Cronaca
Violenza su donne, domani al Casilino una nuova panchina...
Violenza su donne, domani al Casilino una nuova panchina rossa contro violenza di genere
Università Tor Vergata, VI Municipio e Ordine professioni infermieristiche insieme per dire No
Una panchina rossa contro la violenza di genere. L’università di Roma Tor Vergata, il VI Municipio e l’Ordine delle professioni infermieristiche insieme per dire No alla violenza sulle donne. Il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Roma Tor Vergata, il VI Municipio e la Questura di Roma, inaugurano una nuova panchina rossa per sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno della violenza di genere.Il simbolo di contrasto a tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a quella sessuale è frutto di un’attività promossa dal VI Municipio, il Prorettorato all’Innovazione sociale di Roma Tor Vergata e l’Ordine delle professioni infermieristiche di Roma.
La panchina verrà posizionata presso il Distretto P.S Casilino Nuovo in via delle Cincie 28, Roma alle ore 11.00. L’evento si svolgerà alla presenza di Rosaria Alvaro, prorettrice all’Innovazione sociale di “Tor Vergata”, di Nicola Franco, presidente del VI Municipio, Carmine Belfiore, questore di Roma e di Maurizio Zega, presidente dell’Ordine delle professioni Infermieristiche di Roma
“La panchina rossa, simbolo di speranza, l’invito a fermarsi a riflettere e non dimenticare il femminicidio e la violenza di genere. Un emblema per rinnovare l’impegno dell’Ateneo nel contrastare un fenomeno drammatico” dichiara il Rettore di Roma Tor Vergata Nathan Levialdi Ghiron “L’Università deve svolgere un lavoro capillare che parte dalle aule con una formazione continua e mirata fino ad arrivare a tutti i cittadini”.
“Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, l’Università di Roma Tor Vergata, il VI Municipio in collaborazione con l’Ordine delle professioni infermieristiche di Roma, intendono lasciare un segno che mira a sensibilizzare la comunità sull'importanza di contrastare la violenza di genere” dichiara Rosaria Alvaro “questa vuole essere una manifestazione concreta dell’impegno sul campo delle istituzioni per prevenire e combattere un fenomeno tragico e preoccupante. Un’occasione per unire le forze e ribadire l’impegno dell’Ateneo contro la violenza di genere anche attraverso azioni formative, informative e di sostegno alle nuove generazioni”.
Aggiunge Maurizio Zega “La comunità infermieristica romana è costituita in maggioranza da donne testimonianza vivente di un impegno sociale e professionale femminile che è l’esatto contrario della violenza bruta e della sopraffazione che ancora troppe volte si esercita contro di loro. Proprio mentre la cronaca ci consegna altri casi di orribile violenza contro le donne, è importante che, dalla società civile e dalle istituzioni, si mostri impegno e consapevolezza di questa piaga vergognosa”
Conclude Nicola Franco, presidente del VI Municipio: “Ringrazio per l’importante iniziativa la Questura, il Commissariato e l’Università. Un gesto importante che rivendica la centralità e l’impegno di tutta la società civile per contrastare il fenomeno della violenza di genere”.
Cronaca
Palermo, i Carabinieri festeggiano i 105 anni del brigadiere
Centocinque anni festeggiati con i suoi colleghi dopo una lunga carriera. I Carabinieri di Palermo hanno incontrato Salvatore Galante nato a Montedoro in provincia di Caltanissetta nel 1919, Brigadiere dei carabinieri in congedo. Nella sua casa, nel quartiere Oreto, a Palermo, circondato dai familiari, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Generale di Brigata Luciano Magrini, "ha portato un caloroso saluto e un affettuoso abbraccio dell’Arma al militare centenario, consegnandogli in dono una Lucerna in cristallo".
Salvatore Galante sposa la signora Filomena ed ha due figli Angela e Vincenzo. Si arruola nell’Arma dei carabinieri il 24 febbraio 1939 e viene trasferito alla Legione di Verona. Si congeda dopo 35 anni di servizio il 14 aprile 1974 con nomina a Vice Brigadiere di complemento. Ha partecipato alla 2° guerra mondiale, è stato mobilitato con la 150^ sezione a disposizione della Divisione Acqui destinazione Albania con l’incarico di “portaordini”. Dall’Albania in Grecia e da lì, sempre con la Divisione Acqui, è stato trasferito presso l’isola di Corfù. Rientrando da un servizio con la moto, a causa di un incidente con un’autovettura militare riportava la frattura della tibia e del perone della gamba destra ed a seguito di ciò veniva rimpatriato in convalescenza.
I colleghi della Sezione, rimasti in Grecia, (ben 68 compreso il Comandante) morirono tutti nell’eccidio di Cefalonia. Dopo circa due mesi di convalescenza, di nuovo assegnato a Verona, da lì mobilitato con la 27esima Sez. presso la Divisione Mantova. Trasferito ad Asti, poi a Torino, da lì in Calabria a Marcellinara (Cz), poi Nicastro, infine trasferito a Palermo alla Caserma Bonsignore, oggi Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa, quale responsabile dell’ufficio autodrappello fino al 1974.
Cronaca
Catania, muore incastrato tra cabina e porta ascensore
Un 31enne era impegnato nella manutenzione dell'elevatore
Un uomo di 31 anni, manutentore di ascensori, è morto dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta di un piano dell'elevatore di un condominio di Aci Sant'Antonio, in provincia di Catania, dove era al lavoro. I medici del 118 hanno constatato il decesso del 31enne dopo che il corpo è stato liberato dai Vigili del fuoco. Una donna che era dentro la cabina dell'ascensore è stata soccorsa da personale medico perché sotto choc. Indagano i Carabinieri.
Cronaca
Aviaria, i timori dell’Oms: “Preoccupa rischio...
L'allarme di Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità
La variante A/H5N1 dell'influenza aviaria è diventata "una pandemia animale zoonotica globale". Il mese scorso mucche e capre si sono aggiunte all'elenco delle specie colpite, un'evoluzione ritenuta dagli esperti sorprendente per gli esperti perché non si riteneva fossero suscettibili a questo tipo di influenza. E ora il rischio che questo virus possa propagarsi fino all'uomo "resta una grande preoccupazione". Lo ha dichiarato Jeremy Farrar, Chief Scientist dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Ad oggi non è stata registrata trasmissione interumana (da uomo a uomo) del virus, è la premessa, ma l'H5N1 ha avuto un tasso di mortalità "estremamente alto" tra le persone che sono state contagiate fino al oggi. Questa "è un'infezione influenzale iniziata prevalentemente nel pollame e nelle anatre, e si è diffusa efficacemente nel corso degli ultimi uno o due anni fino a diventare una pandemia zoonotica - animale - globale. La grande preoccupazione, ovviamente, è che così facendo, e infettando anatre e pollame - ma ora sempre più mammiferi - il virus si evolva e sviluppi la capacità di infettare gli esseri umani. E, poi, aspetto critico, sviluppi la capacità di passare attraverso una trasmissione da uomo a uomo", ha evidenziato Farrar. Le sue parole sono rimbalzate su diversi media internazionali.
L'esperto ha commentato l'epidemia di H5N1 registrata tra le mucche da latte negli Stati Uniti e ha sollecitato un ulteriore attento monitoraggio e attività di indagine da parte delle autorità sanitarie pubbliche, "perché potrebbe evolversi e trasmettersi in modi diversi". "Dobbiamo assicurarci che, se l'H5N1 dovesse arrivare agli esseri umani con una trasmissione da uomo a uomo, saremo nella posizione di rispondere immediatamente con un accesso equo ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica".
Nello spirito di aumentare la cooperazione internazionale in caso di nuova pandemia, l'Oms ha anche annunciato un linguaggio aggiornato per descrivere gli agenti patogeni presenti nell'aria. L'iniziativa, ha spiegato Farrar, è stata originariamente innescata dall'emergenza Covid e dal riconoscimento di una mancanza di termini comunemente concordati tra medici e scienziati per descrivere la modalità di trasmissione del coronavirus, il che ha aumentato la sfida rappresentata da quella crisi.
Per evitare situazioni simili, l'Oms ha condotto consultazioni con quattro importanti agenzie di sanità pubblica di Africa, Cina, Europa e Stati Uniti, prima di annunciare un accordo su una serie di nuovi termini concordati. Per esempio la definizione 'particelle respiratorie infettive' o Irp, dovrebbe essere utilizzata al posto di 'aerosol' e 'droplet' (goccioline), per evitare qualsiasi confusione riguardo alla dimensione delle particelle coinvolte. Al di là della nuova terminologia, l'iniziativa consolida comunque l'impegno della comunità internazionale ad affrontare "epidemie e pandemie sempre più complesse e frequenti", ha infine evidenziato Farrar ai giornalisti a Ginevra.