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Al via primo viaggio Espresso Cadore per Cortina
Regina delle Dolomiti, per riscoprire il piacere di un turismo lento, sostenibile e di qualità
Al via il primo viaggio del nuovo treno notturno Espresso Cadore di Fs Treni turistici italiani, del gruppo Fs. Un viaggio da Roma Termini a Cortina d’Ampezzo, ´Regina delle Dolomitî, per riscoprire il piacere di un turismo lento, sostenibile e di qualità e per apprezzare durante il tragitto le bellezze del territorio italiano a bordo del treno, parte integrante della vacanza.
“Il treno Cadore è frutto grande lavoro - sottolinea l’amministratore delegato di Fs Luigi Ferraris all’inaugurazione del nuovo collegamento - Percorrerà tutta penisola e ci porterà indietro nel tempo. E’ il primo treno e presto spero copriremo nuove rotte e tragitti per assaporare la bellezza del nostro paese”.
“È il primo collegamento, con nome italiano e colori sociali. Sarà il treno azzurro”, afferma l’ad di Fs Treni turistici Luigi Cantamessa. Alla presentazione del viaggio inaugurale hanno partecipato anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, del Turismo Daniela Santanchè, l’ad di Trenitalia Luigi Corradi e l’ad di Fs Treni Turistici italiani Luigi Cantamessa. Il nuovo servizio notturno offre la possibilità di viaggiare tra Roma e Cortina d’Ampezzo tutti i weekend fino al prossimo 25 febbraio, con alcune corse aggiuntive previste nel periodo natalizio. In partenza ogni venerdì dalla stazione di Roma Termini alle 21.40 con arrivo a Calalzo (Belluno) alle 7.57 per poi raggiungere Cortina con un servizio di autobus in 50 minuti.
L’accesso a bordo del nuovo Espresso Cadore per Cortina sarà consentito fino a 40 minuti prima della partenza. I passeggeri, previa prenotazione, potranno accedere alla carrozza bar ristorante per la cena e potranno consegnare al personale dedicato i propri bagagli o eventuali attrezzature sportive che saranno sistemate in uno spazio presidiato da personale di Fs Treni turistici italiani.
I viaggiatori possono prenotare cabine letto singole o doppie, con incluso servizio di cena e colazione, oppure di cuccette da 4 o 6 posti che possono essere riservate anche interamente per viaggi di gruppo. A disposizione anche un servizio bar aperto tutta la notte.
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Omofobia, Mattarella: “Inaccettabili aggressioni e...
Il messaggio del presidente della Repubblica in occasione della Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Transfobia e la Bifobia: "Intolleranza lacera convivenza democratica. Basta discriminazioni, non rassegniamoci a brutalità"
"I principi di eguaglianza e non discriminazione, sanciti dalla nostra Costituzione, sono un presupposto imprescindibile per il progresso di qualsiasi società democratica e per la piena realizzazione di ogni persona umana. Sono più di sessanta i Paesi nel mondo in cui l'omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte". Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Transfobia e la Bifobia.
"L'intolleranza per il diverso, l'indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica", rimarca il Capo dello Stato.
"L'Italia - continua Mattarella - non è immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d'odio, aggredite verbalmente e fisicamente. Non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità. La violenza dei giudizi, di cui tanti cittadini sono vittime solo per il proprio orientamento sessuale, rappresenta un'offesa per l'intera collettività".
"L'impegno delle Istituzioni deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità", conclude il Capo dello Stato nel suo messaggio.
Economia
Festival lavoro, De Luca (consulenti): “Sarà momento...
Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, aprendo la quindicesima edizione del Festival del lavoro alla Fortezza da Basso a Firenze
"Ci aspetta un lungo momento di confronto e scambio. Questo è un popolo che supera tutte le difficoltà grazie alla forza del pensiero e riesce a trovare sempre il modo per dare il proprio contributo per lo sviluppo del Paese". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, aprendo la quindicesima edizione del Festival del lavoro alla Fortezza da Basso a Firenze.
"Oggi le aziende - continua- offrono lavoro ma non trovano personale perchè non ci sono competenze. E quindi il tema è la formazione. L'intelligenza artificiale? Sarà un modo di aiuto indiretto perchè obbligherà tutti ad adeguarsi pena essere esclusi dal mercato. Tutti dovranno adeguare le loro competenza al rialzo, per superare la ripetitività e puntare sulle specializzazioni".
E sul tema degli infortuni De Luca ha sottolineato che "va bene il rafforzamento della vigilanza ma davanti a 24 milioni di rapporti di lavoro serve la cultura della prevenzione non bastano le ispezioni".
“La sicurezza sul lavoro, così come l’intelligenza artificiale sono, insieme all’etica, le tre parole chiave della 15ma edizione del Festival del Lavoro, nel corso della quale, insieme ad esperti, accademici, politici, rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali analizzeremo le transizioni in atto nel mercato occupazionale e le modalità con cui l’intelligenza artificiale potrà affiancare professionisti, imprenditori e lavoratori nei prossimi anni. Senza intaccare le tutele e garantendo le migliori condizioni per lavorare in sicurezza”. E' quanto ha affermato il presidente del Consiglio Nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca, commentando il sondaggio demoscopico condotto dall’Istituto Piepoli per il Festival del Lavoro, in programma da oggi al 18 maggio a Firenze, presso Fortezza da Basso.
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Slovacchia, premier Fico “stabile, ora può...
Le condizioni restano comunque gravi
Le condizioni di salute di Robert Fico sono ancora molto gravi, ma i medici sono riusciti a stabilizzarlo. Lo riferiscono i media slovacchi, citando il ministro della Difesa Robert Kaliňák e il presidente eletto della Slovacchia Peter Pellegrini, secondo cui "ieri il primo ministro non ha subito un'altra operazione, ora può parlare, ma riesce solo a pronunciare poche frasi".
Fico, ricoverato all'ospedale di Banska Bystrica dopo essere stato colpito da cinque spari, è stato sottoposto a un lungo intervento durato oltre 4 ore. "Fortunatamente l'operazione è andata bene e immagino che alla fine sopravviverà. Non è in pericolo di vita in questo momento", aveva assicurato il vice premier Tomas Taraba mentre il premier si trovava ancora in coma farmacologico dopo l'operazione.
L'aggressore: "Orgoglioso del mio gesto"
Intanto Juraj Cintula, l'uomo di 71 anni che mercoledì scorso ha sparato a Fico, avrebbe rivelato alla polizia di aver pianificato l'attacco pochi giorni prima. Lo riporta l'emittente Markiza, precisando che Cintula avrebbe anche dichiarato che il suo obiettivo non era quello di ucciderlo, ma solo di ferirlo, e si sarebbe detto orgoglioso del suo gesto. L'uomo, che da oltre 30 anni aveva regolare porto d'armi, è stato accusato di omicidio premeditato e rischia l'ergastolo.