Politica
Renzi e i redditi: “Pago in un giorno il triplo di...
Renzi e i redditi: “Pago in un giorno il triplo di Conte in un anno”. E Calenda sbotta
Il leader di Italia Viva: "Si devono imbarazzare i furbetti". Calenda: "Ma basta!"
Matteo Renzi rivendica il merito di pagare un milione di euro in tasse. Carlo Calenda sbotta e, via social, 'invita' il leader di Italia Viva a cambiare argomento. I redditi dei parlamentari sono sotto i riflettori con la pubblicazione delle dichiarazioni. Renzi supera i 3 milioni di 'guadagni' ed è il più ricco tra Senato e Camera. All'altro estremo c'è Giuseppe Conte, che non va oltre i 24mila euro.
"In queste ore alcuni media si occupano con tono scandalizzato dei redditi dei parlamentari. Lasciatemelo dire a voce alta, cari amici: sono fiero di aver contribuito con più di un milione di euro alla vita della comunità. E non mi vergogno di pagare in un giorno il triplo di quello che Giuseppe Conte ha pagato in un anno. Perché chi paga le tasse non si vergogna mai. Si imbarazzino i furbetti, non i cittadini onesti", dice Renzi sui social. "Personalmente preferisco ammirare anziché invidiare, preferisco sorridere anziché recriminare, preferisco vivere anziché insultare. Buona giornata a tutti!", aggiunge.
Il post non piace a Calenda, che non nasconde il proprio giudizio: "Caro Matteo Renzi anche basta! Ci dobbiamo vergognare perché non prendiamo soldi da autocrati, imprenditori, lobbisti etc, mentre veniamo lautamente pagati dai cittadini italiani per svolgere una funzione pubblica? Questo è il messaggio? Il mondo all'incontrario, altro che liberalismo. Goditi i tuoi soldi serenamente ma non farci la morale. Grazie", afferma il leader di Azione, che inizia a discutere con utenti su X.
"Un rappresentante dei cittadini non prende soldi a destra e a manca compresi stati stranieri. E se avete perso il senso di ciò che comporta una carica pubblica avete perso il senso di cos’è la politica", dice ancora Calenda. "In questo esatto momento in Parlamento ci sono 114 avvocati eletti. Hanno rinunciato a lavorare?", chiede un utente. "No. Ma non hanno usato la loro funzione pubblica per lavorare. E la differenza è sostanziale. Su questo ti suggerirei di ascoltare le belle parole di Matteo Renzi del 2018. Dopodiché chissene -replica Calenda-. L'importante è non fare post sprezzanti verso chi sceglie di svolgere il suo mandato senza accettare altro denaro".
Politica
Il Foglio: “Ilaria Salis candidata alle Europee con...
Il giornale dava l'insegnante detenuta in Ungheria come capolista nel Nord Ovest. L'avvocato di Salis all'Adnkronos: "Non so se ha scelto di candidarsi"
"Ilaria Salis è pronta ad accettare la candidatura alle europee con Avs, l’alleanza di Verdi e Sinistra italiana". Lo scrive Il Foglio in un pezzo a firma Simone Canettieri. Secondo il quotidiano le procedure burocratiche per la candidatura, da capolista nel Nord Ovest, sarebbero "già avviate nei giorni scorsi si concluderanno oggi pomeriggio".
Una notizia che però non trova riscontro in Avs: "Smentisco", afferma Angelo Bonelli a L'Aria che Tira su La7.
La maestra 39enne di Monza è detenuta da oltre un anno in un carcere di massima sicurezza in Ungheria perché accusata di aver aggredito due militanti neonazisti nel corso di una manifestazione a Budapest l'11 febbraio 2023. Lo scorso 28 marzo i giudici ungheresi hanno rigettato la richiesta di arresti domiciliari, davanti alla donna per la seconda volta apparsa nell'aula di tribunale in catene e l'elezione al parlamento europeo potrebbe essere una via per farla uscire dal carcere.
Il legale di Salis: "Candidata? Non so"
Della candidatura non ne sa nulla neppure Eugenio Losco, l'avvocato milanese che in Italia segue Ilaria Salis ed era presente anche all'ultima udienza celebrata in Ungheria. Interpellato dall'Adnkronos è sintetico ma puntuale: "Non so se Ilaria Salis ha scelto di candidarsi, se così fosse è una scelta personale che rispetto".
Politica
Ilaria Salis candidata alle Europee con Avs? Bonelli:...
Il Foglio ipotizza che l'insegnante detenuta in Ungheria possa essere capolista nel Nord Ovest. L'avvocato di Salis all'Adnkronos: "Non so se ha scelto di candidarsi"
"Ilaria Salis è pronta ad accettare la candidatura alle europee con Avs, l’alleanza di Verdi e Sinistra italiana". Lo scrive Il Foglio in un pezzo a firma Simone Canettieri. Secondo il quotidiano le procedure burocratiche per la candidatura, da capolista nel Nord Ovest, sarebbero "già avviate nei giorni scorsi si concluderanno oggi pomeriggio".
Una notizia che però non trova riscontro in Avs: "Smentisco", afferma Angelo Bonelli a L'Aria che Tira su La7.
La maestra 39enne di Monza è detenuta da oltre un anno in un carcere di massima sicurezza in Ungheria perché accusata di aver aggredito due militanti neonazisti nel corso di una manifestazione a Budapest l'11 febbraio 2023. Lo scorso 28 marzo i giudici ungheresi hanno rigettato la richiesta di arresti domiciliari, davanti alla donna per la seconda volta apparsa nell'aula di tribunale in catene e l'elezione al parlamento europeo potrebbe essere una via per farla uscire dal carcere.
Il legale di Salis: "Candidata? Non so"
Della candidatura non ne sa nulla neppure Eugenio Losco, l'avvocato milanese che in Italia segue Ilaria Salis ed era presente anche all'ultima udienza celebrata in Ungheria. Interpellato dall'Adnkronos è sintetico ma puntuale: "Non so se Ilaria Salis ha scelto di candidarsi, se così fosse è una scelta personale che rispetto".
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Europee, Meritocrazia Italia: “Ancora nessun...
"Si studiano strategie di favore solo per i singoli partiti"
"Manca ormai pochissimo alle elezioni europee, che si svolgeranno il 9 giugno. A oggi, però, nulla si sa su candidati e relativi programmi. Solo notizie filtrate dalla stampa, incerte e in continuo cambiamento. Non si sa con certezza neppure quali partiti decideranno di correre da soli e quali proveranno a superare la soglia di sbarramento del 4% prevista in Italia per le elezioni del parlamento europeo. Nessuna idea neppure sulle proposte e sul programma quinquennale da portare a Bruxelles. Nulla". Lo sottolinea il presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello.
"I cittadini saranno chiamati a esprimere una preferenza senza la possibilità di formare un convincimento consapevole, ma con una scelta indotta, come al solito, dal sentimento del momento. Questa non è democrazia - continua - Le politiche nazionali, specie in settori come quello agricolo, vengono decise, a conti fatti, per il 60-70% a Bruxelles, con direttive, con obbligo di recepimento. Invece, di cogliere il momento per comprendere come incidere al meglio nell’interesse del Paese, si continua a parlare di campi più o meno larghi, di alleanze possibili e di accordi di comodo. Si studiano strategie di favore solo per i singoli partiti".
"Siamo tutti pronti a criticare le elezioni e le modalità di voto adottate in Paesi reputati non democratici, ma ora che tocca a noi dare dimostrazione di democrazia e partecipazione, ci comportiamo esattamente come quegli Stati che contestiamo per mancanza di trasparenza", osserva Meritocrazia Italia che "invoca un ritorno alla consapevolezza. Candidati e partiti rendano noto al più presto il loro programma elettorale ai cittadini italiani. La trasparenza e l’informazione sono un requisito irrinunciabile per permettere agli elettori di comprendere le posizioni e le proposte sulle tematiche che hanno un impatto sulla vita di ciascuno, sul lavoro e sulla stessa libertà di cittadini europei. Sia favorito per questo il dibattito pubblico sulle principali questioni da portare all’attenzione del prossimo Parlamento europeo. L’Italia torni a essere davvero una Repubblica democratica".