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Turismo

Viaggiare in Slovenia con l’auto

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La Slovenia è una meta perfetta per un viaggio di cinque o sette giorni: un paese poco dispendioso, perfetto per chi cerca un luogo tranquillo, economico e vicino l’Italia. È grande quanto una regione italiana, eppure nasconde tesori imperdibili. Questo piccolo territorio conserva una ricchezza naturale, culturale e storica tale da provocare l’invidia delle nazioni più grandi. Autonoma e indipendente solo dal 1991, separatasi dalla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, la Slovenia ospita la capitale Lubiana e il Lago di Bled, tappe obbligatorie se avete intenzione di visitare il paese. La vita culturale è variopinta e ricca nei musei, nelle gallerie e nei centri culturali. L’offerta degli eventi culturali in Slovenia soddisfa anche i visitatori più esigenti e affamati di cultura e storia.

Se hai intenzione di visitare la Slovenia in auto, bisogna tenere in mente alcuni fattori. Prima di varcare il territorio sloveno, evitando così multe salate, è cruciale acquistare le Vignette. Cosa è? È un adesivo da attaccare sul parabrezza, il quale ti consentirà di percorrere tutti i tratti autostradali. Perché comprarle in autogrill quando ci siamo noi di vignetteslovenia.si? Noi vendiamo direttamente vignette elettroniche, suddivise per periodi di validità. Abbiamo la vignetta di 1 settimana, di 1 mese e persino una scelta annuale. Milioni di automobilisti utilizzano le vignette elettroniche ogni anno. Noi sbrighiamo le faccende burocratiche, basterà inserire i numeri del veicolo richiesto, il periodo di validità a tua scelta, qualche dato personale e via, si parte!

Tappe della Slovenia

Tappa 1: visita a due delle attrazioni più popolari e affascinanti della Slovenia: il Castello di Predjama, magicamente incastonato in un’alta parete di roccia, e le Grotte di Postumia, sono le uniche grotte carsiche in assoluto con ferrovia nella grotta, costruita oltre 140 anni fa. Scoprirai nel suo sotterraneo una stalagmite enorme di 16 metri chiamata non a caso il Grattacielo, e il Brillante, l’ufficio postale più antico del mondo. Inoltre le grotte sono le uniche al mondo per essere visitate con un grazioso trenino. Questa meraviglia si trova a 54 chilometri dalla capitale Lubiana.

Tappa 2: E appunto la prossima tappa sarà senz’altro la capitale slovena, una città fiabesca ricca di contaminazioni culturali. In macchina potrai raggiungere il Btc City Center, il grande centro commerciale. Se sei un avido lettore non potrai perderti la Biblioteca di Lubiana (Biblioteca Nazionale ed Universitaria). L’edificio abnorme dalla forma rettangolare è composto da quattro piani e un grazioso cortile interno. Sulla cima della collina chiamata Grajska Planota si erge il castello più antico di Lubiana, una popolare meta turistica dove si svolgono concerti e musei.

Tappa 3: Spostandoti nel lato nord-ovest della Slovenia, dopo un’ora di macchina potrai ammirare il Lago di Bled, un lago di origine glaciale delle Alpi Giulie. È un incantevole lago ad acqua dolce in cui potrai persino nuotare. Ci sono due campeggi. Uno si chiama Zaka sulla riva del lago di Bled e l’altro Šobec a circa 2 km di distanza. Parcheggiare una notte a fianco del lago, sotto una tela di stelle baluginanti è un’esperienza unica.

Tappa 4: Volendo, puoi spostarti poi nella zona nord orientale del paese, generalmente meno turistica. Ti permette di conoscere meglio alcune realtà della Slovenia, più tradizionali. Potrai visitare il Castello di Ptuj situato appunto a Ptuj. Anche questa fortificazione è arroccata su una deliziosa collina. Nell’edificio basso vi è in corso un’interessantissima mostra di Carnevale. La camminata lungo la cima è piuttosto faticosa ma in auto puoi arrivarci tranquillamente con pochi sforzi. Il panorama poi, una volta lassù, è uno spettacolo per gli occhi, soprattutto il viaggio dona nuove prospettive mentali.

Viaggiare non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.” (Marcel Proust)

Cultura

Il Colosseo: l’eterna maestosità di un’icona senza tempo che unisce passato, presente e futuro

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Il Colosseo, conosciuto anche come Anfiteatro Flavio, rappresenta un’icona dell’antica Roma, della sua cultura e della sua ingegneria. Questa straordinaria struttura, situata nel cuore di Roma, è testimone di un glorioso passato e di una storia affascinante che continua a catturare l’immaginazione di milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo.

L’epoca aurea dell’Anfiteatro Flavio: tra grandezza e violenza

Costruito tra il 70 e il 80 d.C. per volere dell’imperatore Vespasiano, il Colosseo fu inaugurato da suo figlio Tito nel 80 d.C. con una serie di festeggiamenti che durarono ben 100 giorni. L’edificio, originariamente in grado di ospitare fino a 50.000 spettatori, divenne presto il fulcro della vita sociale romana, ospitando svariati eventi pubblici come gladiatoria munera (combattimenti tra gladiatori), venationes (caccia a animali esotici) e spettacoli teatrali.

Il Colosseo, però, fu anche teatro di violenza e crudeltà. Si stima che, nel corso dei secoli, vi abbiano perso la vita circa 400.000 persone e oltre un milione di animali. Nonostante queste macabre cifre, la struttura continuò a svolgere il suo ruolo di intrattenimento per l’élite e le masse fino al VI secolo, quando gli spettacoli vennero interrotti a causa del declino dell’Impero Romano d’Occidente.

Il Colosseo nel corso dei secoli: sopravvivenza e rinascita

Nel corso dei secoli successivi, il Colosseo fu soggetto a numerosi saccheggi, terremoti e vandalismi, che ne compromisero irrimediabilmente la struttura. Durante il Medioevo, venne utilizzato come cava di materiali da costruzione, ma anche come rifugio, laboratorio e persino stalla. Fu solo nel XVIII secolo che il Papa Benedetto XIV lo dichiarò un luogo sacro in memoria dei cristiani martirizzati, anche se oggi gli storici concordano sul fatto che il Colosseo non fu mai teatro di persecuzioni religiose.

Nel XIX secolo, furono avviati i primi lavori di restauro e consolidamento, che proseguirono nel corso del XX secolo. Grazie a questi interventi, il Colosseo è sopravvissuto fino ai giorni nostri come simbolo della grandezza dell’Impero Romano e della storia di Roma.

Un’attrazione turistica e culturale senza tempo

Oggi, il Colosseo è una delle maggiori attrazioni turistiche del mondo e un sito UNESCO dal 1980, inserito nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità. Ogni anno, milioni di turisti visitano il Colosseo per ammirare la sua imponenza e immergersi nella storia dell’antica Roma.

L’architettura e i metodi di costruzione del Colosseo

L’architettura del Colosseo è un esempio di ingegneria romana avanzata e di raffinate tecniche costruttive. Realizzato principalmente in travertino, tufelli e cementizio, il monumento si estende su un’area di circa 6 acri ed è formato da quattro livelli di gradinate, che si sviluppano su un’altezza di 48 metri.

La facciata esterna è caratterizzata da archi sorretti da colonne di ordine dorico, ionico e corinzio, a seconda del livello. Il Colosseo era dotato di un elaborato sistema di ingressi, corridoi e scale, che consentiva un rapido deflusso degli spettatori alla fine degli spettacoli. Inoltre, l’anfiteatro era provvisto di un’innovativa copertura a vela, chiamata velarium, che proteggeva gli spettatori dal sole e dalla pioggia. Grazie a queste caratteristiche, il Colosseo rappresenta uno dei massimi capolavori dell’architettura e dell’ingegneria romane.

Il Colosseo come laboratorio di ricerca archeologica

Le ricerche archeologiche nel sito del Colosseo non si sono mai fermate, e ancora oggi gli scavi e gli studi continuano a portare alla luce nuove scoperte. Recentemente, ad esempio, sono stati riportati alla luce i resti di un vicus, un antico quartiere residenziale e commerciale che circondava l’anfiteatro. Queste scoperte contribuiscono a ricostruire la vita quotidiana dell’antica Roma e a comprendere meglio il contesto sociale e culturale dell’epoca.

Il Colosseo nell’arte e nella cultura

Il Colosseo ha ispirato numerose opere d’arte, letteratura e cinema, consolidandosi come un simbolo universale dell’antica Roma e dell’Impero Romano. Nel corso dei secoli, artisti come Canaletto, Piranesi e Turner hanno immortalato l’anfiteatro nelle loro opere, mentre scrittori e poeti come Lord Byron, Goethe e Alessandro Manzoni ne hanno lodato la grandiosità e la maestosità. Nel XX secolo, il Colosseo è diventato anche protagonista di film epici e storici, come “Quo Vadis” (1951), “Spartacus” (1960) e “Il Gladiatore” (2000).

Il Colosseo e gli avvenimenti storici legati alla struttura

Nel corso della sua lunga storia, il Colosseo è stato testimone di numerosi avvenimenti di rilievo, sia positivi che negativi. Tra questi, vale la pena menzionare la visita di personaggi storici di grande importanza, come l’imperatore Costantino, che nel 312 d.C. celebrò la sua vittoria su Massenzio proprio all’ombra del Colosseo. Inoltre, il sito fu teatro di eventi tragici, come il terremoto del 847 d.C., che causò il crollo di gran parte della facciata meridionale, e il sacco di Roma del 1084 ad opera dei Normanni, che provocò ulteriori danni alla struttura.

Un simbolo della lotta contro la violenza e l’oppressione

Nel corso degli anni, il Colosseo è diventato un simbolo internazionale della lotta contro la violenza e l’oppressione. Dal 2000, infatti, l’edificio viene illuminato di rosso ogni volta che viene sventata una condanna a morte o un paese abolisce la pena di morte. Grazie a questa iniziativa, promossa dall’organizzazione non governativa Comunità di Sant’Egidio, il Colosseo ha assunto un nuovo ruolo simbolico nella società contemporanea, diventando un faro di speranza per la difesa dei diritti umani.

Il Colosseo nel futuro: sostenibilità e innovazione

Di fronte alla crescente affluenza di visitatori e alle sfide poste dal cambiamento climatico, il Colosseo è oggetto di costanti interventi di restauro e di iniziative volte a garantirne la sostenibilità e la conservazione nel lungo periodo. Tra queste, vi è il progetto di copertura del Colosseo con una struttura leggera e smontabile per proteggerlo dagli agenti atmosferici e dai danni causati dalla pioggia e dal sole. Inoltre, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie come la realtà virtuale e la realtà aumentata, i visitatori possono immergersi in un’esperienza multisensoriale che li trasporta nell’antica Roma, offrendo una panoramica completa delle vicende storiche e della vita quotidiana del tempo.

Il Colosseo e il suo impatto sull’architettura e gli anfiteatri moderni

L’eredità del Colosseo si riflette anche nel design e nella costruzione di numerosi anfiteatri e stadi moderni. L’ingegnosa architettura dell’edificio ha influenzato la progettazione di strutture sportive e di intrattenimento in tutto il mondo, come il Dodger Stadium a Los Angeles, lo Stadio Maracanã a Rio de Janeiro e il Camp Nou a Barcellona. La funzionalità e la capacità di gestire grandi folle del Colosseo hanno fornito preziosi spunti per gli architetti e gli ingegneri di oggi.

Il Colosseo è e rimarrà uno dei simboli più emblematici e affascinanti della storia dell’umanità, testimone di un passato grandioso e complesso. Grazie ai continui sforzi di conservazione, ricerca e innovazione, questa straordinaria opera architettonica continuerà a ispirare generazioni di visitatori, studiosi e appassionati di storia, offrendo una finestra unica sul mondo dell’antica Roma e sulla grandezza dell’Impero Romano.

La sua importanza non si limita al passato, ma si estende al presente e al futuro, con il suo ruolo simbolico nella lotta per i diritti umani, la sostenibilità e la conservazione del patrimonio culturale. Il Colosseo rappresenta un punto di riferimento e un monito per tutti noi, un invito a riflettere sulla nostra storia, sui valori che ci uniscono e sulle sfide che ci attendono. Oltre alla sua rilevanza storica e culturale, il Colosseo ha anche un impatto economico significativo sulla città di Roma e sull’Italia nel suo complesso.

Il turismo legato a questa iconica struttura genera infatti entrate considerevoli per il settore alberghiero, della ristorazione e dei servizi, sostenendo l’economia locale e promuovendo lo sviluppo sostenibile.

Il Colosseo come punto di incontro tra passato e futuro

Il Colosseo è una testimonianza vivente del genio dell’umanità e della sua capacità di creare opere straordinarie che sfidano il tempo e le avversità. La sua presenza nella Città Eterna ci ricorda che, nonostante i cambiamenti, le conquiste e le perdite che caratterizzano la nostra storia, l’eredità del passato è ancora presente e influenza le nostre vite e le nostre scelte. Questo monumento millenario è il simbolo della nostra resilienza e della nostra aspirazione a lasciare un segno indelebile nel corso della storia.

Un patrimonio da proteggere e valorizzare

La conservazione del Colosseo è una responsabilità condivisa da tutti noi, cittadini del mondo, che dobbiamo impegnarci per proteggere e valorizzare questo inestimabile patrimonio culturale. Attraverso iniziative di sensibilizzazione, educazione e cooperazione internazionale, possiamo garantire che il Colosseo continui a brillare come simbolo della grandezza dell’antica Roma e come esempio di conservazione e tutela del patrimonio storico e culturale per le generazioni future. In conclusione, il Colosseo rappresenta un’icona senza tempo che unisce passato, presente e futuro, stimolando la nostra immaginazione e la nostra curiosità.

La sua storia, la sua architettura e il suo impatto sull’arte, la cultura e la società ne fanno un tesoro inestimabile, che merita di essere preservato, studiato e apprezzato da tutti noi. Continuando a esplorare e valorizzare questo monumento straordinario, possiamo mantenere viva la memoria dell’antica Roma e ispirare nuove generazioni a intraprendere il cammino della conoscenza, della comprensione e del rispetto per il nostro patrimonio comune.

Tra le pietre millenarie e il soffio del tempo, il Colosseo sussurra le gesta di un passato glorioso e ci ricorda che l’essenza dell’umanità è eterna e indomabile.” (Anna Del Bene)

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Attualità

Cuba, la dittatura che nasconde una realtà fatta di carenze e sofferenze

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Indubbiamente, così si potrebbe affermare, esistono due facce di Cuba. Da una parte abbiamo quella che la dittatura vende o esibisce al mondo e che piace ai turisti che visitano l’isola: la Cuba degli alberghi di lusso, le prelibatezze abbondanti e squisite, la sua musica contagiosa, il tabacco aromatico, l’incomparabile rum, ecc. Ma questa Cuba che viene raccontata non è quella che vivono i Cubani.

Da quando, il 1° gennaio 1959, Fidel Castro e il suo cosiddetto Esercito Ribelle presero il potere e proclamarono il carattere socialista della Rivoluzione (il comunismo e la sua ideologia), iniziò l’incubo del popolo cubano.

Questa storia ha più di 60 anni e sarebbe impossibile racchiuderla in un solo articolo. Basta pensare che si è instaurata una vera e propria dittatura che ha perpetuato i Castro al potere fino ad oggi, mentre la vita della gente comune diventa insopportabile e piena di disagi e carenze.

Da allora è stato difficile, più che vivere, sopravvivere a Cuba. Negli anni ’90 con la caduta del Campo Socialista (l’URSS e altri paesi socialisti), principali alleati del regime, è stato dichiarato il cosiddetto “Periodo Speciale” e la crisi economica ha raggiunto livelli insospettati, paralizzando letteralmente il Paese.

Attualmente si dice che il Paese subisca un altro “Periodo Speciale”, poiché i provvedimenti e il “Riassetto Economico” sono stati un vero fallimento, innescando l’inflazione.

Il cubano ordinario non ha aspirazioni, obiettivi, traguardi o piani, cerca solo due cose: qualcosa da mangiare ogni giorno e come dicono i cubani “Escapar de la isla cárcel”, ovvero fuggire dall’isola prigione.

Le carenze e le esigenze sono di tutti i tipi. Gli stipendi non permettono di soddisfare i bisogni più urgenti e condurre una vita dignitosa. Le carenze si manifestano anche negli articoli e nei prodotti più basilari, oltre che nei medicinali. I trasporti sono praticamente inesistenti, gli edifici crollano come castelli di carta per mancanza di manutenzione e molto di più. Ed è così che Cuba soffre nella sua quotidianità.

C’è solo un’opzione, quella di emigrare, rischiando la vita gettandosi in mare nelle mani dei cosiddetti coyote, per raggiungere gli Stati Uniti, attraversando fiumi, lasciando intere famiglie. Nonostante non esistano statistiche esatte sul numero di migranti tra lo scorso 2022 e i mesi dell’anno in corso, si afferma che un migliaio di cubani sono arrivati negli Stati Uniti, un numero che supera i record combinati dell’esodo di Mariel (1980) e della “crisi dei balseros” (1994), le due più grandi ondate migratorie da Cuba fino ad oggi.

La Cuba del cubano è dura, triste, oscura, senza futuro. Solo un cambiamento radicale dell’attuale regime dittatoriale permetterà di avere Patria e Vita.

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Turismo

I big del turismo arrivano a Napoli dal 16 marzo alla BMT per tre giorni

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Prende forma il programma dell’edizione 2023 della Borsa Mediterranea del Turismo che si prepara ad aprire le porte per il 26esimo anno alla Mostra d’Oltremare di Napoli il 16, il 17 ed il 18 marzo. Tutti presenti nel polo fieristico di Fuorigrotta: dai tour operator alle compagnie aeree e di navigazione, dai giganti delle crociere agli enti del turismo internazionale e alle Regioni d’Italia, dagli hotel alle catene alberghiere.

“La seconda partecipazione di ITA Airways alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli conferma – ha dichiarato Emiliana Limosani, Chief Commercial Officer di ITA Airways e CEO Volare – il nostro interesse all’ulteriore sviluppo della collaborazione commerciale con il Trade del Sud Italia al quale ITA Airways offre, oltre alla costante presenza e supporto di un team commerciale competente e dinamico, grandissime opportunità di business grazie alla capillare e rilevante offerta di collegamenti diretti e via Roma Fiumicino per l’Italia e il mondo. Il nostro Network, che ci porta ad esempio a operare fino a 22 voli giornalieri da Napoli a Roma Fiumicino e Milano Linate, è inoltre un potente abilitatore di attività ricettiva e di servizi per il turismo incoming. Per testimoniare e valorizzare il nostro investimento e la nostra naturale vocazione di vettore di riferimento di questo territorio ricco di straordinarie bellezze, quest’anno abbiamo deciso di far partire dal Sud Italia, proprio da Napoli, il road show ITA Airways di presentazione delle opportunità di crescita congiunta, dedicato alle aziende e alle agenzie di viaggio italiane che proseguirà con 5 ulteriori tappe a Roma, Venezia, Milano e nelle due principali isole italiane”.

Tra gli appuntamenti salienti della tre giorni napoletana la conferenza stampa organizzata dalla Regione Emilia-Romagna (giovedì 16 marzo alle 14:30 nella Sala Tirreno, padiglione 6) dal titolo “Il 2023 in sella dell’Emilia-Romagna, aspettando il Tour de France”. Per la prima volta in oltre un secolo di storia, infatti, la Grande Boucle nel 2024 prenderà il via dall’Italia, con ben tre tappe in Emilia-Romagna per 600 km complessivi (la prima, Firenze-Rimini, quindi Cesenatico-Bologna e Piacenza-Torino). È la consacrazione dell’impegno che la Regione da anni infonde nella bici e nel cicloturismo, e gli operatori sono già al lavoro per accogliere la carovana del Tour e le migliaia di appassionati che la seguiranno dal vivo. In attesa della Grand Départ Florence Émilie-Romagne 2024, sono tanti gli appuntamenti e le opportunità dedicati quest’anno agli amanti delle due ruote a pedali, dalle numerose Granfondo alle Ciclovie che attraversano la Regione collegandone le numerose meraviglie paesaggistiche e artistiche. Alla conferenza saranno presenti l’assessore Regionale al Turismo dell’Emilia-Romagna, Andrea Corsini, e il direttore di Apt Servizi Emilia-Romagna, Emanuele Burioni.

Anche quest’anno sarà presente alla manifestazione ASTOI, l’associazione di Confindustria che rappresenta i tour operator italiani. “Riconfermiamo la presenza della nostra associazione – commenta il presidente Pier Ezhaya – a questa nuova edizione della Borsa Mediterranea del Turismo, un evento importante per il mercato del turismo, in particolare del centro e sud Italia. Lo facciamo con la formula del Villaggio ASTOI, che riunisce molti tour operator associati e ribadisce l’importanza e il valore dell’unità. La kermesse B2B sarà un’occasione concreta per confrontarci con le agenzie del territorio e per promuovere il progetto ADV Overview in uno spazio info point dedicato, tramite il quale potremo fornire tutte le informazioni utili in merito a un progetto nato per colmare l’assenza di dati pubblici, volto al bene della filiera ed alla tutela dei consumatori. Per quanto riguarda gli operatori, la BMT è l’occasione giusta per presentare tutte le novità relative alla programmazione estiva. I segnali sono incoraggianti ed ogni player della filiera ha, finalmente, l’opportunità di giocare le proprie carte. Il futuro del turismo organizzato si gioca sulla volontà di fare sistema mettendo assieme, operatori, agenzie di viaggio ed istituzioni: abbiamo superato il biennio pandemico e ora sta a tutti noi essere credibili e convincenti nei confronti dei viaggiatori e di chi ci osserva”.

Il venerdì sarà di scena con una conferenza la Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio. “Siamo davvero felici – spiega Gabriele Milani, direttore nazionale della Fto – di tornare alla BMT che rappresenta un importante evento internazionale e un passaggio chiave in questa fase di ripartenza del settore. Come associazione rappresentiamo le eccellenze del turismo organizzato che, nel ‘new normal’ post pandemico, vogliono restituire alle persone il piacere di riscoprire il mondo e le altre culture in modo profondo, coinvolgente e anche sostenibile. Abbiamo grandi sfide da affrontare per il rilancio del comparto: dai rapporti interni ai vari soggetti della filiera al fisco e al credito per le nostre aziende, dal rinnovo del contratto di lavoro al tema della formazione, in particolare sulla digitalizzazione, per attirare nuovamente i giovani verso le nostre attività. Ecco perché appuntamenti come la BMT ci consentono di migliorare sempre attraverso un confronto fecondo e costruttivo”.

E ancora venerdì spazio a futuro e innovazione nel turismo. Si inizia, tra gli altri eventi, con il corso di aggiornamento “e-commerce nel turismo: nel 2023 vince chi arriva prima al cliente” nel quale si parlerà di quanto e come la digitalizzazione ha cambiato le regole del turismo. A seguire la convention “Il turismo del futuro, comunicazione e digital marketing: best practices” a cura di Marketing Italia.
 
Sabato si parlerà anche “Narrazione del territorio, nuovi format per lo storytelling: brand journalism, digital pr e influencer marketing”.

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Turismo

Tutto quello che c’è da sapere prima di trasferirsi negli Stati Uniti d’America

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Trasferirsi negli Stati Uniti d’America è un sogno che è appartenuto e che appartiene a moltissimi giovani, che magari vogliono riscattarsi e vivere, per esempio, nella Grande Mela di New York, come i protagonisti dei loro film preferiti.

Progettare e realizzare un trasferimento in una nuova città e in un nuovo paese, compresi gli Stati Uniti d’America, è sicuramente un’esperienza emozionante, ma è necessario essere adeguatamente preparati: in questo articolo affronteremo questo argomento, al fine di rappresentare una specie di guida per chiunque voglia intraprendere questa nuova avventura. Parleremo dei visti necessari (come per esempio l’ESTA USA), delle diverse opzioni di alloggio e delle opportunità lavorative: continuate a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere prima di trasferirsi negli Stati Uniti d’America!

La procedura di rilascio del visto per trasferirsi negli Stati Uniti d’America

La procedura di rilascio del visto per trasferirsi negli Stati Uniti è molto semplice e può essere suddivisa in diverse fasi:

• innanzitutto, bisogna richiedere il visto presso l’ambasciata o il consolato americano nel proprio paese di residenza;

• successivamente, bisogna presentare la documentazione necessaria, come ad esempio il passaporto e la lettera d’invito da parte di un parente o amico che abbia già la cittadinanza americana;

• infine, bisogna attendere l’approvazione del visto e poi si può finalmente partire verso gli Stati Uniti.

Le migliori opzioni abitative negli Stati Uniti d’America

Negli Stati Uniti d’America, la scelta più diffusa per quanto riguarda le opzioni abitative ricade sull’affitto e non sull’acquisto di una casa: perché? Semplicemente per una questione di costi, dal momento che gli affitti sono molto meno cari.

In molti stati, come la California, però l’affitto può essere comunque abbastanza costoso; in altri Stati, come il Texas, invece, l’affitto è molto più economico. La scelta, dunque, ricade sulle proprie esigenze, sulle proprie necessità, sulle proprie preferenze e sul proprio portafoglio.

Trovare lavoro negli Stati Uniti d’America

Negli Stati Uniti d’America, c’è una grande varietà di posti di lavoro disponibili per coloro che sono disposti a cercarli.

La maggior parte dei lavori sono concentrati nelle aree urbane, ma ce ne sono anche alcuni nelle zone rurali. I posti di lavoro più comuni includono quelli nel settore della sanità, dell’istruzione, del commercio e della ristorazione, ma gli Stati Uniti d’America sono talmente ampi e talmente vivi, che siamo sicuri che ci sia un posto per chiunque sogni di lavorare lì.

I vantaggi di trasferirsi negli Stati Uniti d’America

Se il sogno di trasferirsi negli Stati Uniti d’America è così tanto diffuso, sicuramente è anche per merito dei vantaggi di questa scelta, che sono senza alcun dubbio numerosi.

• Innanzitutto, gli USA offrono una grande opportunità di sviluppo professionale e personale: danno la possibilità di lavorare in un contesto internazionale e multiculturale, che favorisce il confronto e lo scambio di idee.

• In secondo luogo, gli Stati Uniti d’America offrono una qualità della vita molto alta: le città americane dispongono, infatti, di tutti i servizi necessari per garantire un buon livello di comfort a chi vi si trasferisce. Tra i servizi più importanti ricordiamo, per esempio, la funzionalità dei mezzi di trasporto pubblici.

Gli svantaggi di trasferirsi negli Stati Uniti d’America

Come accade per ogni luogo, anche gli Stati Uniti d’America presentano degli svantaggi. Tra i principali svantaggi del trasferimento negli Stati Uniti, c’è sicuramente il fatto che la vita è molto più costosa rispetto ad altri paesi. Inoltre, le tasse sono molto alte e c’è una grande pressione sul lavoro.

Infine, il clima può essere estremamente diverso da quello a cui si è abituati e questo può causare problemi di salute.

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Attualità

A Casaprota (RI) l’estate si festeggia con le fettuccine ai funghi porcini

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Uova, farina, funghi porcini e l’immancabile olio extravergine di oliva è sufficiente per far festa a Casaprota? Certo che si! Dal 12 al 13 agosto le fettuccine, fatte rigorosamente a mano, ti aspettano in uno dei borghi più belli della Sabina. Se sei alla ricerca di fresco, relax e soprattutto buon cibo, Casaprota è il luogo giusto per te!

Un tuffo nel cuore delle tradizioni più autentiche della Sabina, nelle fresche serate estive di questo tratto incontaminato del Lazio. Da oltre 40 anni, Casaprota propone un’irresistibile alternativa alle spiagge affollate! 

La Sagra delle fettuccine ai funghi porcini rappresenta l’evento più atteso dell’estate nel piccolo borgo reatino, appartenuto un tempo all’Abbazia di Farfa.

A Casaprota il primo piatto tipico della tradizione contadina sarà preparato con le migliori materie prime del territorio: i gustosi funghi porcini che crescono abbondanti sui Monti Sabini e l’olio dal colore giallo dorato con leggeri toni di verde, l’ingrediente che sublima il gusto della pasta fatta in casa; un prodotto dal sapore intenso e aromatico apprezzato già dagli antichi abitanti dell’Urbe al pari dei “suillus”, con la loro caratteristica polpa bianca e il gusto inconfondibile.

Lo stand gastronomico aprirà alle 19 e, insieme alle fettuccine, saranno proposte tante altre gustose tipicità locali, mentre ogni serata sarà animata da spettacoli musicali dal vivo. La Sagra delle fettuccine ai funghi porcini è la kermesse di punta del “Ferragosto Casaprotano” che sarà inaugurata dal concerto banda musicale Filarmonica Giuseppe Verdi di Casaprota e si articolerà in divertenti giornate all’insegna della musica, dello sport, degli spettacoli e della buona tavola. Giocoleria, arte circense, passeggiate a cavallo, caccia al tesoro e molto altro ancora.

Addossato a un antico Castello, il borgo di Casaprota sorge al km 56 della via Salaria tra scorci mozzafiato e coltivazioni rigogliose tipiche della Sabina, con alberi secolari di ulivo che circondano l’abitato disegnando sulle colline particolari geometrie. La porta di accesso al paese, di età rinascimentale, mostra gli alloggiamenti in pietra per i cardini del portone e la copertura interna con una volta a botte, mentre l’antico palazzo signorile – oggi Filippi – che si erge nella parte più alta dell’abitato, presenta una facciata essenziale nella quale si aprono finestre cinquecentesche, sulla quale si staglia una torre circolare. Di epoca romana sono i primi insediamenti presenti nel territorio, dove i reperti delle ville e le iscrizioni sono sparse un po’ ovunque: per chi vuole dedicarsi alle escursioni, gli emblemi di un passato glorioso testimoniate da rovine romane e medievali saranno l’ambientazione degli itinerari da percorrere a piedi, in mountain bike o a cavallo.

Informazioni

Data – 12/13 agosto

Località: Casaprota (RI)

info@fuoriporta.org

www.fuoriporta.org

www.facebook.com/fuoriportaweb
www.instagram.com/fuoriportafortravel

Area Sosta Camper: Area Attrezzata Comunale – Casaprota Rieti Lazio.

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Attualità

Gita a Firenze, alcuni consigli per godersi a pieno la città

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Firenze è una città bellissima ed è facile perdersi nella sua bellezza. Un buon modo per farsi un’idea della città è fare una gita in alcune delle sue destinazioni più famose.

Dove andare: tra piazze e musei

Fin dalle origini, Firenze è stata una città d’arte. Infatti, l’espressione “Rinascimento fiorentino” è stata coniata per descrivere il periodo di crescita artistica di Firenze durante il XIV secolo, quando l’artista Giotto guidò un movimento di allontanamento dagli stili medievali verso il realismo e il naturalismo.

A Firenze ci sono numerosi musei e gallerie dedicati alla scultura, all’architettura, alla fotografia e altro ancora. Tra questi, come non citare gli Uffizi o il Museo di San Marco, che ospita il Giudizio Universale di Beato Angelico. La Galleria dell’Accademia, invece, raccoglie molti oggetti di interesse e opere famose, tra cui il David di Michelangelo, gli strumenti musicali dei granduchi Medici e Lorena, ma anche i calchi in gesso di Lorenzo Bartolini.

Piazza della Signoria è un’altra meta imperdibile. Se visitate questa piazza durante il giorno, potrete vedere molti palazzi storici e copie di statue importantissime, tra cui il Marzocco e la Giuditta e Oloferne, entrambe di Donatello. Tra gli edifici ricordiamo Palazzo Vecchio, la Loggia della Signoria o dei Lanzi, il Tribunale della Mercanzia e Palazzo Uguccioni.

La Cattedrale di Santa Maria del Fiore è uno degli edifici più famosi d’Italia. Costruita tra il 1296 e il 1436, è stata definita come uno dei più grandi esempi di architettura rinascimentale italiana. La famosissima cupola del Brunelleschi ha da poco compiuto seicento anni, anche se a causa della pandemia non ci sono potuti essere grandi festeggiamenti. Per rimediare, niente di meglio che recarvisi in visita.

Come muoversi in città

Muoversi facilmente a Firenze è fondamentale per vedere gran parte del centro e della periferia, che siate residenti o turisti in viaggio. Uno dei modi più utilizzati da chi abita nel capoluogo toscano per spostarsi in città è l’automobile. Visti i recenti rincari del carburante, questo mezzo di trasporto potrebbe essere costoso: se siete alla ricerca di una macchina, un’idea potrebbe essere quella di informarsi su appositi portali di usato circa le auto in vendita a Firenze, per cercare di ammortizzare i costi.

Per arrivare ovunque si possono anche utilizzare i mezzi di trasporto locali, in una forma o nell’altra, soprattutto autobus e tramvie. Gli autobus sono economici e rappresentano un modo semplice per spostarsi da un capo all’altro della città. I tram sono più comodi per spostarsi in quartieri grandi come Santa Maria Novella, San Lorenzo e Santo Spirito.

Il modo più ecologico per spostarsi però è in bicicletta, grazie alla crescente cultura ciclistica di Firenze che comprende piste ciclabili ben segnalate in tutta la città; parcheggi dedicati alle biciclette presso le stazioni ferroviarie e i parchi cittadini e city bike facilmente noleggiabili presso vari punti vendita in città.

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Attualità

Organizzare una vacanza in Salento: consigli e suggerimenti

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Sono davvero numerose le attività che è possibile svolgere durante una vacanza in Salento, anche in compagnia dei bambini. Per esempio, vale la pena di trovare il modo di ammirare le luci e i colori dell’alba a Santa Maria di Leuca o a Otranto; inoltre, un’altra esperienza che merita di essere provata è quella di dormire in una masseria, vale a dire una tipica antica dimora caratteristica delle campagne del Salento. E perché non cimentarsi in una escursione? La meta scelta potrebbe essere una grotta naturale fra le tante che arricchiscono la costa adriatica.

Che cosa fare in Salento?

La città di Lecce è un costante susseguirsi di meraviglie: ecco perché una passeggiata nel suo centro storico è una di quelle esperienze che non si dimenticano. Ma lo stesso si potrebbe dire anche per il centro di Gallipoli vecchia, per quello di Ostuni o per quello di Otranto. Qui, non si può rinunciare al piacere di cenare in un ristorante affacciato sul mare. E, sempre a proposito di mare, la costa ionica è la destinazione da privilegiare per una lunga giornata che si conclude con la visione del tramonto direttamente in spiaggia.

Prenotare una casa vacanze in Salento

Per prenotare un appartamento in affitto, si può consultare il sito web Spiaggesalentine.it, che propone numerose offerte e soluzioni per case vacanze Salento adatte a tutte le esigenze e per tutte le tasche. In questo portale si possono scoprire alloggi per coppie, singoli e comitive, nelle più importanti località balneari della Puglia, a prezzi sempre convenienti.

Un viaggio romantico

Il Salento può essere la destinazione da privilegiare anche per un viaggio romantico, complice la fantastica scenografia offerta dagli alberi di olivo, dai vigneti, dalla sabbia e, ovviamente, dal mare. Se a questo poi si aggiungono gli scorci pittoreschi dei centri storici dei paesi più piccoli, ecco che il quadro si può definire davvero completo. La costa ionica offre uno scenario da sogno tanto nelle ore diurne quanto in quelle serali. Il divertimento e la musica in spiaggia vengono garantiti, fra l’altro, dal Tabù a Porto Cesareo e dal Samsara a Gallipoli. Dopo le luci del tramonto, parecchi lidi si trasformano e diventano delle vere e proprie discoteche in spiaggia. A questo proposito, alcuni dei nomi più conosciuti sono quelli del Quartiere Latino e del RioBo. Chi non ama le discoteche ma si diverte a ballare può trovare delle ottime alternative nelle sagre e nelle feste all’aperto, ma anche nei concerti e nei locali arricchiti da dj set in spiaggia.

I parchi del Salento

Il Salento è anche una terra ricca di parchi. A Ostuni c’è Ciuchino Birichino – Ostuni Adventure Park, una delle strutture più conosciute e apprezzate di tutta la Puglia. Non è proprio in Salento, ma dista pochissimi chilometri, lo Zoo Safari di Fasano. A Cellino San Mark si possono scoprire le attrazioni di Carrisiland, mentre in quel di Gallipoli lo Splash propone giochi e piscine per grandi e piccini. Chi adora la natura può andare alla scoperta di una delle tante riserve naturali del territorio. Nei pressi di Lecce c’è il Bosco del Rauccio, mentre nel territorio comunale di Vernole la Riserva Naturale delle Cesine accoglie una fantastica spiaggia di sabbia. In questa rassegna non ci si può dimenticare delle fattorie didattiche, come La Fattoria a Otranto e San Biagio a Calimera.

Il Salento per i bambini

Come si sarà intuito, il Salento è una meta turistica anche a misura di bambino, soprattutto se si parla di spiagge affacciate sul versante dello Ionio. Si tratta di lidi attrezzati che garantiscono tutta la tranquillità che si possa desiderare e, soprattutto, i più elevati standard di sicurezza. Per quel che riguarda il versante adriatico, invece, vale la pena di scoprire il litorale dei Laghi Alimini, con sabbia impalpabile e fondali davvero bassi. Marina di Pescoluse e Torre Specchia Ruggeri sono due dei nomi di località da segnare in agenda, insieme con Porto Cesareo e Otranto. È evidente, dunque, che in Salento il divertimento è per tutte le età, anche grazie alle notti bianche e alle feste patronali che si susseguono da un paesino all’altro, ovviamente a ritmo di pizzica.

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Viaggio in Egitto: consigli e suggerimenti per una vacanza serena e in sicurezza

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L’Egitto è una meta turistica molto apprezzata dagli italiani, e ora che la fase più grave della pandemia da coronavirus sembra essere alle spalle ci si può rimettere in viaggio. A patto, però, di informarsi con attenzione e ricordando che per viaggiare in Egitto è obbligatorio un visto. Ma questo Paese è davvero sicuro per i turisti? La risposta è affermativa, a maggior ragione se si fa riferimento alle aree più frequentate, non c’è da aver paura, anche perché i siti turistici sono lontani dai luoghi in cui si sono verificati episodi di disordini o di violenza dopo la Rivoluzione del 2011. È vero che il Paese sta attraversando un momento di transizione politica, ma questo non si riflette in alcun modo sul turismo: anzi, chi arriva dall’estero viene sempre trattato con la massima attenzione.

A contatto con la popolazione egiziana

La reputazione del popolo egiziano è più che positiva, in virtù della sua cordialità e della sua gentilezza. Un’altra caratteristica peculiare è rappresentare dalla curiosità, che porta gli egiziani a informarsi con passione a proposito delle tradizioni diverse dalla loro e a essere disponibili a entrare in contatto con i turisti. Al tempo stesso, gli egiziani sono fieri di vivere nel proprio Paese, e anche per questo motivo si danno da fare per mostrarne il meglio ai turisti, offrendo loro un’accoglienza straordinaria.

Quali vaccini servono

Prima di partire per l’Egitto, è opportuno sottoporsi ai vaccini contro la febbre tifoide, contro il tetano, contro l’epatite A, contro l’epatite B e contro l’epatite C. Inoltre è bene prestare attenzione alle infezioni intestinali: proprio per questo motivo occorre lavare con la massima attenzione la verdura e la frutta, avendo poi l’accortezza di bere unicamente l’acqua minerale e di non mettere il ghiaccio nelle bibite. Ancora, sarà bene non dimenticarsi di mettere in valigia uno o più spray repellenti contro gli insetti, fondamentali per prevenire il contagio della dengue. Infine, l’ultimo suggerimento da ricordare è quello di non fare il bagno nei fiumi per evitare il rischio bilarzosi.

Il visto turistico per viaggiare in Egitto

Si ha bisogno di un visto per trascorrere le vacanze in Egitto, è possibile inoltrare la richiesta direttamente online, ad esempio sul sito visti.it: tutto quel che si deve fare è compilare il modulo digitale per la richiesta e poi provvedere al pagamento, per una spesa complessiva di 49 euro e 95 centesimi. A quel punto il visto turistico per l’Egitto verrà inviato in formato PDF tramite posta elettronica. Il pagamento può essere effettuato con PayPal, con Postepay, con American Express, con Nexi, con Mastercard o con Visa, e il periodo di validità inizia dall’approvazione della richiesta. Il visto online garantisce un notevole risparmio di tempo, perché permette di evitare trafile burocratiche farraginose e, soprattutto, fastidiose code allo sportello. Il visto elettronico permette di restare in Egitto per non più di 30 giorni di seguito, solo se il viaggio è di tipo turistico o finalizzato a una visita ad amici o parenti. Se, invece, la finalità del viaggio non è turistico, c’è bisogno di un visto differente, per ottenere il quale conviene richiedere un appuntamento al consolato egiziano.

Quali precauzioni adottare

Passando alla situazione degli ospedali, c’è da dire che in Egitto le strutture pubbliche non offrono standard sanitari ottimali; diverso è il discorso per le strutture private, ma in questo caso c’è da fare i conti – anche in senso letterale – con costi piuttosto elevati. Gli ospedali delle località turistiche più importanti sono comunque attrezzati con camere iperbariche che possono essere indispensabili per possibili incidenti correlati alle immersioni. Per la pandemia da coronavirus, invece, il numero di contagiati è in calo, e la situazione al momento sembra essere sotto controllo. I pericoli per l’incolumità arrivano, piuttosto, dalle strade: muoversi in macchina non è sempre sicuro in Egitto. Di notte, per esempio, è diffusa l’abitudine di guidare senza tenere i fari accesi. Inoltre, le strade sono spesso dissestate e non sempre gli automobilisti rispettano le regole.

Luoghi da evitare

Come viene indicato dal ministero degli Esteri italiano, le complessive condizioni di sicurezza dell’Egitto sono caratterizzate da un graduale miglioramento. Le eventuali criticità si rilevano solo in poche aree, e in particolare nella zona al confine con il Sudan e con la Libia. Non ci sono problemi per i viaggi ad Alessandria e al Cairo, così come si può star tranquilli se si è diretti nella costa continentale del Mar Rosso, a Sharm el-Sheikh o nelle aree turistiche del Mediterraneo. Se si ha in mente di cimentarsi in una escursione nel deserto, bisogna preoccuparsi di chiedere tutti i permessi del caso. Per quel che riguarda il tasso di criminalità, invece, non ci sono particolari differenze rispetto a quel che accade in ogni altra meta turistica.

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Napoli, la gemma nascosta d’Italia: cose da vedere, luoghi d’interesse e monumenti

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Napoli è il capoluogo della regione Campania e la terza città italiana per numero di abitanti; sfiorando il milione di anime residenti ed è inoltre una delle città più densamente popolate d’Europa. La città ha origini antichissime e porta con sé i segni della storia che ha vissuto.

Fondata dai cumani nell’VIII secolo a.C., assunse un ruolo di fondamentale importanza nella Magna Grecia, svolgendo un ruolo cruciale grazie anche alla sua posizione strategica: sul mare e vicina a Roma. In seguito al crollo dell’Impero romano, nell’VIII secolo la città formò un ducato autonomo indipendente dall’Impero bizantino; a partire dal XIII secolo, poi, divenne la capitale del Regno di Napoli, e in seguito quella del famoso Regno delle Due Sicilie sotto la dinastia dei Borbone. Questo regno perdurò fino all’Unità d’Italia, lasciando tracce indelebili nella struttura della città, nella sua arte e nella sua cultura.

Il dialetto napoletano è uno dei più tipici d’Italia e famoso anche nel mondo grazie agli emigrati, specialmente in America. Famosissime anche le canzoni napoletane, che hanno fatto la storia della musica melodica, con alcune canzoni che sono diventate celeberrime e conosciute in tutto il mondo. La tradizione ha saputo anche rinnovarsi con la nascita del genere neomelodico, molto in voga al giorno d’oggi anche tra i giovani.

A Napoli il calcio è seguitissimo, quasi una ragione di vita per molti tifosi. La città ha da diversi decenni la squadra nel massimo campionato italiano, la Serie A, che è diventata famosa nel mondo grazie alla militanza di Diego Armando Maradona negli anni ‘80. Il campione argentino, considerato uno più grandi fuoriclasse mondiali, ha contribuito a portare la squadra alla vittoria di due campionati (scudetto) nel 1987 e nel 1990. Recentemente, lo stadio San Paolo di Napoli è stato intitolato proprio al campione in seguito alla sua tragica scomparsa.

Cosa vedere a Napoli: i principali luoghi d’interesse e monumenti

Napoli è ricca di cultura e quindi di monumenti di diverse epoche e correnti culturali. Ecco di seguito alcuni dei principali luoghi da visitare facilmente in pochi giorni:

  • Duomo di Napoli
    Museo Cappella Sansevero 
  • Basilica di San Lorenzo Maggiore
  • Parco del Virgiliano
  • Monastero Santa Chiara
  • Napoli Sotterranea
  • Piazza Plebiscito
  • Museo Archeologico
  • Castel Sant’Elmo 
  • Certosa di San Martino
  • Vesuvio 
  • Eremo di Camaldoli 
  • Palazzo Reale di Napoli
  • Castel dell’Ovo
  • Palazzo Mannajuolo
  • Museo di Capodimonte
  • Stazione Toledo della Metropolitana
  • La Gaiola

Napoli: i feedback dei turisti

Per raggiungere la pittoresca città, Randazzo e la sua famiglia hanno volato da New York a Roma e poi hanno guidato per 12 ore. “Nel mio cuore, sento che andrò a vivere lì“, ha detto. “Il cibo era incredibile. E il tempo era favoloso“. Randazzo ha detto che lui e la sua famiglia hanno parlato di tornare nella regione, ma devono ancora decidere quando faranno il viaggio. “Penso che sarà un posto dove torneremo“, ha detto. Egli non ha intenzione di ricostruire la sua casa negli Stati Uniti, ma vuole creare una casa per le vacanze in Italia.

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BMT 2022 si chiude con numeri importanti: A Napoli 12 Regioni, 400 espositori e oltre 10.000 visitatori professionali

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Si è chiusa con numeri importanti la 25esima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo che si è tenuta da venerdì a domenica alla Mostra d’Oltremare di Napoli: i 400 espositori dei 4 padiglioni dedicati hanno accolto circa 10.500 visitatori professionali. Presenti 100 buyer italiani e 70 internazionali, tutte le associazioni di categoria, 4 i workshop tematici e 16 i convegni che si sono svolti nel polo fieristico di Fuorigrotta. “Siamo soddisfatti da tutti i punti di vista – ha ammesso Angioletto de Negri, ideatore della BMT – e da qui, sicuramente, riparte il turismo”. Imponente la presenza delle Regioni, 12 in tutto, con le strutture del Turismo di Marche, Toscana, Liguria, Valle d’Aosta, Trentino ed Emilia-Romagna. Tra venerdì e sabato alla BMT hanno fatto visita il governatore della Basilicata Vito Bardi e il direttore di Apt Antonio Nicoletti; l’assessore della Regione Calabria Fausto Orsomarso; l’assessora della Regione Lazio Valentina Corrado; l’assessore della Regione Abruzzo Daniele D’Amario; il direttore marketing di Promoturismo Friuli-Venezia Giulia Bruno Bertero. A fare gli onori di casa l’assessore della Regione Campania, Felice Casucci, che ha definito quella della BMT “un’intuizione feconda”.

“La situazione del comparto, in generale, è molto critica. Abbiamo dei numeri – ha evidenziato Andrea Mele, vicepresidente vicario di Astoi – che sono inequivocabili, oltre 20 miliardi di perdita di fatturato nel 2020 e nel 2021, stimiamo una perdita ulteriore di 6-7 miliardi nel 2022, una possibile perdita del 30-35% delle aziende del turismo organizzato e più o meno la stessa percentuale di addetti ai lavori. La situazione è grave, peccato perché al contempo si percepisce una voglia di viaggiare, una voglia di partire, eravamo contenti con l’apertura dei corridoi turistici perché abbiamo subito visto una reazione importante. Continuiamo a chiedere con insistenza al governo ulteriori ristori ma soprattutto una protezione per i nostri dipendenti con ammortizzatori sociali straordinari almeno fino a giugno se non fino a settembre 2022″.

Il presidente di Fto Franco Gattinoni ha aggiunto che “il turismo fortunatamente da qualche settimana è ripartito, ma è ripartito con già dei mesi in cui non abbiamo lavorato. È chiaro che anche quest’anno è un anno difficile però dobbiamo crederci, finalmente abbiamo le destinazioni aperte sia in entrata che in uscita, dobbiamo migliorare un po’ tutti questi vincoli rimasti ancora in essere. Con ottimismo ma anche con un sano realismo, siamo in un momento ancora molto difficile”. Sul fronte delle destinazioni “sarà ancora un anno di tanta Italia, ma – avverte – si comincerà a viaggiare fuori. Poi ci auguriamo che chi è in giro per il mondo voglia viaggiare in Italia, non solo per le vacanze: c’è un interscambio, noi siamo 50 milioni, ma fuori ce ne sono 7 miliardi. Dobbiamo guardare al mondo nella sua globalizzazione”.

E sull’incoming punta Fiavet che con la sua presidente Ivana Jelinic ha sottolineato: “Crediamo nei nostri territori, nelle bellezze e nelle opportunità che sanno creare e per il volano che possono essere per le nostre imprese. Chiaramente il nostro impegno è ora più che mai per permettere e dare più strumenti possibili alle nostre aziende per potersi specializzare sempre di più su questo segmento di mercato che riteniamo indispensabile”.

Alla 25esima edizione di BMT ha partecipato anche Enit con la direttrice generale Roberta Garibaldi che si è detta contenta di essere a Napoli e di “vedere tutti questi operatori presenti con la voglia di ripartire. Abbiamo portato – ha spiegato – oltre 60 buyer internazionali che hanno voglia di riproporre il nostro Paese su diversi asset: sicuramente uno di questi è l’enogastronomia. Il turismo enogastronomico ripropone la sua forza anche quest’anno, che sarà caratterizzato ancora da un turismo domestico, ed è una delle esperienze più apprezzate dagli italiani stessi”.

La Borsa Mediterranea del Turismo, evento leader della ripartenza, dimostra quanto le fiere siano strategiche ed indispensabili. In attesa del prossimo appuntamento di ottobre a Rimini con TTG a chiusura della stagione, BMT – che si conclude con un bilancio positivo per il numero di presenze e per aver intercettato la volontà e la voglia di un intero settore di guardare oltre per permettere che il desiderio di viaggiare sia realizzabile – è già al lavoro per la prossima edizione in programma a Napoli da giovedì 16 a sabato 18 marzo 2023.

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