Connect with us

Ultima ora

Missili Houthi contro nave commerciale nel Mar Rosso

Published

on

L'attacco è avvenuto a 40 miglia nautiche a sud della città di Mocha, in Yemen

Miliziani Houthi - Afp

Una nave commerciale è stata attaccata dagli Houthi con due missili nei pressi della città di Mocha (Yemen), nel Mar Rosso. L'attacco, avvenuto a 40 miglia nautiche (circa 74 chilometri) a sud di Mocha, non ha causato vittime tra l'equipaggio, come pubblicato dall'organizzazione britannica United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto) su X.

L'agenzia britannica ha invitato tutte le navi a navigare con cautela nella zona e ha chiesto di notificare qualsiasi attività "sospetta". Finora né gli Houthi né il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) hanno commentato l'accaduto.

Gli Houthi, sostenuti dall’Iran, che dal 2015 controllano la capitale yemenita Sana'a e altre aree nel nord e nell’ovest del paese, hanno lanciato diversi attacchi contro navi collegate con Israele nel contesto dell’offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza, avviata dopo gli attacchi compiuti il 7 ottobre dal Movimento di Resistenza Islamica (Hamas).

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Salute e Benessere

Aviaria e rischio pandemia, l’Italia è pronta?

Published

on

L'epidemiologo Gianni Rezza all'Adnkronos Salute: "Piano pandemico aggiornato c'è, ma va approvato e ben finanziato". Il punto sulla trasmissione da uomo a uomo

Controlli medici per l'aviaria - Fotogramma /Ipa

Negli Usa il dibattito è già in corso: ci si sta preparando ad una eventuale pandemia di influenza aviaria? Se sulla rivista 'The Lancet' si evidenziano i passaggi fondamentali da non tralasciare - dal rapido sviluppo di test specifici H5 ad analisi virologiche continue per identificare i cambiamenti nel virus che potrebbero avere un impatto su adattabilità e trasmissibilità, dallo sviluppo e produzione di vaccini alla comunicazione chiara e trasparente col pubblico - esperti d'Oltreoceano come lo scienziato Eric Topol fanno notare che al momento "non si sta facendo tutto ciò molto bene" e occorre "prepararsi" alla possibilità di trasmissione dell'influenza aviaria di H5N1 da uomo a uomo. E l'Italia è pronta? "Noi dovremmo avere un piano pandemico aggiornato. Credo sia pronto, anche se non ancora approvato, mi sembra. Spero che avvenga presto, chiaramente con un finanziamento adeguato", evidenzia all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Gianni Rezza.

"Topol conosce gli Stati Uniti e sa meglio di noi quello che si sta facendo - riflette l'ex Dg Prevenzione del ministero della Salute, oggi docente straordinario di Igiene all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano - Ricordo, però, che negli Stati Uniti venne identificato il virus H1N1 nel 2009, che era emerso in Messico e venne identificato in California" e poi in altri Stati, prima di essere dichiarato pandemia. "Mi riesce dunque difficile pensare che i Cdc", Centri Usa per il controllo e la prevenzione delle malattie, "o chi per loro non siano in grado oggi di identificare terreni di trasmissione umana. Sul fatto della preparazione, invece, non so come si stanno muovendo" gli States. "In Italia il piano pandemico aggiornato dovrebbe essere pronto", in attesa di ok. "Quello che è importante è che si siano fatte delle esercitazioni, che ci siano scorte sufficienti di ciò che serve ed è chiaro che su questo fronte il fatto che ci sia stata una pandemia da poco aiuta, anche nella flessibilità per adattare le esigenze a un'epidemia".

Cosa si dovrebbe fare in caso di trasmissione interumana confermata su larga scala? "A quel punto - analizza Rezza - si dovrebbe attivare tutto in termini di risposta: scorte, anche di dispositivi di protezione, piano di distribuzione del vaccino, sistemi diagnostici per identificare prontamente un'eventuale circolazione anche nel nostro Paese. Tutte cose che sono previste anche in questo piano pandemico che spero sia approvato presto e, ripeto, con un finanziamento adeguato".

Sarà pandemia? Lo scenario futuro e il "finale non scontato"

Una pandemia da influenza aviaria H5N1, a così breve distanza da Covid, potrebbe verificarsi davvero? "Non è un finale scontato. La ritengo possibile, non so quanto probabile. Sono 20 anni che questo virus circola. Ora circola più frequentemente nei mammiferi, è vero, però si adatterà all'uomo tanto da essere trasmesso in maniera efficiente da persona a persona? Non lo sappiamo. E, pure se fosse, manterrà questa virulenza una volta che si trasmettesse da persona a persona? Gli allarmismi" senza elementi chiari "sarebbero deleteri. Gridare 'al lupo, al lupo' fa sì che nel momento in cui qualcosa succede davvero nessuno ci crede. Questo è da evitare, anche perché oggi non è che la gente debba fare qualcosa" per scongiurare eventuali rischi, "o debba spaventarsi per qualcosa particolare. Quello che è importante è che chi deve occuparsene sia pronto", spiega quindi Rezza che guarda agli scenari futuri.

E, all'Adnkronos Salute, traccia un quadro di quello che potrebbe accadere adesso, con il virus che circola sempre di più nei mammiferi, come le mucche da latte negli Usa. "Intanto - analizza - quello che conta è che" chi si dovrà eventualmente occupare della gestione di un evento simile "faccia ciò che bisogna fare per renderci pronti e non essere un passo indietro rispetto magari ad altri Paesi. Il problema oggi è, da una parte, evitare l'allarme e dall'altra essere preparati perché non c'è una scadenza delle pandemie", avverte l'ex Dg Prevenzione del ministero della Salute e super esperto di malattie infettive dell'Iss (Istituto superiore di sanità). "Potrebbe succedere un anno o il mese dopo, tanto più che si tratta di virus diversi: Covid era un coronavirus e questa sarebbe un'influenza. Però non è detto neanche che sia H5N1 la causa della prossima pandemia. Se si ricorda, nel 2009 tutti si aspettavano una pandemia d'origine aviaria che venisse da Est e arrivò una pandemia d'origine suina da Ovest. Non fu gravissima, gli anziani erano protetti".

Quindi, continua Rezza, "diciamo che l'epilogo pandemico non è ancora scritto, non è scontato, perché non abbiamo per ora un'evidenza di trasmissione dell'infezione da persona a persona. Il virus non sembra aver fatto quelle mutazioni che lo adattano del tutto all'uomo. Certo, ci sono notizie del fatto che ha circolato prima in un mammifero e dopo in un altro, c'è stato il caso umano segnalato negli Usa, il monitoraggio in corso su altre persone. Di fronte a tutto questo, le domande ci sono. Ma è una fase in cui non ci si deve sbilanciare, non per motivi diplomatici o per essere cauti, ma perché non ci sono degli elementi per dire che c'è una trasmissione in atto o escluderla. E' logico che chi deve occuparsene deve avere la massima attenzione, non c'è dubbio. Bisogna continuare a monitorare. Il caso di trasmissione interumana può anche verificarsi, ma se il virus non è ben adattato e non si trasmette in maniera efficiente da una persona all'altra, non avremo una trasmissione sostenuta". Il quadro "si dovrebbe definire e allora vedremo. Si dovrebbe pure, a un certo punto, chiarire il nodo dei casi sospetti. Per ora ci sono tutta una serie di domande che chiedono ancora delle risposte".

Vaccino pre pandemico, l'opzione c'è

Se dovesse servire un vaccino, nel caso in cui si sviluppasse un'epidemia di H5N1 nell'uomo, "il problema non sarebbe mettere a punto un vaccino contro un'influenza aviaria che si 'umanizzasse', quanto piuttosto produrlo su ampia scala in tempi rapidi. A questo proposito ci sono due aziende che già hanno prodotto dei vaccini pre-pandemici basati su H5. Se incominciasse a circolare una variante un po' diversa, potrebbe essere facilmente adattato. Non sarebbe un problema perché non siamo di fronte a un coronavirus, ma a un virus influenzale, sia pur aviario. E vaccini contro i virus influenzali ce ne sono ormai da decenni", spiega ancora Rezza.

"L'esperienza c'è, sappiamo come funziona - assicura -. Non ci troviamo di fronte a un virus completamente sconosciuto per il quale non ci sono stati vaccini mai adattati. Però è chiaro che la produzione su ampia scala non è uno scherzo. E infatti, l'Oms dice che ci vorrebbero 4-6 mesi per distribuire le dosi perché c'è uno 'scale up' della produzione da fare. Adesso ci sono anche piattaforme diverse e alle tecnologie classiche magari potrebbero aggiungersene anche altre. Intanto sulle classiche piattaforme ci sono almeno due vaccini pre-pandemici che potrebbero essere facilmente adattati".

"La partnership globale Cepi", Coalition for Epidemic Preparedness Innovations, "evidenziava che dobbiamo fare in modo che la prossima volta il vaccino lo si abbia in 100 giorni, perché ogni giorno in più conta. Il problema, in questo caso, sarebbe la produzione su ampia scala. Quanto all'Italia, quando ero al ministero opzionammo, in un joint program europeo, uno di questi vaccini pre-pandemici. E' chiaro che come Paese bisogna essere pronti. Ed essere pronti vuol dire anche avere l'opzione per eventuali vaccini pandemici".

Trasmissione da uomo a uomo, il punto

"Non è facile capire bene la situazione in questo momento" con il virus dell'influenza aviaria A H5N1. Ci sono diversi aspetti ancora da chiarire prima di sbilanciarsi su qual è il presente e quale sarà il futuro, spiega ancora Rezza. "Questo virus che ha come serbatoio naturale gli uccelli migratori ormai, circola almeno dal 2003, quindi 20 anni - ripercorre l'epidemiologo - A partire dal 2004-2005 cominciò a dare casi umani sporadici in persone che venivano a contatto con polli e volatili da cortile contagiati da uccelli migratori. Donne e bambini che si occupavano di questi animali da cortile, in Paesi in cui c'era un'economia di sussistenza basata su questo tipo di attività, si infettavano con un'elevata letalità. Sempre nel primo decennio degli anni 2000 vi fu il primo episodio di trasmissione interumana rilevante a Sumatra in Indonesia".

Era aprile-maggio 2006: "Una donna" che prese l'infezione da un animale ammalato "infettò 6 membri di una famiglia allargata e uno di questi a sua volta infettò un'altra persona, un altro componente della famiglia: tre generazioni di casi. Dopodiché la stragrande maggioranza di casi identificati da allora, alcune centinaia, sono casi in cui è avvenuto un passaggio di specie dall'animale all'uomo. Questo virus non ha mai acquisito, perlomeno finora, la capacità di trasmettersi da persona a persona in maniera efficiente", puntualizza Rezza. Il precedente di Sumatra "sembra essere l'episodio più importante. Va detto che anche altri virus aviari, per esempio l'H7N7, hanno dato dei piccoli focolai epidemici ma si sono fermati lì". Adesso che succede? "Da un po' di tempo questo virus comincia apparentemente a circolare tra i mammiferi: visoni, cani, gatti, e adesso nelle vacche, fra le quali negli Usa sembra esserci un'epidemia abbastanza estesa. Sempre negli Stati Uniti è stato identificato un caso umano, quella congiuntivite emorragica riportata sulla rivista 'Nejm'".

Ma adesso, continua, "è stato anche spiegato che ci sarebbero circa 300 casi sospetti sotto osservazione, monitoraggio e testing, però non sappiamo se alcuni di questi siano effettivamente positivi", ricorda Rezza. La stessa Oms, facendo il punto qualche giorno fa, aveva citato almeno 220 persone monitorate e 30 sottoposte a test, evidenziando anche che erano molte di più quelle esposte ad animali infetti e potenzialmente a rischio, quindi l'importanza che tutti venissero testati o monitorati. "Anche in questo caso vorrebbe dire poco il fatto che ci siano altri casi, ammesso che sia così - ragiona Rezza - perché resterebbe la domanda principale: se questi casi, cioè, sono dovuti a trasmissione interumana o sono comunque tutte persone che sono state a contatto con vacche infette. Vanno monitorati e testati, non è sicuro che siano casi di H5N1 e in ogni caso l'ipotesi che ci sia trasmissione interumana sarebbe ancora da verificare. Non da escludere - ammette - ma da verificare".

Cosa si sa sul virus H5N1 oggi, dopo la sua circolazione nei mammiferi? "Le analisi molecolari che hanno fatto, per esempio, alcuni biologi evoluzionisti inglesi non mostrano ancora un grande adattamento del virus all'uomo, sinceramente - osserva Rezza - Questo virus", secondo queste analisi condotte sulla sua evoluzione, "avrebbe ancora maggior affinità per i recettori 'profondi', quelli che si trovano nelle basse vie respiratorie. Difficile dire dunque cosa succederà. Ed è difficile dire se questo virus si adatterà all'uomo tanto da diventare trasmissibile da persona a persona. Si può escludere? No. Succederà sicuramente? Non lo sappiamo".

Un altro aspetto su cui si sofferma Rezza sono i timori espressi da alcuni esperti sul rischio che possa diffondersi un virus con una letalità elevata, anche del 50%. "Ma, ancora una volta, non è detto - precisa - Non è detto che un virus che si adatti all'uomo, dopo mantenga le caratteristiche di alta virulenza. Potrebbe farlo e potrebbe non farlo. Troppe certezze in questo momento non ne abbiamo. Un ultimo elemento è come si adatta un virus all'uomo. O si adatta facendo piccole mutazioni che gli conferiscono una maggiore affinità per i recettori delle alte vie respiratorie, della gola, in modo che si trasmetta più facilmente da persona a persona. Oppure, per esempio, in un ospite come il maiale, che è recettivo sia a virus umani che a virus aviari, potrebbe fare un riarrangiamento, quello scambio di segmenti genici che in genere i virus influenzali qualche volta fanno". Ecco quindi perché, per l'esperto, è presto per dire come andrà. "Al momento è una situazione in cui ogni allarmismo è fuori luogo, anche perché adesso non possiamo fare nulla se non osservare, monitorare, testare e prepararsi", conclude.

Continue Reading

Ultima ora

Terremoto, tremano ancora i Campi Flegrei: scossa magnitudo...

Published

on

Registrata dall'Ingv di Napoli a 5 chilometri da Pozzuoli. Una scossa precedente, di magnitudo 2.9, era stata registrata nella stessa zona nelle prime ore del giorno

Sismografo - Fotogramma

Un terremoto di magnitudo 2.5 è stato localizzato oggi dalla Sala Operativa Ingv-OV (Napoli) ai Campi Flegrei alle 22:49 ora italiana a una profondità di 2 km e a una distanza di 5 chilometri da Pozzuoli. Una scossa precedente, di magnitudo 2.9, era stata registrata nella stessa zona in provincia di Napoli nelle prime ore del giorno, alle 3:30, con ipocentro a tre chilometri di profondità ed epicentro a due km da Pozzuoli, mentre tre giorni fa la stessa zona è stata interessata da due terremoti di magnitudo 3.6 e 3.7.

Continue Reading

Cronaca

Terremoto nel veronese, scossa magnitudo 3.3

Published

on

La scossa a 2 km a nord di Bussolengo

Terremoto - 123RF

Un terremoto di magnitudo 3.3 è stato localizzato oggi dalla Sala Sismica Ingv-Roma 2 km a nord di Bussolengo, nel veronese, alle 22.50 ora italiana a una profondità di 23 km.

Continue Reading

Ultime notizie

Salute e Benessere2 ore ago

Aviaria e rischio pandemia, l’Italia è pronta?

L'epidemiologo Gianni Rezza all'Adnkronos Salute: "Piano pandemico aggiornato c'è, ma va approvato e ben finanziato". Il punto sulla trasmissione da...

Ultima ora2 ore ago

Terremoto, tremano ancora i Campi Flegrei: scossa magnitudo...

Registrata dall'Ingv di Napoli a 5 chilometri da Pozzuoli. Una scossa precedente, di magnitudo 2.9, era stata registrata nella stessa...

Cronaca3 ore ago

Terremoto nel veronese, scossa magnitudo 3.3

La scossa a 2 km a nord di Bussolengo Un terremoto di magnitudo 3.3 è stato localizzato oggi dalla Sala...

Politica3 ore ago

Superbonus, resta ‘spalmacrediti’ su 10 anni....

L'emendamento del governo al dl presentato venerdì scorso non dovrebbe subire scossoni, ma restare sostanzialmente così com'è nonostante le barricate...

Cultura3 ore ago

Salone del Libro, Stefano Massini aggredito:...

Lo scrittore all'Adnkronos: "L'uomo che mi ha aggredito, prima verbalmente poi fisicamente, mi ha sentito domenica sera a 'Che tempo...

Spettacolo4 ore ago

Angelina Mango debutta nelle classifiche streaming mondiali...

Con oltre 120 milioni di stream totali, entra in Top 200 della global chart di Spotify e in Top chart...

Politica4 ore ago

Sondaggio politico, Fratelli d’Italia sale e Pd...

Il rilevamento del Tg La7 Fratelli d'Italia cresce, il Pd cala, il M5S sale. E' il quadro del sondaggio Swg...

Ultima ora4 ore ago

Incidente sull’A22, 2 morti e 8 feriti nel Mantovano

Il grave incidente sull'autostrada del Brennero nel tratto tra le uscite di Mantova nord e Mantova sud Due persone sono...

Ultima ora5 ore ago

Incidente sul lavoro a Potenza, operaio muore schiacciato...

L'incidente mortale a Pignola, l'uomo aveva 55 anni Un operaio di 55 anni ha perso la vita in una cava...

Sport5 ore ago

Lecce-Udinese 0-2, gol di Lucca e Samardzic

Friulani vicini alla salvezza L'Udinese vince a Lecce per 2-0 oggi nel match della 36esima giornata e conquista tre punti...

Cronaca6 ore ago

Caso Yara, difesa di Bossetti visiona i reperti:...

In uno scatolone con gli effetti personali della ragazza anche 54 provette con le tracce genetiche precedentemente conservate in frigo...

Sport6 ore ago

Internazionali d’Italia, Napolitano ko al 3° turno...

L'azzurro, numero 125 del mondo ha ceduto al cileno Stefano Napolitano esce di scena al 3° turno degli Internazionali d'Italia...

Politica6 ore ago

Vannacci: “Paola Egonu? Italiana di cui andiamo...

Lettera di "chiarimenti" del generale dopo le affermazioni sulla pallavolista contenute nel libro "Il mondo al contrario". Dagli omosessuali all'Eurovision...

Salute e Benessere6 ore ago

Un italiano su due segue una dieta, ma vince il ‘fai...

Solo il 19% si affida a un professionista La metà degli italiani segue una dieta o sta attento a quello...

Cronaca6 ore ago

Studenti pro Palestina, Viminale: “Particolare...

E' quanto si è deciso nel corso del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica Particolare attenzione a impedire...

Economia7 ore ago

Futuramente, Giffoni Hub e Civicamente con 1000 studenti,...

Pochi giorni allo start di Futuramente, l’evento di Giffoni Innovation Hub e Civicamente, che il 23 maggio vedrà protagonisti, agli...

Cronaca7 ore ago

Caso Iovino, Fedez indagato per rissa e lesioni

La decisione della procura di Milano, il fascicolo riguarda il personal trainer aggredito nella notte tra il 21 e il...

Lavoro7 ore ago

Vino, ‘Cultivating the future’: Assovini...

Il sogno dei 'padri fondatori' di attribuire valore culturale, di promozione e storytelling al vino siciliano è pienamente realtà 'Cultivating...

Spettacolo7 ore ago

Whoopi Goldberg ha proposto al Papa di recitare in...

Lo ha rivelato la stessa attrice statunitense durante un talk show. Non si conosce la risposta del pontefice Whoopi Goldberg,...

Ultima ora7 ore ago

Segre: “Ricevo minacce pazzesche ma non sto a casa ad...

La senatrice: "Io forse ho vissuto invano ma questi odiatori andrebbero curati" "Ricevo minacce pazzesche, che ho ignorato per anni,...