“Ho sempre pubblicamente affermato (e non credo solo io) che i medici non debbano agire e parlare in ordine sparso. Ma ancor di più se sono espressione di un’istituzione pubblica, dovrebbero concertare eventuali sortite stampa o televisive con l’autorità sanitaria di riferimento. Il rischio, affatto remoto, è che pareri contrastanti, frutto di legittime sensibilità diverse, possano comunque generare confusione, mentre selezionare figure e posizioni condivise potrebbe essere una soluzione”. Così all’Adnkronos Salute l’immunologo clinico e allergologo Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina personalizzata, commentando l’Ordine del giorno a firma del deputato del gruppo Misto Giorgio Trizzino, accolto ieri dal Governo, che chiede di prevedere la presenza di virologi, immunologi, infettivologi in tv, alla radio o intervistati dai giornali solo se autorizzati dalla struttura sanitaria di appartenenza.
“Questa limitazione però non dovrebbe valere solo i medici però – osserva Minelli -. Analoga azione di coordinamento la invocherei anche (e soprattutto) per le istituzioni politiche”, delle quali “a volte si capisce ben poco e non si percepisce nemmeno il livello minimo di autorevolezza, tanto auspicato altrove”.

Sbircia la Notizia Magazine unisce le forze con la Adnkronos, l’agenzia di stampa numero uno in Italia, per fornire ai propri lettori un’informazione sempre aggiornata e di alta affidabilità.