Cronaca
Influenza 2023, Ricciardi: “Picco vicino ma preoccupa...
Influenza 2023, Ricciardi: “Picco vicino ma preoccupa più il Long Covid”
"Siamo nel momento più intenso della circolazione virale"
"Il picco dei casi d'influenza è vicino, come previsto ci sarà tra dicembre 2023 e gennaio 2024". Walter Ricciardi, docente di Igiene all'Università Cattolica di Roma, all'Adnkronos Salute delinea il quadro negli ultimi giorni dell'anno, con tanti italiani alle prese con l'influenza. "Questo è il momento più intenso della circolazione e quest'anno si tratta di un'infezione impegnativa anche perché la campagna vaccinale, come purtroppo accade tutti gli anni - ad eccezione del 2020 - non raggiunge gli obiettivi necessari".
La campagna per la vaccinazione antinfluenzale, sottolinea, "purtroppo non è andata benissimo, ha avuto un'adesione insufficiente, soprattutto per le persone a rischio per età o per patologie: c'è una massa enorme di persone che sono scoperte - evidenzia Ricciardi - sia contro l'influenza che contro il Covid e lo stiamo vedendo con il numero di persone che si ammala".
La Long Flu, caratterizzata da un recupero lentissimo dall'infezione stagionale che può durare anche settimane, "non è una novità: abbiamo già visto che c'è un'influenza in grado di avere questo lungo decorso. I ceppi influenzali sono vari e alcuni di questi possono essere più debilitanti. Ma ciò che preoccupa davvero è il Long Covid che oggi sembra molto sottovalutato".
Si sottovaluta in particolare, sottolinea, il rischio di Long Covid legato alle reinfezioni. Il medico e scienziato americano Eric Topol "proprio ieri ha mostrato che quanto più ci si infetta tanto più si è predisposti al Long Covid. Infettarsi due o tre volte, come capita a molti, non è un fatto positivo - avverte Ricciardi - perché le persone a cui capita sono vulnerabili alle conseguenze del virus. Il Long Covid, per tutto questo, ci preoccupa di più del Long Flu".
Cronaca
Papà italiani più vecchi d’Europa, il primo figlio a...
Per i padri separati lanciata l'iniziativa 'Non sei solo, lasciati aiutare'
In Italia si diventa papà mediamente a 35,8 anni contro - secondo i più recenti dati Istat - 33,9 anni di media della Francia, i 33,2 della Germania, i 33,7 anni di Inghilterra e Galles.
L’iniziativa 'Non sei solo, lasciati aiutare', promossa da NoiConsumatori e realizzata in collaborazione con l’associazione 'Potere ai diritti', tutela i diritti dei papà separati. 1523 il numero da contattare.
Cronaca
Roma Tre Contro le Mafie: l’Ateneo intitola 12 aule alle...
Peppino Impastato, Giancarlo Siani e Piersanti Mattarella sono solo tre delle 12 vittime innocenti delle mafie a cui l’Ateneo di Roma Tre ha deciso di intitolare altrettante aule. Un gesto simbolico fortemente voluto dall'Università per continuare a onorare coloro che hanno perso la vita a causa di un crimine vile e spietato. All’evento, Roma Tre Contro le Mafie, sono intervenute personalità del calibro di Don Ciotti, Nando Della Chiesa e Paolo Borrometi che hanno dedicato la propria vita alla lotta contro la criminalità organizzata. Nel corso della giornata, l’Ateneo ha voluto dare il proprio patrocinio alla ‘XXIX Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’ organizzata da Libera e prevista a Roma il prossimo 21 marzo.
Cronaca
Mafia: Don Luigi Ciotti, “Politica non deve fare sconti....
“Roma Tre ha contribuito alla realizzazione della Giornata contro le mafie, ma per la prima volta tutte le università romane hanno aderito. Benvenga questa cosa, soprattutto in questo momento in cui nel nostro Paese a fare la differenza è l’indifferenza. Oggi tacere diventa una colpa e parlare diventa una responsabilità civile. Non si può dimenticare che le mafie continuano a rigenerarsi. Per questo, tocca anche a noi farlo attraverso una politica che non deve fare sconti”. Lo ha detto il Presidente di Libera, Don Luigi Ciotti, a margine dell’evento ‘Roma Tre contro le mafie’ tenutosi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’ateneo romano.