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Lautaro Martinez KO, il comunicato dell’Inter
L'attaccante argentino frenato da un guaio muscolare, niente sfida contro il Lecce
Lautaro Martinez salta il Lecce. Gli esami medici, ai quali è stato sottoposto in mattinata l'argentino, hanno evidenziato un risentimento muscolare agli adduttori della coscia sinistra. L'attaccante non ci sarà dunque domani in campo al Meazza contro la compagine salentina ed è in dubbio a questo punto anche la sua presenza nell'ultima gara del 2023 contro il Genoa.
Ecco il comunicato dell'Inter sulle condizioni della punta argentina: "Lautaro Martinez si è sottoposto questa mattina a esami strumentali presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano. Per l'attaccante nerazzurro risentimento muscolare agli adduttori della coscia sinistra. Le sue condizioni saranno rivalutate nei prossimi giorni".
Fantacalcio.it per Adnkronos
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Lazio, 50 anni dal primo scudetto: grande festa...
Lotito: “Speriamo di ripetere la loro storia"
Giornata di festeggiamenti ieri per la Lazio che ha celebrato i 50 anni dallo primo scudetto biancoceleste. Dopo la vittoria all’Olimpico contro l’Empoli, che è stata anticipata dalla sfilata dei campioni dell’epoca, e il francobollo celebrativo, in serata si è svolta, nella sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, l’evento 'Diario di un sogno' per rendere omaggio, nel migliore dei modi, alla squadra campione d’Italia del 1974. Erano presenti il presidente della Lazio, Claudio Lotito, tutti i protagonisti, in campo e fuori, della Lazio di oggi, le calciatrici della Lazio Women, neopromossa in A. Sul palco sono saliti i calciatori della Lazio di Maestrelli, tra immagini dell’epoca, aneddoti e ricordi che hanno emozionato il pubblico presente.
Tra gli ospiti anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’assessore allo Sport, Alessandro Onorato. “Per me è davvero un piacere essere qui, anche se la mia fede è nota. Più volte però abbiamo già onorato la memoria della Lazio del 1974, perché è giusto farlo”, ha detto il primo cittadino. “Alla Lazio del ‘74 e al presidente Lenzini sono stati intestati dei giardini perché dobbiamo lavorare per una storia condivisa in questa città. Lo faremo anche per Wilson e D’Amico”, ha aggiunto l’assessore capitolino.
Protagonista sul palco anche il centravanti della Lazio di oggi, Ciro Immobile, che ha sottolineato il suo amore per questa maglia, che indossa dal 2016: "Io amo la Lazio e i suoi tifosi, le mie emozioni sono profonde e lo dico da uomo piuttosto che da calciatore. Sono orgoglioso di indossare questa maglia". Poi ha preso la parola è il presidente Lotito, che ha dedicato una lettera a Lenzini, il presidente dello scudetto: "Caro presidente Lenzini, lei non mi conosce. Mi presento, sono Claudio Lotito. Questo nome presumibilmente non le dice nulla, dato che nella gloriosa stagione 1973/1974 ero un giovane biancoceleste che riempiva l'Olimpico insieme a tanti altri, ammaliati e perdutamente innamorati della Lazio. Ero lì quel giorno, quel 12 maggio del 1974, quando vincemmo lo scudetto che era sfuggito la stagione precedente. Che soddisfazione! Che emozione indimenticabile il momento, indimenticabile la sensazione di assoluta gioia. Speriamo di emulare la storia e di vincere lo scudetto”.
Sul palco per il giusto omaggio, con i loro ricordi, ancora vividi, i protagonisti di quella splendida cavalcata e i figli di chi non c’è più, per ripercorrere, gesta, gol ed emozioni. Ha preso la parola da Gigi Martini, Oddi, a Garlaschelli, da Massimo Maestrelli a Gabriele Pulici, figlio di Felice, per passare a James Wilson, figlio del capitano Pino, e Stefano Re Cecconi, figlio di Luciano e Matteo D’Amico figlio di Vincenzo e tanti altri per una festa e una celebrazione da brividi. L’Auditorium per giorni ha ospitato anche la mostra 'Meravigliosa', con 30.000 visitatori in 7 tappe.
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Atalanta-Roma 2-1, nerazzurri mandano Juve e Bologna in...
I bergamaschi staccano i giallorossi e sono soli al quinto posto. Juve e Bologna qualificate con 2 turni d'anticipo
L'Atalanta batte la Roma per 2-1 nel match della 36esima giornata della Serie A mandando Juventus e Bologna in Champions League. I bergamaschi, che si impongono grazie alla doppietta di De Ketelaere, salgono a 63 punti e staccano la Roma, a cui non basta il rigore di Pellegrini. La squadra di De Rossi rimane ferma a 60. I nerazzurri, solo al quinto posto, hanno una partita in meno rispetto ai gialorossi e ipotecano quindi l'ultimo piazzamento utile per la qualificazione alla Champions League. Staccano il biglietto Juve e Bologna, che sono appaiate a 67 punti e non possono più essere raggiunte dalla Roma.
La partita
L'Atalanta, squadra più in forma in Serie A in questo momento, parte sparata e mette la Roma all'angolo. La formazione di Gasperini martella senza sosta dal fischio d'inizio e sfonda al 18'. Scamacca, nelle vesti di suggeritore, innesca De Ketelaere che in area si sposta il pallone sul destro e buca Svilar: 1-0. Il belga impiega 100 secondi per concedere il bis. Koopmeiners dialoga con Scamacca e offre un pallone che va solo spinto in rete: De Ketelaere esegue, 2-0 al 20'. Il match è un monologo dei padroni di casa, che prima dell'intervallo creano almeno altre 4 chiare occasioni da gol. Spiccano in particolare i pali colpiti dall'indemoniato De Ketelaere al 37' e da Koopmeiners su punizione al 43'.
Il copione non sembra cambiare in avvio di ripresa: ancora Atalanta all'arrembaggio e altre chance per il tris. Al 59' Lookman calcia dal limite e sfiora il palo, al 60' ci prova De Roon in una sortita offensiva, mira sbagliata di poco. Nello show nerazzurro, all'improvviso, ecco il gol della Roma. I giallorossi si affacciano nell'area avversaria e la scivolata di De Roon su Abraham viene giudicata fallosa. Rigore, Pellegrini trasforma: 2-1 al 66'.
Il gol spaventa l'Atalanta e la partita cambia volto nell'ultimo quarto. La Roma prova a pungere, ma crea solo una chance. Angelino crossa, Pellegrini si inserisce ma non sorprende Carnesecchi al 77'. Il forcing della Roma non decolla, i padroni di casa controllano il finale e conquistano 3 punti d'oro per la Champions.
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Juve-Salernitana 1-1, Allegri si salva allo scadere
Campani avanti nel primo tempo, al 91' il pareggio di Rabiot
Juventus e Salernitana pareggiano 1-1 nel match valido per la 36esima giornata della Serie A. I campani, ultimi in classifica e da tempo retrocessi in Serie B, passano in vantaggio al 27' con il colpo di testa di Pierozzi. La Juventus pareggia al 91' con Rabiot, su azione da corner. La formazione allenata da Allegri dopo il quinto pareggio di fila sale a 67 punti, terza con il Bologna, e spreca l'occasione di centrare autonomamente la qualificazione aritmetica alla Champions League. L'obiettivo viene centrato in serata, quando l'Atalanta batte la Roma e regala il pass ai bianconeri e al Bologna.
La partita
Il primo tiro della partita è degli ospiti al 6' con Pierozzi, che da fuori area fa partire destro centrale che Szczesny blocca senza particolari problemi. Dopo due minuti arriva la prima grande occasione del match se la procura Dusan Vlahovic con un gran tiro di sinistro da oltre venti metri che Fiorillo riesce a deviare sulla traversa. Al 20' proprio l'attaccante serbo è il primo ammonito del match, l'arbitro lo punisce per un duro intervento su Coulibaly a centrocampo. Poco dopo finisce sul taccuino dell'arbitro anche Rabiot per un intervento in ritardo ancora su Coulibaly.
Al 27' i granata passano sorprendentemente in vantaggio. Pierozzi trova il primo gol in Serie A con un colpo di testa su assist di Sambia: Szczesny tocca ma non riesce a respingere. Al 32' punizione pericolosa di Sambia col destro dai 25 metri: Szczesny vola in tuffo e mette in corner. Al 35' gran tiro di Bremer da circa 30 metri con la palla larga di un soffio. Passa un minuto e la Salernitana sfiora il raddoppio: Ikwuemesi viene lanciato tutto solo in area da posizione centrale, il nigeriano si allunga la palla e Szczesny lo chiude in uscita, c'è anche un contatto ma per l'arbitro è tutto regolare. Al 43' grande chance per i padroni di casa, mancino a giro dal limite dal centro sinistra di Cambiaso e palla a scheggiare il palo.
Allegri rivoluziona la Juve nell'intervallo inserendo Chiesa, Miretti e Iling Jr per Kean, McKennie e Kostic. Al 7' check Var per un possibile tocco di mano di Rabiot in area. Angolo dalla destra: tentativo di anticipo ancora di Pierozzi sul primo palo come sul gol e anticipo del francese, forse col braccio. Nessun on field review e si continua a giocare. All'11' Fazio svetta di testa su una punizione dalla tre quarti di sinistra ma la conclusione è di poco alta. Al 12' proteste bianconere per un intervento in area di Vignato su Locatelli. Arbitro e Var fanno giocare. Al quarto d'ora grande accelerazione di Chiesa e lancio per Vlahovic che arriva a tu per tu contro Fiorillo in uscita, decentrato sulla destra: tocco morbido col destro in diagonale, ma palla è larga.
Al 17' tiro cross di Chiesa dal centro sinistra dell'area: Vlahovic deve solo mettere in rete a porta vuota, ma Pirola è bravo nel posizionamento per l'anticipo, la palla rimbalza su Rugani che, per poco, non trova casualmente la porta. Alla mezz'ora Allegri si gioca le ultime due carte inserendo Milik e Yildiz per Vlahovic e Rugani. Al 35' proprio l'attaccante polacco ci prova di testa su cross dalla sinistra, conclusione precisa ma non potente: Fiorillo vola in tuffo e mette in corner. Al 38' Salernitana pericolosa in contropiede: Tchaouna viene lanciato sulla destra e sfida Gatti nell'uno contro uno, il difensore della Juve fa a spallate e lo chiude.
Al 43' terzo legno per la Juventus: fa tutto Miretti, recupero palla e destro da 20 metri da posizione centrale, ancora una volta traversa beffarda che sbatte sul terreno di gioco ma fuori dalla linea di porta. Al primo minuto di recupero arriva il pari. Corner dalla sinistra: Locatelli prolunga di tacco sul primo palo e Rabiot gira in rete. Al 97' clamorosa chance in contropiede per gli ospiti: cinque contro tre, il tiro della vittoria è di Basic che può calciare di mancino dal limite dell'area con grande spazio, ma manda alto. Sipario.