Cultura
Da Schmidt a d’Orazio, cambiano i vertici di alcuni...
Da Schmidt a d’Orazio, cambiano i vertici di alcuni principali musei
Alessandra Necci per le Gallerie Estensi, Thomas Clement Salomon per le Gallerie Nazionali di Arte Antica
Comunicato dal Ministero della Cultura l’esito della selezione pubblica internazionale per il conferimento dell’incarico di direttore dei musei italiani, di prima e di seconda fascia. I direttori dei musei di prima fascia, indicati dal ministro Gennaro Sangiuliano nell’ambito della terna proposta dalla Commissione giudicatrice, sono Renata Cristina Mazzantini per la Galleria d’arte moderna e contemporanea. Attuale curatrice del progetto Quirinale contemporaneo, consulente del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica per i profili artistici e architettonici. La terna comprende anche Micol Forti e Bartolomeo Pietromarchi.
Simone Verde per le Gallerie degli Uffizi, attuale direttore del Complesso monumentale della Pilotta di Parma. La terna comprende anche Paola D’Agostino ed Edith Gabrielli. Eike Dieter Schmidt per il Museo e Real Bosco di Capodimonte, direttore uscente delle Gallerie degli Uffizi. La terna comprende anche Cecile Hedwig Mathilde Hollberg e Marco Pierini. Angelo Crespi per la Pinacoteca di Brera, attuale Presidente del Museo Maga di Gallarate. La terna comprende anche Beatrice Bentivoglio-Ravasio e Simone Verde.
I direttori dei musei di seconda fascia, individuati dal direttore generale Musei Massimo Osanna, sono Federica Zalabra per il Museo Nazionale d’Abruzzo, direttore regionale Musei Abruzzo. La terna comprende anche Cristina Collettini e Mirella Serlorenzi.
Costantino D’Orazio per la Galleria Nazionale dell’Umbria, funzionario storico dell’arte presso la Sovrintendenza comunale di Roma, curatore di esposizioni di arte antica (XVI e XVII secolo) e contemporanea, divulgatore. La terna comprende anche Francesca Riccio e Mirella Serlorenzi. Fabrizio Sudano per il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia. La terna comprende anche Elena Rita Trunfio e Stella Falzone.
Thomas Clement Salomon per le Gallerie Nazionali di Arte Antica, storico dell’arte e giurista, museologo e organizzatore di mostre. Responsabile di progetti per la Galleria Borghese e direttore scientifico del Gruppo MoMo-Skyra. La terna comprende anche Maria Ristina Terzaghi e Cinzia Ammannato. Stella Falzone per il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, archeologa, staff scientist dell’Accademia delle Scienze di Vienna. Ha diretto numerosi progetti di valorizzazione, scavo archeologico e musealizzazione. La terna comprende anche Anita Guarnieri e Luigina Tomay.
Alessandra Necci per le Gallerie Estensi, storica, autrice di numerosi libri storico-biografici su Maria Teresa d'Austria e Maria Antonietta di Francia, Nicolò Machiavelli, Napoleone, Caterina de' Medici e Luigi XIV. Docente nel Dipartimento di Impresa e Management della Luiss 'Guido Carli'. La terna comprende anche Giovanni Sassu e Paola D’Agostino.
Cultura
Salone del Libro, Stefano Massini aggredito:...
Lo scrittore all'Adnkronos: "L'uomo che mi ha aggredito, prima verbalmente poi fisicamente, mi ha sentito domenica sera a 'Che tempo che fa'. Denunciare? Mi esortano a non minimizzare, ci penserò"
Insultato e strattonato durante la presentazione della sua versione del 'Mein Kampf'. Protagonista del fatto avvenuto oggi pomeriggio lo scrittore Stefano Massini, ospite al Salone del libro di Torino all'indomani della sua partecipazione al programma di Fabio Fazio. "L'uomo che mi ha aggredito, prima verbalmente poi fisicamente, mi ha sentito ieri sera a 'Che tempo che fa' - racconta all'Adnkronos - Mentre ero sotto al palco, in attesa di salire sulla piccola pedana, questo tizio, avrà avuto una settantina d'anni, mi è venuto incontro dicendomi 'Così è facile, andare a sparlare di Hitler senza un contraddittorio'. Si è seduto in prima fila, ha iniziato a borbottare, a dissentire da tutto quello che dicevo, a offendermi con frasi 'sei un buffone', 'sei un comunista', e poi 'cosa mi tocca sentire'. Al termine dell'incontro credevo fosse finita lì, e a quel punto me la sarei tenuta per me. E invece, quando sono sceso, mi ha preso per la manica della giacca come per trattenermi, mi ha urlato che 'facevo schifo', che io e Fazio dobbiamo smettere di riscrivere la storia, che le cose stanno diversamente da come le ho scritte".
"Gli ho detto che eravamo a Torino, nella città di Piero Gobetti, e a quel punto alcuni ragazzi che erano lì a sentirmi hanno fatto una specie di applauso, come a dire al tizio 'vattene'. Lui però mi è venuto sotto, e, nonostante l'intervento di 6, 7 persone del servizio ordine, mi ha preso per il bavero della giacca. L'aggressione fisica si è concretizzata in un paio di spintoni e di strattonamenti", dice Massini. Quanto alla eventualità di sporgere una denuncia, "per ora penso di non fare assolutamente niente, anche se me ne ha dette di tutti i colori, e al Salone del libro poi... Al momento non credo di denunciare, è una persona di una certa età... Certo, in molti mi hanno esortato a non minimizzare, ci penserò. Sicuramente non è stata una cosa gradevole. Mi piacerebbe dire che l'ho trovato poco lucido, ma non è così: uno che usa l'espressione 'mancanza di contraddittorio' sembra decisamente lucido".
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“Il Caso Moro tra politica e storia” nel...
Il libro è appena uscito per Baldini + Castoldi
Un dialogo a due voci sul caso Moro tra Claudio Signorile, vicesegretario del Psi nel 1978, cinque volte ministro nei governi degli anni Ottanta, incaricato dal suo partito a seguire da vicino il sequestro dello statista Dc e il dialogo con le altre forze politiche su un’eventuale trattativa, e Simona Colarizi, professore emerito di storia contemporanea a 'La Sapienza' di Roma. E' appena uscito per Baldini + Castoldi "Il caso Moro. Tra politica e storia", di Signorile e Colarizi (pagine 256, 18 euro).
L’assassinio del presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro nel 1978 ha segnato una svolta nella storia della Repubblica di tale portata da suscitare negli storici, nei politici e nei media un interesse costante mai venuto meno, neppure dopo quarantacinque anni - si legge nella seconda di copertina - A perpetuarlo hanno contribuito le commissioni di inchiesta parlamentari, i processi, le interviste ai testimoni dell’epoca, le ricostruzioni filmiche e televisive che hanno alimentato una storiografia sempre in divenire, grazie al reperimento di nuovi documenti a distanza di tempo, fino praticamente a oggi. Tanta attenzione ha finito però per concentrare tutte le analisi sul cosiddetto 'caso Moro', cioè a circoscrivere l’impegno investigativo ai cinquantacinque giorni di prigionia del leader democristiano, conclusisi con la sua uccisione. Con questo dialogo a due voci Signorile e Colarizi riflettono sulle svolte più significative dei tormentati anni Settanta, sul contesto italiano anche nei suoi riflessi sui due grandi blocchi contrapposti nella guerra fredda, sui fatti e le scelte dei partiti, dei Servizi segreti, della Curia, senza mai considerare come inevitabile il tragico esito finale che ha segnato una vera e propria rottura nel sistema politico di allora, fino a polverizzare le prospettive di un compromesso storico, potenzialmente in grado di influire anche sulle dinamiche internazionali. Nulla, dopo Moro, sarebbe stato come prima".
Cultura
Rita Laura Segato, ‘I crimini di genere sono crimini...
In Italia l'antropologa e scrittrice argentina presenterà il libro 'Contro-pedagogie della crudeltà'
Arriva in Italia, e sarà a Roma e a Bari, la scrittrice, antropologa e attivista argentina Rita Laura Segato, punto di riferimento di Ni Una Menos. Il 17 maggio nella capitale la ricercatrice sociale, già premio Latinoamericano y Caribeño de Ciencias Sociales-CLACSO, presenterà il suo volume "Contro-pedagogie della crudeltà", primo della collana Transfemminismi del DIN in Gender Studies, diretto da Francesca R. Recchia Luciani per le edizioni Manifestolibri-FactoryA, ora disponbile nella traduzione italiana di Valeria Stabile.
Ritenuto un saggio dal valore fondativo per i movimenti femministi intersezionali, è un libro sugli atti e le pratiche che programmano i soggetti a trasformare ciò che è vivo in cose: un processo guidato esclusivamente dalla convenienza, compreso lo sfruttamento sessuale come atto di consumo caratterizzante ogni ambito sociale di questa fase del capitalismo. In questa ottica, i soggetti più a rischio sono le donne con le loro precarietà e diversità, le disabili e le persone migranti.
Disuguaglianze, discriminazioni e violenza di genere sono infatti fattori sociali strettamente correlati, perché accomunati dalla medesima ideologia capitalistica che riduce tutto a possesso, anche le relazioni interpersonali. L’indicazione di Rita Laura Segato è lavorare sul riconoscimento delle differenze e sul rispetto dell’alterità. (segue)
Incontro a Trastevere il 17, Lectio magistralis all'ateneo di Bari il 20
Se ne discuterà con l’autrice il 17 maggio (alle 11,30) in un incontro alla Libreria Zalib - Centro Giovani a Trastevere e in un appuntamento pubblico (alle 18) da Esc Atelier Autogestito, alla presenza di ricercatrici e studiose, e attiviste di Non Una Di Meno Roma. Si proseguirà poi, il 20 maggio a Bari, con una lectio magistralis di Segato all’Università, ospite del primo Dottorato di Interesse Nazionale in Gender Studies, e nel pomeriggio alla libreria Laterza per la presentazione del volume.
Le iniziative sono un'occasione per sperimentare la collaborazione tra il DIN in Gender Studies, Manifestolibri e la collettiva transfemminista FactoryA - Pensieri Scorretti. Come sottolinea la professoressa Francesca R. Recchia Luciani, direttrice della collana e coordinatrice del Dottorato, "non è soltanto un’occasione straordinaria di incontrare una delle più influenti studiose femministe del mondo, ma anche di rilanciare gli studi di genere in Italia attraverso ampie contaminazioni tra saperi e forme di militanza".