Esteri
Covid, la variante più diffusa negli Usa è più severa?
JN.1 domina negli Usa(è data all'85,7% negli States), Cdc: "Ma non è più grave"
La variante JN.1 di Sars-CoV-2 è ormai dominante negli Stati Uniti. I Cdc (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) nell'ultimo aggiornamento calcolano che rappresenti fino a circa l'85,7% dei casi di Covid rilevati a livello nazionale. Ma i primi dati provenienti dagli ospedali suggeriscono che non sia più grave delle precedenti. A evidenziare questo aspetto è stato proprio un funzionario dei Cdc in un incontro online. L'esperto ha spiegato che la 'figlia' di BA.2.86, la variante altamente mutata battezzata Pirola sui social, non sembra essere dissimile da quanto visto in precedenza e non sembra stia portando a una patologia più severa.
Emergerebbe dunque questo dai primi dati disponibili, come riportano diversi media statunitensi. L'agenzia ha monitorato il forte aumento di JN.1 e, si legge su 'Cbs News' online, sta ancora aspettando di avere l'analisi di ulteriori settimane di dati per presentare la sua valutazione più dettagliata dell'impatto della variante in questa stagione, ha riferito l'esperto dei Cdc, Eduardo Azziz-Baumgartner.
I sintomi
Alla domanda se i sintomi di JN.1 sembrassero essere più gravi rispetto alle ondate precedenti, il funzionario ha risposto che "ci sono i primi segnali che potrebbero non essere così", sulla base di coorti di cartelle cliniche elettroniche e altri dati. Ma, ha puntualizzato, "è importante ricordare che il modo in cui un virus colpisce una persona è unico" e "potrebbe essere anche molto grave". Alcune persone "potrebbero morire a causa di un virus che per la popolazione generale potrebbe essere più lieve".
Azziz-Baumgartner ha detto quindi che i Cdc contano di rilasciare maggiori dettagli sul livello di gravità di JN.1 "durante le prossime due settimane", man mano che si accumulano più informazioni sul virus. Finora, l'agenzia degli States era stata attenta a precisare che non c'era "nessuna evidenza" che la variante in ascesa stesse causando una malattia più grave, anche se ha contribuito alla diffusione del virus in questo inverno in corso. E finora non ha dato seguito alla decisione dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di considerare JN.1 una 'variante di interesse' a sé stante. L'Oms in ogni caso aveva precisato che "al momento non sono stati segnalati rapporti di laboratorio o epidemiologici" che colleghino JN.1 o altre varianti all'aumento della gravità della malattia. I primi risultati dei Cdc su JN.1 arrivano quando l'ente americano ha iniziato a vedere un rallentamento nel trend dei virus respiratori dopo il picco toccato durante le vacanze invernali.
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Nuove minacce dell’Iran a Israele – Ascolta
Esteri
Iran minaccia Israele: “Se ci attacca non ne rimarrà...
Il nuovo monito lanciato dal presidente iraniano, Ebrahim Raisi
Se Israele attaccasse l'Iran, è "improbabile" che rimarrà "qualcosa" dello Stato ebraico. E' il nuovo monito lanciato dal presidente iraniano, Ebrahim Raisi, durante un intervento all'università di Lahore. Raisi, citato dall'agenzia di stampa Tasnim, si trova da ieri in Pakistan per una visita ufficiale di tre giorni.
Sottolineando che l'Iran "ha punito il regime sionista per il crimine commesso", ovvero l'attacco al consolato della Repubblica islamica a Damasco, Raisi ha affermato che "se il regime sionista commettesse l'errore di invadere la Terra Santa dell'Iran, la situazione cambierà ed è improbabile che rimarrà qualcosa di questo regime".
Ministro Esteri Iran: sanzioni Ue 'deplorevoli'
Da parte sua il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha bollato le sanzioni varate dall'Unione Europea a seguito dell'attacco iraniano contro Israele come "deplorevoli". "È deplorevole vedere l'Ue decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l'Iran solo perché l'Iran ha esercitato il proprio diritto all'autodifesa di fronte alla sconsiderata aggressione di Israele", scrive in un commento postato su X. "L'Ue non dovrebbe seguire il consiglio di Washington" di rispondere alle richieste del "criminale regime israeliano".
"È anche deplorevole", prosegue, "che, mentre il regime israeliano continua il suo genocidio contro i palestinesi attraverso diversi crimini di guerra, attacchi missilistici e carestia, la reazione dell'Ue a tali crimini non sia quasi nulla più che parole vuote. L’Ue deve agire in modo responsabile e sanzionare il regime israeliano", conclude
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Da yacht a sottomarino, ecco Migaloo M5: ultima tendenza...
L'imbarcazione, lunga 165 metri, potrà scendere fino a 250 metri di profondità e rimanere sommersa fino a quattro settimane
Superyacht in grado di trasformarsi in sottomarini personalizzati che possono scendere a 250 metri sotto la superficie dell'oceano e rimanere sommersi fino a quattro settimane. Dopo le Iceberg Home, le case di lusso apparentemente normali all’esterno, ma che nascondono spettacolari dimore sotterranee con tutti i comfort, dalla piscina al cinema: sembra essere questa l'ultima tendenza tra i miliardari con il desiderio di una maggiore privacy.
A realizzare l'ambizioso progetto sarà lo studio di progettazione austriaco Migaloo, che ha presentato "l'unico superyacht sottomarino privato al mondo", per offrire "un'alternativa non ancora esistente alle grandi navi di superficie di proprietà privata".
Questo sottomarino, denominato M5, misurerà 165,8 metri di lunghezza e 23 metri di larghezza nel punto più largo, con un'autonomia di circa 15.000 chilometri e una velocità fino a 20 nodi in superficie (o 12 nodi in immersione). Tuttavia, afferma Migaloo, "le dimensioni, lo stile esterno e il design degli interni dipende dalle preferenze dei proprietari".
Quindi, come ogni superyacht miliardario degno di questo nome, il design predefinito include un eliporto, una piscina e un centro benessere, una palestra, un cinema con gallerie d'arte, un'area per feste con cabina DJ, oltre a numerosi spazi per rilassarsi o cenare. Gli extra opzionali includono una mongolfiera e una stazione subacquea per l'alimentazione degli squali.
"I proprietari cercano privacy, sicurezza e protezione per se stessi, per i loro ospiti e i loro oggetti di valore", afferma il CEO Christian Gumpold sul sito web di Migaloo. I sistemi di sicurezza personalizzati saranno forniti dal partner statunitense SAFE, promettendo "una protezione oltre il livello militare" per quella che definisce una "fortezza sottomarina privata".
Qual è il prezzo di questa meraviglia acquatica? Bene, non esiste un prezzo specifico per il progetto, a causa di tutte quelle opzioni di personalizzazione, ma la stima ampiamente riportata per il Migaloo M5 è di circa 2 miliardi di dollari, senza considerare la manutenzione.
L'M5 utilizza tecnologie collaudate prese in prestito da yacht a motore e sommergibili esistenti, come la costruzione a doppio scafo e scafi multipli a pressione, che aiutano sui fronti della sicurezza e della fattibilità. Anche se rimane ancora la domanda su chi abbia le tasche abbastanza profonde da poterselo permettere.
Non è il primo tentativo di creare un sottomarino di lusso. Aston Martin ha rivelato i piani per una nave da 4 milioni di dollari nel 2017. E non è la prima volta che Migaloo fa notizia per aver fatto 'galleggiare' le sue straordinarie visioni. Al Monaco Yacht Show del 2015, ha presentato i piani per Kokomo Ailand, la sua isola galleggiante privata alta 80 metri (con cascata) su cui è possibile navigare.
Quindi la concept nave Migaloo M5 navigherà felicemente verso la realtà o affonderà senza lasciare traccia? È difficile dirlo, ma probabilmente c'è del tempo per iniziare a risparmiare.