Cronaca
Le mafie nell’era digitale, convegno Fondazione Magna...
Le mafie nell’era digitale, convegno Fondazione Magna Grecia ai Giardini Massimo
Approfondirà il tema della presenza della criminalità organizzata sul web
I Giardini del Massimo di Palermo ospiteranno oggi una giornata dedicata al tema delle mafie nell’era digitale organizzata dalla Fondazione Magna Grecia. L’evento prevede due momenti: la prima sessione, dal titolo “Organized crime in the internet age”, che avrà inizio alle 10.30, prendendo spunto dalle attività di ricerca della Fondazione Magna Grecia, approfondirà il tema della presenza della criminalità organizzata sul web e sarà introdotta dal Presidente della Fondazione Magna Grecia Nino Foti. Successivamente interverranno Pasquale Angelosanto, Generale di Corpo d’Armata, già Comandante dei ROS, Antonio Nicaso, giornalista, scrittore e studioso dei fenomeni criminali di tipo mafioso, Docente Queen’s University Canada, Walter Rauti, Research Fellow PNRR Lab SDA Bocconi, e Curatore del “Primo rapporto Cyberec” della Fondazione Magna Grecia, Marcello Ravveduto, Docente di Digital Public History Università di Salerno e Curatore del rapporto “Le mafie nell’era digitale” e Ranieri Razzante, Componente Comitato per la strategia sull’IA della Presidenza del Consiglio. Questo primo panel sarà moderato dal giornalista Fabrizio Frullani, Vicedirettore del Tg2.
La seconda sessione, che prenderà il via a partire dalle 15, si occuperà degli aspetti relativi ai rischi che la presenza delle mafie nell’era digitale comporta considerato l’attuale vuoto legislativo sulla materia. Il titolo di questo secondo appuntamento è Il mondo del web, “legibus solutus”? Dopo l’introduzione del deputato Saverio Romano, Vicepresidente della Fondazione Magna Grecia, prenderanno la parola: Antonio Baldassarre, Presidente emerito Corte Costituzionale, AntonioBalsamo, Sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, già Presidente del Tribunale di Palermo, Raffaele Bonsignore, Presidente Fondazione Sicilia, Arthur Gajarsa, Giudice CorteD’Appello Federale USA, Francesco Greco, Presidente Consiglio Nazionale Forense, GiuseppeRossodivita, Avvocato penalista, Marzia Sabella, Procuratore aggiunto della Repubblica presso ilTribunale di Palermo e Francesco Paolo Sisto, Senatore della Repubblica, Viceministro dellaGiustizia. Questo incontro sarà moderato dalla giornalista Elvira Terranova, caposervizio dell’agenzia AdnKronos.
Il Presidente della FMG, Nino Foti presenta così il convegno: “Questo evento nasce dalle nostre attività di ricerca, in particolare dal primo rapporto sulle mafie nell’era digitale presentato lo scorso mese di maggio alla Camera dei Deputati, alla presenza anche del procuratore Nicola Gratteri, e dal secondo studio, al quale stiamo lavorando in questi mesi, sul Cybercrime, dedicato all’utilizzo diffuso e capillare che fanno oggi le mafie degli strumenti digitali per favorire le proprie attività criminose. Lavorare per lo sviluppo sociale ed economico del Mezzogiorno significa anche affrontare questi temi per comprenderli meglio”. “Sono contento che la Fondazione Magna Grecia abbia accolto la mia sollecitazione ad organizzare questa iniziativa - commenta il Vice Presidente di FMG Saverio Romano - perché l’attività di ricerca della Fondazione, insieme agli illustri ospiti che ne discuteranno, saranno una buona base per consentire al legislatore di operare con puntualità in un segmento nuovo ed inesplorato”.
Cronaca
Sciopero ferrovie 19-20 maggio, Salvini firma precettazione
La decisione è stata presa in vista del Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna all'Autodromo di Imola
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha firmato la precettazione nei confronti delle sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero nazionale del trasporto ferroviario tra domenica e lunedì. La decisione è stata presa in vista del Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna all'Autodromo di Imola per il quale sono stimate presenze per oltre 200mila appassionati di F1. Lo sciopero del personale Ferrovie dello Stato proclamato da alcune sigle sindacali autonome era in programma dalle 3.00 di domenica 19 maggio alle ore 2.00 di lunedì 20.
Cronaca
Farmaco anti-obesità funziona anche contro alcolismo e...
Ricercatori hanno osservato che chi assume il farmaco non ha più toccato un bicchiere di vino. Il medicinale di Novo Nordisk sarà sperimentato anche contro malattie del fegato
Non finisce di stupire il farmaco anti-obesità di Novo Nordisk con il principio attivo semaglutide. Dopo il successo mondiale, di vendite e profitti, ora Wegovy* potrebbe diventare utile nella lotta all'alcolismo e alle malattie del fegato. Novo Nordisk - riporta il 'Financial Times' - sta sperimentando i suoi farmaci dimagranti per verificare se possano aiutare chi ha problemi con l'alcol e curare alcune patologie epatiche.
Alcuni ricercatori che hanno analizzato gli effetti di semaglutide hanno riportato che, oltre a controllare i livelli di insulina e di zucchero nel sangue, può anche potenzialmente influenzare le aree del cervello che regolano il nostro desiderio di cibo, ma anche dell'alcol. Un servizio pubblicato online sul 'New York Times' aveva evidenziato che chi assume il farmaco anti-diabete Ozempic*, sempre di Novo Nordisk e sempre con il principio attivo semaglutide, non ha più toccato un bicchiere di vino. Molti indizi che hanno portato il gruppo farmaceutico danese a puntare anche su questo fronte.
E infatti Novo Nordisk, riferisce il Ft, "ha avviato il reclutamento per uno studio di fase II" che "dovrebbe concludersi a giugno 2025", con l'obiettivo di "verificare su circa 240 pazienti che utilizzano semaglutide e cagrilintide, principio attivo di un altro farmaco di Novo Nordisk in fase di sviluppo per la perdita di peso, se" queste molecole "possano intervenire sui danni al fegato e ridurre il consumo di alcol nei partecipanti al trial con una malattia epatica alcolica. L'azienda è già al lavoro sul fronte delle malattie epatiche legate all'obesità, ma questo è il primo studio a valutare l'efficacia della nuova generazione di trattamenti dimagranti sulla malattia epatica alcolica".
Semaglutide ha mostrato benefici per la salute oltre la perdita di peso. Uno studio recente ha dimostrato che potrebbe ridurre del 18% il rischio di morte nei pazienti con malattie cardiovascolari.
Cronaca
Medicina, cardiologo Gabrielli: “Ancora molto da fare...
Il presidente Fondazione per il tuo Cuore al congresso Anmco, '30% pazienti a rischio sono diabetici, 20% fumatori attivi e 20% obesi'
“Rispetto al passato, un numero maggiore di pazienti viene dimesso vivo dopo il trattamento delle sindromi coronariche acute (Sca) o rivascolarizzazione coronarica ed è esposto a trattamenti di prevenzione secondaria. Recenti dati nazionali mostrano che oltre il 30% dei pazienti ricoverati per un evento atero-trombotico acuto ha un'ulteriore ospedalizzazione nell'anno successivo alla dimissione. In questo contesto, l'adesione alle raccomandazioni delle Linee guida sulle strategie di prevenzione secondaria appare largamente insufficiente". Così all’Adnkronos Salute Domenico Gabrielli, Direttore Uoc Cardiologia e del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare dell'Ospedale San Camillo Forlanini di Roma e presidente della Fondazione Per il tuo Cuore, in occasione del 55esimo congresso nazionale di Anmco, il più importante evento di cardiologia in Italia, a Rimini dal 16 al 18 maggio.
Per Gabrielli "c'è ancora molto lavoro da fare sulla prevenzione cardiovascolare, non solo secondaria. Lo dicono i risultati di un nostro studio". L'esperto snocciola i dati dello studio Bring-Up Prevenzione - presentato oggi al Congresso di Rimini - avviato da Fondazione Per il Tuo Cuore e Anmco, condotto dal 15 settembre 2023 al 29 febbraio 2024 "in 189 ospedali, dei quali il 33% al Sud, il 47,1% al Nord e il 19,8% al Centro, e che ha coinvolto 4790 pazienti over 67".
Bring-Up Prevenzione è uno "studio osservazionale, prospettico e multicentrico – spiega Gabrielli - condotto su un campione ampio e rappresentativo di Centri cardiologici italiani e basato su programmi di tipo educazionale e sulla raccolta dei dati dei pazienti, con l’obiettivo di cercare di ridurre il divario tra ciò che è disponibile e raccomandato e ciò che avviene effettivamente nella pratica clinica”.
Dalla ricerca "emerge che il 55% dei pazienti a rischio cardiovascolare è a target per i valori di Ldl, il cosiddetto 'colesterolo cattivo' (inferiori ai 70 milligrammi per decilitro). Non è tutto: tra i pazienti coinvolti nello studio 30% sono diabetici, 20% fumatori attivi e 20% obesi quindi bisogna fare molto di più per la prevenzione e l'adeguatezza degli stili di vita" conclude.