‘antiracket’, Valeria...

La testimone di giustizia ha chiesto di essere sentita dai pm e dalla commissione antimafia regionale siciliana, che l’ha convocata...

Cronaca5 ore ago

Strage Fidene, ministri Piantedosi e Crosetto chiamati a...

I giudici hanno ammesso la richiesta avanzata da una delle parti civili di sentire i titolari dei dicasteri I ministri...

Economia5 ore ago

Bonus verde, come funziona

La detrazione Irpef va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di...

Cronaca5 ore ago

Bari, Commissione Antimafia convoca audizione Emiliano per...

L'audizione è fissata per le ore 10.30 La Commissione parlamentare Antimafia ha convocato in audizione il presidente della Regione Puglia...

Cronaca5 ore ago

Il ‘Castello delle cerimonie’ dovrà pagare un...

Le condizioni del Comune di Sant'Antonio Abate all'hotel La Sonrisa L'hotel La Sonrisa, divenuto noto come 'Il Castello delle cerimonie'...

Economia5 ore ago

Barbano si insedia al ‘Messaggero’: “Il...

Da oggi alla direzione del quotidiano, dove succede a Massimo Martinelli "Con emozione torno nel gruppo editoriale in cui ho...