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Tumori: aumentano gli studi di fase I in Italia, oltre 100 nel 2023“Più benefici per i pazienti. In 20 anni raddoppiati i tassi di risposta”

Si apre oggi a Roma il “Clinical Research Course”, la seconda edizione del corso organizzato in collaborazione con la Società americana di oncologia clinica (ASCO)

Francesco Perrone, Presidente AIOM: “Nel nostro Paese funziona molto bene il sistema istituito da AIFA per la gestione dei centri che possono condurre queste sperimentazioni”. La definizione del profilo molecolare delle neoplasie consente di incrementare il numero di persone che ne traggono vantaggi. Servono però più fondi e personale per le ricerche indipendenti, diminuite del 7% in 12 mesi

Roma, 12 aprile 2024 – In 20 anni è raddoppiato, dal 9,6% al 18%, il numero dei pazienti che rispondono alle terapie contro il cancro negli studi di fase I. Queste sperimentazioni, un tempo limitate a fornire una prima valutazione della sicurezza e tollerabilità dei farmaci, hanno assunto sempre più un ruolo terapeutico e regolatorio, consentendo anche la rapida approvazione e disponibilità di cure innovative proprio al termine del primo livello della ricerca clinica. E il numero degli studi di fase I in Italia è in netto aumento: nel 2022 sono stati 126, il 19% del totale (662), in crescita dell’8% in due anni (erano l’11% nel 2020). In calo, invece, quelli di fase II (dal 37,5% al 33,5%) e III (dal 46% al 41%). L’oncologia è l’area in cui si concentra il maggior numero di sperimentazioni, il 40% del totale. Nel 2022, in Italia, gli studi di fase I contro i tumori sono stati circa 50, per superare i 100 nel 2023. Va però evidenziato il calo progressivo della ricerca indipendente, cioè non sponsorizzata dall’industria, che soffre la mancanza di risorse e personale. Per fornire a giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo gli strumenti per comprendere la metodologia delle sperimentazioni cliniche, implementare idee di ricerca e imparare a valutare la letteratura scientifica, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) organizza oggi e domani a Roma, in collaborazione con l’American Society of Clinical Oncology (ASCO), la seconda edizione del “Clinical Research Course”.

“In Italia – spiega Francesco Perrone, Presidente AIOM - gli studi di fase I sono aumentati in modo sostanziale rispetto al passato perché funziona molto bene il sistema di gestione dei centri di fase I, istituito con la Determina dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) n.809 del 2015, con cui sono stati definiti i criteri minimi e le regole per autorizzare una struttura a condurre queste sperimentazioni. Inoltre, grazie al coordinamento di AIFA, dal 2023 sta prendendo forma il network dei centri di fase I, costituito da circa 60 strutture, in maggioranza oncologiche, che verrà implementato nel corso del 2024. Va inoltre evidenziato il ruolo importante della Commissione congiunta Istituto Superiore di Sanità - AIFA che, nel 2023, ha autorizzato oltre 100 studi di fase I sui tumori”.

Uno studio condotto dal National Cancer Institute e pubblicato su “The Lancet” ha analizzato 465 protocolli di fase I su 13.847 pazienti. In 20 anni è raddoppiata la percentuale delle risposte globali (dal 9,6% del periodo 2000–2005 al 18% del 2013–2019).

“In un ventennio è aumentato il valore terapeutico degli studi di fase I, perché siamo in grado di definire il profilo molecolare e genetico dei tumori e vengono coinvolti pazienti in cui si presume che le nuove molecole possano essere efficaci – afferma Giuseppe Curigliano, membro del Direttivo Nazionale AIOM -. Queste cure sono caratterizzate da una sorta di carta d’identità, che consente di indirizzarle al paziente giusto. Si tratta spesso di terapie mirate a uno specifico bersaglio molecolare e la selezione delle persone da inserire nelle sperimentazioni avviene proprio in relazione al difetto genetico, che caratterizza il singolo tumore. Inoltre, piattaforme tecnologiche innovative hanno definito la nuova generazione dei farmaci anticorpo-coniugati, in cui gli anticorpi monoclonali possono essere associati alla chemioterapia, ad altri anticorpi o a radioisotopi, che portano le radiazioni sulle cellule tumorali. Si tratta di terapie molto potenti, in grado di erogare una potenza pari, ad esempio, a 10mila volte quella della chemioterapia standard. I progressi della ricerca determinano, quindi, una forte crescita del numero di potenziali nuove molecole da inserire nel circuito delle sperimentazioni cliniche, a partire proprio dalla fase I”.

“Vi è anche un aumento di studi con disegni complessi, classificati come fase I/II e I/III, e una maggiore flessibilità delle autorità regolatorie nel valutarli – afferma Saverio Cinieri, Presidente Fondazione AIOM -. Queste ricerche, fino a qualche anno fa, sarebbero state oggetto di singole domande di autorizzazione. Inoltre, la Food and Drug Administration e la European Medicines Agency, cioè l’ente regolatorio americano e quello europeo, negli ultimi anni hanno approvato alcuni farmaci, in particolare immunoterapie per la cura dei tumori, anche solo dopo la fase I, con l’obiettivo di renderli disponibili in tempi molto brevi, soprattutto in assenza di alternative terapeutiche. Da un lato si tratta di un segnale positivo, perché evidenzia l’estrema rapidità del progresso scientifico e delle opportunità di cura per i pazienti, ma va posta sempre molta cautela perché, se vengono eliminate alcune fasi, diventa poi più difficile stabilire il valore relativo dei nuovi trattamenti”. Nel 2023, in Italia, sono state stimate 395.000 nuove diagnosi di cancro.

“È compito di società scientifiche come AIOM e ASCO vigilare perché le approvazioni dei farmaci siano tempestive, ma non premature, in quanto i valori da rispettare sono la medicina basata sulle evidenze, il diritto alle cure dei singoli pazienti e la sostenibilità del sistema sanitario – sottolinea Massimo Di Maio, Presidente eletto AIOM -. L’immediata disponibilità di terapie dopo la fase I dovrebbe corrispondere a casi particolari in cui un reale carattere innovativo si accompagni alla solida evidenza di beneficio e all’urgenza di pazienti che non dovessero avere alternative. È importante anche il coinvolgimento delle associazioni dei pazienti nella definizione di questi aspetti. Con questo corso promosso da AIOM e ASCO vogliamo trasferire ai giovani ricercatori i mezzi perché siano non solo lettori critici degli studi pubblicati in letteratura, ma anche eventuali promotori di progetti di ricerca. Pertanto, offriamo una panoramica esaustiva della metodologia, che spazia dagli studi di fase I a quelli delle fasi successive, fino alle sperimentazioni nelle fasi che seguono la disponibilità del farmaco nella pratica clinica, che dovrebbero essere svolte soprattutto nell’ambito della ricerca indipendente. AIOM ha supportato economicamente, oltre che l’iscrizione al corso di tutti i partecipanti selezionati, anche le spese di viaggio per alcuni ricercatori provenienti dall’estero, in particolare da Paesi disagiati economicamente”.

“Vogliamo rendere i giovani ricercatori protagonisti della progettazione di studi clinici – conclude il Presidente Perrone -. L’insegnamento della metodologia stimola la capacità di svolgere la ricerca indipendente, che può maturare soprattutto nelle fasi tardive delle sperimentazioni, come quelle ‘real world’. Purtroppo dal 2021 al 2022, nel nostro Paese, gli studi clinici non sponsorizzati dall’industria farmaceutica sono diminuiti di circa il 7%. Mancano data manager, infermieri di ricerca, bioinformatici, esperti in revisione di budget e contratti e il finanziamento pubblico in questo settore è da sempre sottodimensionato in Italia. Senza il sostegno delle Istituzioni, molti aspetti centrali della ricerca indipendente, come la qualità di vita dei pazienti, resteranno ai margini della conoscenza scientifica”.

Ufficio stampa

Intermedia

intermedia@intermedianews.it

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Nelle tabaccherie di tutta Italia è possibile acquistare il...

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Prenderà avvio il 25 aprile 2024, per 29 giorni non consecutivi fino al 14 luglio, la sperimentazione relativa al contributo di accesso al centro storico di Venezia.

Venezia, 23 aprile 2024.L’istituzione del contributo di accesso a Venezia - prevista dalla Legge Nazionale n. 145 del 2018 – mira, tra le altre cose, a regolamentare il fenomeno escursionistico di Venezia, disincentivando le visite giornaliere non programmate, al fine di innalzare il livello qualitativo dell'esperienza di visita degli ospiti e migliorare la fruizione della città da parte dei diversi city-users.

Grazie all’accordo tra Vela spa - società del Gruppo AVM incaricata dal Comune di Venezia per le attività di comunicazione e vendita del contributo di accesso - e Servizi in Rete 2001 - società della Federazione Italiana Tabaccai - in tutte le oltre 30.000 tabaccherie PuntoLis in Italia si potrà acquistare comodamente e in anticipo il contributo di accesso a Venezia, in un’ottica di semplificazione dei servizi al cittadino.

Il contributo di accesso, al costo di 5 euro giornalieri, sarà richiesto ai visitatori che non ricadono nei casi di esclusione ed esenzione individuati dal Comune di Venezia, identificati solo a titolo esemplificativo come i visitatori giornalieri che non soggiornano in strutture del Comune di Venezia o che non sono residenti in Veneto.

Le persone esenti dovranno invece registrarsi sul portale https://cda.ve.it.

Si rafforza così la partnership tra il Comune di Venezia, tramite la partecipata Vela spa, e la Federazione Tabaccai, già attiva da anni per la vendita dei biglietti di trasporto pubblico locale. Un servizio aggiuntivo che permetterà di acquistare il titolo su tutto il territorio nazionale, agevolando quindi le operazioni di pagamento. Nelle tabaccherie PuntoLis di tutta Italia saranno emessi i codici (QR code) da esibire in caso di controlli.

«Il lavoro svolto nel corso degli anni in tema di mobilità e servizi ai cittadini – dichiara il Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, Mario Antonelli – ha permesso alla nostra rete di raggiungere un ulteriore traguardo, consentendo di acquistare nelle tabaccherie il contributo richiesto ai visitatori per la salvaguardia di una città tanto bella e delicata».«È la prova che – aggiunge Antonelli – grazie alla rete delle tabaccherie si riescono a coniugare le esigenze delle Amministrazioni con quelle delle persone. Semplificare la vita dei cittadini, favorendoli nel disbrigo delle piccole incombenze, è per noi tabaccai un imperativo. A conferma – conclude il Presidente Nazionale FIT – dell’importanza del ruolo della nostra categoria, a fianco tanto delle istituzioni che della comunità».

«Con questo ulteriore accordo, la città di Venezia - tramite la società Vela - offre un servizio per tutte le categorie di utenti che visiteranno il centro storico, anche quelli che hanno minor consuetudine con i mezzi informatici e che potranno quindi prenotare e pagare in anticipo il contributo d’accesso in tutto il territorio nazionale», dice Alberto Bozzo direttore Sviluppo Mercati e Vendite di Vela SpA.

“Una “facilitazione” che si aggiunge al pagamento on line – tramite il sito internet dedicato – e a quello fisico negli sportelli Vela dislocati nell’area metropolitana di Venezia e, inoltre, dei partner o vettori convenzionati».

Federazione Italiana Tabaccai

fit@tabaccai.it

Ufficio Stampa

ufficiostampa@tabaccai.it

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Coppa Italia – Atalanta contro l’incubo Fiorentina:...

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Roma, 23 aprile 2024 – Protagoniste nelle coppe, tanto in Italia quanto in Europa. Atalanta e Fiorentina si sfidano, domani sera, nella seconda semifinale di Coppa Italia: gli esperti Sisal ritengono la Dea, che deve rimontare lo 0-1 del Franchi, favorita a 1,85 contro il 4,00 dei toscani mentre il pareggio è offerto a 3,75. Se l’ipotesi supplementari si gioca a 3,60, si sale fino a 7,25 per i calci di rigore. La Viola però è avanti nel passaggio turno, 1,65 contro il 2,25 dell’Atalanta che va a caccia della terza finale negli ultimi sei anni. I Bergamaschi vogliono anche esorcizzare un tabù: su 14 confronti nella competizione nazionale, i nerazzurri hanno battuto i toscani in appena due occasioni e solo nel 2019 sono riusciti ad avere la meglio in un confronto a eliminazione diretta. Ci si attende una sfida a viso aperto dove il Goal, a 1,65, appare probabile. Le marcature potrebbero arrivare in tanti modi: da un goal di testa, a 2,75, fino a una rete dalla panchina, in quota a 2,00. E una sostituzione nel primo tempo? È ipotesi da non sottovalutare visto che si gioca a 3,25.

Gianluca Scamacca non vuole interrompere il suo momento magico e prova a trascinare la sua Atalanta fino alla finale di Roma: un goal di testa del centravanti della Nazionale è in quota a 7,50. Cerca il terzo gol stagionale anche El Bilal Touré, dato a 4,00. La Fiorentina, dal canto suo, si affida non solo ad Andrea Belotti, nel tabellino dei marcatori a 3,50, ma al grande ex Jack Bonaventura: un goal o un assist del centrocampista viola è offerto a 3,15.

Sisal ricorda sempre che il gioco è vietato ai minori e che bisogna giocare sempre con consapevolezza e moderazione.

Sisal è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato ed è attualmente attiva in Italia, Marocco e Turchia, con un’offerta che comprende lotterie, scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento. La Società opera a livello internazionale nel canale retail attraverso una rete di oltre 49.000 punti vendita, e su quello online con 1 milioni di consumatori.

La strategia di Sisal poggia su tre pilastri: la sostenibilità, con un impegno costante sullo sviluppo del programma di Gioco Responsabile e attraverso l’offerta di un modello di intrattenimento sicuro e trasparente - l’innovazione digitale, grazie alla piattaforma di gioco all’avanguardia orientata all’omnicanalità e alle competenze per lo sviluppo in-house di software e applicazioni per cogliere le opportunità della transizione digitale - l’internazionalizzazione, con l’obiettivo di aggiudicarsi gare per nuove concessioni all’estero sulla base della solida expertise maturata.

Dal 4 agosto 2022 Sisal è parte di Flutter Entertainment plc, il più grande operatore online di giochi e scommesse al mondo, con un portafoglio di marchi riconosciuti a livello mondiale e quotato alla Borsa di Londra nell’indice FTSE.

Sisal Italia S.p.A.

Ufficio stampa

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The Open Ring: il magazine per uno stile di vita...

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Milano, 23 Aprile 2024. Nella società odierna il benessere dell’organismo e la salute in generale sono divenuti argomenti prioritari, con le persone che sono sempre più interessate a un’alimentazione corretta e a uno stile di vita sano, anche in virtù dell’avvento della pandemia da Covid19 del 2020 che ha aumentato la sensibilità nei confronti di questi temi.

In questo contesto, gli utenti cercano costantemente in rete informazioni e consigli utili per poter migliorare la propria quotidianità sotto tutti gli aspetti, individuando figure affidabili in grado di fornire un contributo concreto e professionale in un settore molto delicato come quello della salute personale.

Non è infatti difficile, purtroppo, interfacciarsi con interlocutori poco seri che, sfruttando la tendenza del momento, si sono lanciati in questo comparto, con il solo scopo di ottenere visibilità e vendere i propri prodotti, proponendo soluzioni “fantasiose” e “ricette magiche” che in molti casi, oltre a non portare a nessun beneficio, possono essere anche dannose.

Fortunatamente, esistono però realtà digitali che si configurano come un vero e proprio alleato per il proprio benessere e che, grazie alla loro esperienza maturata nel campo della salute e della medicina, offrono alla collettività il loro know-how e le loro conoscenze per diffondere la cultura del vivere sano e più a lungo, con indicazioni chiare e trasparenti che possono davvero fare la differenza nella vita di tutti i giorni.

Stiamo parlando di The Open Ring, il nuovo magazine online dedicato alla salute e alla longevità, con il chiaro obiettivo di allineare la qualità con le aspettative di vita.

Longevità e viver sano: la mission di The Open Ring

Come accennato in precedenza, navigando in rete, non è difficile imbattersi in influencer e media digitali che propongono con insistenza le soluzioni più bislacche per poter vivere in modo sano e più a lungo, con gli utenti che vengono affascinati dai toni sensazionalisti utilizzati con il solo scopo commerciale di vendere i propri prodotti o programmi da seguire.

Ma in un contesto così delicato come quello della medicina e del benessere, la professionalità e la competenza devono essere alla base della comunicazione, evitando il rischio di andare dietro alle tante fake news o informazioni poco corrette che purtroppo caratterizzano l’ambiente digitale.

Proprio per questo è nato The Open Ring, il magazine informativo dedicato alla salute e alla longevità, fondato dal dottor Federico Boldrin che dopo una carriera trentennale nel campo della sanità, ha deciso di mettere a disposizione le proprie conoscenze e competenze del settore al servizio degli utenti, così da offrire loro l’opportunità di informarsi completamente e correttamente sulle buone pratiche da seguire per vivere in modo sano e longevo, attraverso piccolo grandi accorgimenti quotidiani che risultano essere decisivi per la salute di ciascuno di noi.

Come si può leggere sul sito, la mission di The Open Ring è quella di ispirare le persone a vivere una vita consapevole, informandosi e approfondendo correttamente i fattori che possono influenzare positivamente la longevità e il benessere fisico e mentale. Il nome scelto non è banale: l’anello aperto simboleggia l’opportunità di intraprendere un viaggio di trasformazione personale. Serve come promemoria costante dell’importanza di dedicare tempo ed energia al proprio benessere, che si tratti di migliorare il movimento, l’alimentazione, la qualità del sonno, la gestione dello stress o altre sfide personali, seguendo un percorso, evitando scorciatoie, ed avendo come traguardo quotidiano l’eudemonia, ovvero quel concetto legato alla felicità personale come fine ultimo.

Cosa leggere su The Open Ring

Navigando il sito, vediamo come la pianificazione redazionale di The Open Ring rispetti pienamente la mission appena menzionata, offrendo agli utenti un’informazione a 360 gradi su come migliorare la propria salute e la longevità.

Il magazine è suddiviso infatti in cinque sezioni principali, all’interno delle quali poter leggere articoli, contenuti, studi e approfondimenti relativi alla alimentazione, attività fisica, gestione delle emozioni, sonno ed elementi esogeni (es. fumo, alcool etc.). Fattori che concorrono al nostro benessere quotidiano attraverso un approccio olistico che tiene conto di tutti gli aspetti determinanti per il nostro corpo e la nostra mente.

Inoltre, il dottor Federico Boldrin, oltre a offrire un’informazione competente e qualificata, propone ai propri lettori la possibilità di seguire il proprio programma, denominato “Longevity Coaching Program”, dalla durata semestrale, nel quale vengono presentate nuove possibilità nutrizionali e di stile di vita, frutto di una consulenza attenta e approfondita per ogni utente, perché ogni percorso deve essere personalizzato secondo le singole condizioni e esigenze personali, così da strutturare un percorso coerente e obiettivi raggiungibili, evitando scorciatoie o ricette miracolose, ma instaurando un rapporto di fiducia e impegno condiviso, basato sulla bio-individualità e sui bisogni unici del proprio corpo, evidenziando le aree che richiedono miglioramenti e ponendo in essere le attività volte a questo scopo.

In questo modo, le persone avranno la garanzia di affidarsi a un professionista serio e affidabile in grado di offrire loro non solo un’informazione trasparente ed esperta, ma anche un nuovo modo per prendersi cura di loro stessi in modo corretto e con conoscenza, coscienza e consapevolezza.

Per maggiori informazioni

Sito web: https://theopenring.it/

Email: redazione@theopenring.it

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