Entra in contatto con noi

Ultima ora

Zelensky: “Zaporizhzhia bombardata con ferocia bestiale”. Raid su Kiev: 7 morti

Pubblicato

il

“Zaporizhzhia. In questo momento, un missile russo ha colpito un edificio a più piani. La Russia sta bombardando la città con una ferocia bestiale. Si spara sulle aree residenziali dove vivono persone comuni e bambini. Lo Stato terrorista cerca di distruggere le nostre città, il nostro Stato, il nostro popolo”. Così su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre è in corso a Zaporizhzhia un attacco russo. “Questo non deve diventare ‘un giorno come un altro’ in Ucraina o in qualsiasi altra parte d’Europa o del mondo. Il mondo ha bisogno di maggiore unità e determinazione per sconfiggere più rapidamente il terrore russo e proteggere le vite umane”, ha aggiunto.

Intanto è salito a un morto e 25 feriti, tra cui due bambini, il bilancio dell’attacco missilistico russo contro Zaporizhzhia. Lo ha riferito il sindaco ad interim della città ucraina, Anatoliy Kurtiev, citato dal Kyiv Independent.

Il presidente ucraino ha visitato oggi a sorpresa la linea del fronte nei pressi di Bakhmut, la località nell’est del Paese sotto assedio dei russi da settimane. Lo ha reso noto il suo ufficio, secondo cui Zelensky “ha ascoltato le informazioni sulla situazione operativa e sul corso delle ostilità al fronte”.

“Sono onorato di essere qui oggi, nell’est del Paese, nel Donbass, e di premiare i nostri eroi, di ringraziarvi, di stringere le vostre mani. Grazie perché proteggete lo stato, la sovranità e l’est dell’Ucraina”, ha detto ai militari.

RAID SU KIEV, 7 MORTI – Il numero di persone uccise a seguito dell’attacco della scorsa notte con droni nella regione di Kiev è salito intanto a 7. Lo ha riferito su Telegram il capo della polizia regionale Andriy Nebytov. “7 morti, 9 feriti a seguito di un attacco notturno di droni contro dormitori e un istituto scolastico in uno dei distretti della regione di Kiev. Un bambino è tra le vittime”, ha precisato Nebytov, aggiungendo che Ha aggiunto che 12 sono i droni abbattuti dalla difesa di Kiev.

“Siamo preoccupati che possa esserci qualcuno sotto le macerie – ha aggiunto – Di conseguenza, i lavori di smantellamento dei detriti vengono eseguiti con molta attenzione. Secondo quanto riferito dal capo della polizia regionale, al momento otto persone sono ricoverate con ferite di vario grado, tra cui un bambino che è attualmente ricoverato all’ospedale di Okhmatdyt.

In base ai contenuti di questo articolo, potrebbero interessarti i seguenti argomenti:

Sbircia la Notizia Magazine unisce le forze con la Adnkronos, l'agenzia di stampa numero uno in Italia, per fornire ai propri lettori un'informazione sempre aggiornata e di alta affidabilità.

Esteri

Ucraina, allarme Zaporizhzhia: il piano per proteggere la centrale

Pubblicato

il

Si teme un incidente nucleare: i 5 punti fissati dall'Aiea

alternate text


E’ ”estremamente pericolosa la situazione attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”, la più grande dell’Europa nel sud dell’Ucraina, per ”le azioni di combattimento in corso” nella guerra innescata dall’invasione decisa dalla Russia ormai 15 mesi fa. A far scattare l’allarme è il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi davanti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. ”Zaporizhzhia non deve essere utilizzata per lo stoccaggio di armi pesanti, tra cui lanciarazzi, munizioni o personale militare”, ha aggiunto, chiedendo alla Russia e alla Ucraina di ”rispettare i cinque punti previsti dal piano per garantire la sicurezza nucleare a Zaporizhzhia”.

Secondo il primo punto, ha detto Grossi, ”non dovrebbero esserci attacchi di alcun tipo da o contro l’impianto, in particolare contro i reattori, lo stoccaggio del combustibile esaurito, altre infrastrutture critiche o il personale”. Inoltre ”l’impianto di Zaporizhzhia non dovrebbe essere utilizzato come deposito o base per armi pesanti (cioè lanciarazzi multipli, sistemi di artiglieria e munizioni e carri armati) o personale militare che potrebbe essere utilizzato per un attacco dall’impianto”.

Grossi, in base al secondo punto, ritiene inoltre che ”Zaporizhzhia non dovrebbe essere utilizzata come deposito o base per armi pesanti (cioè lanciarazzi multipli, sistemi di artiglieria e munizioni e carri armati) o personale militare che potrebbe essere utilizzato per un attacco dall’impianto”. Il terzo punto prevede che ”l’energia esterna all’impianto non dovrebbe essere messa a rischio. A tal fine, dovrebbero essere compiuti tutti gli sforzi per garantire che l’energia elettrica esterna rimanga sempre disponibile e sicura”. Inoltre, come stabilito dal quarto punto, ”tutte le strutture, i sistemi e i componenti essenziali per il funzionamento sicuro e protetto della centrale di Zaporizhzhia dovrebbero essere protetti da attacchi o atti di sabotaggio”. L’ultimo punto sostiene che “non dovrebbe essere intrapresa alcuna azione che mini questi principi”. Grossi ha quindi esortato il Consiglio di sicurezza a sostenerli “senza ambiguità”.

Continua a leggere

Politica

Rai, Santoro contro Fazio e Annunziata: “Non li sopporto”

Pubblicato

il

Il giornalista: "Fazio tornato in Rai perché la politica ha voluto così. E Annunziata era presidente quando governava Berlusconi"

alternate text


“La Rai ha avuto una perdita con l’addio di Fazio e Annunziata, sono professionisti molto validi. Io non sopporto nessuno dei due”. Michele Santoro non usa mezzi termini per esprimersi su Fabio Fazio e Lucia Annunziata, che hanno annunciato il loro addio alla Rai.

“Le narrazioni che fanno sono sempre un po’ farlocche. Non è vero che Fazio è stato 40 anni ininterrotti in Rai, è andato via a lavorare a La7 quando era di Telecom, non ha fatto nemmeno una puntata…”, dice Santoro, a Di Martedì, ricordando il progetto di ‘Telesogno’ che non decollò. “Fazio uscì da quell’avventura devastato, era molto più ricco di prima ma la gente lo guardava storto. Io non rientrai in Rai. Lui, invece, sì. Non è rientrato solo per i buoni uffici del suo agente, è rientrato anche perché la politica ha voluto che lui tornasse…”, dice Santoro.

Quindi, il giornalista passa a parlare di Lucia Annunziata: “Quando lasci la Rai dicendo che non sei d’accordo con questo governo, uno si deve ricordare che è stata il presidente di garanzia quando a governare era Silvio Berlusconi. Lucia Annunziata è subentrata a Paolo Mieli, che si dimise dopo aver posto come condizione il rientro di Enzo Biagi, Daniele Luttazzi e Michele Santoro. Lucia Annunziata è subentrata. Questi due colleghi sono stati il perno attorno a cui è ruotata una politica culturale in Rai fatta di esclusioni”. “Ho premesso che l’azienda avrebbe fatto bene a tenerseli. Ma io non sono l’azienda e non sono un servizio pubblico che tiene fuori un pensiero diverso, che era fuori anche prima, quando loro erano al centro del babà…”, ribadisce.

Continua a leggere

Ultima ora

Jacobs salta anche il Golden Gala di Firenze

Pubblicato

il

Il campione olimpico non sarà in gara nei 100 metri venerdì

Il Golden Gala Pietro Mennea comunica che il campione olimpico Marcell Jacobs non potrà prendere parte alla gara dei 100 metri in programma venerdì sera allo stadio Ridolfi di Firenze, nella terza tappa della Wanda Diamond League 2023. La sofferta decisione è stata presa in serata dallo staff dello sprinter azzurro, di concerto con il settore sanitario Fidal, e comunicata all’organizzazione del meeting. Il percorso di recupero di Jacobs dal problema emerso nei giorni scorsi, secondo quanto riferito, non si è ancora del tutto completato.

Continua a leggere

Cultura

Colosseo, un nuovo ascensore per una vista speciale

Pubblicato

il

Da giugno apre al pubblico, permetterà di superare 100 gradini

alternate text

Un ascensore per una vista unica sul Colosseo. A partire dal mese di giugno sarà aperto al pubblico un impianto di elevazione posizionato all’interno del fornice XXVII del Colosseo, che permetterà a tutti i visitatori del PArCo di raggiungere i livelli più elevati della cavea, in particolare la galleria posta tra il II e III ordine, per godere appieno della bellezza del monumento più famoso al mondo.

L’ascensore ùgarantisce a tutti i visitatori, con maggiore attenzione nei confronti di chi ha difficoltà motorie, di superare i 100 ripidi gradini che separano il I ordine dalla galleria intermedia, godendo di una visuale unica dell’intero monumento.

L’ascensore nasce dalla sinergia tra il PArCo e l’Orchestra Italiana del Cinema, protagonista nel 2018 di un evento finalizzato alla eradicazione della poliomelite nel mondo. Realizzato nel pieno rispetto delle indicazioni del PArCo e delle normative vigenti, l’ascensore è in linea con la specificità del luogo e si inserisce in modo armonico nel monumento, riducendo al minimo l’occupazione degli spazi e nell’assoluto rispetto delle murature esistenti, grazie all’utilizzo di punti di ancoraggio a pressione che garantiscono la totale reversibilità dell’opera.

La realizzazione dell’ascensore consente a tutti, senza alcuna esclusione, di raggiungere la galleria tra il II e III ordine, restituita alla fruizione dopo un accurato lavoro di restauro, con finalità conservative e di messa in sicurezza. Uno spazio oggi pienamente percepibile nella sua lunga storia anche grazie ad un suggestivo e mirato sistema di illuminazione che valorizza le strutture, le superfici intonacate e i graffiti, e ad un allestimento didattico volto ad un’efficace esperienza di visita.

Il taglio del nastro si è svolto alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ed è stato preceduto da una speciale performance a cura dell’Orchestra Italiana del Cinema che si è esibita sulle indimenticabili note del premio Oscar Hans Zimmer.

“Da oggi il Colosseo è ancora di più patrimonio dell’umanità, accessibile a tutti fino al III ordine dal quale è possibile ammirare la magnificenza di un monumento straordinario, opera della romanità senza pari al mondo. Grazie a questa realizzazione, cittadini e turisti avranno un’ulteriore opportunità per poter godere, senza impedimenti, di una visita la più agevole possibile all’Anfiteatro Flavio, nel nome di una cultura autenticamente inclusiva”, ha dichiarato il Ministro Sangiuliano.

“Il Colosseo è patrimonio dell’umanità e come tale è importante il suo ruolo sociale e umanitario – ha dichiarato il Direttore del Parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo – Ringrazio Marco Patrignani e l’Orchestra Italiana del Cinema, perché si sono impegnati a realizzare un impianto che concretizza un principio fondamentale, ossia che la cultura è e dovrà essere sempre più un diritto da cui nessuno deve sentirsi escluso. Uno degli obiettivi prioritari che, da sempre, caratterizza l’attività del PArCo è quello dell’accessibilità sia culturale che fisica, con percorsi attrezzati per tutte le tipologie di pubblico. Da oggi, grazie al nuovo ascensore sarà possibile, per tutti i visitatori, godere di uno sguardo di grande suggestione sui cieli di Roma”.

“Non avrei mai pensato, essendo un uomo che si occupa di musica e cinema, di seguire personalmente la realizzazione di un nuovo ascensore al Colosseo, dalla fase progettuale alla sua inaugurazione”, ammette Marco Patrignani. “5 lunghi anni per far sì che una poderosa struttura di ferro e cristallo potesse dare gioia a milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo. È come se fosse stato costruito con la forza delle emozioni e dei sogni, che sembrano eterei e sono invece potentissimi”.

Continua a leggere

Ultima ora

Sampdoria, verso accordo cessione e ok aumento capitale

Pubblicato

il

La società cambia proprietario, deliberato aumento di capitale: Serie B è salva

Si sarebbe sbloccata la trattativa tra Massimo Ferrero e Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi per la cessione della Sampdoria. Il consiglio di amministrazione avrebbe ricevuto semaforo verde per l’aumento di capitale con l’assenso di Massimo Ferrero. Sarebbe quindi pronta una bozza di accordo. Nonostante sembra non ci siano i tempi tecnici per adempiere al pagamento degli stipendi in scadenza questa sera entro le 23.59 per calciatori e staff tecnico per il primo trimestre, il club eviterebbe il fallimento e potrebbe ripartire dalla Serie B anche se con una penalizzazione nel prossimo campionato.

Continua a leggere

Politica

M5S blocca ancora Giunta, deputati con poltrone davanti ingresso

Pubblicato

il

Protesta grillina contro l'emendamento Pittalis

Non ha funzionato, per adesso, la convocazione in modalità ‘protetta’ della Giunta per le elezioni, disposta dopo una prima occupazione di protesta del M5S contro l’emendamento Pittalis. Anche i lavori della seconda convocazione, fissata alle 20 in un luogo comunicato all’ultimo istante ai componenti (la commissione Agricoltura) sono fermi. I deputati del M5s stanno bloccando l’accesso all’aula, alcuni in piedi sulla soglia, altri seduti sulle pesanti poltrone di pelle presenti nei corridoi di Montecitorio e trasportate di peso e utilizzate per impedire ogni accesso. I commissari del M5s hanno ricevuto l’appoggio di altri colleghi, arrivati in aiuto degli occupanti così da formare una numerosa barriera di parlamentari grillini.

Continua a leggere

Ultima ora

Al via congresso Fism, focus su percorsi per cure sclerosi multipla

Pubblicato

il

Aperto nella giornata mondiale, l’evento traccia percorsi di ricerca condivisa

alternate text

In occasione della Giornata mondiale della Sclerosi multipla (Sm) si è aperto oggi a Roma il congresso annuale della Fondazione dell’Associazione italiana sclerosi multipla (Fism), la principale finanziatrice della ricerca scientifica su questa patologia in Italia. L’evento, dal titolo ‘Our pathways to cure’, che si svolge a Roma, dal 30 maggio all’1 giugno, è l’occasione – si legge in una nota diffusa da Aism – per parlare della co-responsabilità di tutti gli attori coinvolti nel sistema ricerca per costruire e condividere percorsi (pathways) per arrivare a cure risolutive per la Sm e le altre patologie correlate.

Le cifre dell’impegno di Fism nei confronti dei ricercatori, delle persone con Sm e delle Istituzioni sono importanti: 5,3 milioni di euro messi a disposizione dei ricercatori dal Bando 2022; 153 i gruppi di ricerca che nel 2023 hanno in corso 97 progetti di ricerca con un finanziamento Fism di 22 milioni di euro ; 154 pubblicazioni con impact factor medio di 8,2 nel 2022; 40 milioni di euro investiti negli ultimi 6 anni. Inoltre, dal 1989 Aism, con la sua Fondazione, ha sostenuto 463 ricercatori, finanziando 189 borse di studio e 664 progetti di ricerca; il 76% dei ricercatori finanziati in tutti questi anni continua a svolgere studi sulla sclerosi multipla.

“Grazie alla ricerca – dichiara Mario Alberto Battaglia presidente Fism – la sclerosi multipla non è più una malattia incurabile. Mentre ci sono stati molti passi avanti per le persone con forme recidivanti di Sm, non ci sono però ancora terapie approvate per le persone con Sm progressiva secondaria inattiva, cioè persone che non hanno ricadute cliniche o mostrano un’infiammazione attiva sulle scansioni Mri. Fermare la progressione della Sm e delle altre malattie correlate – aggiunge – è quindi una priorità per tutti gli attori coinvolti, inclusi i rappresentati dell’industria. Il nostro modello di ricerca co-partecipata è vincente e attraverso di esso vogliamo promuovere la cittadinanza scientifica: la conoscenza e il coinvolgimento di tutti i cittadini – non solo delle persone interessate – per garantire la piena partecipazione e la traduzione della ricerca in risposte concrete per le persone e per la società”.

“La ricerca – sottolinea Paola Zaratin, direttore della Ricerca Scientifica Fism – può fermare la sclerosi multipla a patto che sia di qualità, guidata dall’esperienza di malattia delle persone con Sm e che tutti i diversi attori, compresi i cittadini, siano corresponsabili della promozione di una nuova cultura scientifica, in linea coi principi di ricerca ed innovazione responsabile promossi dalla Comunità europea”. A tale proposito, il congresso tratterà il tema della ‘Scienza della condivisione’ dando risalto all’importanza del ruolo che giocano le persone colpite dalla malattia e i cittadini nella ricerca attraverso anche l’importante testimonianza della giornalista Francesca Mannocchi.

“Il futuro della medicina non può che avere la ricerca scientifica quale motore trainante. Una ricerca – dettaglia Gianvito Martino, Direttore Scientifico dell’Ospedale San Raffaele di Milano – che mette in comune i saperi senza chiedere nulla in cambio, senza discriminare i produttori di un’idea scientifica sulla base delle loro caratteristiche personali e che ha, come imperativo categorico, quello di cercare soluzioni innovative e più efficaci per la salute delle persone malate al di là dei benefici materiali e personali che ne possono derivare. Per vincere questa sfida – continua – bisogna che la società civile tutta sia coinvolta e che la politica decida finalmente di considerare la ricerca scientifica come precipuo strumento strategico e culturale per il raggiungimento del benessere collettivo ed individuale”.

“Fra i diritti delle persone con Sm e patologie correlate – sottolinea Rachele Michelacci, vice presidente Aism – quello alla ricerca scientifica è prioritario, perché i risultati della ricerca contribuiscono alla realizzazione degli altri diritti. Come persona con Sm penso però di avere anche una responsabilità nei confronti della ricerca: se rivendico come diritto il fatto che venga condotta, – osserva – devo partecipare insieme ai ricercatori e alle Istituzioni alla sua realizzazione. Un modello che vede le persone soggetto attivo della ricerca”.

Le priorità scientifiche dell’Agenda 2025 sono state confermate e condivise dalle principali Associazione Sm internazionali, a conclusione del primo ‘Pathways to Cures Global Summit’. “Le associazioni Sm – riflette Jaume Sastre-Garriga, vice direttore di Cemcat, il centro per la sclerosi multipla della Catalogna, co-presidente del Comitato Scientifico Fism – agiscono da ponte fra le persone e i ricercatori: fanno capire alle persone con Sm l’importanza della ricerca, e ai ricercatori l’importanza di coinvolgere le persone nella ricerca e stabilire insieme a loro degli obiettivi di ricerca che siano rilevanti proprio per chi con la malattia convive. Un ruolo che Aism, con la sua Fondazione – aggiunge – svolge molto bene: non solo assicurando finanziamenti ma anche partecipando in maniera responsabile alla progettazione e realizzazione della ricerca scientifica”,

Grazie al modello di Ricerca e innovazione responsabile Multi-Act, Aism, con la sua Fondazione, collabora con diversi partner a livello nazionale e internazionale per promuovere l’integrazione dei principi di Ricerca Innovazione Responsabile. A livello internazionale promuove e finanzia diverse iniziative, come l’International Progressive Ms Alliance, l’iniziativa globale sulle misure riportate dalle persone con Sm Global Proms Initiative e la Multiple Sclerosis Ms Care Unit.

Continua a leggere

Ultima ora

Aism, premio Rita Levi Montalcini a Matteo Gastaldi

Pubblicato

il

La motivazione: "Studi continui sulla sclerosi multipla e malattie autoimmuni correlate"

alternate text

“Il premio che oggi mi viene assegnato è, non solo un onore, ma ancora di più, uno straordinario stimolo per lavorare nei prossimi anni come ricercatore e come medico per poter dare prospettive di vita alle persone”. Lo ha detto oggi Matteo Gastaldi, responsabile della sezione di ricerca e del laboratorio di Neuroimmunologia dell’Irccs Fondazione Mondino, vincitore del Premio Rita Levi Montalcini 2023, riconoscimento che l’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) ogni anno assegna, in occasione del congresso Fism, ai giovani ricercatori che si sono distinti per l’eccellenza e i risultati ottenuti. La motivazione del premio, si legge in una nota, è per “i suoi contributi continui alla ricerca sulla sclerosi multipla e ad altre malattie autoimmuni correlate”, in linea con la “missione” di Aism. Gastaldi ha infatti portato avanti “una ricerca traslazionale – spiega il vincitore – ossia per una ricerca che, quando ha successo, ha un impatto enorme per la pratica clinica e per le persone che hanno avuto una diagnosi importante legata a una malattia autoimmune”.

Attuale responsabile della sezione di ricerca e del Laboratorio di Neuroimmunologia dell’Istituto neurologico nazionale a carattere scientifico della Fondazione Mondino, 38 anni, Gastaldi fa ricerca sui cosiddetti autoanticorpi che, si è scoperto, sono responsabili di malattie di tipo autoimmune oggi distinte dalla sclerosi multipla, ma che sono state a lungo confuse con la sclerosi multipla, come le malattie dello spettro della Neuromielite ottica (Nmosd) e la malattia associata agli anticorpi anti-Mog (Mogad).

“Nel nostro laboratorio – spiega Gastaldi – studiamo in particolare gli anticorpi diretti contro la guaina mielinica o contro altre cellule del sistema nervoso, come per esempio gli astrociti. Abbiamo lavorato diversi anni per la messa a punto di metodiche sempre più efficienti per dosare accuratamente la presenza di anticorpi noti come gli anti-acquaporina 4 e anti-Mog. Lavoriamo ora – continua – per continuare a caratterizzare il modo con cui questi anticorpi agiscono per causare un danno alla mielina del sistema nervoso centrale” per una più efficiente “distinzione di queste patologie dalla sclerosi multipla, che ne cambierà la gestione clinica. Di recente – aggiunge Gastaldi – abbiamo pubblicato i risultati di una ricerca che consente di capire se il livello di anticorpi anti-Mog circolanti nei pazienti con Mogad correla con il rischio di recidive in diverse fasi di malattia. Nelle Mogad, infatti, il rischio di recidiva vale per circa il 50-60% di pazienti: se si riuscirà a identificare con precisione il 40-50% di pazienti che non avrà recidive si potrebbe per loro avere un’indicazione preziosa in chiave terapeutica”.

Gastaldi e i suoi colleghi sono impegnati anche nella ricerca di autoanticorpi non ancora identificati e del loro possibile ruolo nello scatenare una malattia di tipo autoimmune. “Abbiamo lavorato recentemente a un progetto di ricerca finanziato da Fism – ricorda il neopremiato – per identificare nuovi autoanticorpi nella Sm e in altre patologie demielinizzanti. I risultati preliminari ci stanno indirizzando verso un nuovo anticorpo gliale presente sia in malattie demielinizzanti diverse dalla Sm, sia – prosegue il ricercatore – in una piccola percentuale di pazienti con sclerosi multipla, che potrebbe essere rappresentare un biomarcatore e potenziale agente patogenetico in queste condizioni”.

Gli anticorpi sono particolari proteine prodotte dal nostro sistema immunitario. Dovrebbero combattere virus e batteri esterni ma, talvolta, possono colpire proteine del nostro stesso organismo (auto-anticorpi). Se il bersaglio degli autoanticorpi è localizzato sulla mielina, questi possono rappresentare una via patogenetica nelle malattie demielinizzanti. Per questo, quando si riesce a identificare adeguatamente il singolo anticorpo, è possibile scoprire un marcatore che consente di selezionare terapie adeguate, o addirittura ideare e produrne di nuove, e, alla fine del percorso, cambiare la vita di un a persona.

Una delle priorità dei clinici è proprio quella di trovare per ogni persona la risposta giusta, quella che può cambiarle la vita. “Oggi mi darebbe gioia essere in grado di fornire informazioni più precise sul decorso futuro di queste malattie – sottolinea il ricercatore – Anche quando si riesce a fare una diagnosi precisa, tante malattie autoimmuni hanno ancora un decorso estremamente imprevedibile. Desidero dare il mio contributo, nei prossimi anni, per poter dire a ogni persona non solo ‘questa è la tua malattia, ma anche, ‘nei prossimi dieci anni possiamo aspettarci che vada in questo modo e queste sono le armi – conclude Gastaldi – che possiamo usare per affrontarla”.

Continua a leggere

Cronaca

‘PortrAits’, immagini Ai svelano i sintomi oscuri della sclerosi multipla

Pubblicato

il

Indagine Doxa, 3 italiani su 10 non conoscono segnali invisibili della malattia

alternate text

Viene inaugurata oggi, in occasione della Giornata mondiale della sclerosi multipla, a Roma e Milano, la mostra PortrAits che, grazie alle immagini generate dall’intelligenza artificiale (Ai), racconta i sintomi invisibili della malattia. L’iniziativa, insieme all’illuminazione di rosso dei principali monumenti italiani illuminati, si inserisce nelle attività promosse dall’Associazione italiana sclerosi multipla, (Aism) per la Settimana nazionale di informazione sulla sclerosi multipla (Sm), dal 29 maggio al 6 giugno.

La mostra PortrAits nasce da un’esigenza ben fotografata dall’indagine Doxa condotta per Aism nei primi mesi del 2023 – spiega una nota dell’associazione – su un campione rappresentativo della popolazione italiana, che evidenzia come l’80% degli intervistati sappia che la Sm è una malattia neurologica e ne conosca i sintomi visibili: la difficoltà nei movimenti (93%); la mancanza di coordinazione (90%) e la perdita delle forze (89%). Sono invece sconosciuti i sintomi invisibili, quali la perdita di memoria (24%), la depressione (34%), i disturbi visivi (36%) e la difficolta a concentrarsi (37%), anche se il 60% degli intervistati crede che le persone con Sm sviluppino inevitabilmente delle gravi disabilità e che la malattia non possa essere curata con dei farmaci.

“La mostra PortrAits – spiega Francesco Vacca, presidente nazionale di Aism – si propone di colmare questa lacuna di conoscenza e sensibilizzare il pubblico sui sintomi invisibili della sclerosi multipla. Attraverso le testimonianze delle persone con Sm e l’uso dell’Ai per generare immagini che rappresentano i loro sintomi, con la mostra abbiamo voluto comunicare in modo potente ed emozionante ciò che le persone con sclerosi multipla vivono quotidianamente”. La sclerosi multipla è una delle più gravi malattie del sistema nervoso centrale e colpisce in larga parte in giovane età – il 50% delle persone non ha ancora 40 anni – le donne due volte più degli uomini. In Italia sono circa 140mila le persone che convivono con questa malattia: ogni anno si contano 3.600 nuove diagnosi, 1 ogni 3 ore.

Aism, a partire dalle storie di 10 testimonial con Sm, ha realizzato l’open air exhibit di PortrAits in cui i sintomi invisibili – il braccio come un pezzo di ghiaccio, la lingua intrecciata, la testa in fiamme, le gambe pesanti come macigni, la stanchezza che costringe a stare a letto, la vista appannata – rielaborati con la tecnologia, insieme a dei professionisti della comunicazione, hanno generato immagini sorprendenti, lontane dalla realtà visibile agli occhi, ma vicine al sentire effettivo di chi convive, ogni giorno, con la Sm. “Il termine intelligenza artificiale (Ai) ci porta d’istinto a fare un confronto con l’intelligenza umana – sottolinea Ivano Eberini, professore associato di Biochimica all’Università degli Studi di Milano – Sarebbe un errore pensare che ora l’Ai possa sostituire l’intelligenza e le capacità dell’uomo, si tratta più di un’integrazione o un supporto per specifiche attività. Gli algoritmi di Ai più utilizzati aiutano nella classificazione, nei processi decisionali e, come in PortrAits, nella generazione di contenuti. Questa mostra è un esempio di uso virtuoso dell’Ai generativa”.

Tra le persone che hanno prestato la loro storia per il progetto – riferisce la nota – c’è Antonella Ferrari, madrina di Aism, scrittrice, attrice e autrice dello spettacolo teatrale in cui porta in scena la sua condizione di persona con Sm. “La vista a volte mi si appanna come se vedessi un cielo pieno di nuvole – ricorda Ferrari – E’ stato per me interessante scoprire come il mio sintomo invisibile sia stato reinterpretato dall’Ai. Penso che questo progetto renda chiaro a tutti cosa significhi vivere con questa malattia e possa aiutare le persone con Sm a lottare ancora di più per i loro diritti”.

“Da sempre Aism, attraverso la sua Fondazione (Fism), promuove l’utilizzo delle tecnologie per migliorare la gestione della malattia e la qualità di vita delle persone con Sm – afferma Mario Alberto Battaglia, presidente di Fism – Ne sono un esempio il Registro italiano sclerosi multipla e patologie correlate e il progetto Barcoding Ms – un database integrato di dati clinici, genetici, imaging e misure del paziente che fornirà una fotografia personalizzata della progressione clinica e della biologia della malattia – ed anche lo sviluppo di una app che permette l’autovalutazione e il monitoraggio delle funzioni cognitive delle persone con sclerosi multipla. E ancora – continua Battaglia – la partecipazione al progetto europeo Alameda, che usa l’Ai per colmare il divario tra diagnosi precoce e trattamento terapeutico nelle malattie neurologiche. Con PortrAits abbiamo voluto dimostrare che l’Ai, se usata in maniera virtuosa, può aiutare anche nella comunicazione, a dare nuova voce alle persone con Sm”.

La campagna PortrAits – parola inglese per ‘ritratto’ che include il riferimento all’Ai – è realizzata grazie al contributo incondizionato di: Merck Italia (Main Sponsor); Bms (Platinum Sponsor); Biogen Italia, Novartis Farma, Roche e Sanofi (Gold Sponsor); Janssen-Cilag, Sandoz e Bil Benefit (Silver Sponsor).

“Da oltre 20 anni Merck è impegnata nella ricerca di soluzioni che migliorino la vita delle persone con Sm – dichiara Maria Cristina Leone, Neurology Business Unit Head di Merck Italia – andando incontro ai loro bisogni non soddisfatti. Per farlo partiamo dall’ascolto, perché è solo insieme alle persone che possiamo raggiungere lo scopo. PortrAits è la dimostrazione di quanto, ascoltando le persone con Sm, si possa capire al meglio dove indirizzare il nostro sforzo di innovazione”.

Aism, oltre alla mostra PortrAits di Roma, in Piazza San Silvestro e Milano, in Via Dante, per la Settimana di informazione sulla Sm, fino al 6 giugno promuove incontri, manifestazioni ed eventi in tutta Italia per sensibilizzare la cittadinanza sulla malattia, la qualità di vita delle persone con Sm e dei loro caregiver, la tutela dei loro diritti e l’importanza della ricerca scientifica. Tra i monumenti che questa sera, saranno illuminati di rosso ci sono il Pirellone a Milano, la Mole Antonelliana a Torino, Ercolano e i palazzi istituzionali di Senato e Palazzo Chigi.

Continua a leggere

Economia

Landini: “Incontro con Meloni? Nessun risultato, avanti mobilitazione”

Pubblicato

il

Il leader della Cgil dopo il vertice a Palazzo Chigi: "Bene la disponibilità ma nel merito il giudizio non è positivo"

alternate text

“Consideriamo importante il confronto di oggi che arriva grazie alle nostre manifestazioni: però nel merito risultati non ce ne sono ed è per questo che proseguiremo la mobilitazione”. Così il leader Cgil, Maurizio Landini al termine dell’incontro a palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e con il governo.

“Bene la disponibilità, che prima non c’era, di fissare tavoli su tutti gli argomenti che noi abbiamo avanzato con le nostre proposte. Ma se tu vuoi discutere con noi devi dire quante risorse metti in campo, di quanto stiamo parlando: perché senza risorse le riforme non si fanno e quindi prima di cominciare deve essere chiaro quante risorse metti in campo e da dove le prendi”, ha aggiunto.

E poi: “bisogna sciogliere il nodo se con i sindacati vuole o non vuole fare degli accordi perché per fare degli accordi vuol dire discutere delle piattaforme che abbiamo presentato: quella sulle pensioni, sul superamento della precarietà e quella fiscale”, ha detto ancora.

“Non solo non siamo d’accordo con l’autonomia differenziata ma non abbiamo nessuna disponibilità ad aprire alcuna trattativa sul tema. Per noi la Costituzione va difesa e applicata: l’autonomia differenziata anzi, visto che ci hanno chiamato per discutere anche di questo, deve essere tolta dal tavolo di confronto perché fa solo danni”, ha affermato

Il problema semmai “è fare un riforma elettorale seria che rimetta nelle condizioni i cittadini italiani di decidere chi mettere in Parlamento per far si che quelli che sono eletti rispondano ai cittadini e non ai capibastoni”, ha concluso.

Continua a leggere

Articoli recenti

Post popolari

Il contenuto di questa pagina è protetto.