Sostenibilità
Finanza sostenibile poco chiara? Ecco le 3 note esplicative...
Finanza sostenibile poco chiara? Ecco le 3 note esplicative dell’Esma
L’intervento dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati
Spesso, quando si sente parlare di sostenibilità non si ha in mente una definizione chiara del suo significato. Ancora meno quando si parla di finanza, in particolare in Italia, dove il livello di educazione finanziaria è tra i più bassi in Europa. È evidente quindi come il concetto di finanza sostenibile che unisce ed eleva i due precedenti per molti sia ancora vacuo, nonostante ricopra un’importanza sempre maggiore per gli investimenti e i piani strategici nazionali e delle imprese.
Proprio al fine di avvicinare aziende e investitori privati a questo settore, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) ha recentemente pubblicato 3 note esplicative su altrettanti argomenti chiave del quadro normativo sulla finanza sostenibile.
Queste note hanno il preciso scopo di fornire informazioni concrete su questi concetti e di aiutare le parti interessate a orientarsi e a comprendere meglio il quadro legislativo sulla finanza sostenibile.
Le tre note esplicative riguardano i seguenti argomenti:
- definizione di investimento sostenibile: questa nota fornisce informazioni sulla definizione di investimento sostenibile e su come viene applicata nel quadro normativo dell’Ue sulla finanza sostenibile;
- applicazione del principio “do not significant harm” (Dnsh): il principio Dnsh è un elemento chiave sia del Regolamento sulla tassonomia (“Tr”) sia del Regolamento sulla divulgazione della finanza sostenibile (“Sfdr”) sia del Regolamento sui benchmark (“Bmr”). Gli stakeholder soggetti a questi testi legislativi devono infatti applicare tale requisito per adempiere agli obblighi previsti dai regimi normativi;
- uso delle stime: questa nota si concentra su cosa si intende per “stime” e “informazioni equivalenti” e sulle condizioni in cui possono essere usate come fonti di dati per la preparazione delle metriche ESG obbligatorie.
Le note esplicative, specifica l’ente, sono puramente descrittive e non intendono sostituire i testi legislativi pertinenti né fornire indicazioni sull'applicazione delle relative disposizioni. Tuttavia, aiutano a chiarire elementi chiave per chi vuole investire responsabilmente e comprendere come il concetto di sostenibilità sia inscritto nel quadro normativo dell’Ue sulla finanza sostenibile.
Qui i link per accedere alla singole note:
La nota sull'investimento sostenibile;
La nota sul principio Dnsh;
La nota sull'uso delle stime.
Lo sviluppo della finanza sostenibile
La finanza sostenibile sta diventando sempre più importante a livello globale, perché gli investitori e le imprese cercano di integrare considerazioni ambientali, sociali e di governance (Esg) nelle loro decisioni di investimento e strategie aziendali. Comprendere il quadro normativo sulla finanza sostenibile e le sue implicazioni è fondamentale per garantire che gli investimenti siano allineati agli obiettivi di sostenibilità a lungo termine e per promuovere la transizione verso un’economia più verde e inclusiva.
Oltre a una valutazione di tipo ‘etico’, gioca un ruolo fondamentale anche la maggiore trasparenza richiesta dagli investitori.
Le note esplicative dell’Esma rappresentano quindi un passo importante per fornire chiarezza e orientamento agli investitori e alle imprese che cercano di navigare nel complesso panorama normativo della finanza sostenibile.
Su questo fronte, le aziende italiane stanno registrando ottime risposte come dimostrano i dati dell’Osservatorio Governance della sostenibilità guidato da Altis e Csr Manager Network dove 35 aziende italiane su 40, ovvero l’87,5% del totale, hanno riferito di integrare la sostenibilità nelle strutture di governance con un comitato ad hoc all'interno del Cda. In Francia tale percentuale raggiunge il 72,5%, nel Regno Unito il 65%, in Spagna il 40%, in Germania solo il 13,3%. Lo studio dell’Osservatorio ha evidenziato anche una crescente importanza delle tematiche Esg negli schemi di remunerazione dei vertici aziendali in Italia.
Il ruolo dell’Ue nella finanza green
Nella direzione di semplificare il panorama della finanza green va anche il recente intervento del Parlamento europeo che ha varato un regolamento mirato a semplificare e rendere trasparenti gli investimenti nelle attività sostenibili, con l’esplicito obiettivo di contrastare il greenwashing. Approvato a ottobre, il regolamento si applica agli emittenti di obbligazioni che desiderano etichettare i propri titoli come 'European Green Bond (EuGB)' per fini di commercializzazione.
L’approccio adottato dagli eurodeputati mira a istituire un marchio di garanzia europeo per le obbligazioni sostenibili, offrendo agli investitori una guida affidabile per indirizzare i loro fondi verso tecnologie e imprese orientate alla sostenibilità.
Questa iniziativa normativa si inserisce nel solco tracciato a inizio ano con la Sustainable Finance Disclosure Regulation (Sfdr), che ha introdotto criteri più rigorosi per la finanza sostenibile.
Gli eurobond già costituiscono uno degli strumenti principali attraverso cui l’Europa intende finanziare progetti legati alle tecnologie verdi, all’efficienza energetica, alle risorse sostenibili, alle infrastrutture di trasporto eco-friendly e alla ricerca. Al tempo stesso l’Ue sta emergendo come una delle comunità più attive in ottica di sostenibilità, in primis ambientale.
In questo contesto si inserisce l’intervento chiarificatore dell’Esma, nella convinzione che una maggiore comprensione della materia, comporti anche una crescita esponenziale della finanza green in Europa.
Sostenibilità
Studio: 150mila morti all’anno nel mondo per ondate di...
Uno studio della Monash University ha preso in esame il periodo 1990-2019, in 43 Paesi
Tra il 1990 e il 2019 più di 150mila decessi, ogni anno, in tutto il mondo sono stati associati alle ondate di calore. Lo rivela uno studio pubblicato su Plos Medicine da Yuming Guo della Monash University, Australia, e dal suo team.
Un'analisi su 750 località in 43 paesi
Le ondate di calore, periodi di temperature estremamente elevate che durano alcuni giorni, possono provocare uno stress termico enorme al corpo umano. Gli studi hanno precedentemente quantificato l’effetto delle singole ondate di caldo sull’eccesso di morti nelle aree locali, ma non hanno confrontato queste statistiche in tutto il mondo per un periodo così lungo. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno utilizzato i dati della rete di ricerca collaborativa Multi-Country Multi-City (Mcc) che includeva decessi e temperature giornaliere provenienti da 750 località in 43 paesi. Utilizzando i dati Mcc, i ricercatori hanno stimato le morti per ondate di caldo in eccesso in tutto il mondo tra il 1990 e il 2019 e hanno mappato la variazione di queste morti nei continenti.
In Asia il maggior numero di decessi, in Europa il tasso più alto rispetto alla popolazione
Durante le stagioni calde dal 1990 al 2019, le morti in eccesso legate alle ondate di caldo sono state stimate in 153.078 decessi all’anno, per un totale di 236 decessi ogni 10 milioni di abitanti o l’1% dei decessi globali. Mentre l’Asia ha registrato il maggior numero di morti stimati, l’Europa ha registrato il più alto tasso corretto per la popolazione, con 655 morti ogni 10 milioni di persone. Un notevole numero di morti stimati è stato osservato nell’Europa meridionale e orientale, nonché nell’area tra il Nord Africa, la penisola arabica e l’Asia meridionale.
In Grecia, Malta e Italia i tassi di mortalità più elevati
A livello nazionale, Grecia, Malta e Italia hanno registrato i tassi di mortalità in eccesso più elevati. Nel complesso, i tassi più alti di morti per ondate di caldo sono stati osservati nelle aree con climi secchi e redditi medio-bassi.
Le strategie di adattamento
Comprendere la disparità regionale nella mortalità legata alle ondate di caldo è fondamentale per pianificare l’adattamento locale e la gestione del rischio di fronte ai cambiamenti climatici.
"Le ondate di calore sono associate a un significativo livello di mortalità che varia nello spazio-tempo in tutto il mondo negli ultimi 30 anni - affermano gli autori - Questi risultati indicano il potenziale beneficio delle azioni governative per migliorare l’adattamento e la resilienza del settore sanitario, tenendo conto delle disuguaglianze tra le comunità”.
Secondo gli autori, "nel contesto del cambiamento climatico, è fondamentale affrontare gli impatti ineguali delle ondate di caldo sulla salute umana. Ciò richiede un approccio globale che non solo affronti i rischi immediati per la salute durante le ondate di calore, ma che attui anche strategie a lungo termine per ridurre al minimo la vulnerabilità e la disuguaglianza. Le strategie includono: politica di mitigazione del cambiamento climatico, piani d’azione per il calore (ad esempio un sistema di allarme rapido), pianificazione urbana e strutture verdi, programmi di sostegno sociale, servizi medici e sanitari pubblici, sensibilizzazione educativa e coinvolgimento della comunità".
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ReBuild 2024, Cugno (Thales Alenia Space Italia):...
Il vicepresidente del dominio esplorazione scienza: “Potenziali sinergie e contaminazioni reciproche di estrema attualità”
“Oggi più che mai, con lo sviluppo che stanno prendendo le attività di esplorazione spaziale e in genere nello spazio, il coinvolgimento di aziende non space che hanno tecnologie che possono portare un valore aggiunto ai programmi spaziali e viceversa, è estremamente di attualità ed estremamente importante. Questo vale anche per quello che è il settore delle costruzioni dove si possono valutare le potenziali sinergie e contaminazioni reciproche sia per gli interni degli habitat sia per lo sfruttamento delle risorse presenti nello spazio. Soprattutto quando si dovranno sviluppare le infrastrutture sulla superficie della Luna”. Con queste parole, Walter Cugno, vicepresidente del dominio esplorazione scienza di Thales Alenia Space Italia, è intervenuto al Panel “Abitare e vivere nello Spazio. La sfida di chi costruisce infrastrutture per altri pianeti”, uno dei tanti appuntamenti previsti alla decima edizione di ReBuild - Meeting the next built environment, la manifestazione dedicata all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito, in svolgimento al Centro congressi di Riva del Garda il 14 e 15 maggio 2024.
“Sarà estremamente necessario utilizzare le risorse disponibili in loco - riprende Cugno - Valutare quanto è disponibile nell'immobiliare, nelle aziende di costruzioni sulla terra e quanto di queste tecnologie sono sviluppabili ulteriormente per un utilizzo in ambienti spaziali, con le caratteristiche estremamente pesanti che hanno sullo sviluppo di qualsiasi infrastruttura spaziale, diventa molto importante. È un valore aggiunto per entrambe”, conclude.
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ReBuild 2024, Bonatta (Itas Assicurazioni):...
Così il direttore Real Estate del gruppo Itas Assicurazioni alla seconda giornata di ReBuild sulla realizzazione di building a destinazione mista a Trento
“La nostra case history di realizzazione dell’ultima parte del quartiere Le Albere a Trento ci ha visto partecipi nella costruzione di un building a destinazione mista, sia per uffici che per eventi, all’interno del quale sono state fatte valutazioni Esg molto complete”, spiega Alessandro Bonatta, direttore Real Estate e sostenibilità del gruppo Itas Assicurazioni, durante la decima edizione di ReBuild, la fiera dedicata all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito in svolgimento al Centro congressi di Riva del Garda. Bonatta entra nel merito: “Non solo valutazioni ambientali, ma anche social, con il coinvolgimento nella realizzazione di progettisti e imprese locali. Parte degli spazi sono destinati a eventi, a comunità e società. Abbiamo infatti realizzato un auditorium con 250 posti a sedere e un rooftop per eventi. Tutto questo lo abbiamo fatto rispettando anche i criteri di economicità e redditività, che dobbiamo attribuire a tutte iniziative immobiliari che facciamo”, ha concluso.