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Lollobrigida e il treno, Arianna Meloni: “Orgogliosa...

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Lollobrigida e il treno, Arianna Meloni: “Orgogliosa di mio marito, lui è andato a lavorare”

La responsabile della segreteria di Fratelli d'Italia: "Nessuna tirata di orecchie in questo caso"

Arianna Meloni - Fotogramma

Nessuna tirata d'orecchie al marito ministro Francesco Lollobrigida per aver fatto fermare a Ciampino un Frecciarossa ma anzi orgoglio perché "lui è andato a lavorare". Così Arianna Meloni, responsabile della segreteria di Fratelli d'Italia e sorella della presidente del Consiglio Giorgia, arrivando ad Atreju risponde ai cronisti che tornano sulla vicenda.

"Sono stata orgogliosa di lui, ha trovato una soluzione, lui è andato a lavorare. Se gli ho tirato le orecchie? Sinceramente no -aggiunge - proprio no in questo caso, in altri casi sì, in questo no".

Una domanda sul feeling con la sorella: con Giorgia "ce ne diciamo tante, dall'emoticon, allo sticker, al cuore, all'abbraccio, dipende, sono anche dei momenti che non riusciamo a sentirci in questo periodo, quindi non è facile".

Alla kermesse non parteciperà Elly Schlein. La segretaria del Pd ha declinato l'invito. "Per carità, io rispetto sempre tutti, sono la prima che evita le telecamere, come sapete, quindi non posso sicuramente criticarla. Secondo me le conveniva venire, perché siamo sempre stati molto rispettosi di tutti e quindi forse poteva dire la sua qui tranquillamente e sarebbe stato un bel segnale. Ha preferito non farlo", dice Arianna Meloni.

"Abbiamo fatto tantissimi Atreju, sono stati tutti particolari, tutti con momenti magici, con tanta stanchezza, tanta fatica, ma anche tanto studio e tanto impegno. E per noi oggi questo Atreju è un altro Atreju che è un punto di partenza, un nuovo punto di partenza per riuscire a fare veramente quello per il quale siamo entrati tanti anni fa a fare politica", aggiunge, non nascondendo che "a volte il futuro fa un po' paura, sennò sarei una incosciente a dire il contrario, ovvio che mi fa paura. Mi fa paura, ma spero però di raccontare una bella storia. Perché comunque l'impegno è tanto ed è tanto senza nessun interesse personale. Io penso che quando sei mosso da questo spirito, come abbiamo sempre dimostrato, come ha dimostrato non solo Giorgia, ma tutta la nostra comunità militante, i presupposti per raccontare una bella storia ci sono tutti".

"Ne abbiamo fatti talmente tanti che alla fine sono stati uno dietro l'altro, quindi posso dire che sono stati tutti molto importanti. Noi abbiamo fatto delle grandissime cose, Giorgia fu quella che organizzò il dibattito Fini-Bertinotti, quindi ci sono stati tanti bei momenti a Atreju, l'avrete sentito tantissime volte, l'avrete, immagino, partecipato, ne abbiamo fatti tantissimi", conclude.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Europee, Meritocrazia Italia: “Crescono ascolti...

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Europee, Meritocrazia Italia:

"Continuano a crescere gli ascolti della rubrica ‘Direzione Europa’, che è giunta ieri al terzo incontro. A discutere delle proprie proposte in vista delle elezioni europee è stata questa volta Elisabetta Gualmini, in rappresentanza del Partito Democratico, in dialogo con il Coordinatore Ministri di Meritocrazia Italia, Ciro Maddaloni. L’incontro è stato sapientemente moderato dalla dirigente MI Maddalena Russo. Tantissimi i temi affrontati, tutti molto delicati e di estrema attualità". Così in una nota di Meritocrazia Italia.

"A proposito della parità di genere, Gualmini ha voluto ricordare la drammatica situazione nella quale versa il nostro Paese, specie con riferimento al ruolo della donna nel mondo del lavoro. Ha insistito perché le aziende adottino politiche più trasparenti, in armonia con la direttiva europea recentemente entrata in vigore, soprattutto ai fini retributivi. Anche Ciro Maddaloni - continua Meritocrazia Italia - si è espresso sul tema, riportando all’attenzione l’impegno profuso in questa direzione da Meritocrazia negli ultimi anni, puntando anche sull’informazione e sulla necessità di maggiore consapevolezza, a beneficio di tutte le categorie in condizione di fragilità".

"Per il Pd, poi, tre sono gli obiettivi da perseguire: consolidare le attività già avviate in Commissione Lavoro, soprattutto sul tema del precariato; rafforzare la politica estera, anche per favorire maggiore coesione a livello europeo; conciliare la transizione ecologica con le esigenze delle imprese e del settore agricolo, senza fissare paletti troppo rigidi che siano percepiti contro il lavoro, ma con molto buon senso e pragmatismo. A proposito dei salari minimi, - prosegue ancora Meritocrazia Italia - Ciro Maddaloni ha evidenziato l’opportunità che vada risolto non da solo ma nell’ambito di una più complessa strategia di inclusione occupazione, rispetto della legalità e migliora-mento del benessere dei lavoratori. Ha invocato interventi fattivi da parte del parlamento europeo, specie nella direzione di rea-lizzare equilibri più stabili a livello internazionale".

"Il grandissimo interesse riscosso dalla trasmissione sembra riflettere la delusione per una campagna elettorale del tutto priva di confronto diretto e caratterizzata dalla consueta infedeltà informativa. A circolare soltanto slogan e proclami. Meritocrazia si propone con determinazione di andare oltre la politica dello scontro e delle divisioni e di favorire quel costruttivo dialogo essenziale per il ripristino del buon governa, a livello nazionale ed europeo. Il confronto proseguirà nelle prossime settimane. Il 22 maggio sarà ospite Dario Tamburrano per il Movimento 5 Stelle, e il 29 maggio sarà la volta di Carlo Fidenza, in rappresentanza di Fratelli d’Italia", conclude Meritocrazia Italia.

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Politica

Confronto tv Schlein-Meloni salta. Si muovono Sky e La7: le...

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Le regole AgCom non permettono il 'duello'. Sky Tg24 e La7 si candidano

Una telecamera in uno studio

Salta il confronto tv tra Giorgia Meloni e Elly Schlein a Porta a Porta. Il duello tra la presidente del Consiglio e la segretaria del Pd, in vista delle elezioni europee dell'8 e 9 giugno 2024, non può andare in onda sulla Rai.

Perché il confronto Meloni-Schlein non si può fare

L'AgCom aveva chiesto l'ok della maggioranza delle liste che partecipano alle elezioni: sarebbero serviti almeno 5 sì su 8, invece sono arrivati i no di M5S, Forza Italia, Azione e Alleanza Verdi-Sinistra.

"Nelle ultime due tornate elettorali (2022/2024) non ci è stato possibile trasmettere confronti tra il presidente del Consiglio (ieri Letta, oggi Meloni) e il leader più rappresentativo dell'opposizione (ieri Meloni, oggi Schlein). Ci è stato proibito il confronto tra due donne che per la prima volta nella storia italiana sono al vertice nei rispettivi ruoli. E' una vittoria della democrazia? Non ne sono convinto", dice in una nota Bruno Vespa, che avrebbe dovuto 'arbitrare' il duello televisivo.

"Tutte le forze politiche hanno sempre avuto e sempre avranno il giusto spazio nelle nostre trasmissioni. E nel 2024 i quattro partiti favorevoli al confronto (Fdi, Pd, Lega e Stati Uniti d'Europa) rappresentano il 63.32 per cento delle forze parlamentari. L'esasperazione della par condicio non giova a nessuno. Non a caso i tecnici ne invocano da tempo la revisione. Si avrà il coraggio di farlo?", chiede Vespa.

Sky Tg24 propone il 'super 27 maggio'

Lo stop al duello nello studio di Porta a Porta 'accende' le altre emittenti televisive. Sky Tg24 nelle stesse ore punta ad un maxi confronto e invita Giorgia Meloni, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Carlo Calenda e Nicola Fratoianni. "In vista delle prossime elezioni europee" la testata - spiega una nota - "ritiene necessario che le principali forze politiche del Paese possano confrontarsi sui temi più rilevanti in un contesto nazionale ed internazionale mai così complesso". La data proposta per il confronto televisivo è il 27 maggio, in diretta, nell’ambito dell’evento Sky Tg24 Live In Milano.

"A gennaio di quest’anno - ricorda Giuseppe De Bellis, direttore della testata all news - abbiamo rivolto l’invito a Giorgia Meloni ed Elly Schlein a partecipare a un primo faccia a faccia televisivo ricevendo una disponibilità di massima e creando il successivo e proficuo dibattito sulla necessità di questo confronto. Dibattito che si era concluso con la decisione di effettuare il faccia a faccia Meloni-Schlein con Bruno Vespa a 'Porta a Porta', che sarebbe stato un momento importante di riflessione per il Paese”.

"La nostra volontà - conclude il direttore - è sempre stata quella di offrire al pubblico l’opportunità di ascoltare le idee a confronto dei leader con regole chiare, condivise e trasparenti nel rispetto, inoltre, delle indicazioni espresse in materia dall’autorità garante delle comunicazioni".

Come sarebbe il maxi confronto su Sky

Come funzionerebbe il confronto su Sky? Andrebbe in onda sui canali 100 e 500 piattaforma Sky, sul digitale terrestre su TV8 e Sky TG24 canale 50, in streaming sul sito di Sky TG24 e su YouTube e su tutti i canali social della testata che cumulano circa 8 milioni di follower. Il Confronto Sky Tg24 prevede lo stesso tema di domanda per tutti i partecipanti, lo stesso tempo di risposta e il medesimo numero di repliche ciascuno. Ai leader che interverranno saranno rivolte, oltre a quelle di Sky Tg24, le domande dei direttori delle principali testate giornalistiche italiane.

Mentana e la maratona (in 2 giorni) su La7

In campo da giorni c'è già Enrico Mentana, che aprirà lo studio di La7 ai leader che hanno già detto sì ai confronti in programma il 5 e il 6 giugno, prima che scatti il silenzio elettorale dal 7 giugno. Ora, l'invito si allarga anche a Meloni e Schlein.

"La nostra proposta alle forze politiche è un dibattito tra tutti i leader ai massimi rappresentanti di tutte le liste impegnati per le elezioni europee da svolgersi il 5 e il 6 di giugno cioè nelle ultime 2 giornate disponibili prima del silenzio elettorale delle elezioni dell'8 e del 9 di giugno", dice il direttode del Tg La7.

"E ancora: non vogliamo entrare nella logica che abbiamo visto che ormai è di marcamento a uomo e a donna per usare una similitudine sportiva, però è chiaro che l'invito è rivolto a tutti, tutti con il medesimo criterio e la medesima disponibilità. Poi la campagna elettorale è la campagna elettorale dei partiti; l'interesse è far sentire programmi e proposte agli elettori anche attraverso i mezzi televisivi. Noi siamo qui con lo spirito più aperto possibile, poi non siamo stati illuminati da una missione divina, si fa dove si può fare, quello che si può fare".

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Politica

Europee, niente duello tv Meloni-Schlein

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La segretaria Pd Schlein: "C'è chi ha preferito negarlo a due donne leader". Si propongono La7 e Sky

Giorgia Meloni ed Elly Schlein (Fotogramma/Ipa)

Il confronto tv tra Elly Schlein e Giorgia Meloni non si farà. Sicuramente non in Rai. Difficilmente altrove. La segretaria del Pd sarebbe disponibile ad accettare l'invito di Enrico Mentana a La7: "Io ho sempre detto che sarei stata disponibile a un confronto con la presidente del Consiglio dovunque e in qualunque momento", ha ribadito anche oggi. E la premier? Nella lunga trattativa tra gli staff, da palazzo Chigi l'indicazione era stata non negoziabile: il confronto se si fa, si fa a Porta a Porta da Bruno Vespa. Dunque la possibilità del faccia a faccia tra le due, a questo punto, è remota: è un'"opportunità negata alla due donne che guidano i primi due partiti in Italia", mettono agli atti dal Pd.

Per l'Agcom il duello era possibile a patto che la maggioranza dei partiti fosse d'accordo. Ma non lo sono stati. A dire no sono stati M5S, Forza Italia, Azione e Alleanza Verdi-Sinistra. Ma tra i dem a Montecitorio i malumori si concentrano in particolare sui 5 Stelle e Giuseppe Conte. Ad ogni modo la convinzione dei dem è che "l'effetto polarizzazione c'è stato comunque. Con o senza duello. Negli ultimi giorni mentre Elly è in giro per l'Italia a parlare di sanità e salario minimo, abbiamo sentito gli altri parlare solo del confronto... L'effetto è stato raggiunto", è la valutazione. Ora si andrà avanti con la campagna elettorale 'casa per casa'. L'ipotesi di un confronto all'americana con i leader di tutte le liste che corrono alle europee non sembra essere presa in considerazione. "C'è chi preferisce rinunciare a un'opportunità di confronto in prima serata pur di negarla alle due donne che guidano i primi due partiti d'Italia'", rimarca la segretaria del Pd.

"E' andata così", commenta Schlein, ma "noi non ci fermeremo, continueremo questo tour di 100 tappe per l'Europa che vogliamo, a questo punto aggiungeremo qualche tappa in più per parlare dei temi della sanità, del lavoro e del salario minimo. Andiamo comunque avanti sulla nostra strada". Nelle 100 tappe fino al 2 giugno quando ci sarà la manifestazione nazionale contro il premierato e l'autonomia: si farà a piazza Testaccio a Roma, a partire dalle 18.30.

"Prendiamo atto - si legge in una nota del Pd - che c'è chi preferisce rinunciare a un confronto in prima serata, pur di negarlo alle due donne che guidano i primi due partiti d'Italia. Sarebbe stato un momento di chiarezza per il Paese, un'occasione utile per ribadire le proposte del Pd sulla sanità, sui salari, sul clima e sull'Europa federale. E per contestare le scelte e l'inefficienza di un governo che dopo un anno e mezzo ha peggiorato le condizioni materiali delle persone. Continueremo a portare in giro le nostre proposte in tutto il Paese con le 100 tappe per l'Europa che vogliamo".

L'idea del confronto Schlein-Meloni era nata mesi fa. Quando la segretaria del Pd venne invitata ad Atreju, la festa di Fdi, e declinò l'invito. "Io con i nostalgici del franchismo e del fascismo il palco non lo divido. È semplice, è molto semplice. Poi, quando vuole Giorgia Meloni ci confrontiamo nel merito su qualsiasi cosa" lanciando la proposta di un duello tv. "Sono sempre pronta a un confronto nel merito con lei, di persona. In televisione o in un altro luogo. Io non ho paura del confronto con lei su niente". Sfida raccolta dalla premier Meloni. Quindi la lunga trattativa tra gli staff, l'annuncio della data del 23 maggio da Vespa e poi il nulla di fatto.

Sky Tg24 invita tutti i leader a un confronto televisivo il 27 di maggio

Sky Tg24 invita Giorgia Meloni, Elly Schlein, Giuseppe Conte, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Carlo Calenda e Nicola Fratoianni a un confronto tv. "In vista delle prossime elezioni europee" la testata, spiega una nota, "ritiene necessario che le principali forze politiche del Paese possano confrontarsi sui temi più rilevanti in un contesto nazionale e internazionale mai così complesso". La data proposta per il confronto televisivo è il 27 maggio, in diretta, nell'ambito dell’evento Sky Tg24 Live In Milano.

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