Immediapress
Dalla Fondazione Visentini un appello ai rappresentanti del...
Dalla Fondazione Visentini un appello ai rappresentanti del “Tessuto connettivo della salute” per arginare la deriva delle condizioni sociosanitarie dei cittadini.
Tante le proposte di intervento ed una richiesta unanime per una programmazione integrata e inclusiva
Roma, 6 dicembre 2023 - Le reti di interconnessione sociale, spesso sottovalutate ma con un impatto cruciale sulla salute delle persone e sulla tenuta del sistema sociale e di salute, hanno mostrato una preoccupante tendenza al declino, soprattutto in epoca post pandemica.
Su questo tema, si è tenuto ieri 5 dicembre 2023 presso l'Università Luiss il simposio "Tessuto Connettivo della Salute. Nuove Forme di Vicinanza", promosso dall’Osservatorio Salute benessere e Resilienza della Fondazione Visentini. Il Simposio ha visto la partecipazione di attori storici nel panorama della salute come Federsanità, ACLI, Legacoop, il Consorzio Dafne per la distribuzione farmaceutica, insieme a nuovi protagonisti come Rosso, start-up innovativa dedicata alla donazione di sangue.
Il punto di partenza dei lavori è stata l’ultima rilevazione 2023 sulla “Vicinanza della salute” dell’Osservatorio, che ha messo in evidenza un drastico calo degli indicatori della sfera sociale direttamente influenti sul benessere socio-sanitario dei cittadini.
In particolare, si è registrato un significativo aggravamento dell'isolamento individuale, con una caduta di 22 punti rispetto al 2010, unito a una preoccupante lacerazione della coesione sociale, attestata su un -13 punti. Anche l'omogeneità territoriale sul fronte della salute è lontana dal realizzarsi, aggravata dal divario reddituale che separa le due parti del Paese e dal crescente fenomeno della povertà assoluta, che, come certificato da Istat, in Italia è più che raddoppiata passando dal 4,2% del 2010 al 9,7% del 2022.
“Fin dal mio insediamento, in qualità di Viceministro con specifica delega alle Politiche Sociali -è intervenuta tramite sua nota in apertura dei lavori Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali - ho voluto promuovere e valorizzare tutte quelle forme di interconnessione virtuosa, dal terzo settore al volontariato, fino all’articolato mondo sociosanitario, che contribuiscono alla tenuta del sistema di intervento sociale sul territorio. Il raccordo con il mondo della solidarietà sociale è un’opportunità per realizzare interventi efficaci, in una direzione diversa e finalmente sussidiaria”.
"Abbiamo riunito - afferma Duilio Carusi, Adjunct Professor Luiss Business School e Coordinatore dell'Osservatorio Salute Benessere e Resilienza della Fondazione Bruno Visentini – alcune tra le principali voci del Tessuto Connettivo della Salute, per creare un momento di riflessione comune su temi cruciali come quelli della coesione, cooperazione, volontariato, distribuzione, integrazione. È emerso un quadro effervescente per lo sviluppo di nuove iniziative con cui avvicinare la salute ai cittadini, ma anche la mancanza di un raccordo unitario e di una valorizzazione all’interno degli strumenti di programmazione nazionale, a partire dal PNRR. Riteniamo che sia sempre più necessario ritornare ad uno sforzo di pianificazione a livello paese, orientato all’inclusione dei diversi attori della salute e che conduca ad uno strumento concreto che potremmo definire un “Piano nazionale di salute”, che dopo la pandemia riprenda ed integri su più dimensioni la buona pratica di dotarsi di un piano sanitario nazionale, assente dalle scene dal lontano 2008.”
Nel portare i saluti istituzionali di Luiss Guido Carli, Luciano Monti, Docente di Politiche dell’Unione europea all’Università Luiss Guido Carli, ha sottolineato l’interesse dell’Università sui temi della salute anche con respiro internazionale attraverso le attività del Policy Observatory, ed evidenziato alcune fragilità di fondo del PNRR nelle Missioni 5 e 6.
In campo i rappresentanti delle parole chiave del “tessuto connettivo” della salute: Coesione; Cooperazione; Volontariato; Donazione; Distribuzione.
Gennaro Sosto, Presidente Sud Italia, Federsanità e Direttore Generale Asl Salerno, ha annunciato il progetto delle “Botteghe di comunità” nel territorio del Cilento, che a partire dalla primavera 2024 dovranno andare ad integrare l’attività delle Case di Comunità hub, al fine di “favorire la coesione delle aree interne, caratterizzate da Comuni di piccolissime dimensioni”.
Sempre restando sull’attuazione della Missione 6 del PNRR Eleonora Vanni, Vice Presidente Legacoop e Presidente Legacoopsociali, ha proposto “l’integrazione dei modelli cooperativi anche con la messa a sistema di cooperative di medici del territorio e della mutualità” ed ha sottolineato l’importanza di “nuove forme di abitare sociale e abitare supportato, destinate alle categorie fragili.”
Povertà sanitaria, “attuazione concreta e mirata della Legge 33/2023 sulla riforma della non autosufficienza a cominciare da decreti attuativi ‘specifici e forti’ da approvare entro gennaio”: sono le priorità messe in fila da Antonio Russo, Vice Presidente ACLI e Portavoce Nazionale Alleanza contro la povertà in Italia. Che ha ammonito: “non è tempo per i solisti”.
Chiara Schettino, CEO e Founder Rosso, ha presentato priorità e bisogni insoddifatti nella gestione e disponibilità di sangue e suoi derivati, come condizione necessaria per il funzionamento del sistema. In campo come interlocutori principali imprese, ospedali privati e Generazione Z, a cui ha rivolto l’appello sulla “prevenzione sulla salute del sangue attraverso il maggior ricorso alle analisi di laboratorio, economiche e dall’alta capacità diagnostica”.
Tessuto connettivo silenzioso, ma con un alto peso specifico pari a circa 3 punti di PIL, sono i partecipanti al consorzio Dafne che anche durante la pandemia hanno garantito l’approvvigionamento di farmaci e mascherine alle farmacie e agli operatori in prima linea. Per loro conto Daniele Marazzi, Consigliere Delegato Consorzio Dafne, ha chiesto un “maggior coinvolgimento e partecipazione ai tavoli decisionali sulle politiche sanitarie e farmaceutiche”.
Unanime l’appello ad un coordinamento unitario e strategico per rilanciare il tessuto connettivo della salute e garantire un sistema inclusivo e resiliente
Per maggiori informazioni:
Osservatorio Salute Benessere e Resilienza
Fondazione Bruno Visentini
Via di Villa Emiliani, 14/16
00197 - Roma
Tel. 06/85225059 Fax 06/85225060
osbr@fondazionebv.eu
www.osservatoriosalute.it
www.fondazionebrunovisentini.eu
Immediapress
“Autistic City”, dal 23 al 28 aprile la mostra fotografica...
Uno shooting ispirato a Wes Anderson che vede protagonisti ragazzi autistici.
Evento organizzato dall’Associazione Modelli si Nasce e da Accademia del Lusso di Roma con il patrocinio dell’Assessorato di Roma Capitale a grandi eventi, turismo, moda e sport
Roma, 18 aprile 2024.Il 23 aprile si inaugura “Autistic City – Exploring youth different minds unique world”, la mostra fotografica nata dalla partnership tra Accademia del Lusso di Roma e l’Associazione Modelli si Nasce. Accademia del Lusso ha messo a disposizione Carolina Turra, docente di Styling, che ha coordinato il lavoro insieme agli studenti del corso, e una fotografa di moda, Marta Petrucci, per la realizzazione di uno shooting ispirato ai film di Wes Anderson. Oltre alle fotografie, per tutta la durata della mostra sarà proiettato un video, ideato e realizzato da Accademia del Lusso, che racconta i momenti salienti dello shooting e del backstage consentendo allo spettatore di seguire la trama visiva in cui ciascuna fotografia può essere l’inizio o la fine di un racconto.
Già nel titolo della mostra è chiaro il riferimento al film Asteroid City, ultima fatica dell’acclamato regista statunitense. La scelta di ispirarsi a Wes Anderson è di carattere estetico in riferimento alle atmosfere retrò e ai colori pastello tanto amati dal regista, ma è, soprattutto, riferita all'audacia e all'ambizione di Anderson di affrontare temi seri e, anche, molto toccanti con sensibilità e fantasia. Nei suoi film ciò che esiste dentro il racconto e ciò che esiste fuori, sembrano due mondi in cui il confine è solo apparente.
Allo stesso modo e con l’obiettivo di celebrare la diversità e di costruire una realtà dove ogni individuo è libero di essere sé stesso, nel progetto fotografico intrapreso con i ragazzi autistici di Modelli si Nasce ogni partecipante è rappresentato come un personaggio unico, evidenziato da un vezzo esteriore che riflette la sua caratteristica interiore. Attraverso un’empatia senza giudizio, le immagini catturano la bellezza e l’individualità di ciascun soggetto, trasmettendo la volontà di giocare e di esplorare insieme.
“Per noi questa esperienza è stata importante - commenta Laura Gramigna, direttrice di Accademia del Lusso Roma - ed è importante anche come messaggio, perché dimostra che con questi ragazzi splendidi si può collaborare in modo professionale e proficuo. È la riprova che l’autismo non è una barriera e si possono creare bellissime sinergie anche nell’ambito della moda”. “Le foto della mostra - secondo Silvia Cento, presidente di Modelli si Nasce - sono sorprendenti, ti immergono immediatamente in una “Autistic City” che non ti aspetti. I visitatori potranno finalmente comprendere che l’autismo può essere un mondo di colori, bellezza, arte e fashion, ma soprattutto di capacità e competenze. Capacità di relazionarsi con l’obiettivo della macchina fotografica, capacità di assumere pose non usuali, capacità di indossare outfit complicati ed impegnativi. Capacità e competenze acquisite dai 29 fotomodelli, ognuno con abilità diverse, durante il percorso formativo di Modelli si Nasce, che hanno permesso a Carolina Turra e Marta Petrucci, con tutto lo staff di Accademia del Lusso di lavorare con serenità e mettere a frutto le loro doti artistiche ed umane”.
About:
Modelli si Nasce è un’associazione no profit nata a Roma nel 2018 grazie all’intraprendenza e all’impegno di alcuni genitori di ragazzi autistici. Modelli si Nasce è la prima ed unica associazione in Italia ad offrire percorsi formativi personalizzati che preparano i ragazzi autistici ad entrare nel mondo della moda come modelli e fotomodelli. Nei suoi cinque anni di vita, l’associazione ha visto aumentare la base associativa con famiglie provenienti da tutta Italia ed è cresciuto il numero di ragazzi (ad oggi circa 60) che sono pronti ad affrontare le loro prime esperienze lavorative nel settore della moda. Fino ad oggi, l’Associazione ha operato a Roma anche se i ragazzi provengono da tutta Italia. Da marzo 2024, sono stati avviati percorsi formativi anche in Calabria. L’obiettivo è quello di incrementare le sedi regionali per evitare ai tanti ragazzi e alle loro famiglie spostamenti troppo lunghi e faticosi.
Accademia del Lusso nasce nel 2005 in via Montenapoleone, a Milano, come Scuola esclusiva per giovani talenti che intendono intraprendere la loro carriera nel comparto della moda e del lusso in Italia e all’estero. Ha la sua sede di rappresentanza in Via Montenapoleone 5, a Milano, nel cuore del quadrilatero della moda, luogo simbolo del Fashion in Italia. Sempre a Milano, in Via Chioggia, il Luxury Lab è divenuto la sede attiva di laboratori, seminari e altre attività teorico-pratiche indirizzate agli studenti. Nella Capitale, Accademia del Lusso oltre alla storica sede in Via Matera 18, ha inaugurato una nuova scuola in Piazza di Spagna 9, dove gli studenti hanno l'opportunità di conoscere la grande tradizione sartoriale italiana.
Immediapress
Donne e tecnologia, oltre il 70 per cento sottolinea la...
Preparate, dedite al lavoro anche in termini orari, ma spesso faticano a ottenere un riconoscimento salariale e di carriera. Soprattutto se madri.
Questo l’identikit delle professioniste dell’ambito tecnologico che emerge dalla ricerca condotta da Milano-Bicocca in sinergia con l’Associazione Women&Tech® ETS, che propone anche misure di contrasto ai gap ancora esistenti
Milano, 18 aprile 2024 – Le professioniste? Preparate, dedite al lavoro anche in termini orari, ma la maggior parte di loro fatica a ottenere un riconoscimento salariale e di carriera: questo l’identikit delle professioniste dell'ambito tecnologico che emerge dallo studio “Donne e Tecnologia: un’indagine quali-quantitativa” condotto in collaborazione sinergica tra l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, tramite il Comitato Unico di Garanzia (CUG), e Women&Tech® ETS - Associazione Donne e Tecnologie. Oltre il 71% delle intervistate afferma, infatti, di avere percepito o esperito un trattamento salariale diverso rispetto ai colleghi uomini e l’11,4 per cento preferisce non rispondere.
I risultati dell’indagine sono stati presentati oggi, durante l’evento “Donne e STE(A)M. Tra passato e futuro” al quale sono intervenute Alessia Cappello (Assessora sviluppo economico e politiche del lavoro, Comune di Milano), Maria Grazia Riva (Pro-Rettrice all’Orientamento, alle Politiche di genere e Pari opportunità), Patrizia Steca (presidente CUG di Milano-Bicocca) e Silvia Penati (professoressa di Fisica e componente del Comitato Pari Opportunità).
Tra le ospiti della mattinata, Amalia Ercoli Finzi (professoressa emerita del Politecnico di Milano), Elvina Finzi (dirigente Essilor Luxottica), insieme a Gianna Martinengo (Presidente dell’Associazione Women&Tech® ETS).
«L’Università di Milano-Bicocca ha da sempre mostrato un grande interesse al tema delle carriere femminili, sia nell’ambito accademico che in quello professionale. – ha detto Patrizia Steca, presidente del Comitato Unico di Garanzia di Milano-Bicocca - L'Ateneo è impegnato in un monitoraggio costante delle scelte del percorso universitario. Queste mostrano ancor oggi un significativo sbilanciamento di genere: i ragazzi sono molto più presenti nei corsi di laurea a carattere scientifico e tecnologico, mentre le ragazze scelgono maggiormente percorsi umanistici ed educativi. Una situazione simile è osservabile nella composizione dei nostri Dipartimenti. Nonostante siano ravvisabili dei miglioramenti, è evidente come sia importante lavorare ancora nel sostenere scelte che vadano oltre i tradizionali stereotipi di genere. La possibilità di collaborare con realtà esterne, come Women and Tech – ETS, è un’occasione per conoscere maggiormente i contesti aziendali e le sfide che questi pongono soprattutto alle giovani donne. Questo ci consente di avere informazioni preziose anche al fine di migliorare i nostri percorsi di formazione, di orientamento e di job placement».
L’indagine presentata ha dedicato un focus specifico alla tematica “donne e tecnologia” con l'obiettivo di raccogliere informazioni e dati sulle esperienze delle lavoratrici all’interno del network di aziende e persone associate. In particolare, sono state analizzate cinque dimensioni: genere e settore ICT; soddisfazione lavorativa; armonizzazione delle sfere di vita; gap di genere percepiti e possibili misure a contrasto.
La ricerca - realizzata attraverso la somministrazione di un questionario online sulla piattaforma Qualtrics nel periodo novembre-dicembre 2023 - ha coinvolto quasi 200 professioniste delle aziende associate a Women&Tech® ETS che lavorano in realtà professionali “ad alta intensità lavorativa” - in prevalenza (70 per cento ) impiegate nel Settore Tech, Software e Internet - di età tra i 30 e 45 anni (nel 46,9 per cento) e laureate (62 per cento).
In particolare, il 30 per cento di loro è in possesso di un titolo di studio in discipline STEM e il 24,6 per cento ha conseguito uno o più master.
Dal punto di vista dell’onere lavorativo medio giornaliero, il 39,7 per cento delle partecipanti dichiara un impegno pari a 9h50’, al quale si aggiungono straordinari e trasferte. Oltre la metà di loro (53 per cento ) si dichiara madre, il 20 per cento genitore single.
Per quanto riguarda la soddisfazione lavorativa, il 41,8 per cento delle donne del campione si dichiara abbastanza soddisfatta del proprio lavoro. Nel 12 per cento dei casi è molto soddisfatta e nel 28,9 per cento si ritiene soddisfatta.
I risultati della ricerca – interpretati con un’attenzione alla dimensione di genere - mettono in luce come l’interconnessione tra i dati occupazionali registrati a livello nazionale e la distribuzione dei carichi di lavoro, retribuito e non, contribuisca a dettagliare i contorni e le forme che assumono le esperienze di queste donne.
Dal campione emerge, infatti, come lavoratrici madri full-time e madri single esprimano maggiori difficoltà nel conciliare e armonizzare diverse sfere di vita e dichiarino maggiore fatica a godere di tempo libero. Significativo il fatto che la quota di lavoratrici “a orario ridotto” presente all’interno del campione (10 per cento) sia composta per il 90,5 per cento da donne madri e che in questo gruppo non si registri la presenza di donne che ricoprono ruoli apicali.
Oltra alla già citata diffusa percezione di ineguaglianze a livello salariale, il 51,4 per cento delle lavoratrici del campione dichiara che “spesso“ o “sempre” sia successo nella propria esperienza professionale di percepire maggiori difficoltà, rispetto ai colleghi uomini, nell’ottenere credibilità e riconoscimento.
Sebbene il 37 per cento delle donne dichiari una progressione di carriera negli ultimi 5 anni, il 19,5 per cento del campione dichiara che il suo genere abbia “spesso” giocato un ruolo negativo nel vedersi accettare una possibilità di miglioramento di carriera.
Tra le possibili misure a contrasto di questi gap, secondo il 71,6 per cento delle donne che fanno parte della realtà associativa Women&Tech® ETS, sarebbero necessarie misure a favore della conciliazione e del supporto alla genitorialità e il 40,2 per cento suggerisce la promozione di collaborazioni e sinergie tra aziende ed enti formativi, scuole e università.
«Women&Tech® ETS è stata fondata nel 2009 come evoluzione del mio progetto Women&Technologies ideato nel 1999 sulla base di una intuizione: le tecnologie sono di grande aiuto alle donne per poter conciliare famiglia e lavoro, ma le donne sono indispensabili nei processi di ideazione, progettazione e produzione delle tecnologie. Donne e Tecnologie: un binomio vincente. Oggi questa intuizione è la realtà. Le donne con la loro visione olistica delle tecnologie danno un contributo fondamentale all’innovazione tecnologica e sociale”. Ha dichiarato Gianna Martinengo, Presidente dell’Associazione Women&Tech® ETS, che ha aggiunto: “tuttavia, come ci mostrano i risultati di questa ricerca, siamo ancora lontani dalla parità: di opportunità, retribuzione e presenza stessa delle donne nelle professioni tecnologiche e scientifiche. Oggi più che mai, innanzi alla velocità con cui si sta evolvendo e affermando l’AI generativa, siamo quindi chiamati a un intervento su più fronti e che ci riguarda tutti: mondo dell’istruzione, aziende, istituzioni e associazioni».
Per approfondimenti:
●Estratto dell’indagine “Donne e tecnologia”
Per maggiori informazioni:
Ufficio stampa Università di Milano-Bicocca
Maria Antonietta Izzinosa 02 6448 6076 – 338 694 0206
Veronica D’Uva 02 6448 6373 – 335 168 5364
Chiara Azimonti 02 6448 6353 – 335 709 8619
ufficio.stampa@unimib.it
Immediapress
Aborto. Pro Vita Famiglia: Stupiti da astensioni Lega su...
Roma, 18 aprile 2024. “Ci stupisce che oggi alla Camera parte della Lega si sia astenuta su un vergognoso ordine del giorno del Partito Democratico che accusa il Governo di aprire i consultori ad associazioni anti-abortiste per fare “violenza psicologica” sulle donne, avallando l’assurda polemica sulla collaborazione tra consultori e associazioni di aiuto alla maternità già prevista dall’articolo 2 della Legge 194. La maggioranza ha fatto benissimo a respingere questo ennesimo pretesto polemico della Sinistra, che vuole impedire alle donne in difficoltà di ricevere aiuti per rimuovere le cause che potrebbero indurle o costringerle ad abortire.
Migliaia di persone sono attese da tutta Italia alla Manifestazione Nazionale per la Vita che si svolgerà a Roma sabato 22 giugno, per ribadire la dignità umana del concepito e chiedere con forza allo Stato di garantire la tutela sociale della maternità e il diritto delle donne di ricevere alternative concrete all’aborto.”
Lo afferma in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus
t.: 0694325503
m.: 3929042395