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Energia, Axpo partecipa a progetto produzione idrogeno verde in Abruzzo
Accordo con Infinite Green Energy
Axpo annuncia di essere entrata a far parte di un progetto su scala commerciale per la produzione di green hydrogen in Abruzzo. Utilizzando le strutture industriali esistenti a Corfinio, Axpo - si sottolinea in una nota - si affianca a Infinite Green Energy (IGE), che ha dato il via al progetto, per produrre più di 12 tonnellate di idrogeno al giorno che contribuiranno alla decarbonizzazione delle attività di aziende nei settori ‘hard-to-abate’ e dei trasporti. Il progetto include un elettrolizzatore da 30 MW alimentato da un impianto fotovoltaico da 45MWp, rendendolo uno dei più grandi impianti di produzione di idrogeno verde in Italia
Axpo e l'azienda australiana di idrogeno verde Infinite Green Energy hanno firmato un Accordo di Sviluppo Congiunto (Joint Development Agreement, JDA) per il Progetto Idrogeno Valle Peligna, in Abruzzo. Il JDA delinea la partnership strategica, il design avanzato e gli investimenti nell'impianto, che contribuirà alla decarbonizzazione delle industrie nel Comune di Corfinio. Quella che sarà una delle più grandi strutture commerciali di idrogeno verde in Italia, fornirà green hydrogen a clienti nei settori industriale e dei trasporti. L’impianto fornirà anche energia elettrica rinnovabile alla rete locale entro la seconda metà del 2025.
Commentando l'accordo Guy Bühler, Head of Hydrogen di Axpo, sottolinea come " la produzione di idrogeno verde avrà un ruolo importante nell'accelerazione della transizione energetica, che è al centro della strategia aziendale di Axpo, creando al contempo opportunità per persone e imprese." “Investire su nuove forme di energia rinnovabile è uno dei capisaldi della strategia di sviluppo di Axpo” - dichiara Simone Demarchi, Amministratore Delegato di Axpo Italia. “Vedere il nostro Paese protagonista di opportunità così importanti per una crescita che metta al centro l’energia green, è al contempo un grande onore e una responsabilità nei confronti di comunità, aziende e persone”.
Da parte sua il CEO di IGE, Stephen Gauld evidenzia come "la collaborazione con una società energetica internazionale come Axpo continuerà a rafforzare la fiducia dei nostri azionisti e partner strategici. La partnership sottolinea l'impegno di IGE non solo nella lotta ai cambiamenti climatici, ma anche nella realizzazione di un futuro energetico sostenibile, creando nuovi posti di lavoro nelle nostre comunità locali che trarranno beneficio dalla produzione di energia verde." Inoltre, IGE sta già discutendo con i produttori di truck a idrogeno riguardo alle possibili applicazioni nel settore del trasporto.
Il progetto Valle Peligna vedrà un iniziale acquisto di energia verde da parte di Etex, uno dei principali fornitori europei di prodotti per l’edilizia a base di gesso. La fornitura di energia verde per alimentare le linee di produzione nelle sue fabbriche aiuterà anche l’azienda a raggiungere l'obiettivo di sostituire l'uso del gas naturale con l'idrogeno. Nel complesso, IGE stima un risparmio annuale di emissioni di CO2 dal progetto di circa 67.000 tonnellate, comprese quelle provenienti da settori ‘hard-to-abate’.
Il progetto Valle Peligna Hydrogen prevede un elettrolizzatore da 30 MW in grado di produrre fino a 4.200 tonnellate di idrogeno all'anno, che equivalgono ad un risparmio di circa 18 milioni di litri di carburante diesel. Da quando IGE ha lanciato il progetto, 18 mesi fa, le autorità locali hanno denominato l'area 'Valle dell'Idrogeno'.
Lo sviluppo potrebbe anche includere una stazione di rifornimento di idrogeno. Una ulteriore possibilità è rappresentata da un contributo allo sviluppo della Rete di Trasporto Transeuropea dell'Unione Europea, in cui le stazioni di idrogeno dovranno essere posizionate ogni 200 chilometri entro il 2030
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Bonus verde, come funziona
La detrazione Irpef va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo
Il bonus verde è una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi: sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi; realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
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Barbano si insedia al ‘Messaggero’: “Il...
Da oggi alla direzione del quotidiano, dove succede a Massimo Martinelli
"Con emozione torno nel gruppo editoriale in cui ho lavorato per ventidue anni, a dirigere il giornale in cui ne ho trascorsi tredici, cinque dei quali da vicedirettore. Rientrare nello storico palazzo di via del Tritone e ritrovare la redazione appassionata e competente che ho lasciato dodici anni fa, irrobustita da tanti giovani talenti, è un'emozione che mette i brividi e, insieme, dà l'energia necessaria a una sfida tanto grande". Comincia così il fondo di Alessandro Barbano, da oggi alla direzione del 'Messaggero', dove succede a Massimo Martinelli.
"La mia nuova avventura inizia in un tempo di transizione - scrive Barbano - L'Italia si rimette in moto dopo un decennio che ha visto per due volte la lesione della fisiologia parlamentare, surrogata da governi tecnici. Ma è ancora un Paese dove si parla più di quanto si fa. L'eccesso di parola ha due forme: la politicizzazione, per cui tutto si declina in politica; e la polarizzazione, per cui il reale, e da tempo anche il virtuale, si raccontano in bianco o in nero". "Dietro l'illusione di una libertà di pensiero aperta a tutti, il virus dell'opinione fa una democrazia senza qualità", sottolinea il direttore del Messaggero, spiegando che se "l'Italia è un Paese dove il discorso pubblico è malato", ciò nonostante "da due anni quello stesso Paese incattivito e sostanzialmente immobile (...) è tornato a muoversi".
"Nell'attuale assetto bipolare della politica non ci sono alternative al governo in carica", scrive Barbano, secondo cui "per l'inconciliabilità di programmi e linguaggi, l'opposizione è ancora lontana dal rappresentare un'opzione competitiva". Tuttavia "questa non è, da sola, una ragione sufficiente per considerare già vinta la sfida di Giorgia Meloni". "Noi - assicura Barbano - valuteremo ciò che accadrà con lo spirito critico e l'indipendenza che il Messaggero coltiva da sempre" e lo faremo "dal cuore della Capitale, in un punto di osservazione straordinario". "Un giornale critico, immedesimato ma indipendente, che non sta pregiudizialmente con nessuno", e che racconterà le notizie "nella loro complessità, con il rispetto e l'amore che si devono alle parole" con "il metodo del dubbio e della verifica". "Il lessico della verità è ragionevole misura delle cose. Sta qui il senso più profondo dell'impegno che assumo", conclude Barbano.
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Libertà di stampa, classifica 2024: Italia 46esima, perde 5...
World Press Freedom Index 2024, la classifica stilata da Rsf
Norvegia, Danimarca e Svezia sul podio del World Press Freedom Index 2024, la classifica della libertà di stampa stilata da Rsf. Ma bisogna scorrere la classifica e scendere fino al 46esimo posto per trovare l'Italia. Meglio fanno Tonga, Fiji, Slovenia. A chiudere la classifica, Afghanistan, Siria ed Eritrea, fanalini di coda rispettivamente ai posti numero 178, 179 e 180. Oggi, 3 maggio, si celebra la Giornata mondiale della libertà di stampa.
"Alcuni gruppi politici alimentano l’odio e la sfiducia nei confronti dei giornalisti insultandoli, screditandoli e minacciandoli - si legge nel report che accompagna la classifica di quest'anno - Altri stanno orchestrando un’acquisizione dell’ecosistema mediatico, sia attraverso media di proprietà statale sotto il loro controllo, sia attraverso media di proprietà privata attraverso acquisizioni da parte di uomini d’affari alleati. L’Italia di Giorgia Meloni (46esima) – dove un membro della coalizione parlamentare al potere sta cercando di acquisire la seconda più grande agenzia di stampa (Agi) – è scesa di cinque posizioni quest’anno".
In generale, però, Italia a parte, la situazione internazionale desta qualche preoccupazione perché "un numero crescente di governi e autorità politiche non stanno assolvendo al proprio ruolo di garanti del miglior ambiente possibile per il giornalismo e del diritto del pubblico ad avere notizie e informazioni affidabili, indipendenti e diversificate. RSF - si legge ancora nello studio - vede un preoccupante calo del sostegno e del rispetto per l’autonomia dei media e un aumento della pressione da parte dello Stato o di altri attori politici".