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Saldi invernali al via il 5 gennaio
Le Regioni hanno confermato la data di avvio
La Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni, che si è riunita il 21 novembre, ha accolto le richieste della maggioranza delle associazioni di categoria più rappresentative a livello nazionale, confermando venerdì 5 gennaio 2024 come data di inizio dei saldi invernali. Lo annuncia il Coordinatore della Commissione Sviluppo economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Andrea Maria Antonini, che, lo scorso 16 novembre, aveva indetto un tavolo tecnico per fare chiarezza in materia e per ascoltare le istanze delle realtà associative nazionali.
Al termine dell’incontro, tranne la Confesercenti - che aveva richiesto di posticipare l’inizio della data dei saldi invernali alla prima settimana di febbraio - tutte le altre Confcommercio, Federdistribuzione, Confimprese, Ancc-Coop, Ancd-Conad si sono espresse per il mantenimento della data prevista nell’accordo relativo agli 'Indirizzi unitari delle Regioni sull’individuazione della data di inizio delle vendite di fine stagione', (approvato in data 24 marzo 2011) che individua nel primo giorno feriale antecedente l’Epifania la data di inizio dei saldi invernali.
“Dalla riunione del 16 novembre è emersa, comunque, la volontà condivisa da parte di Istituzioni e Associazioni di categoria di rivedere – già in un prossimo futuro – i contenuti di tale intesa nazionale, sulla base anche degli evidenti cambiamenti climatici che stanno condizionando, e non poco, la programmazione delle attività commerciali del nostro Paese”, spiega il coordinatore della Commissione Sviluppo Economico della Conferenza Regioni, Andrea Maria Antonini. “Convocheremo già all’inizio del prossimo anno – evidenzia Antonini - un tavolo di confronto con tutte le Associazioni in cui chiederemo loro una proposta unitaria al riguardo”.
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Omofobia, Mattarella: “Inaccettabili aggressioni e...
Il messaggio del presidente della Repubblica in occasione della Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Transfobia e la Bifobia: "Intolleranza lacera convivenza democratica. Basta discriminazioni, non rassegniamoci a brutalità"
"I principi di eguaglianza e non discriminazione, sanciti dalla nostra Costituzione, sono un presupposto imprescindibile per il progresso di qualsiasi società democratica e per la piena realizzazione di ogni persona umana. Sono più di sessanta i Paesi nel mondo in cui l'omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte". Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Transfobia e la Bifobia.
"L'intolleranza per il diverso, l'indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica", rimarca il Capo dello Stato.
"L'Italia - continua Mattarella - non è immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d'odio, aggredite verbalmente e fisicamente. Non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità. La violenza dei giudizi, di cui tanti cittadini sono vittime solo per il proprio orientamento sessuale, rappresenta un'offesa per l'intera collettività".
"L'impegno delle Istituzioni deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità", conclude il Capo dello Stato nel suo messaggio.
Economia
Festival lavoro, De Luca (consulenti): “Sarà momento...
Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, aprendo la quindicesima edizione del Festival del lavoro alla Fortezza da Basso a Firenze
"Ci aspetta un lungo momento di confronto e scambio. Questo è un popolo che supera tutte le difficoltà grazie alla forza del pensiero e riesce a trovare sempre il modo per dare il proprio contributo per lo sviluppo del Paese". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, aprendo la quindicesima edizione del Festival del lavoro alla Fortezza da Basso a Firenze.
"Oggi le aziende - continua- offrono lavoro ma non trovano personale perchè non ci sono competenze. E quindi il tema è la formazione. L'intelligenza artificiale? Sarà un modo di aiuto indiretto perchè obbligherà tutti ad adeguarsi pena essere esclusi dal mercato. Tutti dovranno adeguare le loro competenza al rialzo, per superare la ripetitività e puntare sulle specializzazioni".
E sul tema degli infortuni De Luca ha sottolineato che "va bene il rafforzamento della vigilanza ma davanti a 24 milioni di rapporti di lavoro serve la cultura della prevenzione non bastano le ispezioni".
“La sicurezza sul lavoro, così come l’intelligenza artificiale sono, insieme all’etica, le tre parole chiave della 15ma edizione del Festival del Lavoro, nel corso della quale, insieme ad esperti, accademici, politici, rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali analizzeremo le transizioni in atto nel mercato occupazionale e le modalità con cui l’intelligenza artificiale potrà affiancare professionisti, imprenditori e lavoratori nei prossimi anni. Senza intaccare le tutele e garantendo le migliori condizioni per lavorare in sicurezza”. E' quanto ha affermato il presidente del Consiglio Nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca, commentando il sondaggio demoscopico condotto dall’Istituto Piepoli per il Festival del Lavoro, in programma da oggi al 18 maggio a Firenze, presso Fortezza da Basso.
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Slovacchia, premier Fico “stabile, ora può...
Le condizioni restano comunque gravi
Le condizioni di salute di Robert Fico sono ancora molto gravi, ma i medici sono riusciti a stabilizzarlo. Lo riferiscono i media slovacchi, citando il ministro della Difesa Robert Kaliňák e il presidente eletto della Slovacchia Peter Pellegrini, secondo cui "ieri il primo ministro non ha subito un'altra operazione, ora può parlare, ma riesce solo a pronunciare poche frasi".
Fico, ricoverato all'ospedale di Banska Bystrica dopo essere stato colpito da cinque spari, è stato sottoposto a un lungo intervento durato oltre 4 ore. "Fortunatamente l'operazione è andata bene e immagino che alla fine sopravviverà. Non è in pericolo di vita in questo momento", aveva assicurato il vice premier Tomas Taraba mentre il premier si trovava ancora in coma farmacologico dopo l'operazione.
L'aggressore: "Orgoglioso del mio gesto"
Intanto Juraj Cintula, l'uomo di 71 anni che mercoledì scorso ha sparato a Fico, avrebbe rivelato alla polizia di aver pianificato l'attacco pochi giorni prima. Lo riporta l'emittente Markiza, precisando che Cintula avrebbe anche dichiarato che il suo obiettivo non era quello di ucciderlo, ma solo di ferirlo, e si sarebbe detto orgoglioso del suo gesto. L'uomo, che da oltre 30 anni aveva regolare porto d'armi, è stato accusato di omicidio premeditato e rischia l'ergastolo.