Connect with us

Cronaca

Denatalità, la ricetta di Plasmon: “Pianificazione, azioni...

Published

on

Denatalità, la ricetta di Plasmon: “Pianificazione, azioni continue e monitoraggio dei risultati”

Per contrastare la denatalità serve una strategia di lungo periodo e il monitoraggio costante dei risultati. Parla da manager Luigi Cimmino Caserta, responsabile rapporti istituzionali di KraftHeinz Italia Plasmon, ma non è per deformazione professionale. La sua è una vera e propria ricetta

Denatalità, la ricetta di Plasmon: “Pianificazione, azioni continue e monitoraggio dei risultati”

Per contrastare la denatalità serve una strategia di lungo periodo e il monitoraggio costante dei risultati. Parla da manager Luigi Cimmino Caserta, responsabile rapporti istituzionali di KraftHeinz Italia Plasmon, ma non è per deformazione professionale. La sua è una vera e propria ricetta. Non solo perché l’azienda per cui lavora con i suoi biscotti – e non solo – ha accompagnato milioni di italiani durante l’infanzia (e talvolta anche nell’età adulta), ma anche perché la Plasmon da anni è impegnata a diffondere un cambiamento culturale ed economico affinché chi vuole avere figli ma non se la sente sia messo in condizione di farli.

Si tratta di un problema con molte radici e che quindi va affrontato da diverse angolature. Partendo da un assunto: la denatalità è un problema. Per capire perché, basta chiedersi, come ha fatto Cimmino Caserta rispondendo alle domande dell’Adnkronos, quale sia il modello che vogliamo avere nel nostro Paese: “Vogliamo avere un modello in cui l’assistenza sanitaria è garantita a tutti? In cui sarà possibile pagare le pensioni o avere una crescita del mercato del lavoro? E ancora, avere una maggiore produttività”? La denatalità, spiega il manager, “è solamente una spia rossa che sta aprendo, per fortuna, tutta una serie di considerazioni”.

Obiettivi annuali, azioni continue e monitoraggio

Ma a che punto siamo oggi e come ci siamo ritrovati nella situazione attuale, che vede l’Italia in pieno inverno demografico, con un tasso di natalità al 2023 pari a 1,2 figli per donna laddove il tasso di sostituzione, che consentirebbe a una popolazione di rimanere stabile, è di 2,1 figli per donna?

Dice Cimmino Caserta: “Purtroppo ci troviamo a gestire un momento che è frutto di qualcosa che è accaduto nel passato, cioè ragionare sempre per obiettivi di brevissimo periodo senza avere un disegno di medio o lungo periodo”. Che invece è proprio quello che serve: una visione nel tempo, in base a quella agire e poi andare “ogni anno a vedere quali sono le azioni che puoi fare per avvicinarti, e poi dopo un anno capisci se sei in linea o non sei in linea”.

“Se ad esempio, come ha detto anche l’Istat, l’obiettivo potrebbe essere 500mila nuovi nati entro il 2030, va stabilito cosa facciamo ogni anno, cosa ci aspettiamo e come misuriamo i risultati anno su anno”, spiega Cimmino Caserta, sottolineando: “La Meloni ha ragione nel dire ‘noi stiamo facendo delle attività, abbiamo inserito nelle leggi di bilancio degli aiuti e dei sostegni’, però il vero punto è, cosa ci aspettiamo che accada”?

Inoltre, evidenzia il manager, le azioni e l’impegno dovrebbero essere quotidiani: “Io sono d’accordo con Gigi De Palo quando dice che non dovrebbe organizzare gli Stati generali della Natalità perché dovrebbero essere un po’ tutti i giorni, perché non può essere che ci sia un momento all’anno in cui se ne parla ma poi alla fine si smette di ragionare. Se non c’è una priorità, se non c’è una cultura di andare in questa direzione è palese che fai molta fatica, ci vuole molto tempo e invece bisognerebbe mettere su una piccola task force”.

Abbiamo tutti gli ingredienti, ci manca la ricetta

Insomma, precisa Cimmino Caserta con una metafora che tornerà più volte durante l’intervista: “In questo momento abbiamo sul tavolo tutta una serie di ingredienti per fare un’ottima pietanza, però non abbiamo gli elementi per capire come dobbiamo metterli insieme, in quanto tempo e che cosa ci dobbiamo aspettare per ogni fase”.

Un approccio manageriale di cui Cimmino Caserta è consapevole, ma che ritiene indispensabile, perché sotto questo aspetto è un po’ come se fossimo all’anno se non zero, poco di più: “Noi siamo arrivati a un punto in cui ci siamo resi conto che c’è un problema senza che alla fine abbiamo messo le basi per cercare di contrastarlo questo problema. Il vero punto è chiedere il coinvolgimento di tutti e darsi degli obiettivi annuali. E questo è decisamente il ruolo importante che le aziende possono dare perché sono abituate a ragionare in questo modo”.

Eppure, il governo Meloni ha fatto una priorità della natalità e ha messo in campo diverse iniziative, come lei stessa ha ricordato durante un recente convegno romano dedicato proprio alla transizione demografica e al futuro. Un’occasione in cui ha anche sottolineato come ci siano sì ragioni economiche dietro i desolanti tassi di natalità italiani (ed europei, perché nel Vecchio Continente siamo in ‘buona compagnia’) ma soprattutto, a suo dire, culturali, ovvero una narrazione che negli ultimi decenni ha reso non fare figli una scelta di libertà e fare figli una cosa fuori moda.

Ma è proprio così?

Fare figli: un problema culturale ed economico

A tal proposito Cimmino Caserta precisa: “Gli ambiti sono diversi perché c’è certamente un aspetto culturale, ma noi abbiamo fatto anche delle survey proprio sul target dei giovani ed emerge il punto che l’incertezza del futuro, oltre alla sostenibilità finanziaria, è vincolante e prioritaria rispetto alla scelta di fare o meno un figlio”. Continua il manager: “Dove sono d’accordo certamente con la Meloni è che bisogna cambiare la narrazione che un figlio sia un problema quando il figlio è una ricchezza, non solo per i genitori ma anche per la collettività, perché avere una forza lavoro, avere un cittadino in più, significa creare futuro anche per il Paese in cui viviamo”.

“Quindi – prosegue – è il motivo anche per cui noi siamo scesi in campo da una parte per le nostre persone, cercando di mettere delle azioni con una parental policy che andasse proprio nella flessibilità, sulla genitorialità condivisa con supporti economici e sulla formazione, perché appunto, è un tema certamente anche culturale”.

E se la narrazione è importante, si parte cominciando a parlarne in maniera serena: “Noi stiamo cercando di proporci anche in ambienti pubblici, istituzionali in cui ne parliamo in termini estremamente positivi, con l’impegno di voler contribuire anche un po’ al sistema Paese”.

Sempre rispettando le posizioni di chi la pensa diversamente e fa altre scelte ma, e questo è un punto su cui Cimmino Caserta insiste più volte, chi invece vuole fare figli deve essere messo in condizioni di poterlo fare: “E’ normale che ci siano persone che in autonomia decidono di non volere un figlio, però molti ci dicono ‘Vorrei ma non mi sento in condizione perché non ho fiducia nel futuro, non ho una possibilità finanziaria, non riesco a bilanciare vita privata e lavoro’, e noi quindi internamente stiamo intervenendo in questa direzione. Esternamente stiamo proponendo delle soluzioni al legislatore dicendo che le soluzioni già ci sono, occorre solo fare in modo di mettere in fila tutto”.

Le aziende hanno già soluzioni da proporre

Proprio dalle aziende infatti arrivano delle buone pratiche che andrebbero esportate, afferma Cimmino Caserta, “in modo tale che il legislatore possa catturarle come azioni per migliorare la traiettoria. Già nella legge di bilancio 2024 alcune delle azioni che sono state promosse sono esattamente in linea con quello che noi stiamo facendo come azienda. È uno di quegli ambiti in cui copiare le cose fatte bene non è vietato, anzi è raccomandato”.

Tra le buone pratiche messe in campo dalla Plasmon ci sono misure davvero incisive, disegnate secondo i pilastri emersi dall’ascolto dei dipendenti. In primis la flessibilità, quindi la possibilità di conciliare il lavoro con la vita personale: smart working, permessi retribuiti per le visite mediche, lavoro 4 giorni su 5 a stipendio pieno per la donna che rientra dalla maternità. Poi la genitorialità condivisa: un’integrazione alla maternità al 100%, 60 giorni pagati al 100% per il secondo caregiver, integrazione di congedo parentale di 5 mesi al 60% per la donna. E ancora, asili nido pagati fino a tre anni di vita del bambino, e poi tutte le spese educative, sull’ordine di 4- 500 euro al mese, dai quattro ai dieci anni. Infine, per i primi 1000 giorni dei bambini è prevista una dotazione di prodotti alimentari, ovviamente aziendali.

Misure che hanno risvolti positivi anche sul lavoro, sottolinea il manager: “Se vuoi persone che siano ingaggiate rispetto a quello che fanno e che identifichino anche un valore nell’azienda nella quale lavorano, queste devono sentirsi bene, quindi è palese che se tu le metti in queste condizioni hai anche persone che decisamente producono molto di più rispetto alla media”.

Ma aziende come la Plasmon possono fare qualcosa anche per cambiare la narrazione culturale: “Abbiamo ad esempio fatto fare un book dove le persone sanno esattamente cosa dice la legge e anche questo a livello culturale aiuta. Poi abbiamo attivato dei percorsi personalizzati di mentoring e coaching non solo legati alla donna o al compagno che sta per diventare papà o mamma, ma anche ai manager, perché non sempre si è preparati a gestire un proprio collaboratore che sta per avere un figlio o una donna che va in maternità”.

“Ecco, questo cambia la narrazione, praticamente diventa una ricchezza avere un bambino on una bambina, perché predispone le persone ad avere una maggior armonia in campo sua personale e professionale, e questo non lo sta facendo solo Plasmon, lo stanno facendo tanti”.

Tanti ma non tutti: l’Italia è un Paese di piccole e medie imprese, questo può comportare maggiori difficoltà, culturali o economiche, nell’introdurre misure di welfare?

“Certamente sì – spiega Cimmino Caserta -. Il punto dell’incentivo istituzionale è proprio quello”. Ovvero, arrivare a far sì che anche la piccola azienda che ha difficoltà lo faccia perché gli conviene ed è facilitato a farlo.

Fare rete per incidere tutti insieme

Un altro aspetto fondamentale della ricetta per contrastare la denatalità, secondo il manager Plasmon, è “evitare gli approcci a silos”, e invece fare rete, “mettendo in comune le esperienze e gli sforzi tra aziende, società civile e tutti gli stakeholder che in qualche modo possono fare qualche cosa”. Fondamentale anche il ruolo delle Regioni, perché solo attraverso loro si scende nel concreto.

Proprio con questi obiettivi, Plasmon ha creato la Rete Adamo, che a febbraio ha compiuto un anno e che mette insieme aziende (coinvolte anche Chicco ed Edenred), istituzioni, società civile, mondo scientifico. Spiega Cimmino Caserta: “Quello che indubbiamente sta accadendo è che c’è un grosso movimento con molte realtà che vogliono avere un ruolo da protagonista, scendere in capo, per cambiare la traiettoria di questo Paese. Non a caso abbiamo fatto questo docufilm emozionale veramente forte, impattante, che ti dice ‘Guarda, un giorno ci sarà l’ultimo bambino, la vogliamo cambiare questa traiettoria o no?’. Per fare questo bisogna accelerare”.

Il docufilm a cui fa riferimento Cimmino Caserta si intitola ‘Adamo 2050’, e immagina che nel 2050 nasca l’ultimo bambino, Adamo appunto, che si troverà nella più completa solitudine. Un tema trattato dalla ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella durante il convegno romano citato prima: la rete familiare si sta assottigliando e sta diventando sempre più scarna, e questa è una perdita di relazioni sociali primarie che impoverisce la vita delle persone. Cimmino Caserta concorda: “Sono ricchezze che non hanno prezzo”.

E se la premier Meloni ha detto che vorrebbe “un mondo dove essere padre non sia fuori moda, e essere madri sia un valore socialmente riconosciuto e valorizzato”, qual è invece il mondo che vorrebbe la Plasmon?

Un mondo in armonia, dove la genitorialità è condivisa e c’è apertura e accettazione verso tutte le realtà multiculturali, perché ormai c’è una realtà internazionale e l’accettazione come base. Quindi non mi sento di dire il modello debba essere uno solo”, conclude Cimmino Caserta.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Cronaca

Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 3 maggio...

Published

on

Nessun '6' né '5+' al concorso del Superenalotto di oggi

Schedine del superenalotto

Nessun '6' né '5+' al concorso del Superenalotto di oggi, nell'estrazione del 3 maggio 2024. Si torna a giocare domani, per l'ultimo concorso della settimana in programma sabato 4 maggio.

Con quali punteggi si vince

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:

- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;

- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;

- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;

- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;

- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.

Ho vinto o no?

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.

Quanto costa una schedina

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.

La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.

La combinazione vincente di oggi

Ecco la combinazione vincente: 17, 23, 43, 48, 52, 66, Numero Jolly 88, Superstar 3. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei 6 è di 99.100.000.

Continue Reading

Cronaca

Influenza 2024, stop alla sorveglianza: oltre 14,5 milioni...

Published

on

Registrati 226mila casi nell'ultima settimana. Pregliasco: "Ne avremo almeno altri 500mila". Ciccozzi: "Brutta stagione con molti morti"

Malato a letto con influenza  -

Sono oltre 14,5 milioni (14.598.000 per la precisione), gli italiani colpiti da influenza e virus 'cugini', Covid compreso, nella stagione 2023-2024. Un dato da considerarsi definitivo almeno ufficialmente, perché "con la diciassettesima settimana" dell'anno "si conclude la sorveglianza RespiVirNet" curata dall'Istituto superiore di sanità.

Nell'ultima settimana analizzata, quella compresa dal 22 al 28 aprile, "i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all'intera popolazione italiana, sono circa 226.000", si legge nei report. "In quest'ultima settimana - certifica l'Iss - l'incidenza delle sindromi simil-influenzali in Italia" scende con maggiore decisione e "raggiunge la soglia epidemica basale, con un livello pari a 3,8 casi per mille assistiti (4,5 nella settimana precedente)".

"Nei bambini sotto i 5 anni di età", la fascia più contagiata, "l'incidenza è di 11,7 casi per mille assistiti (13,4 nella settimana precedente)", si legge nell'ultimo bollettino. "In 7 Regioni il livello dell'incidenza è ancora sopra la soglia basale: Lombardia, Pa di Bolzano, Pa di Trento, Marche, Abruzzo, Campania e Sardegna. Valle d'Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet", ricorda l'Iss che rivolge "un grazie a tutti i medici e pediatri, ai referenti regionali e aziendali, ai laboratori di riferimento regionale e al ministero della Salute per il prezioso contributo e per il costante impegno".

Pregliasco: "Stagione record"

L'influenza 2023-2024 non è finita. "In 7 regioni l'incidenza resta sopra la soglia epidemica". Significa che "ci dobbiamo aspettare ancora almeno altri 500mila casi, comprensivi di un mix di virus", è la previsione di Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano, che fa il punto su quella che "è stata l'influenza peggiore degli ultimi 15 anni", spiega l'esperto all'Adnkronos Salute, il cui impatto "sarebbe potuto essere sicuramente minore, in termini di complicanze e mortalità, se fossimo riusciti a vaccinare di più".

"RespiVirNet - ricorda il medico - è un'implementazione della rete" dei medici sentinella "Influnet, che io stesso ho contribuito a fondare e che poneva l'accento soprattutto sull'influenza. Ora, grazie ai nuovi metodi di indagine, si è riusciti a essere più ampi osservando la rilevanza complessiva sì dell'influenza, sì della co-presenza del Covid, ma anche di altri virus come il respiratorio sinciziale" Rsv, nonché degli altri ingredienti di un cocktail che include "rhinovirus, metapneumovirus, enterovirus, adenovirus", elenca Pregliasco, invitando a fare tesoro di questa "stagione non da poco: spero possa essere valorizzata ulteriormente l'importanza della vaccinazione - auspica - contro l'influenza e contro Covid, ma nel prossimo futuro anche contro l'Rsv con lo stesso target di soggetti fragili".

Ciccozzi: "Brutta stagione, ha fatto molti morti"

Quella 2023-2024 "è stata una delle più brutte stagioni influenzali, ha toccato il picco di 18 casi per mille pazienti, un numero molto alto. Non è stata banale, perché ha fatto molti decessi" . Sottolinea con l'Adnkronos Salute l'epidemiologo Massimo Ciccozzi. "E poi si è prolungata molto per l'altalena climatica che non ha mandato via né l'influenza né gli altri virus respiratori, pensiamo nei bambini il virus sinciziale respiratorio. Sono problematiche ancora presenti anche se siamo a maggio. Abbiamo avuto un enorme numero di casi rispetto al passato, questo - ammonisce Ciccozzi - ci deve far ricordare sempre la necessità dei vaccini che vanno fatti ad ottobre e sono raccomandati soprattutto per i fragili e gli anziani".

Continue Reading

Cronaca

Sequestro palestra ‘antiracket’, Valeria...

Published

on

La testimone di giustizia ha chiesto di essere sentita dai pm e dalla commissione antimafia regionale siciliana, che l’ha convocata per martedì prossimo

Sequestro palestra 'antiracket', Valeria Grasso: ''Dimostrerò mia estraneità''

Ha chiesto di essere sentita dai pm e dalla commissione antimafia regionale siciliana, che l’ha convocata per martedì prossimo, la testimone di giustizia Valeria Grasso indagata dalla procura di Palermo nell’inchiesta che ha portato al sequestro della 'palestra antiracket'. Una struttura che era gestita dall’imprenditrice siciliana che negli anni duemila si è ribellata al pizzo facendo arrestare alcuni esponenti del clan Madonia. Ora alla donna i magistrati palermitani contestano l’accusa di invasione di edificio: secondo gli inquirenti la donna avrebbe, infatti, occupato per anni abusivamente i locali di via Dominici, confiscati anni prima alla criminalità organizzata. Accuse che Valeria Grasso respinge con fermezza. “Sono pronta a dimostrare la mia totale estraneità, documenti alla mano, a ciò che mi viene contestato, non si è trattato di un’occupazione abusiva”, dice all’Adnkronos la testimone di giustizia. “Non sono come è stata scritto una ‘paladina dell’antimafia’, ‘la paladina di destra’. Io alla mafia ho risposto con un atto di coraggio che mi ha cambiato la vita”.

Secondo l’accusa, Valeria Grasso, nella qualità di presidente dell'associazione Legalità e Libertà, sin dal 2014 avrebbe dunque occupato “sine titulo” i locali su cui pendeva un’ordinanza di sfratto. “Io non ho occupato nulla. Io ho denunciato i Madonia all’interno di quell’immobile. Con le mie denunce l’ho sottratto alle mafie”, sottolinea. “Ero lì da prima con un contratto di locazione. Poi avevo presentato nel 2013 un progetto sulla palestra che mi è stato approvato e a cui ha fatto seguito nel 2014 un’inaugurazione alle presenza delle autorità, con magistrati, sindaci, scuole. Nessuno mi ha mai chiesto un atto formale di assegnazione. Quando un anno fa ho chiesto spiegazioni al servizio centrale di protezione su cosa stesse succedendo mi è stato detto che ero vittima di un errore burocratico. Ora mi ritrovo descritta come una delinquente mentre io i delinquenti li ho denunciati”.

Ad assistere Valeria Grasso ora c’è l’avvocato Salvatore Asole che nei prossimi giorni presenterà un’istanza di revoca del sequestro al gip. “Quello che mi chiedo è: ma se l’intimazione di sfratto risale al 2014 perché la comunicazione di occupazione abusiva arriva solo 9 anni dopo? C’è una stata mancanza anche da parte dell’agenzia che gestisce il bene?”, dice il penalista. L’immobile, secondo quanto riportato nel decreto di sequestro preventivo , avrebbe anche subito modifiche di “carattere urbanistico edilizio mai denunciate". Accusa a cui la donna replica spiegando che “il custode giudiziale che ha redatto la relazione in cui si fa riferimento all’occupazione abusiva è lo stesso che ha autorizzato i lavori che ora mi vengono contestati. Una situazione surreale”, sottolinea.

“E io nella giustizia ho sempre creduto e continuo a credere e per questo sono pronta a farmi sentire per chiarire”, dice la testimone di giustizia che dal prossimo luglio, dopo che il Tar ha respinto il suo ricorso avrà la scorta solo quando sarà in Sicilia. “Una situazione paradossale che abbiamo segnato al ministero dell’Interno e alla prefettura - dice il suo avvocato - Resta una persona fortemente esposta, che ha ricevuto diversi episodi di minacce negli ultimi anni. Ci opporremo all’allentamento della scorta anche con un ulteriore ricorso sperando che nel frattempo qualcuno risponda alle nostre segnalazioni”.

Continue Reading

Ultime notizie

Cronaca3 ore ago

Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 3 maggio...

Nessun '6' né '5+' al concorso del Superenalotto di oggi Nessun '6' né '5+' al concorso del Superenalotto di oggi,...

Spettacolo3 ore ago

David Donatello, Paola Cortellesi e C’è ancora domani...

Subito 3 riconoscimenti per il film campione d'incassi Subito 3 premi per C'è ancora domani, il film di Paola Cortellesi,...

Sport4 ore ago

Susanna Erbstein: “a 75 anni da tragedia Superga mio...

Parla la figlia dell'allenatore della squadra di calcio vittima della tragedia aerea del 4 maggio 1949: "finalmente avrà il suo...

Spettacolo4 ore ago

Renato Raimo, tanti progetti e nuovo ruolo nella serie Il...

Tanti impegni vedono come protagonista Renato Raimo, apparso di recente nell’ottava stagione de Il Paradiso delle Signore, la fiction daily...

Spettacolo4 ore ago

La nuova edizione di NYCANTA: la musica vola a New York

La XVI Edizione di NYCANTA s’avvicina, portando con sé l’essenza della musica italiana fino al cuore pulsante di New York....

Spettacolo4 ore ago

Grande successo per “Casa Mariù” su tele A

Grandissimi riscontri per “Casa Mariù”, il programma mattutino di tele A condotto dalla bravissima Mariù Adamo. Talk show e contenitore...

Spettacolo4 ore ago

Puro Lino al 100%”: Lino Barbieri Torna in Scena al Teatro...

Lino Barbieri, uno dei nomi più rispettati e apprezzati nel panorama teatrale italiano, è pronto a catturare nuovamente l’attenzione del...

Esteri5 ore ago

Aviaria, ecco i sintomi del primo uomo infettato

Epidemia tra i bovini in Usa, lavoratore del settore lattiero-caseario contagiato in Texas Una congiuntivite con emorragia a entrambi gli...

Sport5 ore ago

Gp Miami, Verstappen leader nelle libere e Leclerc flop

La Ferrari del monegasco si ferma dopo un testacoda Max Verstappen vola, Charles Leclerc stecca con la Ferrari rossa e...

Ultima ora5 ore ago

Gazprom, la mega perdita del gigante del gas pesa...

Pesano le sanzioni dell'Europa e lo stop quasi totale alle forniture Un primo, evidente, segnale di sofferenza per l'economia russa....

Sostenibilità5 ore ago

Sostenibilità, Mondo (Bper): “Siamo partner delle pmi...

"Creato prodotti di finanziamento che vogliono supportare imprese e aiutarle a progredire" "Bper Banca vuole essere un partner delle piccole...

Sostenibilità5 ore ago

Sostenibilità, Previati (Assonebb): “Migliorare...

Il presidente Assonebb: "Esiste relazione positiva tra livello di educazione finanziaria e sensibilità ai temi sostenibilità" "Aumentare il livello di...

Politica6 ore ago

Europee, la simulazione: boom Fratelli d’Italia, Pd...

La distribuzione dei seggi se si votasse oggi, i dati sulla base dei sondaggi Boom Fratelli d'Italia, Pd stabile, Lega...

Cronaca6 ore ago

Influenza 2024, stop alla sorveglianza: oltre 14,5 milioni...

Registrati 226mila casi nell'ultima settimana. Pregliasco: "Ne avremo almeno altri 500mila". Ciccozzi: "Brutta stagione con molti morti" Sono oltre 14,5...

Sport6 ore ago

Euro 2024, Uefa: saranno convocabili fino a 26 giocatori

Lo ha deciso il comitato esecutivo, riunito oggi a Nyon Il comitato esecutivo dell'Uefa, riunito oggi a Nyon, ha deciso...

Cronaca6 ore ago

Sequestro palestra ‘antiracket’, Valeria...

La testimone di giustizia ha chiesto di essere sentita dai pm e dalla commissione antimafia regionale siciliana, che l’ha convocata...

Cronaca7 ore ago

Strage Fidene, ministri Piantedosi e Crosetto chiamati a...

I giudici hanno ammesso la richiesta avanzata da una delle parti civili di sentire i titolari dei dicasteri I ministri...

Economia7 ore ago

Bonus verde, come funziona

La detrazione Irpef va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di...

Cronaca7 ore ago

Bari, Commissione Antimafia convoca audizione Emiliano per...

L'audizione è fissata per le ore 10.30 La Commissione parlamentare Antimafia ha convocato in audizione il presidente della Regione Puglia...

Cronaca7 ore ago

Il ‘Castello delle cerimonie’ dovrà pagare un...

Le condizioni del Comune di Sant'Antonio Abate all'hotel La Sonrisa L'hotel La Sonrisa, divenuto noto come 'Il Castello delle cerimonie'...