

Cronaca
Vaticano, Gip Milano dà ragione a Cecilia Marogna: “Illegittimo il sequestro del cellulare”
Il Gip dà ragione a Cecilia Marogna e ordina il dissequestro del telefono cellulare dell’imprenditrice sarda arrestata nell’ottobre 2020 a Milano su richiesta del Vaticano e attualmente imputata nel processo di Oltretevere nato dallo scandalo del palazzo di Londra. Lo riferisce all’Adnkronos il procuratore in atti della Marogna, Riccardo Sindoca, che spiega di aver già fatto richiesta al promotore di Giustizia Vaticano di restituzione dello smartphone. Annullando con l’ordinanza depositata oggi il decreto di sequestro probatorio emesso dal pm di Milano nel gennaio 2021, il gip Luca Milani rileva in particolare come il provvedimento sia “illegittimo” essendo “stato adottato dopo la pronuncia del dispositivo con il quale la Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza di convalida dell’arresto di Cecilia Marogna, disposto per fini estradizionali”.
“Appare del tutto evidente – si legge nell’ordinanza – come la richiesta di consegna del telefonino appartenente a Cecilia Marogna, inoltrata dall’Autorità giudiziaria vaticana alla magistratura italiana tramite lo strumento della rogatoria internazionale, si sia fondata su un presupposto rivelatosi poi insussistente, ovvero su un sequestro asseritamente legittimo”. Ma, sottolinea il gip, “il vincolo reale sul bene era stato imposto nell’ambito di una procedura illegittimamente instaurata, all’interno della quale – peraltro – l’interessata è stata privata della libertà personale”.
Tra l’altro, evidenzia il magistrato, in seguito alla sentenza della Cassazione del dicembre 2020, con la quale è stata annullata l’ordinanza di convalida dell’arresto della Marogna, “sarebbe stato opportuno, per l’autorità giudiziaria rogante interessata ad ottenere la consegna del telefonino dell’interessata trasmettere un’autonoma richiesta di assistenza giudiziaria, volta ad ottenere il sequestro probatorio del dispositivo, non la mera consegna” e il fatto che il pm di Milano, “allo scopo di rispondere all’originaria richiesta di assistenza”, abbia deciso “di disporre autonomamente il sequestro probatorio del telefonino, costituisce opzione indubbiamente solerte e collaborativa sul piano dei rapporti con l’autorità giudiziaria straniera, ma priva di adeguato supporto normativo”.
Cronaca
Iqos guarda al futuro con Metropolis, l’installazione immersiva di Fabio Novembre

(Adnkronos) – Presenza stabile e tra le più attese, anche quest’anno Iqos partecipa alla Milano Design Week con un progetto immersivo firmato da Fabio Novembre, architetto e designer italiano noto per aver ideato spazi e oggetti di sorprendente forza espressiva per le più importanti realtà internazionali, passando dal design alla moda, dall’arte all’architettura.
Dal 18 al 23 aprile, lo spazio Iqos presso Tortona Rocks – Opificio 31 ospiterà Metropolis, l’installazione realizzata da Novembre Studio e dedicata ad Iqos Iluma e a tutta la sua community. Per l’occasione Fabio Novembre ha scelto di raccontare i dispositivi di nuova generazione di Philip Morris in versione macro per metterne in risalto gli aspetti più legati al design. Allo stesso tempo però questi elementi, non si limitano a rappresentare la loro funzione, ma vengono trasposti, in un continuo cambio di scala, diventando edifici avveniristici. All’interno dell’installazione saranno visitabili quattro città ideali legate ai colori e alle forme dei quattro dispositivi reinterpretati per l’occasione attraverso nuovi pattern grafici, disegnati dallo stesso Novembre, in cui i visitatori potranno ritrovarsi e riconoscersi, intraprendendo un viaggio verso una personale visione della propria città del futuro. Le limited edition di accessori per Iqos Iluma Prime firmate da Novembre Studio saranno in vendita presso le Iqos Lounge in Opificio 31.
”Oggi oltre 17 milioni di adulti usano Iqos nel mondo, i numeri di una grande metropoli. Così quando ci è stato chiesto di intervenire graficamente su questi device, abbiamo subito pensato alle comuni passioni di queste persone, trasformando i 4 pattern in altrettanti edifici dove simbolicamente questa comunità potesse incontrarsi” – ha dichiarato Fabio Novembre.
”La collaborazione con Novembre Studio, in quello che ogni anno si conferma come il tempio del design italiano e internazionale, arricchisce di un nuovo tassello la collezione di iniziative che celebrano il percorso di trasformazione e innovazione di Philip Morris Italia attraverso la visione creativa di artisti e designer come Karim Rashid, Quayola, Alex Chinneck, Felice Limosani e Truly Design Crew – commenta Gianluca Iannelli, Head of Marketing & Digital di Philip Morris Italia. Anche in questa edizione l’installazione vuole essere un omaggio alla community di Iqos users in Italia, milioni di persone che abiteranno la “Metropolis” rappresentata nei pattern ideati dall’Architetto Novembre”.
Cronaca
Ore contate per il maltempo, primavera in arrivo: previsioni meteo

(Adnkronos) – Pioggia, venti di burrasca, neve sulle Alpi e sugli Appennini e gelate in Val Padana. Negli ultimi due giorni l’Italia è ripiombata nell’inverno ma il maltempo ha le ore contate. Nelle prossime ore sono ancora previste precipitazioni residue dall’Abruzzo fino alla Puglia, nevose sull’Appennino centrale fino agli 800-900 metri, piogge anche tra Calabria e Sicilia e ancora venti di burrasca soprattutto sulla Puglia e le aree ioniche. Ma, avverte Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it, le cose stanno per cambiare.
Il ciclone che ha portato vividi ricordi della scorsa stagione si allontana verso la Romania mantenendo attiva solo una sostenuta circolazione dei venti sulle regioni meridionali: i mari, memori della burrasca delle ultime ore, si presentano ancora agitati tra lo Stretto di Sicilia e il Mar Ionio con onde fino a 3-4 metri. Come già detto, però, nelle prossime ore il tempo andrà migliorando anche al Sud.
Ci aspettano 4 giorni di tempo stabile di stampo primaverile: il sole sarà prevalente ma, come succede spesso a marzo e aprile, non mancheranno veloci passaggi nuvolosi specie al Nord, laddove la pressione atmosferica è leggermente più bassa. Non sono comunque attese precipitazioni significative fino a sabato 1 aprile, poi probabilmente avremo una fotocopia di quello che è successo lo scorso weekend: domenica una massa d’aria più fredda, proveniente dalla Scandinavia, potrebbe portare un peggioramento e un calo delle temperature verso l’Italia con fenomeni più diffusi nella giornata di lunedì 3 aprile. In seguito a questo affondo scandinavo, da confermare, la Settimana Santa potrebbe poi rimanere sotto media e un po’ freddina, specie al mattino.
Al momento però non è totalmente confermato questo cambiamento del prossimo weekend, in quanto gli scenari previsti dai modelli meteorologici divergono molto. Quel che è certo è che il tempo migliorerà e vivremo una settimana dal classico stampo primaverile con temperature gradevoli, cieli spesso azzurri e venti in attenuazione. Considerando gli sbalzi termici sempre più frequenti, le ondate di calore, il gelo e la siccità, questa fase primaverile sarà decisamente benvenuta; purtroppo ancora una volta si presenterà avara di piogge, di acqua: le precipitazioni risultano sempre più necessarie al Nord-ovest dove aumenta anche il rischio incendi, mentre la siccità persiste anche a causa di episodi di Foehn sempre più frequenti, come è successo tra l’altro nella giornata di ieri.
Oggi, martedì 28 marzo – Al nord: sole, freddo al mattino con locali gelate in pianura. Al centro: soleggiato e ventoso. Al sud: via via più soleggiato ovunque. Venti forti da nord.
Domani, mercoledì 29 marzo – Al nord: nubi irregolari. Al centro: poco nuvoloso. Al sud: sole dappertutto.
Giovedì 30 marzo – Al nord: nubi irregolari con veloci temporali. Al centro: soleggiato salvo nubi sull’ alta Toscana. Al sud: soleggiato e più caldo.
Tendenza: venerdì più piovoso al Nord, bel tempo e via via più caldo al Sud.
Cronaca
Forum internazionale per la Pace, mille cadetti a Piazza Armerina

(Adnkronos) – Mille giovani, studenti e cadetti, di 18 diverse nazioni a Piazza Armerina (Enna) per la tre giorni del terzo forum internazionale per la Pace, la sicurezza e la prosperità organizzato dall’ente no-profit fondato dal canadese Steve Gregory nel 2019, dallo Stato Maggiore della Difesa attraverso il comandante militare dell’Esercito in Sicilia, Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, e dal Comune di Piazza Armerina, guidato dal sindaco Antonino Cammarata.
La giornata è cominciata con una marcia di 6 chilometri che ha portato studenti, cadetti e autorità militari e civili da uno dei luoghi teatro di battaglia durante l’avanzata delle truppe alleate canadesi il 16 luglio 1943. La marcia è giunta fino al monumento Royal Canadian Regiment, dove sulle note del Silenzio suonato da una cornamusa scozzese, è stata deposta una corona di fiori alla presenza di Steve Gregory, del Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, del Generale di Divisione Craig Aitchison, comandante dell’Accademia della Difesa canadese e del sindaco Comune di Piazza Armerina, Antonino Cammarata.
“Le celebrazioni – dichiara Steve Gregory, fondatore del Forum per la pace – nascono dalla volontà di far conoscere in Canada il sacrificio dei nostri militari in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale e onorare tutti i caduti, militari e civili di ogni paese. La pace non è gratuita, ma ha bisogno di tanto lavoro per continuare ad essere mantenuta”.
“Le giornate del Forum – interviene Angelo Maurizio Scardino, Generale di Divisione, comandante militare dell’esercito in Sicilia – sono di fondamentale importanza affinché le giovani generazioni, che saranno le future classi dirigenti, capiscano quali sono stati i sacrifici, come nel 1943, che hanno portato ad una società pacifica. Il culto della memoria è un monito perché quei tragici eventi non si ripetano più”. Interviene anche il sindaco di Piazza Armerina, Antonino Cammarata, “Giornate come queste servono a formare i giovani, affinché ciò che è successo 80 anni fa, e che purtroppo si sta verificando in questo momento in altre parti del mondo, non accada mai più”.
Durante il Forum i giovani si confronteranno sui temi della pace positiva e, sopratutto, del contrasto alla disinformazione di cui proprio i fatti legati allo sbarco del ’43 sono stati un primo esempio. Di questo si discuterà con accademici, professionisti militari e di pubblica sicurezza, operatori di pace e leader politici.
Al termine delle tre giornate di studio le istituzioni apriranno ufficialmente le manifestazioni del’80esimo anniversario dello sbarco in Sicilia delle truppe alleat
Cronaca
Aeronautica: un Frecciarossa dedicato ai 100 anni, speciale livrea presentata a Termini

(Adnkronos) – “Eccellenze italiane verso il futuro”. Sono queste le parole che si leggono sul Frecciarossa 1000 che viaggerà nei prossimi due mesi lungo il territorio nazionale. Un messaggio itinerante a supporto degli eventi che si svolgeranno per la celebrazione dei cento anni dell’Aeronautica Militare. La presentazione della nuova livrea oggi pomeriggio, al binario 1 della stazione Termini di Roma, alla presenza dell’Amministratore Delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, del Generale di Squadra Aerea Aurelio Colagrande Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare ed altre autorità militari. “È un onore essere insieme all’Aeronautica Militare – ha dichiarato Luigi Corradi – per celebrare il loro centenario. Siamo due istituzioni che lavorano per il Paese con missioni differenti di trasporto e di difesa. Abbiamo molto in comune nell’ambito dell’innovazione e della ricerca. Per il progetto di questo Frecciarossa abbiamo infatti potuto contare anche sulla scelta di materiali già sperimentati nell’aviazione”.
“È un grandissimo piacere poter essere qui a rendere omaggio a Trenitalia che ci ha dato l’opportunità di poter festeggiare insieme uno dei numerosi eventi in programma per il nostro centenario – ha sottolineato il generale Colagrande – Trenitalia e l’Aeronautica Militare hanno molte cose in comune, tra cui i valori quali la sicurezza e la sostenibilità dei nostri mezzi e il lavoro di squadra che ci permette di essere efficienti, veloci e precisi. Avere un mezzo di trasporto di massa come il treno con la nostra immagine – rappresenta una opportunità per celebrare questo importante anniversario insieme a coloro che ci hanno permesso di essere una Forza Armata al servizio della gente, con la gente e per la gente”.
Cronaca
Grandine oggi a Roma, meteo anomalo ma c’è una spiegazione

(Adnkronos) – La grandine caduta oggi a Roma può essere considerata una parziale anomalia, considerato il periodo. Una spiegazione scientifica, però, c’è. “Nei giorni scorsi abbiamo avuto giornate molto belle quindi caldo, soprattutto il mare, poi è arrivata un’infiltrazione di aria più fredda da nord-ovest che ha fatto contrasto con l’aria più calda e più umida preesistente nei giorni scorsi: il suolo caldo, soprattutto il mare caldo, ha fornito energia a questo sistema e quindi sono arrivate le grandinate di questa mattina e di questo pomeriggio”, dice all’Adnkronos Antonello Pasini, fisico climatologo del Cnr, sulle condizioni meteo registrate oggi a Roma.
Anche se la normalità, per il periodo e per l’intensità, di questi fenomeni è da valutare “a posteriori”, Pasini spiega che “con il riscaldamento globale è aumentata la temperatura del Mar Mediterraneo e questo fornisce maggiore energia a sistemi di questo tipo e si rischiano fenomeni più violenti. Non si può dire che sia tutta colpa del cambiamento climatico, ma c’è un rischio di aumento dell’intensità dei fenomeni associato al riscaldamento globale”.
“Noi siamo ancora nella soglia tra inverno e primavera mentre fenomeni di questo tipo sono molto più usuali in estate e autunno proprio perché la temperatura del mare è più alta. Ma anche adesso abbiamo un’anomalia positiva della temperatura del mare il che ha favorito questo fenomeno, quindi un po’ fuori stagione; le grandinate sono più tipiche in estate ed autunno ma con questa situazione del mare e con temperature così miti può accadere anche fuori stagione”, conclude Pasini, docente di Fisica del clima all’Università Roma Tre.
Coronavirus
Spazio, con Spei Satelles decolla il messaggio di speranza di Papa Francesco

(Adnkronos) – Decollano con una inedita missione spaziale le parole del messaggio di speranza a tutta l’umanità che Papa Francesco pronunciò durante il lockdown del marzo 2020, con la Statio Orbis in Piazza San Pietro. Spei Satelles è “un unicum” nella storia dell’esplorazione spaziale e nella vita della Chiesa Cattolica e la missione decollerà il prossimo 10 giugno, dalla base spaziale di Vandenberg, in California, con un Falcon 9 di Space X. A bordo del piccolo satellite c’è un nanobook in silicio che riporta il messaggio di quella preghiera diventata una icona di speranza che continua il suo viaggio e che continua a chiamare all’azione gli abitanti del pianeta. Per significare questo impegno comune, camminando insieme al Papa, chiunque lo vorrà potrà partecipare al viaggio di “Spei Satelles” e farsi portatore di speranza e pace iscrivendo il proprio nome sul sito www.speisatelles.org. Il Papa, inoltre, al termine della prossima Udienza Generale, mercoledì 29 marzo, benedirà il satellite e il nanobook prima del suo trasferimento per le ultime verifiche tecniche prima del lancio. La missione è una iniziativa congiunta dell’Agenzia Spaziale Italiana, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Dicastero per la Comunicazione che hanno presentato Spei Satelles a Roma, nella Sala Marconi di Palazzo Pio XI, in occasione del terzo anniversario della Statio Orbis e nel decennale del pontificato di Papa Francesco. “Perché andare nello spazio? Perché lo spazio ha un fascino per tutti, specialmente per i giovani, perché lo spazio rappresenta il mistero universale” e “mandare un nano-book in orbita spazio significa riscrivere il messaggio che esso contiene” ha detto Monsignor Lucio Ruiz, Segretario del Dicastero per le Comunicazione, presentando la speciale missione spaziale. “Purtroppo – ha osservato Monsignor Ruiz – non è il Covid l’unica tempesta che colpisce l’umanità, oggi il mondo patisce questa ‘terza guerra mondiale a pezzi’ che copre di dramma tutta l’umanità. Ma ancora, ognuno di noi, nella propria vita, nella propria storia, sperimenta quella ‘tormenta’ che può far perdere la speranza. Per questo motivo la camminata della speranza si fa sempre attuale, si fa sempre necessaria, si fa sempre per ognuno di noi. Tutti abbiamo bisogno di sentire quel richiamo del Signore: ‘Perché avete paura? Non avete ancora fede?'”.”Per ciò, con il nanobook portato in cielo, che percorrerà l’orbita della terra nel piccolo satellite, vogliamo significare che quella preghiera, quella benedizione, e quell’appello universale, continuano oggi a farsi presenti per tutti gli uomini di buona volontà e a chiedere di partecipare essendo costruttori di pace e speranza” ha sottolineato ancora Monsignor Ruiz.
Era proprio il 27 marzo del 2020 quando Papa Francesco, in una sera buia, completamente solo è salito sul sagrato di una piazza San Pietro insolitamente deserta e bagnata da una pioggia intensa. Papa Francesco pregava per ridare speranza a un mondo disorientato dalla pandemia. E la potenza delle immagini e le parole del Santo Padre hanno segnato il mondo. A distanza di tre anni dalle storiche immagini del Santo Padre in Piazza San Pietro, in pieno lookdown, diventano un messaggio di speranza per l’umanità che con questa inedita missione decolla alla volta dello spazio per raggiungere e coinvolgere sempre più persone. A partire da quel 27 marzo del 2020 sono nate diverse iniziative affinché questo evento non venisse dimenticato ma anzi mantenesse la sua forza trainante per andare non solo oltre la pandemia, per rendere più forti e ricchi di speranza in ogni momento di difficoltà, rammentando che nessuno si salva da solo. Nel 2021, un anno dopo quell’evento, la Statio Orbis con le parole, le immagini e le meditazioni, anche dei giorni successivi, sono diventati una pubblicazione che nel 2022 è stata depositata presso la banca mondiale dei semi, nello Svalbard Seed Vault, come ‘seme di speranza’. Nel 2023, quel seme di speranza volerà nello spazio in modalità del tutto inconsuete, tecnologicamente molto avanzate e culturalmente inedite per diffondere ulteriormente il suo messaggio universale dando vita a diverse iniziative connesse.
Il progetto della missione Spei Satelles, coordinato dal Segretario del Dicastero Monsignor Lucio Adrian Ruiz, ha coinvolto, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Agenzia Spaziale Italiana, Il Politecnico di Torino, l’Instituto para el Diálogo Global y la Cultura del Encuentro – Idgce, l’Istituto Universitario Salesiano Venezia – IusveE e l’Apostolato Digitale dell’Arcidiocesi di Torino. Il libro del Papa, “Perché avete paura? non avete ancora fede” porta così in orbita il messaggio della Statio Orbis, ed è diventato, grazie al Consiglio Nazionale delle Ricerche ed in particolare all’attività dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie coordinata da Andrea Notargiacomo, un ‘nanobook’, una lastra di silicio, di 2x2x0,2 mm, in cui è stato inciso il libro ad alta miniaturizzazione per mezzo di tecnologie di micro e nanofabbricazione.
“La Santa Sede ha chiesto all’Agenzia Spaziale Italiana di aiutarla ad individuare e realizzare, grazie alla tecnologia spaziale, una soluzione che consentisse alle parole di speranza del Santo Padre di oltrepassare i confini terrestri e di raggiungere dallo spazio il maggior numero possibile di donne e di uomini sul nostro pianeta affannato” ha detto il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia, intervenuto alla presentazione della missione spaziale Spei Satelles. Il Magnifico Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, ateneo che parimenti si è spesa molto per Spei Satelles, ha rilevato che i giovani del Politecnico in questa missione “hanno potuto misurarsi con una sfida tecnica e scientifica non facile in un quadro valoriale che rappresenta una sfida umana e culturale decisiva”. La Presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza, ha rilevato che “oggi la scienza dell’infinitamente piccolo ci mette davanti a un progresso enorme: la capacità di miniaturizzare il nostro sapere facendolo viaggiare attraverso il tempo e lo spazio”.
Per mettere in orbita, come segno e profezia di speranza, questo micro-manufatto, l’Agenzia Spaziale Italiana ed il Politecnico di Torino hanno lavorato poi in stretta sinergia. I giovani dell’Ateneo torinese, guidati dalla professoressa Sabrina Corpino, hanno progettato e costruito a tempo di record un CubeSat 3U SpeiSat che potesse ospitare e custodire il nanobook. L’Agenzia Spaziale Italiana guidata da Giorgio Saccoccia ha reso possibile il suo lancio e la messa in orbita bassa terrestre (Low Earth Orbit-Leo) ad un’altitudine di circa 525 chilometri. Il CubeSat viaggerà a bordo di un razzo Falcon 9, il vettore in due stadi parzialmente riutilizzabile di SpaceX e sarà ospitato sulla piattaforma Ion Scv-011Ion, il carrier satellitare sviluppato, realizzato e gestito dall’azienda italiana D-Orbit, che effettua servizi di lancio e rilascio in orbita. Il satellite è anche dotato, oltre che della strumentazione di bordo per funzionare ed essere guidato da terra, anche di un trasmettitore radio. Per il tempo di permanenza in orbita saranno captabili, nel momento in cui il satellite sorvolerà quella porzione di Terra, e facilmente codificabili in modo testo, frasi desunte dal Magistero Pontificio che hanno a tema la speranza e la pace. I messaggi sono in italiano, inglese e spagnolo.
L’Arcivescovo metropolita di Torino, monsignor Roberto Repole, ha sottolineato che “abbiamo tutti bisogno di speranza, in modo particolare i giovani. Custodire la speranza è la missione di questo satellite progettato e costruito da giovani, raccontato nel logo missione da giovani, abitato, speriamo, da molti giovani che vorranno salire a bordo con il Papa attraverso il sito impegnandosi così a seminare speranza e fraternità là dove abitano”. La missione è stata pensata anche per attivare coloro che si lasceranno coinvolgere. Attraverso il sito www.speisatelles.org non solo è possibile seguire l’evolvere della missione, ma anche iscrivere il proprio nome in un chip che Spei Satelles custodirà in orbita. Per ottenere un virtuale boarding pass verrà chiesto di impegnarsi a fare un’opera di misericordia in favore della pace e la speranza. Ciascuno così può diventare seme di speranza concreto nel suo ambiente di vita.
Il Direttore dello Iusve, don Nicola Giacopini, ha commentato: “Siamo grati e quasi increduli di essere stati coinvolti così da vicino in questa esperienza che unisce la terra al cielo. I nostri giovani studenti e laureati in Comunicazione hanno potuto cimentarsi nell’elaborazione del logo e nella narrazione della missione Spei Satelles. Anche il logo della missione spaziale richiama tutti questi aspetti ed è stato realizzato nell’ambito di un progetto didattico dagli studenti dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia Iusve guidati da Marco Sanavio”. “Il logo – ha spiegato – richiama innanzitutto le iniziali di Spei Satelles, il Custode della Speranza in lingua latina. Le due lettere ‘S’, disposte in maniera speculare, indicano la complementarità di ‘terra’ (la semicirconferenza inferiore) e ‘cielo’ (la semicirconferenza superiore), oltre a segnare l’orbita del satellite attorno al nostro pianeta. Gli elementi tecnici e di senso, tecnologia e narrazione sono stati tra loro coordinati e tenuti insieme grazie al lavoro dell’Apostolato Digitale dell’Arcidiocesi di Torino guidato da don Luca Peyron.
Cronaca
Foti (Fondazione Magna Grecia): “Oggi è il momento delle scelte, snellire l’iter burocratico”

(Adnkronos) – ”Oggi è il momento delle scelte. Oggi come non mai. Sul piano tecnologico siamo pronti a farlo, l’opera ha la necessità di una valutazione complessiva, ma è indispensabile, se necessario si deve applicare il ‘metodo Genova’, snellire le procedure burocratiche”. A dirlo è stato Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia, intervenendo a un convegno in corso a Teatro Massimo di Palermo dal titolo ‘Il Ponte sullo Stretto. Una sfida necessaria’.
“Negli ultimi 50 anni abbiamo assistito solo a chiacchiere, l’opera si poteva fare. E’ stata bloccata non per un problema tecnico ma politico. In commissione Trasporti – ricorda Foti – ho vissuto la vicenda di Monti che voleva, e dopo lo ha fatto, fare una cosa che un Paese serio non fa: ha disdetto una gara regolarmente vinta da un gruppo internazionale pilotato da Impregilo. Alla fine quello che è accaduto è che si è speso oltre un miliardo per non fare l’opera, creando un danno a livello internazionale al nostro Paese con una perdita di credibilità. Dare ragione a chi non ha voluto farlo è stato un disastro, noi avremmo avuto il ponte nel 2016 con una tecnologia assolutamente di primo livello”, ha concluso Foti.
Cronaca
Colpo di coda dell’inverno, poi torna l’anticiclone: il meteo della settimana

(Adnkronos) – L’inverno con un’ondata di maltempo si riaffaccia sull’Italia questa settimana prima dell’arrivo dell’anticiclone. Il mese di marzo è spesso caratterizzato da bruschi cambi del tempo. L’atmosfera si prepara a entrare in modalità primavera, pertanto subisce degli attacchi da quell’inverno che nei mesi scorsi ha fatto fatica a imporsi sull’Italia, se non per alcuni brevi periodi. Una difficoltà causata dall’ingombro dell’anticiclone africano.
Nelle prossime ore un sussulto invernale attraverserà dunque il nostro Paese con un ciclone alimentato da aria artica. Antonio Sanò, fondatore de iLMeteo.it, avvisa che il transito del vortice non sarà certo indolore dato che gran parte delle regioni stanno vivendo un periodo piuttosto mite grazie all’aria calda contenuta nell’alta pressione che ci sta interessando da qualche giorno. Sarà proprio lo scontro tra l’aria artica e quella più mite preesistente che produrrà intense precipitazioni, talora temporalesche e con grandine, che colpiranno soprattutto il Centro-Sud peninsulare.
Nelle prossime ore inizieranno a soffiare venti via via più forti dai quadranti settentrionali, nel contempo l’atmosfera diventerà sempre più instabile, così rovesci improvvisi e temporali potranno colpire le regioni centrali e meridionali, in particolar modo Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria tirrenica e zone interne di Toscana e Lazio. L’aria fredda in quota permetterà alla neve di scendere a quote di tutto rispetto per trovarci a fine marzo. La dama bianca cadrà diffusamente sugli Appennini, dapprima sopra i 1400 metri circa, poi in serata e nottata anche a 7-900 metri. I venti soffieranno forti o molto forti con raffiche fino a 100 km/h e conseguenti mareggiate intense lungo le coste esposte alle correnti da nord.
Le regioni del Nord saranno quasi completamente saltate da questo peggioramento, se non per l’Emilia Romagna orientale che potrebbe vedere qualche veloce rovescio. Questa fase di maltempo di stampo invernale sarà molto veloce tanto è vero che già da martedì tornerà l’alta pressione e il sole tornerà a splendere sulla quasi totalità dell’Italia. Inizierà così una nuova fase stabile del tempo che sembrerebbe durare almeno fino a sabato 1 aprile. Per finire, menzioniamo l’andamento delle temperature che dopo il passaggio del ciclone subiranno un sensibile abbassamento, soprattutto di notte. Da martedì al Nord torneranno le gelate anche in pianura. I valori massimi, rispetto ai 20-22°C di questi giorni, perderanno dai 6 agli 8°C. Per un ritorno a valori più miti bisognerà aspettare giovedì 30.
Oggi, lunedì 27 marzo – Al nord: sole e vento, un po’ instabile su Emilia e Romagna orientali. Al centro: maltempo invernale su Marche, Abruzzo, Umbria e Molise. Al sud: instabile e a tratti perturbato, ma non in Sicilia. Venti forti.
Domani, martedì 28 marzo – Al nord: sole, freddo al mattino. Al centro: soleggiato e ventoso. Al sud: via via più soleggiato ovunque. Venti forti da nord.
Mercoledì 29 marzo – Al nord: nubi irregolari. Al centro: poco nuvoloso. Al sud: sole dappertutto.
Tendenza: qualche pioggia sulle Alpi, bel tempo e via via più caldo al Centro-Sud.
Cronaca
Pescara, bambino di 4 anni muore investito da trattore

(Adnkronos) – Un bambino di 4 anni è morto dopo essere stato investito da un trattore. E’ accaduto a Pescara. Sul posto sono intervenuti polizia municipale e carabinieri. Per il piccolo, nonostante i soccorsi, non c’è stato nulla da fare.
Cronaca
Terrorismo, Perruggini (Oss. Anni Piombo): “Francia ci rispetti, ex Br tornino in Italia”

(Adnkronos) – “Il mio auspicio è che la Francia dimostri di rispettare l’Italia anche quale culla del diritto. Sarebbe altrimenti un ulteriore sgarbo intollerabile specialmente dopo la firma in pompa magna di un trattato bilaterale ‘del Quirinale’ che prevede addirittura la partecipazione reciproca dei ministri alle riunioni altrui. È importante che i terroristi pluriomicidi ancora in Francia vengano riportati in Italia altrimenti ci avranno ucciso due volte e in questo caso con l’appoggio esplicito di una nazione che dovrebbe essere nostra alleata. Lo Stato deve continuare a non cedere ai compromessi. Deve continuare a chiedere a chi ancora sopravvive di parlare e rendere onore al paese e alle sue vittime rivelando le verità ancora nascoste”. Così all’AdnKronos Potito Perruggini Ciotta, presidente dell’Osservatorio ‘Anni di piombo’ per la Verità storica e nipote del Brigadiere Giuseppe Ciotta, ucciso da Prima Linea il 12 marzo 1977 a Torino, in vista della decisione della Corte di Cassazione francese, attesa per il prossimo 28 marzo, sull’estradizione di dieci ex terroristi italiani.
“Purtroppo – osserva – ho il fondato sospetto che ci siano ancora da proteggere dettagli e soggetti importanti che hanno collaborato e simpatizzato con il sistema funzionale all’eversione. Attendiamo di capire i veri mandanti dietro le loro azioni violente e sovversive. Si è perso troppo tempo prezioso. Il parlamento italiano potrebbe promuovere un’azione operosa di garanzia ulteriore per i detenuti che dovessero collaborare alla ricostruzione della Verità storica. In altri termini, promuovere un percorso che arrivi alla pacificazione e riconciliazione nazionale. Già diversi anni fa dei sedicenti giornalisti francesi vennero a chiedermi quando ci sarebbe stata l’amnistia”.
“Dopo tanti anni – prosegue Potito Perruggini – l’accanimento carcerario non serve a nulla. Ci vorrebbe una commissione di esperti multidisciplinare con la partecipazione di tutti i protagonisti sopravvissuti, per la verità storica e la riconciliazione nazionale. Come hanno fatto in Sudafrica dopo l’apartheid. Non ci servono degli ulteriori Cospito, agitatori di piazze, o Messina Denaro, moribondi da curare a spese della collettività”.
Nel caso in cui l’estradizione non dovesse essere concessa, osserva, infine, Potito Perruggini, “il governo italiano dovrebbe anzitutto valutare il richiamo immediato dell’ambasciatore a Parigi. Ricordo che per molto meno la Francia richiamò il suo da Roma poco tempo fa. Alla fine, comunque, il governo potrà fare ben poco visto il patto ‘leonino’ che da sempre l’Italia ha con l’Europa e, in particolare, con la Francia. Salvo diversi equilibri che dovessero verificarsi con le prossime elezioni europee”.
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