Economia
Moby, i 2 traghetti più grandi nel mondo insieme in linea...
Moby, i 2 traghetti più grandi nel mondo insieme in linea fra Livorno e Olbia
E per chi prenota oggi sconto del 21% sulla tratta per viaggi 2024, anche per auto, cabine e poltrone
Quella di oggi è una data che entrerà nella storia della marineria italiana: perché l’ingresso in linea, contemporaneamente, dei due traghetti più grandi e green al mondo, Moby Legacy e Moby Fantasy e il loro incrocio sulla tratta fra Livorno è Olbia è un record elevato a potenza. Grazie alla presenza contemporanea di queste due navi è come se ogni giorno sedici chilometri di auto, camion e semirimorchi salissero a bordo, con il conseguente risparmio ambientale ed economico, al servizio dei territori collegati. Con un nuovo innovativo sistema di salita e discesa a bordo che, diversificando i ponti dii accesso alla nave, permette di risparmiare molto tempo.
E i passeggeri avranno a disposizione i due traghetti più moderni e innovativi al mondo con standard di servizi di bordo da nave da crociera e un intero ponte di ciascuna delle due navi gemelle dedicato alla ristorazione con tutte le tipologie di cibo, dalla braceria al ristorante gourmet, fino alle frutterie e ai punti di ristoro tradizionali, tutti accomunati dalla scelta di avere le cucine a vista, trasformando il viaggio in uno show cooking.
Per festeggiare l’evento, Moby lancia, solo per oggi, una promozione straordinaria: il 21 per cento di sconto per passeggeri e/o auto e/o sistemazioni (cabine e poltrone) per i viaggi sulla linea Livorno-Olbia-Livorno effettuati da oggi al 31 dicembre 2024, fino ad esaurimento dei posti dedicati all’iniziativa. Lo sconto, al netto di tasse e diritti, sarà ovviamente riconosciuto anche ai passeggeri senza auto ed è cumulabile con tutte le offerte di Moby, ma non con la tariffa residenti.
Economia
Università digitale Pegaso lancia Horizon2020-Silvanus
Il progetto di ricerca mondiale per prevenire gli incendi boschivi
Realizzare una piattaforma di gestione forestale ecosostenibile e resiliente al fine di combattere la diffusione degli incendi boschivi, soddisfare le esigenze di utilizzo efficiente delle risorse e rigenerare il paesaggio, fornendo protezione contro le minacce di incendi a livello globale. È Horizon2020-Silvanus (Integrated technological and information platform for wildfire management), il progetto di ricerca e innovazione finanziato nell’ambito del programma Europeo Horizon 2020 Green Deal (H2020-LC-GD-2020) coordinato dall’Università Pegaso – Ateneo Digitale del Gruppo Multiversity - e lanciato in occasione dell’assemblea generale relativa al progetto che si è chiusa oggi al Campus “Principe di Napoli” di Agerola.
Durante l’assemblea, che si è aperta lo scorso 22 aprile, quarantanove partner provenienti da 23 Paesi da tutto il mondo (Unione Europea, Brasile, Indonesia ed Australia) si sono riuniti per discutere e portare avanti le azioni del progetto della durata di 42 mesi (ottobre 2022-marzo 2025), che si avvia verso la fase di presentazione nel mese di maggio della piattaforma integrata per la prevenzione degli incendi boschivi.
Dopo il successo dell’implementazione delle azioni pilota in 10 Paesi nel 2023, europei (Francia, Italia, Slovacchia, Grecia, Repubblica Ceca, Portogallo, Croazia e Romania), ed extra Ue (Australia ed Indonesia) dove i prodotti degli utenti sono stati testati in scenari operativi, un secondo periodo di dimostrazioni pilota nel 2024 si concluderà in Brasile con un test della piattaforma completamente integrata. “Tale tecnologia ha lo scopo di monitorare in modo efficiente le risorse forestali, valutare la biodiversità, generare indicatori di rischio di incendio più accurati e promuovere la conoscenza delle norme di sicurezza tra la popolazione locale colpita dagli incendi attraverso campagne di sensibilizzazione”, ha dichiarato Pierpaolo Limone, Rettore dell’Università Digitale Pegaso. “In particolare, la novità della piattaforma consiste nello sviluppo e nell’integrazione di tecnologie avanzate, big data, modelli climatici, dati meteorologici e analisi di flussi video multispettrali”.
Silvanus si avvale di esperti di scienze ambientali, tecniche, economico-sociali e giuristi per supportare le autorità regionali e nazionali responsabili della gestione degli incendi nei rispettivi Paesi. La piattaforma è composta da 12 prodotti come i robot a terra per la mappatura dell’area colpita dagli incendi, i droni che utilizzano un sistema di comunicazione wireless all'avanguardia per la connettività in luoghi remoti, sensori per telecamere IoT, toolkit di formazione AR/VR per i vigili del fuoco, un modello di propagazione degli incendi, un’applicazione per il coinvolgimento dei cittadini, un’applicazione specifica per l'indicizzazione della biodiversità e molti altri che facilitano una strategia di prevenzione degli incendi e di ripristino della biodiversità multiforme ed interdisciplinare.
Il progetto include anche campagne educative, coinvolgendo Istituzioni nazionali ed europee sul sito web (www.silvanus-project.eu) e sui social media, mentre l’app di coinvolgimento dei cittadini, disponibile per tutti gli utenti, è stata recentemente rilasciata su App Store e Google Play.
L'applicazione fornisce ai cittadini strumenti per individuare e prevenire gli incendi, oltre a linee guida su come prepararsi e rimanere informati durante gli incendi. Per garantire che i risultati di Silvanus abbiano un impatto a lungo termine, il progetto includerà raccomandazioni sulla Governance delle foreste, raccomandazioni sulla strategia di riabilitazione del suolo e servizi di roadmap per il ripristino delle risorse naturali da inviare alle Istituzioni europee.
Economia
Mezzogiorno, a Palermo l’incontro su Zes unica di...
Si è svolto a Palermo il convegno ‘Zes unica: una grande opportunità per il Mezzogiorno?’, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia e dedicato al dibattito sulle opportunità di sviluppo e le criticità della riforma sulla Zona economica speciale unica.
Economia
Caro caffè, una tazzina al bar non costa mai meno di 1 euro
Allarme dei torrefattori: "Rincari negli ultimi 6 mesi dal 55 al 90%"
In Italia una tazzina di caffè al banco costa ormai non meno di un euro, il prezzo media si aggira su 1,20 ma ci sono picchi fino a 1,40 e c'è il serio rischio che possa aumentare ancora. E importatori e torrefattori lanciano l'allarme: negli ultimi 6 mesi rincari fino al 90%.