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Porti, Musolino: ”Adsp rispettate tutte milestone del...
Porti, Musolino: ”Adsp rispettate tutte milestone del Pnrr, con oltre 170 mln di appalti nel 2024”
Il Comitato ha votato all'unanimità l'adozione del Documento di Programmazione Strategica di Sistema
Il presidente dell'Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale Pino Musolino, in occasione della seduta del Comitato di gestione, ha evidenziato come al prossimo 31 dicembre "l'Adsp avrà rispettato tutte le milestone del Pnrr, con oltre 170 milioni di appalti ed interventi pronti ad essere cantierati ad inizio 2024. Resta fuori solo il cold ironing, semplicemente perché la scadenza è stata posticipata al 31 marzo, e siamo certi che rispetteremo anche quella. Non posso che ringraziare tutta la struttura, dal Segretario Generale a tutti gli uffici, per aver reso possibile il raggiungimento di questo risultato collettivo che contribuisce quota parte a consentire allo Stato italiano di rispettare gli impegni assunti con l'Unione Europea".
Oltre al Presidente dell’AdSP e al Segretario Generale Paolo Risso, erano presenti il componente designato dalla Regione Lazio, Arch. Roberto Fiorelli, il componente designato da Città Metropolitana di Roma Capitale Pino Lotto e il componente designato dal Comune di Civitavecchia Arch. Emiliano Scotti, oltre al Direttore Marittimo del Lazio e Comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia Michele Castaldo e ai comandanti delle Capitanerie di Porto di Roma, Giuseppe Strano, e di Gaeta, Biagio Mauro Sciarra.
Il Comitato ha votato all'unanimità l'adozione del Documento di Programmazione Strategica di Sistema. "Si tratta - commenta Musolino - di un documento molto importante, introdotto dalle modifiche del 2016 alla legge 84/94, che definisce gli indirizzi strategici per la definizione di successive varianti ai piani regolatori portuali e i rapporti con i Comuni nella programmazione urbanistica delle aree retroportuali e di interazione porto-città. In particolare, per quanto riguarda Civitavecchia, è prevista l'inclusione nell'ambito retroportuale sia dell'area di Fiumaretta che delle aree in zona industriale già di proprietà dell'Adsp. Mentre nell'interazione porto-città sono state inseriti la Frasca e il corridoio sul lungomare che dalla zona circostante l'apertura dell'accesso sud e da varco Fortezza arriva fino alla stazione ferroviaria".
Inoltre, secondo quanto previsto dall'articolo 5bis della Legge 84/94, sono stati rappresentati e contemplati i collegamenti di ultimo miglio di trasporto. In particolare, rispetto agli indirizzi contenuti nel Piano regionale di Trasporto e Logistica del 2022, nella programmazione si fa riferimento ai servizi per i passeggeri delle crociere, dando adeguata base giuridica anche a servizi analoghi, in relazione alle tratte dalle banchine del porto di Civitavecchia alla stazione ferroviaria di Civitavecchia e all'aeroporto di Fiumicino.
"Per quanto riguarda Gaeta - aggiunge il presidente Musolino- dopo quasi 13 anni il perimetro dello scalo è stato ridefinito con zone che di fatto hanno una funzione portuale e nella interazione porto-città sono state inserite ampie aree del centro cittadino del comune di Gaeta. Allo stesso modo, per il Comune di Fiumicino, è stata inclusa l'area di sviluppo del porto commerciale, sulla riva destra del Tevere".
Infine, Il Comitato ha approvato all'unanimità la IV nota di variazione al bilancio 2023, un atto obbligato per allineare gli importi derivanti dal tiraggio del mutuo BEI a quelli inseriti nel bilancio di previsione. Sono stati rinviati la discussione ed il voto sulla delibera numero 2/2023 concernente le modifiche all'accordo di II livello del personale dipendente dell'Adsp.
Salute e Benessere
L’ASL di Latina premiata per la parità di genere
Tra le prime Aziende pubbliche in Italia ad ottenere la prestigiosa certificazione
L'ASL di Latina ha fatto storia diventando la prima azienda sanitaria in Italia ad ottenere la certificazione di parità di genere. Questo riconoscimento, conforme alla UNI/PdR 125:2022, posiziona l'ASL di Latina tra le prime aziende pubbliche nel paese ad adottare politiche concrete per garantire l'uguaglianza di genere. Tale successo non solo conferma l'impegno dell'ASL di Latina verso la parità di genere, ma porta anche con sé notevoli vantaggi sia sul piano economico che reputazionale.
Con quattro ospedali e cinque distretti, l'ASL di Latina è un pilastro della sanità locale, con il 66% del suo personale composto da donne. Ancora più significativo è il fatto che il 51% dei dirigenti dell'ASL di Latina sono donne, dimostrando un impegno tangibile nell'incoraggiare la leadership femminile all'interno dell'organizzazione.
Il processo di certificazione
L'Asl di Latina si è distinta come pioniera nell'adozione di politiche volte a ridurre il divario di genere e a favorire la crescita professionale delle donne all'interno dell'organizzazione. Questo impegno ha trovato concreta manifestazione nel processo di certificazione della parità di genere, avviato come parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Tale processo, guidato dal Comitato Unico Garanzia (CUG), ha rappresentato un vero e proprio impegno collettivo per l'azienda, con un team dedicato che ha lavorato instancabilmente per garantire il successo del percorso.
Il percorso verso la certificazione di parità di genere è stato caratterizzato da una serie di iniziative mirate a promuovere l'uguaglianza di genere in vari settori aziendali. Tra queste, spiccano la formazione specifica per gli auditor interni, finalizzata a sviluppare competenze e sensibilità necessarie per valutare e migliorare le politiche di genere all'interno dell'azienda. Inoltre, è stato istituito un Comitato Guida per implementare e monitorare nel tempo il Piano Strategico sulle Politiche di genere, garantendo così un'impostazione solida e duratura alle azioni intraprese.
Durante il processo di certificazione, l'ASL di Latina è stata sottoposta a un esame dettagliato da parte di un ente certificatore esterno. Questo controllo ha valutato l'organizzazione sotto diversi aspetti, tra cui cultura e strategia, governance, processi legati alle risorse umane, equità retributiva e tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Nonostante la complessità e l'attenzione ai dettagli richiesti, l'ASL di Latina ha superato con successo questo esame, ottenendo un punteggio dell'81%, dimostrando così il suo impegno costante nel promuovere la parità di genere e contrastare le discriminazioni.
Prima azienda sanitaria in Italia certificata per la parità di genere
"È motivo di grande soddisfazione per l'azienda sanitaria locale di Latina essere la prima in Italia a raggiungere questo importante traguardo sulla parità di genere", ha affermato con orgoglio Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio. "Le donne sono il doppio dei professionisti nel settore sanitario e il loro impegno quotidiano è fondamentale per garantire la qualità della sanità. Questo ennesimo riconoscimento conferma il nostro impegno a promuovere l'inclusione e la pari opportunità aziendale".
Il commissario straordinario dell’Asl di Latina, Sabrina Cenciarelli, ha espresso un sincero orgoglio per il traguardo storico raggiunto dall'azienda nel campo della parità di genere: “Siamo orgogliosi del traguardo raggiunto, che premia il lavoro di tanti anni sui temi dell’inclusione e valorizzazione di genere, grazie anche al Team aziendale afferente al Dipartimento Staff, che ha saputo indirizzare e valorizzare al meglio le competenze interne”.
La certificazione di genere rappresenta solo l'inizio di un percorso di miglioramento continuo per l'ASL di Latina. Nel prossimo triennio, l'azienda si impegna a concentrarsi su aree specifiche dove possono essere apportati ulteriori miglioramenti. La certificazione non solo rafforzerà la competitività dell'azienda attraverso vantaggi economici diretti e indiretti, come previsto dalla legge 5 novembre 2021, n. 162, ma contribuirà anche a migliorare la reputazione dell'azienda, confermando il suo impegno per l'inclusione e la diversità.
Esteri
Germania, statue con seni logori per selfie turisti: le...
Terre des Femmes ha collocato dietro a ciascuna statua grandi pannelli bianchi con la frase "le molestie sessuali lasciano il segno"
Le molestie sessuali lasciano il segno. E le statue di donne e ragazze, con i seni scoloriti e logori per i selfie inopportuni di turisti invadenti, lo dimostrano forse più di tante denunce trattenute. Questo lo slogan utilizzato da 'Terre des Femmes', un'organizzazione tedesca impegnata contro la violenza sulle donne, che ha diffuso le fotografie scattate a tre statue femminili, La Donna del Reno (Frau Rhein) sulla Fontana del Nettuno nel centro di Berlino, Giulietta nel centro di Monaco di Baviera e La Jeunesse a Brema. Quello che subito salta all'occhio è il logoramento del bronzo, scolorito per le mani di chi si diverte a toccare i seni delle statue. Ma per essere ancora più espliciti, l'ong ha collocato dietro a ciascuna statua grandi pannelli bianchi con la frase "le molestie sessuali lasciano il segno". Inquadrando un codice QR, inoltre, si può accedere all'intera campagna di sensibilizzazione, nonché ai video prodotti dall'associazione in cui si immagina che le statue possano parlare per denunciare il loro destino.
E per dar voce anche a tutte le altre statue, anche al di fuori della Germania, che subiscono le stesse molestie. Il quotidiano Telegraph, ad esempio, riferisce che di recente a Dublino è stata lanciata una campagna per chiedere ai turisti di smettere di divertirsi con la scollatura della statua della pescivendola Molly Malone, anch'essa scolorita a causa delle ripetute manipolazioni. In Francia, fa notare l'emittente Bfmtv, anche il busto della cantante Dalida collocato a Montmartre a Parigi è vittima della stessa usura, dello stesso abuso. Realizzato dall'artista Aslan il 24 aprile 1997, il busto vede, ogni anno, migliaia di ammiratori che non esitano ad accarezzare il seno della statua, causandone l'ossidazione. Oltre che in Germania, la statua di Giulietta è presa di mira anche in Italia, a Verona, dove i turisti usano toccarle il seno in un rituale di buon auspicio in amore. Il risultato è che l'opera è stata danneggiata e oggi presenta un foro nel seno destro.
Le statue danneggiate ''testimoniano molti decenni di violenze sessuali'', ha dichiarato Sina Tonk, responsabile del progetto di 'Terre des Femmes' che ha organizzato la campagna di sensibilizzazione 'Unsilence the violence', letteralmente non far tacere la violenza. "Nella nostra società non è raro che il corpo delle donne venga toccato o baciato senza il loro consenso", continua Tonk. ''Se queste esperienze traumatiche non lasciano tracce visibili, come lo scolorimento delle statue, lasciano invece segni invisibili'' sulle donne, ha aggiunto, ricordando che solo in Germania due donne su tre hanno riferito di aver subito violenza sessuale durante la loro vita.
Attraverso questa campagna di sensibilizzazione, la portavoce di 'Terre des Femmes' sottolinea anche come viene minimizzato e come è diffuso il sentimento di impunità degli autori di questi abusi. "Siamo così abituati a questo tipo di fenomeni che li notiamo a malapena", si rammarica. "Frasi come 'non è così grave, è solo un bacio, solo un gesto inappropriato' sono così comuni che illustrano bene questa minimizzazione'', ha aggiunto. E come dimostrano molte fotografie condivise sui social network e rilanciati dalla stessa associazione oscurando i volti dei protagonisti, i turisti con le mani sui seni delle statue non si vergognano di apparire in quella postura. Anzi.
Spettacolo
Ascolti tv, prime time a Roma-Bayer Leverkusen su Rai1
Secondo gradino del podio per 'Terra Amara', terzo posto per Rai2 con il film 'Quello che non so di te'
Vittoria di Rai1 nel prime time di ieri sera con la partita di Europa League Roma-Bayer Leverkusen vista da 4.078.000 telespettatori pari al 19,8% di share con punte che hanno superato il 22% di share e sfiorato i 5 milioni di telespettatori. Secondo gradino del podio per 'Terra Amara' che ha totalizzato 2.783.000 telespettatori e uno share del 13,92%. Terzo posto per Rai2 con il film 'Quello che non so di te' seguito da 1.189.000 telespettatori (share del 6,4%).
A seguire, su Italia1 il film 'Mission: Impossible - Rogue Nation' ha realizzato 1.154.000 telespettatori e uno share del 6,16% mentre su Rai3 l’ultima puntata di 'Splendida Cornice' condotto da Geppi Cucciari ha raggiunto il 6,7% di share con 1.152.000 telespettatori. Su Retequattro 'Dritto e rovescio' ha conquistato 1.039.000 telespettatori e il 7,17% di share mentre su La7 'PiazzaPulita' ha raggiunto 754.000 telespettatori e uno share 5,16%. Chiudono gli ascolti del prime time Nove con 'Comedy Match' visto da 677.000 telespettatori (share del 3,45%) e Tv8 con l'incontro Fiorentina - Brugge, valido per la semifinale di andata della Conference League, seguito 492.000 telespettatori (share del 2,40%).