Cronaca
Taobuk 2024 parlerà di ‘Identità’
Sarà L'identità il tema scelto quest'anno per l’edizione 2024 di Taobuk Festival "per comprenderne la problematicità, condividerne la ricchezza, ribaltarne il significato". L’intento è "recuperare un concetto di identità che abbia sempre al centro la nostra relazione con l’altro, il nostro essere con il mondo, citando Emmanuel Lévinas, come fattore determinante del nostro essere nel mondo", si legge in una nota. "Perciò un festival dalla visione plurale e inclusiva, quale Taobuk vuol essere, sceglie come tema della 14ª edizione la parola “identità”, con particolare attenzione alle due contrapposte accezioni e alla loro (ri)configurazione nel variegato contesto contemporaneo. È questa la nuova sfida della manifestazione di respiro internazionale ideata e diretta da Antonella Ferrara, che si svolgerà a Taormina dal 20 al 24 giugno, con il sostegno della Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo, e con il contributo di Ministero della Cultura, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Ambasciata di Spagna in Italia, Instituto Cervantes, Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Parco Archeologico Naxos Taormina, Teatro Massimo Bellini di Catania, MAXXI – Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, Fondazione Taormina Arte Sicilia, Città di Taormina, Università degli Studi di Messina, Università degli Studi di Catania, Università LUISS ‘Guido Carli’ di Roma".
Ancora una volta si delinea per Taobuk – il cui Comitato Scientifico è presieduto dal giornalista Nino Rizzo Nervo - un programma multidisciplinare che, partendo dal connubio tra letteratura, musica, teatro, cinema e arti visive, si allargherà alla geopolitica, alla medicina e alla scienza, grazie al contributo di incisivi protagonisti del nostro tempo. Oltre 200 ospiti internazionali - scrittori, artisti, scienziati, intellettuali, politici ed economisti – si uniranno ai prestigiosi assegnatari dei Taobuk Award, che saranno per la letteratura il norvegese Jon Fosse (premio Nobel 2023), lo statunitense Jonathan Safran Foer, la francese Yasmina Reza, mentre per le arti visive il riconoscimento andrà all’artista di origini serbe Marina Abramovic. La consegna avverrà nella serata di sabato 22 giugno al Teatro Antico nel corso del Taobuk Gala, uno spettacolo che andrà in onda, come di consueto, su Rai1.
E sempre nel Teatro Antico di Taormina il 23 Giugno alle 21 Alessandro Baricco presenterà il suo nuovo spettacolo, Tucidide. Atene contro Melo, di cui è autore e regista. Baricco sarà in scena come voce narrante, affiancato dalle attrici Stefania Rocca e Valeria Solarino e accompagnato dai 100 Cellos, ensemble di violoncellisti fondato e diretto da Enrico Melozzi e Giovanni Sollima, il quale per l’occasione ha composto anche le musiche originali. Dopo le due precedenti edizioni incentrate su ‘verità’ e ‘libertà’, l’approfondimento sulle multiformi espressioni identitarie nasce da una consequenziale continuità di riflessione che il festival ha via via elaborato.
Lunedì 5 febbraio il programma sarà illustrato alla Bit di Milano
Come osserva Antonella Ferrara, presidente e direttore artistico di Taobuk che illustrerà il tema lunedì 5 febbraio alle 14 a Milano, nell’ambito della Borsa Internazionale del Turismo: “Il riferimento alla radice idem, ovvero stesso, identico, appare riduttivo se non fuorviante, perché definisce l’identità come uguaglianza a se stessi ed estraneità a tutto il resto. A partire dal Secolo breve e oggi più che mai, la prospettiva si è ribaltata: laddove individui e popoli sono al contempo portatori di specificità e attraversati dall’universalità. Ed è per questo che le omologazioni appiattiscono e i fondamentalismi dividono. Lo vediamo in Medioriente, lo vediamo in Ucraina, lo vediamo in ogni abuso che reca offesa alla persona senza distinzione di genere, credo e nazionalità. E di contro sappiamo quali straordinari risultati produca una diffusa sinergia tra i singoli e le collettività delle diverse etnie, civiltà e religioni, obiettivo affatto scontato che rappresenta tuttora una priorità a livello globale”.
Il ricco programma della kermesse svilupperà dunque il tema con lo sguardo come sempre rivolto alle dinamiche del presente, dal microcosmo individuale al macrocosmo sociale. Per incontrare “una, nessuna, centomila” identità: personale, nazionale, religiosa, politica, sociale, quindi multipla e onnicomprensiva. E si parlerà ancora di identità digitale, in rete, sovente mascherata dietro un nickname; identità sessuale ovvero di genere, fluida, psicologica, perfino matematica.
Le anticipazioni sul programma: Intorno all’identità ruota naturalmente la produzione degli scrittori che quest’anno riceveranno il Taobuk Award for Literary Excellence, a partire dal drammaturgo e narratore norvegese Jon Fosse, teso alla ricerca del significato supremo dell’esistenza, condotta in capolavori come Melancholia e il libro-mondo Settologia, che gli hanno meritato il Nobel 2023. Penna che annulla lo spazio tempo per dar voce a dialoghi impossibili con chi non è più o è ancora da venire, Fosse è il cantore del destino comune ad ogni creatura, in cui le singole identità si ricompongono sovrascrivendosi l’una all’altra, giacché comparabili e cicliche.
Allo stesso modo il suo teatro si fa rappresentazione dell’inenarrabile, punto di trapasso tra il personaggio e l’identità che esprime, con palesi ascendenze pirandelliane e beckettiane. Di lui va altresì sottolineato il cammino identitario che l’ha portato a convertirsi al Cattolicesimo, evocando “un Dio di cui l’uomo non può fare a meno”. Pure Jonathan Safran Foer ha dedicato approfondita attenzione al tema. In Ogni cosa è illuminata mette infatti in luce una recherche delle proprie radici, lungo un tracciato biografico in cui dolore e amore, passato e presente si intersecano continuamente. Lo stesso desiderio di esplorare le relazioni familiari, da cui dipende molta parte del nostro portato identitario, si coglie in un'altra opera di straordinario successo, Molto forte e incredibilmente vicino, laddove la pacificazione definitiva si raggiunge attraverso il tentativo di tenere assieme il vissuto del nucleo.
Yasmina Reza ha, dal canto suo, scandagliato l'identità nelle relazioni interpersonali grazie ad una vitalità di scrittura che la vede narratrice, drammaturga e sceneggiatrice cinematografica, capace di esplorare la condition humaine senza censure, mettendola in luce nei suoi chiaroscuri e nelle sue ambiguità. Basti citare Felici i felici e Il dio del massacro, da cui è stato tratto il film Carnage per la regia di Roman Polański. Il Taobuk Award per le arti visive è stato assegnato a Marina Abramovic che con la sua performing art ha individuato il senso dell'identità nel campo delle relazioni umane proprio nella capacità e disponibilità di affidarsi gli uni agli altri, in un'interazione che è continua riscoperta di sé, come nelle celebri performance Rest Energy, Imponderabilia o The artist is present o Rhythm 0, vero esordio artistico organizzato presso lo Studio Morra di Napoli nel 1974.
Si allunga così l’albo d’oro dei premiati che comprende oltre 50 di figure di altissimo profilo, tra i quali i Premi Nobel Svetlana Aleksievič, Mario Vargas Llosa, Orhan Pamuk, Olga Tokarczuk, Annie Ernaux, Giorgio Parisi, e ancora David Grossman, Michel Houellebecq, Emmanuel Carrère, Amos Oz, Abraham Yehoshua, Paul Auster, Joyce Carol Oates, Azar Nafisi, David Quammen. E tra le anticipazioni di Taobuk 2024 spicca ancora l’attenzione a tre personalità della cultura del Novecento che si sono segnalate altresì per avere contribuito a diverso titolo all’emancipazione e alla configurazione dell’identità femminile: le scrittrici Sibilla Aleramo e Goliarda Sapienza, e la pittrice Carla Accardi. Il tema troverà ulteriore approfondimento nelle due sezioni che Taobuk affianca al versante letterario e artistico, ovvero scienze mediche e geopolitica. Su quest’ultimo versante il focus tornerà ad essere il Mediterraneo, culla dell’Occidente. I tre continenti che si affacciano sulle sue sponde, Europa, Africa, Asia, ciclicamente si sono combattuti e si combattono per imporre il proprio credo monoteista: Ebraismo, Cristianesimo, Islam. Eppure il Mediterraneo è un “mare di differenze” religiose, culturali, linguistiche, capaci di fruttuosa osmosi. Sottolinea ancora Antonella Ferrara: “Occorre riconoscere l’impossibilità di concepire l’identità come qualcosa di statico, fissato una volta per sempre e chiuso in se stesso. Occorre pensarla come continuo scambio e dialogo con l’altro, non più visto come estraneo. Ma soprattutto occorre creare una cultura del reciproco rispetto dell’identità, per vivere in empatia con chi ci è vicino e non solo, in consonanza con i popoli della propria e delle altre Nazioni. Non un afflato retorico, ma una capacità di ascolto per lasciarsi attraversare da quella straordinaria esperienza che è la vicendevole conoscenza e accettazione: è questa la lezione che Taobuk ha assimilato dai grandi maestri che ha avuto l’onore di ospitare e vuole condividere ancora una volta con l’edizione 2024”.
Cronaca
Milano, pesa 220 chili e non riesce a uscire per andare in...
L'operazione è stata effettuata dei vigili del fuoco
I 220 chili di peso non gli permettevano di lasciare in autonomia il proprio appartamento al quinto piano di via Beato Padre Pio da Petralcina a Milano, per recarsi in ospedale. Per questo i vigili del fuoco del distaccamento di via Sardegna e il personale Saf della sede centrale lo hanno evacuato dal balcone attraverso una manovra che prevede la presenza di personale altamente addestrato e di una cosiddetta Barella 'tritan bariatrica'. L'uomo, un italiano di sessant'anni, dopo la manovra Saf, è stato consegnato nelle mani del 118 della Croce Bianca di Magenta.
Cronaca
Alpinisti morti su Monte Bianco, chi erano Sara Stefanelli...
Lei Dottoressa, lui studi al Politecnico: li univa una grande passione per la montagna. Oggi il ritrovamento dei loro corpi dopo la scomparsa
Appassionato di montagna lui da sempre, lei da pochi mesi. I due alpinisti Andrea Galimberti e Sara Stefanelli sono morti sul Monte Bianco. Oggi il tragico ritrovamento dei corpi dopo che da sabato gli amici avevano dato l'allarme, sperando fino all'ultimo in un finale diverso. "La guardo negli occhi e ci leggo dentro una passione infinita, grande come la mia" scriveva il 53enne Andrea sulla sua pagina Facebook condividendo tanti, tantissimi scatti insieme. Studi al Politecnico di Milano e citazione di Jim Morrison sul suo profilo: "Noi gente pazza ragioniamo con il cuore". Le foto raccontano della salita al Monte Cervino del 3 settembre, resa ancora più difficile da una grandinata, il bivacco a 4mila metri e, poi, solo silenzio e preghiere.
"Ti ho conosciuto l'anno scorso per caso al rifugio Rosalba e abbiamo pranzato insieme" scrive Valentina, prima del tragico ritrovamento di oggi. "Io e il mio compagno 'passeggiatori della domenica' tu dovevi ancora raggiungere la cresta e con i tuoi racconti ci hai fatto sognare quelle cime e quei paesaggi. I tuoi occhi brillavano mentre ci raccontavi di tutte le tue imprese senza un filo di presunzione solo con un grande amore per la montagna che ti portavi dietro dall'infanzia".
"Ci siamo conosciuti a giugno, mentre scendevamo dal Monte Rosa, io e altri due cari amici con tenda e sci, e tu con una compagna di cordata a piedi... Ad Alagna mangiammo tutti assieme e mi fa ancora sorridere quando penso che scambiai il tuo panino per il mio e ci diedi un bel morso...!Allora ci fu uno scambio di morsi quando arrivò anche il mio panino... Capii subito che eri una persona semplice, disponibile, e molto "alla mano" a 360 gradi..." scrive Michele condividendo il suo ricordo sulla sua pagina Fb.
Più riservata lei, con la pagina chiusa sui social, visibile solo agli amici, ma i commenti non mancano anche sulle foto di lui. "Ciao Sara, la nostra meravigliosa Dottoressa", le scrive una collega dopo la terribile notizia. "Avevo avuto modo di conoscerla per i problemi di salute di mia mamma" scrive il genovese Stelvio su Fb. "Un medico veramente con la M maiuscola e una persona incantevole! Avevo percepito da alcune sue parole una grande passione comune...quella per la montagna! Aveva una lunga lista di "sogni nel cassetto" in particolare le salite al Cervino e al Monte Bianco. Chi come noi fequenta l'alta montagna e pratica l'alpinismo conosce le regole del gioco.....e deve mettere in conto anche eventi estremi come questo purtroppo! Poi non mi sento di aggiungere niente e tantomeno di esprimere un giudizio o alcuni pensieri che mi frullano in testa. Un grande abbraccio ai suoi familiari!"
Cronaca
Covid, Padovani (Sin): “La paura del virus stimolo...
Il presidente dei neurologi, 'lockdown e angoscia pandemica trigger per maturazione cerebrale accelerata'
"Il cervello di un adolescente è molto plastico e sensibile agli eventi della vita. E sicuramente la pandemia da Covid-19 ha rappresentato un elemento di stimolo dal punto di vista della maturità cerebrale". Lo afferma all’Adnkronos Salute Alessandro Padovani, presidente della Società italiana di neurologia (Sin) commentando lo studio dell'università di Washington secondo il quale il lockdown ha invecchiato il cervello degli adolescenti accelerando la loro maturazione cerebrale, in particolare tra le ragazze. La prova? Secondo i ricercatori il cervello dei teenagers si era assottigliato più del previsto.
"L’’assottigliamento è stato osservato sia nei maschi ma più nelle femmine soprattutto in aree ritenute rilevanti per le relazioni sociali – spiega Padovani - L’interpretazione meno banale è che il lockdown unitamente all’angoscia pandemica abbia fatto da trigger per una maturazione cerebrale accelerata maggiore nelle donne perché più mature fisiologicamente. Come se lo stress determinasse una sorta di effetto di stimolo al cervello per metterlo nelle condizioni di essere pronto o più pronto a raccogliere la sfida. Questi dati vanno di pari passo con altri due studi, uno dei quali ha documentato un aumento del volume dell’amigdala collegata alle emozioni mentre l’altro si è concentrato su come i livelli di biomarcatori infiammatori era aumentato anche in chi non si è ammalato di Covid".
Il lavoro del team americano "è interessante. Tuttavia – avverte Padovani – dobbiamo parlare di un processo di maturazione accelerata negli adolescenti oggetti della ricerca e non di processo di invecchiamento".