

Ultima ora
Vaccino covid, Bassetti: “No a obbligo. Richiamo una volta l’anno”
“L’obbligo vaccinale è difficile imporlo a tutta la popolazione, dobbiamo trovare strumenti diversi”. Così Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. “Gli anglosassoni, per esempio, in passato hanno stabilito per malattie come il morbillo che chi se lo prendeva e non era vaccinato si pagava il ricovero. Questo – dice Bassetti – è evidentemente qualcosa a cui si potrà arrivare più avanti”.
“Intanto iniziamo a fare moral suasion anche perché – sottolinea l’infettivologo – io penso che su 100 che dicono di non essere a favore del vaccino, di no-vax duri e puri ce n’è meno di un 10%. Gli altri sono vaccino-scettici o vaccino-esitanti e, secondo me, con i dati che abbiamo e parlando li convinci. Quindi dobbiamo fare davvero attività porta a porta, call to call. E sarebbe importante – rilancia Bassetti – fare una capillare campagna di comunicazione su questo che finora non abbiamo fatto. Il ministero dovrebbe occuparsene. Dovrebbero essere fatti – conclude – degli investimenti pesanti su tutti i mezzi di comunicazione: giornali, radio, televisioni, social e tutto quello che è possibile per poter raggiungere le persone”.
“La terza dose? Io non la chiamerei così, ma richiamo a distanza di un anno, che faremo tutti una volta l’anno”, aggiunge. “E’ verosimile pensare che gli anticorpi da vaccino durino un anno e quindi è probabile che chi come me ha fatto la prima dose a dicembre farà la dose di richiamo entro il prossimo dicembre”.
“Forse si potrà anticipare di un mese e lo vedremo ma – sottolinea l’infettivologo – sicuramente non vale il concetto di richiamo a 6 mesi. Su questo già sappiamo che chi ha fatto la vaccinazione tra i primi a dicembre, è ancora pieno di anticorpi e sono praticamente passati sei mesi”. Quanto al test sierologico per valutare la necessità del richiamo caso per caso Bassetti chiarisce: “C’è uno studio in corso e si valuterà in base ai dati delle persone vaccinate all’interno dello studio clinico che è servito per la registrazione del vaccino. Quelle persone che hanno partecipato alla sperimentazione – spiega – faranno i controlli e ci diranno se e quando ci sarà bisogno di fare un’eventuale terza dose. Io per adesso – ammonisce Bassetti – penserei alle prime e alle seconde dosi più che alle terze. Andiamo per gradi ed evitiamo di mettere il carro davanti ai buoi”.
Politica
Poliziotti arrestati a Verona, Ilaria Cucchi: “Body cam e numeri per agenti”

"Ho intenzione di mettermi a tavolino con il nuovo Capo della Polizia"

“Ho chiesto l’introduzione delle Body Cam e dei numeri identificativi” per le forze dell’ordine. Sono le parole di Ilaria Cucchi, senatrice di Sinistra Italiana, dopo il caso dei poliziotti arrestati a Verona per tortura. “Ho chiesto l’introduzione delle Body Cam e dei numeri identificativi. Ho intenzione di mettermi a tavolino con il nuovo Capo della Polizia e di ragionare assieme sulle strade da intraprendere”, dice Cucchi a L’aria che tira su La7.
Posizioni simili vengono espresse da Aboubakar Soumahoro, deputato e attivista per i diritti umani e civili. “Le presunte violenze e vessazioni da parte di alcuni agenti nei confronti di persone fermate per normali controlli, per lo più fragili – migranti, tossici e senza tetto – se confermate, sarebbero estremamente gravi, soprattutto perché evidenziano il rischio di una deriva d’odio razziale”.
“Quello che emerge dall’inchiesta di Verona – continua Soumahoro – la crudeltà e la ferocia degli abusi, delle violenze e delle torture richiedono l’adozione immediata di misure preventive, come l’introduzione di bodycam e numeri identificativi individuali su divise e caschi durante gli interventi. Questo aiuterebbe ad individuare chi sbaglia e a tutelare i tanti che operano nella legalità. In un clima di crescente odio verso il cosiddetto ‘diverso’ – rispetto al quale anche le forze dell’ordine non sono immuni – è davvero molto grave l’intenzione del Governo di eliminare il reato di tortura”, conclude il deputato.
Ultima ora
Poliziotti arrestati a Verona, sorella di Giuseppe Uva: “Storia si è ripetuta”

"A 15 anni dalla morte di mio fratello nulla è cambiato"

“I fatti di Verona dimostrano che a distanza di 15 anni dalla morte di mio fratello non è cambiato niente, anzi mi sa che le cose stanno anche peggiorando”. Lo afferma all’Adnkronos Lucia Uva, sorella di Giuseppe, l’operaio di Varese morto nel giugno 2008 dopo una notte trascorsa in caserma, commentando la vicenda dei 5 poliziotti della questura di Verona arrestati ieri per tortura e atti di violenza commessi tra il luglio 2022 e il marzo 2023 nei confronti di persone sottoposte alla loro custodia.
“A Verona la storia si è ripetuta, anche se qui fortunatamente non c’è stato il morto. Ho ripensato a Giuseppe. In una caserma, fra le mura chiuse – aggiunge – nessuno può fare niente. Questi agenti bisognerebbe buttarli fuori subito senza stipendio perché non meritano di indossare una divisa”. A indagare sugli abusi è stata però la stessa polizia. “Ammiro questi poliziotti che hanno condotto le indagini sui loro colleghi, per loro provo il massimo rispetto” sottolinea Uva ribadendo la richiesta di “numeri identificativi e bodycam per le forze dell’ordine”.
Per la morte di Giuseppe Uva i carabinieri imputati sono stati assolti definitivamente e ora i familiari hanno fatto ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo. “Sappiamo chi è stato ma almeno sapremo di aver tentato tutte le strade – conclude Lucia Uva – Il regalo più bello sarebbe che arrivasse una decisione da Strasburgo entro quest’anno”.
Esteri
Spagna, trovato cadavere murato: forse è italo albanese scomparsa nel 2014

Il corpo rinvenuto nell'appartamento dove Sibora Gagani viveva con il fidanzato, ora in carcere per un altro femminicidio
La polizia spagnola ha trovato, in un sacco della spazzatura murato in un tramezzo, il corpo di una donna che potrebbe essere quello di Sibora Gagani, la giovane italo-albanese scomparsa in Spagna nel 2014. Il ritrovamento, riporta il giornale l’Opinion de Malaga, è avvenuto tra due tramezzi dell’appartamento di Torremolinos dove la 22enne viveva con il fidanzato, identificato dalla stampa spagnola come Marco R., che recentemente è stato arrestato per aver pugnalato a morte un’altra compagna, Paula di 28 anni.
E’ stato lo stesso uomo, riportano ancora i media spagnoli, a confessare, dopo aver visto in un commissariato la foto di Gagani con la scritta ‘scomparsa’, di aver ucciso nove anni fa la giovane e di averla murata nell’appartamento. Gli investigatori si sono recati quindi nell’appartamento dove hanno scoperto i resti murati che sono stati trasferiti all’istituto di medicina legale per l’autopsia e l’identificazione con il test del Dna.
Sport
Superlega, Barcellona: “Juve vuole lasciare, noi attendiamo Corte Ue”

Il club catalano: "La decisione della Corte di giustizia dell'Unione europea determinerà la nostra posizione finale"
Il Barcellona ha confermato la volontà della Juventus di rinunciare al progetto della Superlega. Il club blaugrana lo ha fatto attraverso un comunicato ufficiale, dove assicura “di aver ricevuto la comunicazione firmata da Gianluca Ferrero, presidente della Juventus”. Così, Real Madrid e FC Barcelona sono le squadre che rimangono nella nuova competizione europea. “FC Barcelona conferma la ricezione della comunicazione firmata da Gianluca Ferrero, attuale presidente della Juventus Torino, ieri 6 giugno 2023. In conformità con gli obblighi attuali e contrattuali, FC Barcelona manterrà la massima riservatezza in merito a futuri colloqui con la Juventus al fine per valutare il loro potenziale ritiro dal progetto della Super League europea”, spiega il Barca.
“FC Barcelona ha ricordato ancora una volta che il progetto è attualmente al centro di un procedimento giudiziario in attesa della risoluzione della Corte di giustizia dell’Unione europea in Lussemburgo. La risoluzione della Corte di giustizia dell’Unione europea sarà essenziale per garantire la necessità di certezza del diritto per quanto riguarda l’interpretazione adeguata e corretta del quadro giuridico del calcio professionistico in Europa. Questa risoluzione, che dovrebbe essere emessa nei prossimi mesi, determinerà la posizione finale del Barça in merito”, conclude la nota.
Coronavirus
Inchiesta Covid Bergamo, tribunale dei ministri archivia Conte e Speranza

L'ex presidente del Consiglio e l'ex ministro della Salute erano indagati per omicidio colposo ed epidemia colposa
Il tribunale dei ministri ha archiviato l’inchiesta nei confronti dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza indagati a Bergamo per omicidio colposo ed epidemia colposa per la gestione delle prime fasi della pandemia. La decisione arriva dopo che la procura di Brescia aveva chiesto l’archiviazione e dopo che i due politici indagati si erano difesi davanti ai giudici.
Salute e Benessere
#EUChooseSafeFood, al via campagna Efsa-ministero Salute


Informare e sensibilizzare i cittadini italiani a prendere nel quotidiano decisioni informate relative alle scelte alimentari, in ogni fase della catena alimentare, ed evidenziare il ruolo fondamentale della scienza e le direttive formulate dagli esperti dell’Efsa, grazie a cui il cibo sulle nostre tavole è controllato e sicuro. Questi gli obiettivi della terza edizione della campagna di comunicazione #EUChooseSafeFoodIn, lanciata in occasione della Giornata mondiale della sicurezza alimentare, dall’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare con il ministero della Salute, nell’ambito del convegno organizzato dal dicastero della Salute.
La campagna, che quest’anno vede coinvolti ben 16 Paesi dell’Ue (erano 9 nel 2021 e 12 nel 2022), fornisce informazioni pratiche e facilmente accessibili ai consumatori e, in Italia, quest’anno verte su tre temi: la salute delle api e la stretta correlazione con le colture che dipendono dall’impollinazione, le malattie di origine alimentare provocate da batteri provenienti da alimenti crudi, in particolare l’echinococcosi cistica, e i contaminanti nei prodotti alimentari, quali nello specifico il mercurio e il metilmercurio. La campagna, che durerà fino a settembre, si rivolge in particolare ai cittadini tra i 25 e i 45 anni, alle donne e ai giovani genitori, con un linguaggio semplice, intuitivo e accattivante. Hub della comunicazione è il sito web disponibile nelle varie lingue, da cui è possibile scaricare il toolkit #EUChooseSafeFood che include immagini, brevi video e contenuti per post sui social media. Le attività previste per la promozione della campagna includono ufficio stampa, media partnership, influencer marketing, relazioni pubbliche e partecipazione a eventi.
“L’intento della campagna è quello di far comprendere ai cittadini quanto importante sia il lavoro degli esperti scientifici, per rendere sicuro il cibo sulle nostre tavole e al tempo stesso di aiutarli a sviluppare consapevolezza e senso critico rispetto alle scelte che compiono quotidianamente in materia di alimentazione”, dichiara Alberto Spagnolli, Senior policy advisor dell’Efsa. “I consumatori europei sono tra i meglio protetti e informati al mondo in fatto di rischio alimentare – sottolinea – grazie al lavoro sinergico tra l’Efsa e le istituzioni nazionali di riferimento, in primis, par quanto riguarda l’Italia, il ninistero della Salute, nostro partner in questa campagna”.
Economia
Hera e Autogrill firmano protocollo intesa per sostenibilità ambientale

L'accordo avrà una durata di un anno e prevede lo sviluppo graduale di una serie di azioni ambientali nei circa 390 punti di ristorazione di Autogrill presenti sul territorio nazionale

Autogrill, leader nella ristorazione per chi viaggia, e il Gruppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane, hanno firmato oggi un protocollo d’intesa per collaborare su iniziative in ambito di economia circolare, mobilità sostenibile e comunicazione ambientale, in coerenza con gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda Onu 2030. L’accordo tra le due realtà, impegnate da tempo a garantire con i propri progetti una transizione verso un’economia sempre più circolare, si legge in una nota, avrà una durata di un anno e prevede lo sviluppo graduale di una serie di azioni ambientali nei circa 390 punti di ristorazione di Autogrill presenti sul territorio nazionale. Oltre a soluzioni di efficientamento nella gestione dei rifiuti, riciclo della plastica, lotta allo spreco alimentare, valorizzazione e prevenzione della produzione dei rifiuti, saranno sviluppate congiuntamente attività di informazione e comunicazione rivolte sia ai dipendenti che ai clienti di Autogrill. Collaborare con aziende come Autogrill, che serve ogni anno milioni di clienti in tutta Italia, consente alla multiutility di aumentare la portata delle proprie attività, volte alla condivisione di buone pratiche e alla diffusione di una cultura dell’economia circolare.
Il primo progetto in partenza prevede la raccolta di più di 100 tonnellate di oli vegetali esausti prodotti in oltre 70 punti di ristorazione di Autogrill (quelli che rimangono al termine delle preparazioni alimentari, ad esempio gli oli di frittura o quelli utilizzati per conservare gli alimenti), che saranno recuperati per favorire la mobilità sostenibile. Una volta pretrattati, infatti, gli oli saranno convogliati alla bioraffineria di Venezia a Porto Marghera, dove, grazie alla partnership del Gruppo Hera con Eni, saranno trasformati in biocarburante.
“Questa intesa con Autogrill, tra i leader internazionali in ambito ristorazione, è un ulteriore esempio di come il Gruppo Hera possa rappresentare un partner strategico per il tessuto industriale del nostro Paese, oltre che per le istituzioni, nella transizione verso un’economia circolare, un nuovo paradigma di sviluppo dove la materia rimane in vita il più a lungo possibile generando simultaneamente benefici economici, ambientali e sociali”, sottolinea Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera.
“La rigenerazione delle risorse è uno dei motivi dell’esistenza di Hera, così come delineato nel purpose aziendale, e i progressi conseguiti in questo ambito collocano il territorio che serviamo all’avanguardia e in forte anticipo sugli obiettivi europei di incremento del riciclo e di minimizzazione del ricorso allo smaltimento in discarica. Forti della nostra esperienza pluridecennale e dei risultati raggiunti, attraverso progetti di circolarità come quelli che caratterizzano l’accordo siglato oggi con Autogrill, vogliamo essere sempre più a fianco delle aziende nella riduzione e riciclo degli scarti”, rileva Iacono.
“L’integrazione della sostenibilità nelle proprie attività di business è per Autogrill un obiettivo prioritario”, commenta Massimiliano Santoro, Ceo Italy di Autogrill. “In questa direzione, la collaborazione con il Gruppo Hera valorizza i progetti di economia circolare, in grado di generare valore, coniugando insieme innovazione e sostenibilità. Il riciclo dei materiali utilizzati nei nostri punti vendita, ad esempio, rappresenta un’opportunità per creare e sostenere un’industria del recupero efficiente che contribuisca al benessere della comunità. Oggi più che mai è sempre più importante per le aziende unire le forze su obiettivi comuni, perché ognuno possa fare la propria parte nella salvaguardia delle risorse del Pianeta”.
L’entità dei mutamenti economici, sociali e ambientali di questo periodo è tale da far riflettere profondamente le imprese, che non possono più accontentarsi di limitare la loro azione al contenimento degli impatti negativi. Servono nuovi modelli di business che favoriscano un utilizzo sempre più efficiente delle risorse combattendo gli sprechi. La sostenibilità non può che essere un obiettivo comune, realizzabile solo con la collaborazione di aziende, politica e cittadini. In quest’ottica, l’impegno congiunto di Autogrill e del Gruppo Hera sui temi dell’economia circolare può essere una risposta ai bisogni delle comunità e alle sfide della società.
Con questa intesa, le due realtà avviano una collaborazione su diversi progetti specifici: dalle soluzioni per una mobilità sostenibile alle iniziative di economia circolare e comunicazione ambientale.
Si partirà dallo studio dei dati inerenti alla produzione di rifiuti di Autogrill per valutare soluzioni ottimali di valorizzazione degli scarti da un punto di vista ambientale ed economico in ottica di economia circolare, anche con progetti di lotta allo spreco alimentare e di riutilizzo delle eccedenze anche a fini di solidarietà. In particolare, il rifiuto organico prodotto in alcuni punti di ristorazione potrà essere utilizzato per la produzione di biometano e compost negli impianti del Gruppo Hera, mentre gli oli vegetali esausti raccolti in modo differenziato potranno essere destinati alla produzione di biocarburante, grazie alla partnership siglata dalla multiutility con Eni.
Il Gruppo Hera metterà a disposizione di Autogrill tutto il proprio know how per identificare progetti sia di prevenzione sia di efficientamento della gestione dei rifiuti, dalla fase di raccolta a quella di trattamento. Saranno, inoltre, pianificate azioni e iniziative per il riciclo della plastica e individuati materiali alternativi coniugando la sicurezza alimentare con il minor impatto ambientale possibile e le migliori performance ambientali. Iniziative di informazione e comunicazione ambientale, sviluppate in co-branding, dirette al personale interno e ai clienti di Autogrill contribuiranno poi alla diffusione della cultura della sostenibilità ambientale, nonché alla prevenzione e corretta gestione dei rifiuti.
Cronaca
Giulia Tramontano, tutte le prove raccolte su luogo omicidio

Lo zaino di Impagnatiello, il coltello con cui ha ucciso la compagna e la pellicola usata per avvolgerne il corpo

Andavano innanzitutto in cerca dell’arma del delitto i carabinieri della sezione investigazioni scientifiche (Sis), entrati ieri nell’appartamento di via Novella, a Senago, dove è stata uccisa Giulia Tramontano. Gli investigatori hanno trovato sul forno della cucina il ceppo di coltelli indicato dal reo confesso Alessandro Impagnatiello. Le lame erano tutte presenti, inclusa quella che il barman 30enne ha indicato come arma del delitto. Le analisi confermeranno se si tratti effettivamente del coltello usato per uccidere Giulia.
Nella casa di Senago è stato sequestrato anche lo zaino di Impagnatiello, in pelle, quello da cui i carabinieri già il giorno in cui il 30enne denuncia la scomparsa di Giulia sentono emanare puzza di benzina. Ed è anche lo zaino in cui l’altra donna legata sentimentalmente al barman dell’Armani Bamboo nota uscire un paio di guanti in lattice.
I carabinieri del Sis, prima dell’appartamento in cui viveva la coppia e in cui – per ammissione di Impagnatiello – la sera di sabato 27 maggio si è consumato l’omicidio di Giulia Tramontano, e poi nel garage e nella cantina dove il barman 30enne ha confessato di aver nascosto il corpo della compagna, prima di gettarlo in un’intercapedine dietro a dei box a qualche centinaia di metri di distanza, in via Monte Rosa. Nell’abitazione, trovata ordinata e pulita “con cura maniacale”, il luminol ha rivelato però “moltissime tracce ematiche e biologiche”. Quelle più evidenti nel salone, dove il 30enne ha detto di aver ucciso Giulia, prima di adagiarne il corpo nella vasca da bagno dove ha tentato di dargli fuoco con dell’alcol.
I rilievi tecnico-scientifici della sezione investigazioni scientifiche, spostatosi ieri sera al piano interrato, ha dato esito positivo anche su cantina e garage, dove Impagnatiello ha nascosto e tentato una seconda volta di bruciare il corpo di Giulia Tramontano.
Lavoro
Allianz Trade, cauti sull’andamento dell’economia mondiale e delle persistenti sfide da affrontare

L’Italia nel primo trimestre ha registrato una crescita al di sopra delle aspettative; il Pil italiano è cresciuto di fatti di più degli altri principali paesi dell’Eurozona (+0.6% contro lo 0.0-0.1% dell’Eurozona)

In occasione del lancio dell’evento ‘L’Italia delle Imprese 2023’, Allianz Trade, il leader mondiale dell’assicurazione crediti, ha presentato il suo studio sullo stato di salute delle imprese italiane. Gli effetti negativi sulla fiducia derivanti dalle recenti turbolenze del settore bancario e dalla situazione energetica ancora irrisolta in Europa, condizioneranno il resto dell’anno con una crescita del Pil mondiale pari al +2,2%. Inoltre, il rialzo dei tassi inizia a pesare sull’economia reale. Sebbene siamo maggiormente positivi per le nostre previsioni per il 2023 rispetto ad alcuni mesi fa, grazie soprattutto ad un primo trimestre in generale più resiliente delle attese, rimaniamo cauti sull’andamento generale dell’economia mondiale e delle persistenti sfide che si trova ad affrontare. All’interno di un contesto globale estremamente complesso, l’Italia nel primo trimestre ha registrato una crescita al di sopra delle aspettative; il Pil italiano è cresciuto di fatti di più degli altri principali paesi dell’Eurozona (+0.6% contro lo 0.0-0.1% dell’Eurozona).
A sorpresa i consumi privati sono ritornati a crescere ed hanno contribuito per lo 0.3%, mentre gli investimenti, ancora resilienti, hanno contribuito per lo 0.2%. D’altra parte, l’inflazione ha da poco intrapreso un percorso di decelerazione: ad aprile infatti ha invertito il trend e a maggio è tornata a calare (a 7.6% a/a da 8.2% in aprile), principalmente trainata dal calo dei prezzi dei beni energetici. In considerazione di uno scenario ancora molto incerto, il PIL italiano nel 2023 è atteso ad atterrare vicino al +1%.
Le condizioni finanziarie più restrittive stanno avendo un impatto significativo in Italia sui consumi e sugli investimenti, dopo anni di risultati positivi. Sul fronte delle imprese, la liquidità in eccesso si è attestata nel 2022 a circa 120 miliardi di euro, ossia 10 miliardi in meno rispetto alla fine del 2021. I margini delle imprese sono migliorati notevolmente nel 2022 (+1,5%), raggiungendo il 43,1% del valore aggiunto lordo, il livello più alto dal 2018. Ciò fornisce un cuscinetto importante contro l’impatto dell’aumento dei tassi sui prestiti bancari.
Al contempo, anche la liquidità delle famiglie è in diminuzione, con un tasso di risparmio sceso al minimo storico del 7,3% del reddito disponibile a fine 2022 (e molto al di sotto della media storica del 12,7%) per compensare la perdita di potere d’acquisto. Un’altra forma di sostegno della domanda proviene dai crediti d’imposta per l’efficienza energetica degli alloggi (superbonus e bonus facciate), dalle misure di sostegno governativo introdotte per mitigare l’impatto dei prezzi elevati dell’energia e dai progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che sosterranno le prospettive di investimento.
“L’inasprimento della politica monetaria aumenterà i rischi di rivedere al ribasso le prospettive economiche poiché normalmente un ciclo di rialzi ha un effetto ritardato anche di 18 mesi sulla produzione. Ci attendiamo quindi che il pieno impatto dell’inasprimento dei tassi di interesse raggiunga il picco nel quarto trimestre dell’anno e si protragga nel 2024. I primi segnali sono già evidenti con la contrazione del credito privato alle imprese”, dichiara Ludovic Subran, chief economist Allianz Trade.
Allianz Trade prevede che il commercio globale crescerà lentamente in termini di volumi (+0,7% contro il +3,8% del 2022) e avrà una contrazione in termini di valore (-0,1% contro il +9,7% del 2022).
In un contesto in chiaroscuro gli esportatori italiani vedono un quadro più fosco, ma le vendite continueranno a crescere. Nel nostro sondaggio sul commercio globale 2023 abbiamo analizzato il sentiment di 3.000 imprese in 7 paesi tra cui l’Italia. Circa il 70% delle aziende si aspetta un aumento del fatturato generato dalle esportazioni nel 2023, rispetto al quasi 80% nel sondaggio dell’anno scorso e al 94% prima dell’inizio della guerra in Ucraina. Un’impresa su due prevede un moderato aumento del fatturato, compreso tra il 2% e il 5%, rispetto alla crescita a doppia cifra registrata nel 2022. Le aziende dei paesi più colpiti dalla crisi energetica, tra cui l’Italia, sono le meno ottimiste per l’onda lunga dei costi dell’energia.
“Nonostante il contesto economico, prevediamo che il Made in Italy nel 2023 porterà una crescita di export addizionale in valore pari a circa 50 miliardi di euro, con il 43% proveniente principalmente da Germania, Francia, Usa, Svizzera e UK. Quest’anno sarà ancor più necessario lavorare con i giusti partner, visto il rimbalzo delle insolvenze che cresceranno del 21% a livello globale”, afferma Luca Burrafato, responsabile Paesi Mediterranei, Medio Oriente e Africa per Allianz Trade.
In Europa, nel 2023 ci attendiamo un numero di insolvenze pari a 59.000 in Francia (+41% a/a), 28.500 nel Regno Unito (+16%), 17.800 in Germania (+22%) e 8.900 in Italia (+24%). Negli Stati Uniti, nel corso dello stesso anno prevediamo un aumento del 49% a causa delle condizioni di credito più restrittive e del previsto forte rallentamento economico, che implicherebbe un ritorno a oltre 20.000 insolvenze all’anno.
L’Italia è il primo beneficiario, in termini assoluti, degli strumenti del Next Generation EU: 191,5 miliardi di euro (il 26,5% del totale e il 10,7% del Pil italiano) da utilizzare nel periodo 2021-2026, di cui 68,9 miliardi di euro a fondo perduto. Altri 30,6 miliardi di euro di risorse nazionali sono stati stanziati per sostenere la ripresa del Paese. Nei primi due anni del programma, l’attivazione degli investimenti pubblici è andata a rilento. Alla fine del 2023, nonostante un’accelerazione sui progetti avviati, il livello di spesa cumulativa dovrebbe rimanere inferiore di quasi 15 miliardi di euro rispetto al piano. Il picco di spesa è previsto nel periodo 2024-2025, con valori annui superiori ai 45 miliardi di euro. La ripianificazione recentemente annunciata potrebbe però influire anche sui profili temporali della spesa pubblica. Sarà importante riuscire a implementare il Pnrr per consentire al Paese il percorso di ammodernamento e di transizione green.
Ma le sfide del Paese sono numerose e toccano anche tutti gli aspetti del mondo del lavoro e demografici. Citandone solo alcuni, ad esempio la mancanza di un reddito stabile e la bassa crescita dei salari reali ha contribuito al rinvio della maternità e ai bassi tassi di natalità in Italia in particolare. Il Belpaese registra anche bassi tassi di occupazione dei giovani dopo il completamento degli studi all’interno dell’Ue con meno del 60% dei giovani tra i 20 e i 34 anni stabilmente occupati nei primi tre anni dopo il completamento degli studi, rispetto all’87% della Svezia e al 79% della media Ue. Inoltre, gli sforzi fatti per raggiungere un livello di istruzione superiore non sembrano pagare significativamente sul mercato del lavoro: solo il 68% dei laureati ha un’occupazione stabile a tre anni dalla laurea, rispetto all’85% della media dell’Ue e al 94% della Germania.
“Anche se le sfide che ci attendono sono immense e saranno necessari grandi sforzi, sarà sempre più essenziale che tutti i Governi, così come anche in Italia, lavorino con efficacia alla promozione di politiche attive per la famiglia e che siano di supporto tra le generazioni, senza prescindere da un ragionamento più ampio intorno al mercato del lavoro”, commenta Ludovic Subran.
Allianz Trade è il leader mondiale dell’assicurazione crediti, specializzato in cauzioni, recuperi, credito commerciale strutturato e rischio politico. La nostra rete di intelligence proprietaria analizza quotidianamente i cambiamenti nella solvibilità di +80 milioni di aziende.
Offriamo alle imprese la garanzia di operare con sicurezza e di ottenere il pagamento dei propri crediti. Indennizziamo i crediti inesigibili, ma soprattutto assistiamo i clienti a evitare operazioni dall’esito incerto.
Ogni volta che stipuliamo una polizza di assicurazione crediti o altre soluzioni finanziarie, la nostra priorità è la protezione predittiva, ma in caso di sinistro, il nostro rating AA testimonia la solidità delle risorse che mettiamo in campo con il sostegno del Gruppo Allianz per garantire l’indennizzo dei nostri clienti. Allianz Trade, con sede a Parigi, è presente in oltre 52 paesi con 5.500 collaboratori. Nel 2022 ha raggiunto un giro d’affari consolidato di 3,3 miliardi di euro e ha coperto transazioni commerciali per un ammontare totale di 1.057 miliardi di euro.
Spettacolo
‘Taormina Arte’ fra cinema, teatro, danza e musica nel segno del cambiamento

Partenza con il 'Tao Film Fest' dal 23 giugno al 1° luglio con la consegna dei Nastri d'Argento

“Una stagione all’insegna del cambiamento e della positività”: così viene presentato il cartellone che dal 23 giugno al 18 agosto comporrà l’offerta del ‘Taormina Film Fest’ e di ‘Taormina Arte’, i due festival organizzati dalla fondazione Taormina Arte Sicilia, il primo dedicato al cinema, il secondo al teatro, alla danza e alla musica, presentati a Palermo nel Palazzo d’Orleans da Ester Bonafede sovrintendente della fondazione Taormina Arte, da Beatrice Venezi direttrice artistica del festival e da Barrett Wissman direttore esecutivo e condirettore artistico del ‘Taormina Film Fest’.
Il taglio del nastro al Teatro Antico di Taormina è affidato il 23 giugno al ‘Gala Pavarotti Forever’ realizzato in collaborazione con la fondazione Luciano Pavarotti presieduta da Nicoletta Mantovani, che porterà sul palco colleghi e amici di Big Luciano, come Placido Domingo, Marcelo Alvarez, Vittorio Grigolo, Aida Garifullina, Mario Biondi, Andrea Griminelli, con Beatrice Venezi a dirigere la Taormina Art Festival Orchestra. Cinema protagonista nei giorni successivi, con l’anteprima assoluta il 24 giugno del film ‘Lo sposo indeciso’ con Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli, Francesco Pannofino, Ornella Muti e Claudia Gerini; e il 25 giugno con l’anteprima italiana di ‘Indiana Jones e il quadrante del destino’ protagonista Harrison Ford con Antonio Banderas.
Il programma prosegue il 28 giugno con la prima assoluta di ‘Billie’s Magic World’ favola per bambini diretta da Francesco Cinquemani che vede per la prima volta insieme sul set i fratelli William e Alec Baldwin oltre alla partecipazione di Valeria Marini; il 29 giugno il film ‘I peggiori giorni’, sequel ideale di ‘I migliori giorni’, film a episodi con un cast nutrito rappresentato da Edoardo Leo, Massimiliano Bruno, Anna Foglietta, Renato Carpentieri, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston, Claudia Pandolfi, Anna Ferzetti, Neri Marcorè, Ricky Memphis, Rocco Papaleo e Giovanni Storti; e il 30 giugno in prima italiana ‘Jean du Barry’ di e con la francese Maiwen coprotagonista assieme a Johnny Depp.
Taormina accoglierà anche la tradizionale cerimonia di consegna dei Nastri d’Argento, assegnati per il film ‘La stranezza’ al regista Roberto Andò, ai produttori e agli interpreti Toni Servillo, Salvo Ficarra & Valentino Picone. Nel corso della stessa serata, si svolgerà anche la consegna del Premio Nino Manfredi.
Passando dal cinema del ‘Tao Film Fest’ al programma di teatro, danza e musica per ‘Taormina Arte’, si parte l’8 luglio sempre al Teatro Antico con il ‘Trittico pucciniano’ in coproduzione con l’Opera Theatre de Metz e in collaborazione con la fondazione Pavarotti, per la regia di Paul-Emile Fourny e la direzione d’orchestra affidata a Beatrice Venezi, mentre il 9 luglio è la volta del Zukerman Trio.
La prosa vedrà il 14 luglio la prima nazionale della commedia ‘Di là dal fiume e tra gli alberi’ tratta dal testo di Ernest Hemingway per la regia di Giancarlo Marinelli: e il 22 luglio lo spettacolo ‘Francesco, il giullare che inventò il presepe’ interpretato da Luca Lazzareschi. Per la lirica, il 21 luglio la ‘Turandot’ con regia di Giancarlo del Monaco e direzione musicale affidata a Gianluca Martinenghi; il 16 agosto il dittico ‘Cavalleria rusticana – Pagliacci’ con regia di Georges Delnon e direzione musicale di Marco Guidarini. La danza sarà rappresentata il 26 luglio da Eleonora Abbagnato protagonista di ‘Giulietta’.
“Come afferma lo scrittore Karl Klaus, ‘quando il sole della cultura è basso i nani hanno l’aspetto dei giganti’: la nostra intenzione è di contribuire affinché il sole e la cultura siano sempre più in alto”. E’ quanto sottolinea la sovrintendente della fondazione Taormina Arte, Ester Bonafede, in occasione della presentazione nel Palazzo d’Orleans a Palermo del programma di ‘Taormina Arte’ e del ‘Taormina Film Festival’.
“Vorremmo che la realtà fosse corrispondente a quello che è il compito fondamentale della cultura stessa, ovvero educare le anime e la vita delle persone, ispirando l’arte come strumento di elevazione in tutte le sue forme: la musica, il teatro, la danza, la prosa, il cinema”, afferma ancora la sovrintendente.
L’auspicio è che Taormina Arte Sicilia “possa diventare quasi un modello da essere replicato. Stiamo mettendo insieme tutte le nostre energie e tante sono le persone coinvolte che lavorano con grande entusiasmo e passione, permettendo che una stagione di ampio respiro culturale stia prendendo forma. Crediamo, allo stesso tempo, che questo lavoro non è altro che un forte riconoscimento per tutti coloro che ci hanno preceduto e che hanno dedicato la loro vita all’arte e alla cultura della rappresentazione. Pensiamo inoltre a chi sta investendo nel futuro, i nostri giovani, affinché possano affermare le loro ispirazioni e i loro desideri”.
Per la direttrice artistica, Beatrice Venezi, “questo è un momento di svolta epocale per la fondazione Taormina Arte Sicilia, che finalmente con questa stagione 2023 torna a produrre e a porsi come interlocutore artistico di rilievo nel panorama nazionale e internazionale”.
“Vogliamo restituire a Taormina Arte il ruolo di palcoscenico dell’eccellenza – sottolinea Venezi – e quest’anno si potrà avvalere della collaborazione della Fondazione Pavarotti, dell’Opera di Stato di Budapest, del Teatro dell’Opera di Metz oltre che di altri enti nazionali come il Vittoriale degli Italiani e i teatri del circuito veneto; di artisti di assoluto rilievo nazionale e internazionale come Eleonora Abbagnato e Jacopo Tissi, i cantanti lirici Alberto Gazale, Marcelo Puente, Marco Berti, Massimo Cavalletti e Annunziata Vestri, i registi Giancarlo Del Monaco e Giancarlo Marinelli”.
Inoltre, la fondazione Taormina Arte “svolge anche un’azione importante di talent scout e valorizzazione dei giovani: assieme alla fondazione Pavarotti sono state infatti svolte audizioni per individuare giovani promettenti della lirica da far debuttare sul nostro palcoscenico durante la stagione estiva. Mi auguro che questo primo esperimento possa risultare prodromico rispetto alla creazione di un’accademia lirica che diventi un punto di riferimento per la Sicilia e per tutto il Sud Italia, superando il gap esistente nel nostro Paese tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro in molti ambiti, compreso il mondo della produzione dello spettacolo dal vivo e del teatro”.
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