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Sostenibilità

Viaggi più green, ma senza costi aggiunti

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I turisti di tutto il mondo, e in particolare quelli europei, sono favorevoli a viaggi più ecologici, ma sono riluttanti a sostenere i costi aggiuntivi. In Germania il 24% dei viaggiatori ritiene che la sostenibilità sia un criterio importante per la prenotazione di una vacanza, secondo un sondaggio dell’associazione automobilistica ADAC. Ma solo il 5-10% sarebbe disposto a pagare anche un moderato sovrapprezzo per la sostenibilità. Il comparto sta ancora capendo come muoversi, dovendo far fronte a margini ridotti e a una ripresa post-pandemia ancora ostacolata da restrizioni globali sui viaggi.

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Sostenibilità

Barbaro, ‘in Italia passi decisi verso sostenibilità politiche urbane’

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Il sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica nel corso del bilaterale tra Italia e Un Habitat, programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani con sede a Nairobi

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“L’Italia sta muovendo passi decisi verso la sostenibilità nelle politiche urbane. Nove città pilota italiane – Bologna, Bergamo, Firenze, Prato, Padova, Parma, Milano, Roma e Torino – sono state selezionate e finanziate dalla Commissione Europea nella missione ‘100 città climaticamente neutre e intelligenti’ e portate oggi come esempio all’Assemblea di Un Habitat. Il ministero che rappresento intende guardare nell’immediato a Roma, dove si svolgeranno eventi importanti, come il Giubileo. La Capitale può e deve diventare un terreno sperimentale strategico per studiare questo tipo di manifestazioni in termini di sostenibilità”. Così Claudio Barbaro, sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica, nel corso del bilaterale tra Italia e Un Habitat, il programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani con sede a Nairobi e che riunisce 193 Paesi nel Mondo.

Barbaro ha ricordato come sia importantissima la partita legata alle città che “rappresentano i luoghi nei quali vive oltre la metà della popolazione mondiale, una cifra che dovrebbe aumentare al 70% entro il 2050, rendendo l’urbanizzazione uno dei mega trend del 21esimo secolo”.

Il bilaterale, svoltosi alla presenza dell’Ambasciatore italiano in Kenya Roberto Natali e con Shipra Narang Suri, direttore del dipartimento Pratiche urbane di Un Habitat, precede l’intervento italiano di apertura dei lavori dell’Assemblea alla presenza del presidente del Kenya William Ruto, di numerosi capi di Stato e di Governo – si legge in una nota – Un Habitat, riconoscendo il ruolo dell’Italia nel contesto internazionale sui temi di sostenibilità legata alle città, ha avanzato richiesta al nostro Paese, di dare vita a un programma specifico sulla rigenerazione urbana. La Seconda Sessione Un Habitat 2023, la prima si era svolta nel 2019, è incentrata sulle soluzioni che le città possono condividere per affrontare la tripla crisi ambientale legata a clima, biodiversità e inquinamento che affligge il pianeta con sempre maggiore urgenza ed evidenza.

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Sostenibilità

Da Santander le prime panchine realizzate con carte di credito riciclate

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Sono già 130 le panchine donate da Banco Santander ai municipi di Valencia, Malaga e Santander e realizzate con plastica riciclata ottenuta da carte di credito e bancomat ritirati dalla circolazione. Lo comunica il colosso bancario spagnolo che da un anno ha messo a disposizione dei propri clienti la possibilità di riconsegnare le proprie carte scadute o danneggiate per sottoporle a un processo di riciclaggio con la trasformazione della plastica in elementi di arredo urbano. Ad oggi Santander ha già riciclato più di 680.000 carte scadute o danneggiate in una iniziativa che fa parte del suo impegno per l’economia circolare e per ridurre il suo impatto ambientale.

Banco Santander si è posto l’obiettivo di realizzare entro il 2025 tutte le sue carte con materiali sostenibili in tutti i paesi in cui opera, come già avviene dal 2021 in Spagna, Portogallo, Polonia e Regno Unito. Nella sola Spagna, quest’anno Santander risparmierà più di 22 tonnellate di plastica monouso e 360 ​​tonnellate di CO2 equivalente emettendo più di 4,5 milioni di carte con materiali sostenibili.

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Sostenibilità

Eventi climatici estremi, +135% nei primi cinque mesi 2023

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I nuovi dati dell'Osservatorio Città Clima di Legambiente, 122 eventi estremi contro i 52 degli stessi mesi del 2022

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Trend in crescita in Italia per gli eventi climatici estremi. Solo in Italia dall’inizio 2023 sono aumentati del 135% rispetto a quelli di inizio 2022. In particolare, nella Penisola, da gennaio a maggio, si sono registrati 122 eventi estremi contro i 52 degli stessi mesi del 2022. Gli allagamenti da piogge intense sono la tipologia che si è verificata con più frequenza con 30 eventi contro i 16 dei primi 5 mesi del 2022, segnando così un +87,5%. Inoltre, da inizio anno sono sei le regioni più colpite da eventi climatici estremi: Emilia-Romagna (36), Sicilia (15), Piemonte (10), Lazio (8), Lombardia (8), Toscana (8). È quanto denuncia Legambiente che oggi, in occasione della giornata mondiale dell’Ambiente, diffonde i nuovi dati del suo Osservatorio Città Clima.

“Per aiutare l’ambiente e contrastare la crisi climatica in atto, servono politiche climatiche più ambiziose accompagnate da interventi concreti sia a livello nazionale sia a livello europeo. Da un lato l’Italia deve accelerare il passo approvando il Piano di adattamento climatico di cui il nostro Paese è ancora sprovvisto e prevedendo risorse adeguate; aggiornando entro fine giugno il Pniec; approvando una legge contro il consumo di suolo che l’Italia attende da 11 anni. Tre azioni prioritarie su cui l’Italia ad oggi è in forte ritardo”, avverte l’associazione.

A livello europeo, per Legambiente, “è importante che si definisca subito un Patto di solidarietà per il clima, come proposto dal Segretario Generale dell’Onu Guterres, tra Paesi industrializzati, emergenti ed in via di sviluppo per raggiungere zero emissioni nette entro il 2050 a livello globale. Con l’impegno dei Paesi industrializzati di sostenere finanziariamente l’azione climatica dei Paesi più poveri ed anticipare al 2040 il raggiungimento di zero emissioni nette”.

“La fotografia scattata dal nostro Osservatorio Città Clima sugli eventi climatici estremi parla chiaro – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – bisogna invertire al più presto la rotta. L’alluvione che ha colpito nelle scorse settimane l’Emilia-Romagna e le Marche, ma anche le violente piogge che si sono abbattute in questi ultimi giorni in Sardegna e in altre regioni d’Italia sono l’ennesima dimostrazione di quanto la crisi climatica stia accelerando il passo causando ingenti danni all’ambiente, all’economia del Paese, e perdite di vite umane. Al governo Meloni chiediamo un’assunzione di responsabilità perché per affrontare il tema della crisi climatica serve una decisa volontà politica con interventi concreti non più rimandabili per riparare gli errori del passato come ad esempio tombare i fiumi, costruire in aree non idonee o in prossimità dei corsi d’acqua…”

“Ora – continua – bisogna voltare pagina e i primi strumenti per farlo sono proprio il piano di adattamento al clima e le risorse per attuarlo, l’aggiornamento del Pniec, una legge contro il consumo di suolo. Senza dimenticare che il Paese ha bisogno di più politiche territoriali di prevenzione e campagne informative di convivenza con il rischio. Solo così si potrà evitare che l’ultima tragedia sia la penultima e che il Paese rincorra sempre l’emergenza”.

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Sostenibilità

Tutela ambientale, per 9 bambini su 10 è fondamentale

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I dati della survey 'Diari dell’acqua' promossa da ScuolAttiva Onlus e Gruppo Sanpellegrino

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Il cambiamento climatico e le sue ricadute sono un tema di stringente attualità, che sta particolarmente a cuore alle giovani generazioni. Lo stesso vale per l’acqua e per il ruolo che ricopre nella vita delle persone che è una tematica di particolare rilievo per i bambini, soprattutto tra i 6 e gli 11 anni, che sono stati protagonisti del progetto educativo ‘A Scuola di acqua: sete di futuro’ ideato e promosso da ScuolAttiva Onlus grazie al sostegno del Gruppo Sanpellegrino e con il contributo scientifico del Comitato Italiano per il World Food Programme che ha coinvolto circa 800 bambini in 16 Regioni.

I docenti intervistati nei ‘Diari dell’Acqua’, survey realizzata nelle scuole primarie che hanno aderito al progetto, hanno sottolineato come, per il 43,8% dei bambini, l’argomento più importante e interessante proposto dal percorso educativo a cui hanno partecipato è stato il ‘Cambiamento climatico’. Dall’indagine sono emersi alcuni spunti interessanti che sottolineano come avere cura del pianeta sia una preoccupazione di primo piano per molti giovani che temono di dover vivere una realtà climatica molto più complicata di quella dei propri genitori o dei propri nonni.

“Consapevoli di quanto sia importante il ruolo svolto dall’acqua nella vita delle persone, come Sanpellegrino lavoriamo da anni con l’obiettivo sviluppare la conoscenza dei temi legati all’idratazione e ai comportamenti sostenibili. Il progetto A Scuola di Acqua: Sete di Futuro si inserisce nel percorso di sostenibilità del nostro Gruppo, che ha tra i suoi obiettivi principali la tutela delle risorse idriche anche attraverso la tutela delle fonti e la riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività – dichiara Prisca Peroni, External Communication Manager di Sanpellegrino – A Scuola di Acqua: Sete di Futuro è un progetto dall’alto valore educativo che, con il coinvolgimento di oltre 395mila alunni in 9 anni, sta generando un impatto positivo attraverso la sensibilizzazione e l’educazione delle future generazioni sul corretto utilizzo della risorsa acqua, fondamentale per la salute del Pianeta e delle persone”.

Nella survey condotta sugli studenti, è emerso che il 91% ha sottolineato l’importanza della tutela ambientale, mentre l’85,4% è attento a non sprecare acqua e cibo (la percentuale è aumentata del 27% dopo la partecipazione al progetto educativo). L’80% dei bambini fa la raccolta differenziata e non butta i rifiuti per terra. Un ulteriore dato particolarmente significativo è che il numero degli alunni che va a scuola a piedi o in bicicletta è passato, dopo aver preso parte al percorso educativo, dal 59,4% al 74,2%. Il 100% dei bambini e delle bambine intervistati ricicla anche la plastica e la carta.

“La cosa più bella è vedere come questi bambini siano ricettivi rispetto ai percorsi educativi che proponiamo. Le percentuali di incremento di attenzione ai temi della sostenibilità, del riciclo e dell’impatto ambientale nell’attività quotidiana dimostra quanto questi temi siano già importanti per gli studenti e quanto faccia la differenza dare loro più informazioni e consapevolezza – spiega Simona Frassone, presidente di ScuolAttiva Onlus – Il percorso educativo costruito con Sanpellegrino è alla sua nona annualità. A dimostrazione di quanto il tema dell’acqua e della sostenibilità ambientale siano centrali oggi. È per noi, infine, motivo di grande orgoglio e onore aver avuto il supporto e il coinvolgimento di una realtà prestigiosa come il World Food Programme Italia, che ha partecipato alla costruzione dei materiali didattici”.

Sono stati intervistati anche 1.579 docenti secondo cui, il modo migliore per costruire una maggiore consapevolezza rispetto ai cambiamenti climatici è la necessità di organizzare progetti educativi ed incontri con esperti per incidere positivamente sulla comprensione del fenomeno e l’indirizzo verso buone pratiche. Riveste assoluta importanza l’utilizzo di materiali didattici integrativi, che riscontra il favore del 57% dei docenti. Il 47% invece ha invece sottolineato quanto la strutturazione di momenti di coinvolgimento attivo degli alunni con attività pratiche e laboratoriali costituisca un elemento essenziale per spronare i ragazzi. “Per il Wfp Italia l’emergenza climatica è di prioritaria importanza tra tutte le condizioni emergenziali nelle quali il Wfp è chiamato ad intervenire – sottolinea Vincenzo Sanasi d’Arpe, presidente di World Food Programme Italia – Per questo abbiamo partecipato, anche operativamente contribuendo ai contenuti didattici, a questo percorso educativo di ScuolAttiva e Sanpellegrino: le nuove generazioni sono fondamentali per la costruzione del mondo di domani”.

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Sostenibilità

Engineering al Seafuture 2023 con le sue soluzioni per l’ambiente subacqueo

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L'ottava edizione della convention si tiene alla Base Navale di La Spezia

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Engineering, leader nella digitalizzazione dei processi per imprese e Pa, partecipa alla 8° edizione di Seafuture. La convention di business e confronto tecnico-scientifico, organizzata da Italian Blue Growth srl in collaborazione con la Marina Militare e insieme alle eccellenze dell’industria navale, Enti e Governi, si tiene nella Base Navale di La Spezia e coinvolge i principali player dell’economia del mare, le Pmi, gli esponenti del mondo accademico e della ricerca, i cluster tecnologici marini e marittimi.

Per Dario Buttitta, Executive Vice President Pa&Healthcare di Engineering, “oggi l’economia globale così come il benessere e la sicurezza delle persone dipendono sempre di più da un funzionamento efficiente delle infrastrutture critiche sottomarine. Questo è ancora più vero in un Paese come l’Italia, che nel mare ha una delle sue risorse più strategiche. In tale contesto, le nuove tecnologie sono driver indispensabili per garantire efficienza, difesa e resilienza in ambito underwater. Grazie a un expertise di oltre 20 anni nel dominio marittimo e sottomarino e alle nostre comprovate competenze in tecnologie all’avanguardia come l’Intelligenza Artificiale, in Engineering creiamo soluzioni digitali per esplorare, monitorare e gestire l’ambiente subacqueo, contribuendo a migliorarne la conoscenza e la consapevolezza attraverso l’uso dei dati, e a garantire la sicurezza di tutti”.

Engineering, tra i primi player tecnologici a prendere parte alle attività del Polo Nazionale della Dimensione Subacquea istituito con la recente Legge di Bilancio 2023 per creare una stretta collaborazione tra Marina Militare e industrie del settore, sarà presente nello stand D42 della Exhibition di Seafuture per presentare e far conoscere alcune delle sue soluzioni realizzate in ambito Underwater: Water Space Management, il sistema a supporto delle operazioni subacquee della Marina Militare; Echo System, la piattaforma per classificare gli oggetti rilevati in mare aperto, attraverso l’analisi del segnale acustico acquisito con sensori sonar; Cidoimo, la piattaforma di supporto alle decisioni per la classificazione di target, antropici e non, rilevati in mare aperto attraverso tecniche innovative di Ai applicate ai segnali acustici ed agli spettri frequenziali; Biss, la soluzione, basata su algoritmi innovativi, in grado di identificare e tracciare un oggetto sottomarino in ambienti critici (acque profonde, basse, torbide), utilizzando sensori sonar bi-statici; Recon Uv, il sistema per la ricognizione subacquea e la bonifica del tratto di mare antistante una spiaggia di sbarco, in grado di supportare il personale in attività ad alto rischio.

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‘La Transizione Ecologica raccontata da chi la fa’, un libro e un workshop

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in diretta streaming online il 20 giugno

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Come sarà possibile rispettare lo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035? E il divieto delle caldaie a gas dal 2029? Riusciranno gli stati a raggiungere la piena decarbonizzazione coniugando crescita economica e tutela ambientale? Come curare il clima impazzito che causa sempre più alluvioni come quella dell’Emilia-Romagna? Le risposte a queste domande arriveranno dall’European Colloquium, organizzato da Istud Business School dal titolo ‘La Transizione Ecologica (raccontata da chi la fa). Le buone pratiche della sostenibilità’, in diretta streaming online il 20 giugno (per iscriversi www.istud.it/transizione-ecologica/).

L’occasione per sentire l’opinione di un pool qualificato di numeri uno di alcune imprese, tra le più prestigiose, professionisti, docenti universitari, tecnici, tutti quanti in prima linea nel grande esodo verso il green, è l’uscita del libro ‘La Transizione Ecologica (raccontata da chi la fa)’, edito da Istud Business School, curato da Maurizio Guandalini.

La versione italiana del fenomeno ‘verde’ è un indicatore fedele dei successi e delle incongruenze. Prima la pandemia poi il conflitto russo-ucraino e l’alluvione in Emilia-Romagna hanno ridisegnato le ambizioni della transizione ecologica a casa nostra. “Hanno svelato le dipendenze del Sistema Italia – spiega il chairman dell’evento e curatore del libro, Maurizio Guandalini – come l’incapacità di avere piani energetici o per la salvaguardia del territorio. In generale l’applicazione al cammino della transizione ecologica richiederà gradualità, senza lasciare nessuno indietro ascoltando e adottando soluzioni meditate, affrancate da inutili contrapposizioni”.

“La velocità di propagazione di grandi emergenze, sanitaria, bellica e climatica – afferma Marella Caramazza, direttore generale di Istud Business School, la più antica scuola privata per la formazione manageriale – ha innescato una discontinuità di scenario ancora più marcata rispetto allo tsunami dell’onda digitale degli ultimi 20 anni. È necessario fare crescere e formare una classe manageriale nuova e capace di orientare e valutare tutte le scelte aziendali che mettano in primo piano gli impatti qualitativi e quantitativi delle strategie su ambiente e società”.

Interverranno al workshop (AdnKronos
tra i media partner): Alessandro Marangoni, Althesys Strategic Consultants – Direttore scientifico dell’Irex; Elena Jachia, Direttrice Area Ambiente – Fondazione Cariplo; Danilo Bonato, Direttore Generale Erion Compliance Organization; Valentino Piana, University of Applied Sciences Western Switzerland – Valais / Direttore Economics Web Institute; Riccardo Bani, Presidente di Teon; Massimiliano Braghin, Presidente e Co-Founder Infinityhub S.p.A Benefit; Fabio Golinelli, Advanced Process and Technologies Manager Abb Electrification; Marcello Donini, Csr Manager – E.On Italia; Paolo Peroni, Partner di Rödl&Partner.

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Sostenibilità

Il miglior materasso memory del 2022

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In collaborazione con il team zenO

Dormire bene è essenziale per il nostro benessere e la nostra salute psico-fisica, attraverso il sonno il nostro organismo svolge innumerevoli funzioni rigeneranti, utili a farci svegliare carichi di energia ed affrontare la giornata. Volendo migliorare la qualità e la durata del sonno, la scelta del materasso diventa un aspetto fondamentale, per tanto menzioniamo alcune caratteristiche del materasso ideale.

Il giusto sostegno del corpo, in un momento in cui la muscolatura deve rilassarsi, il sostegno però deve anche mantenere la naturale curvatura della colonna vertebrale, andando così a rilassare la schiena e scaricare tensioni muscolari o infiammazioni, diventa essenziale la corretta distribuzione del peso corporeo, in particolare nei punti di maggior sporgenza, come fianchi e spalle.

Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione nella scelta è la climatizzazione, è molto importante che il materasso mantenga una giusta temperatura senza farci percepire troppo calore in estate o troppo poco in inverno, questo fattore è importante per evitare frequenti risvegli col rischio di non riprendere sonno.

Sembrerebbe facile, ma ormai da anni il mercato dei materassi è prettamente online dato dal fatto delle notti di prova, che permettono all’utente di testare il materasso come si deve ovvero dormendoci qualche notte. Online l’offerta è ampia ed è difficile capire quale sia la reale qualità ma soprattutto è difficile orientarci per trovare il modello più promettente.

Altroconsumo è la più grande organizzazione indipendente per la tutela dei consumatori in Italia, ed effettua da oltre 40 anni test comparativi e indagini sulla qualità, la sicurezza e i prezzi di prodotti e servizi con indipendenza, scientificità.

Il test indipendente sui materassi, misura in modo scientifico parametri come sostegno del corpo, elasticità del materiale, permeabilità e durata ed anche la “sostenibilità ambientale” dei materiali utilizzati. I risultati dei test permettono quindi di dare un riscontro oggettivo alla qualità costruttiva di un materasso. Nell’ultimo test, di fine 2022 il materasso zenO+ è stato eletto come “miglior materasso del test ” e “miglior scelta green”. Non è la prima volta che accade, zenO materasso era stato riconosciuto come migliore, già dal primo anno di partecipazione nel 2019, ed era stato riconfermato anche l’anno seguente.

I materassi zenO sono interamente made in italy, progettati per adattarsi a tutte le fisionomie dando la massima traspirazione e comfort. Sono disponibili solo online zenO materasso e vengono venduti con 100 notti di prova, l’acquisto è diretto con il produttore, senza intermediari, prodotti interamente in Italia, materassi progettati sulla base di innumerevoli ricerche e test su ergonomia e materiali di ultima generazione.

Il processo produttivo inoltre è Just in time , il materasso viene prodotto dopo la ricezione dell’ordine, proprio per ridurre al minimo l’impatto ambientale ed il consumo di risorse

zenO+ è un materasso memory di nuova generazione, in grado di soddisfare anche i non amanti dei materassi in

memory. Frutto di numerosi test su ergonomia e materiali, questo materasso è stato concepito per garantire una spinta sostenuta che si adatta ad ogni conformazione fisica, insieme ad una traspirabilità senza precedenti, superiore 50 volte alle normali schiume memory sul mercato.

Le 7 zone a portanza differenziata sono potenziate con il sistema Vtech, che accoglie le spalle in modo progressivo, dando un comfort ancora maggiore nella zona spalla, ideale per tutti coloro che dormono di lato. La fodera è in tessuto traspirante e naturale di Cotone e Tencel®, 100% anallergico e antiacaro, sfoderabile e lavabile. Al suo interno troviamo 1 base ortopedica in schiuma e 2 livelli di memory ad alta densità, molto elastiche e prestazionali, durano anche molto più nel tempo: Al primo livello troviamo zenO air, un’evoluzione del memory, favorisce il continuo passaggio di aria nel materasso. Da test è risultato 50 volte più traspirante dei comuni memory sul mercato. Una traspirazione record + un feel in grado di soddisfare anche chi non ama i memory classici.

Il secondo livello invece è composto dal memory Biogreen, una schiuma ultradensa, segue nel dettaglio il corpo diminuendo i punti di pressione per un comfort senza equali. Composta da base vegetale ecosostenibile più un principio attivo HG antimuffa, antiacaro e antibatterico.

Infine abbiamo il supporto in Acty Foam, la base del materasso che garantisce sostegno, traspirazione e durabilità, con7 zone di supporto differenziate e sistema Vtech zona spalle. Per dormire bene non resta che testare il materasso zenO+

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ESG, le aziende italiane sempre più attente al reporting

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Il 78% delle imprese italiane redige il bilancio di sostenibilità, a fronte di una media globale che arriva al 65%

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Il barometro C-suite 2023 di Mazars, gruppo specializzato in servizi di audit, tax e advisory, ha rivelato un significativo ottimismo tra gli executive di 27 paesi tra cui l’Italia, pur riconoscendo le sfide dell’instabilità economica e delle tensioni geopolitiche.

In Italia, la tecnologia e la sostenibilità spiccano come priorità strategiche principali e i leader stanno investendo significativamente in queste aree.

Come evidenziano gli analisti, in tale scenario la sostenibilità rappresenta ormai un criterio guida nella definizione delle strategie aziendali delineate dai manager italiani, secondo cui la qualità dei dati è considerata la sfida più grande per le aziende quando producono il loro report ESG.

In particolare, il 78% delle imprese italiane redige il bilancio di sostenibilità, a fronte di una media globale che arriva al 65%, mentre il 58% è pronto a ottemperare alla normativa europea che prevede i nuovi requisiti di rendicontazione ESG, rispetto a una media globale che si ferma al 36%.

Le imprese italiane appaiono pronte alle sfide della sostenibilità: una strategia di sostenibilità nuova o aggiornata è al secondo posto nella lista delle priorità strategiche per i prossimi tre-cinque anni, secondo solo alla trasformazione dell’IT e della tecnologia aziendale.

Oltre due terzi dichiara di voler aumentare gli investimenti in iniziative di sostenibilità nel 2023. La maggior parte delle aziende produce un report di sostenibilità, ma ammette le difficoltà di garantire la qualità e la tracciabilità dei dati, mentre poco più di un terzo si sente totalmente pronto ad adempiere ai nuovi requisiti di reporting ESG.

Anche sui temi legati alla sostenibilità sociale, come diversity, inclusione e parità di genere, le aziende italiane si dimostrano all’avanguardia, sebbene ci sia ancora lavoro da fare su questo fronte. Il 48% dei C-level italiani (versus 33% della media globale) sostiene che l’uguaglianza di genere rientra fra le prime tre priorità della strategia aziendale ma solo nell’11% delle realtà italiane dal campione è donna più del 50% dei decisori aziendali strategici.

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I laghi Usa perdono – tanta – acqua

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Il 53% dei più grandi laghi e bacini idrici contiene molta meno acqua rispetto a trent’anni fa. È la tesi di un gruppo di ricerca della University of Virginia. Dal 1992 a oggi, in particolare, sarebbero andati perduti oltre 600 chilometri cubi di liquidi, pari al volume di 17 Lake Meads, il più importante bacino idrico degli Stati Uniti. Gli esperti, che hanno pubblicato i risultati delle loro analisi su “Science”, una delle più autorevoli pubblicazioni di tutto il panorama scientifico, hanno combinato fotografie satellitari e dati relativi all’evoluzione del quadro climatico.

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Incendi, roghi significativi in primavera nell’emisfero settentrionale

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Secondo il Servizio di Monitoraggio dell’Atmosfera di Copernicus, gli episodi in Spagna, Canada e Russia sono stati particolarmente rilevanti per questo periodo dell'anno

Durante la primavera 2023 nell’emisfero settentrionale diverse regioni del mondo sono state colpite da incendi boschivi significativi, alcuni dei quali hanno superato livelli record. Gli episodi in Spagna, Canada e Russia sono stati particolarmente rilevanti per questo periodo dell’anno. Il Servizio di Monitoraggio dell’Atmosfera di Copernicus (Copernicus Atmosphere Monitoring Service – Cams) ha monitorato l’intensità degli incendi e le loro conseguenti emissioni nell’atmosfera e presenta un rapporto sulle condizioni attuali prima dell’inizio dell’estate boreale.

“Con l’avvicinarsi dell’estate nell’emisfero settentrionale, si prevede un’esacerbazione delle variabili legate all’aumento del rischio di incendi boschivi, come le alte temperature e le condizioni particolarmente secche. Il monitoraggio di queste variabili e dello sviluppo degli incendi boschivi è fondamentale per comprendere le cause e gli impatti sull’atmosfera, al fine di intervenire in modo adeguato”, avverte Mark Parrington, Senior Scientist Cams.

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