Cronaca
Costanzo (Humanitas): “Jak inibitori utili in...
Costanzo (Humanitas): “Jak inibitori utili in comorbidità di dermatite atopica”
Il dermatologo: "Farmaci efficaci e sicuri in una grande maggioranza di pazienti"
"I Jak inibitori sono delle piccole molecole che vanno a bloccare un enzima (Jak, Janus chinasi) che segnala l'infiammazione all'interno delle cellule”, quindi riducono "due cose nei pazienti con dermatite atopica: l'infiammazione cutanea, cioè il cosiddetto eczema, e il prurito". Così Antonio Costanzo, professore di Dermatologia all'Humanitas University (Milano) illustra l’impiego di questi nuovi farmaci nella dermatite atopica. C’è da sottolineare che "la dermatite atopica non viene quasi mai da sola" perchè è dovuta a “una iperattività di una parte del sistema immunitario che è la stessa che dà l'asma, la rinite, la poliposi nasale e le allergie alimentari", chiarisce. "Vediamo spesso pazienti che hanno magari la dermatite atopica come problema principale, ma che poi scopriamo avere anche un po' di rinite, l'asma in passato o allergie alimentari a più di un cibo. Anche in queste comorbidità atopiche i Jak inibitori funzionano. L'abbiamo recentemente dimostrato in una pubblicazione".
"Naturalmente - precisa - noi vediamo pazienti in cui queste comorbidità non sono molto gravi perché, altrimenti, sarebbero seguiti da altri professionisti. I Jak inibitori sono sicuri - continua Costanzo - uno in particolare (tofacitinib) ha dato dei problemi nei pazienti con artrite reumatoide e, sulla base di questo, ci sono delle raccomandazioni sulla tipologia di pazienti su cui non vanno utilizzati: essenzialmente forti fumatori che hanno avuto trombosi venose profonde non provocate - cioè non conseguenti a un trauma - ma spontanee, che hanno dei tumori in atto. Queste sono delle accortezze che però usiamo con tanti farmaci, non solo con i Jak inibitori. Ma, se noi escludiamo questi pochi pazienti, la stragrande maggioranza non ha avuto nessun effetto collaterale. Ci può essere un pochino di nausea nelle prime settimane con alcuni di questi Jak inibitori, ma poi passa. La stragrande maggioranza dei pazienti trae beneficio con un livello di sicurezza molto, molto elevato", assicura.
I Jak inibitori "sono farmaci orali, compresse che si prendono una volta al giorno. È una terapia” che si assume con continuità perché cura una “malattia cronica. Inizia a funzionare nel giro di poche ore o pochi giorni - conclude il dermatologo - e si vede subito un effetto che è mantenuto nel tempo: abbiamo esperienze anche a 3-4 anni consecutivi di terapia”.
Cronaca
Legnano, si sdraia sui binari: muore investito dal treno
E' accaduto questa mattina presso la locale stazione ferroviaria
Un uomo, le cui generalità non sono note, è morto questa mattina dopo essere stato investito da un treno a Legnano (Milano). L'incidente si è verificato attorno alle 7.30 presso la locale stazione ferroviaria. Secondo i riscontri effettuati sul posto dalle forze dell'ordine, l'uomo si sarebbe sdraiato sui binari prima dell'arrivo del treno. A intervenire un'automedica, un'ambulanza, e i vigili del fuoco.
Cronaca
“Esercito italiano va potenziato, in fretta”:...
La guerra in Ucraina "ha cambiato i paradigmi sul campo: siamo tornati all’uso di artiglierie, carri armati, perfino alle trincee. Per noi europei è stato dirompente"
"L’Esercito deve essere rivisto sotto diversi profili. Sono cambiati gli scenari, le minacce e, quindi, le esigenze, anche degli altri Paesi Nato. Vanno rivisti soprattutto i principali sistemi d’arma, potenziati gli strumenti, adeguate le strutture e le procedure d’impiego. Bisogna sbrigarsi, perché non sappiamo cosa accadrà. Mentre politica e diplomazia fanno il loro lavoro, noi dobbiamo impegnarci a farci trovare pronti, sperando di non dover mai entrare in azione: l’Italia deve diventare una nazione con una capacità di deterrenza reale e credibile". A dirlo, in un'intervista al 'Corriere della Sera', il generale Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito in occasione del 163° anniversario della creazione dell’Esercito italiano.
Secondo Masiello la guerra in Ucraina "ha cambiato i paradigmi sul campo: siamo tornati al confronto fra unità meccanizzate e corazzate, all’uso delle artiglierie, carri armati, macchine specializzate per la mobilità e contro-mobilità. Perfino alle trincee. Per noi europei, che veniamo da anni di missioni di pace, è stato dirompente. A ciò si uniscono l’uso massiccio di droni e l’importanza dei nuovi domini, della guerra cibernetica, della disinformazione per orientare le opinioni pubbliche e il morale dei combattenti. Scambiare informazioni con l’Intelligence è fondamentale, bisogna attrezzarsi per i grandi cambiamenti nel modo di combattere". Per troppo tempo, aggiunge il generale, "l’Esercito non è stato considerato una forza armata tecnologica. Bisogna invece stare al passo con i mezzi a disposizione di eventuali avversari. Va recuperato anche un gap con le 'sorelle', la Marina e l’Aeronautica. E occorre accorciare i tempi di individuazione delle tecnologie necessarie, sburocratizzare le procedure di acquisizione, aderire alla velocità del mondo che evolve".
Ad oggi, evidenzia poi Masiello, "l’organico non è sufficiente, i due scenari di guerra -Ucraina e Striscia di Gaza - ci insegnano che serve la massa, perché le forze si logorano e vanno rigenerate: un problema che si affronta con un incremento anche modesto delle consistenze delle singole forze armate - servono almeno 10mila soldati in più, come affermato dall’ammiraglio Cavo Dragone, Capo di Stato Maggiore della Difesa -, a cui bisogna inevitabilmente affiancare riserve, per aumentare gli organici all’esigenza".
Cronaca
Ultima generazione, blitz polizia in case attivisti a...
Annunciato presidio per manifestare solidarietà contro lo 'Stato di polizia'
"Perquisizioni a Padova nelle case di alcuni attivisti di Ultima generazione". Lo riferisce all'Adnkronos il collettivo ambientalista. Una di loro, spiega il collettivo, sarebbe stata portata in questura. "Alla porta hanno iniziato a bussare intimando 'o aprite o la buttiamo giù': hanno perquisito anche pc e cellulare", il racconto degli studenti.
Ultima generazione ha quindi attivato un presidio a partire dalle 9.30 davanti alla questura di Padova per manifestare solidarietà "contro questi metodi da Stato di polizia, come stigmatizzato e segnalato nel rapporto Frost dell'Onu", fanno sapere gli attivisti per il clima, che aggiungono: "Repressione e intimidazioni devono finire per lasciare spazio all'ascolto delle istanze di Ultima generazione".