Cronaca
Da Galli a Crisanti, da Pregliasco a Ricciardi: che fine...
Da Galli a Crisanti, da Pregliasco a Ricciardi: che fine hanno fatto le ‘virostar’ dell’era Covid?
A 4 anni dallo scoppio della pandemia c'è chi è in pensione, chi si è dato alla politica e chi continua ad andare in Tv
C'è chi è andato in pensione (Massimo Galli e Gianni Rezza che però continua l'attività accademica come professore straordinario di Igiene all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano), chi è finito dal laboratorio al Senato (Andrea Crisanti), chi è consigliere regionale in Puglia (Pier Luigi Lopalco), chi scrive editoriali (Antonella Viola), chi invece continua in Tv e sui social a divulgare scienza e medicina, come Roberto Burioni, Matteo Bassetti, Massimo Ciccozzi, Fabrizio Pregliasco, Massimo Andreoni, Walter Ricciardi, Maria Rita Gismondo. Poi c'è chi è passato dallo Spallanzani alla direzione della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia. E poi ci sono quelli quasi 'scomparsi' dai radar dei media: Giuseppe Ippolito, alla direzione Ricerca del ministero della Salute; Franco Locatelli, ancora presidente del Consiglio superiore di sanità, e Silvio Brusaferro che ha lasciato per fine mandato l'Iss ed è tornato all'attività accademica.
A 4 anni dalla pandemia Covid in Italia, quando abbiamo imparato a conoscere volti e voci della comunicazione scientifica, le 'virostar' - come sono state ribattezzati in un unico calderone virologi, infettivologi, igienisti, statistici, microbiologi, immunologi - hanno meno spazio in Tv e sui giornali, ma continuano comunque a dare opinioni e riflessioni sul Covid e sul vaccino, ma anche, vista la forte impennata di casi, sull'influenza.
Durante questi 4 anni gli esperti chiamati a rispondere ad ogni sorta di domanda su un virus nuovo e sconosciuto agli inizi del 2020 si sono anche divisi su come arginarlo, sui contagi e poi su come curarlo. Ma se questo era prevedibile perché contro Sars-CoV-2 eravamo scoperti, a suscitare polemiche sono state le divisioni sulle norme adottate per contenere la diffusione del coronavirus tra lockdown, Dad, Green pass, mascherine obbligatorie. Qui gli esperti si sono separati in 'fazioni' tra chi era d'accordo con le misure del Governo Conte - alcuni giornali hanno iniziato ad appellarli come 'gufi' - e chi invece ne evidenziava le criticità, ques'ultimi diventati poi gli 'ottimisti'. L'arrivo del vaccino anti-Covid ha appianato le divergenze e ha lanciato alcuni degli infettivologi e virologi in una campagna di difesa del vaccino contro i no-vax e le bufale. Spesso diventando anche bersagli di messaggi di morte e minacce, come è accaduto a Bassetti e Pregliasco.
Attività che non ha conosciuto crisi durante la pandemia è quella della pubblicazione di libri. Bassetti, recordman, ne ha scritti tre: 'Una lezione da dimenticare', 'Il mondo è dei microbi' e l'ultimo 'Pinocchi in camice'. Gismondo uno: 'Ombre allo specchio. Bioterrorismo, infodemia e il futuro dopo la crisi'. Burioni, già attivo prima del Covid, ha pubblicato 'Virus la grande sfida', 'Match point. Come la scienza sta sconfiggendo il cancro', 'La formidabile impresa. La medicina dopo la rivoluzione mRna'. Poi ci sono Pregliasco con 'I superbatteri, una minaccia da combattere', e Galli con 'Gallipedia' e 'Una banale influenza?', mentre Crisanti ha scritto nel 2021 'Caccia al virus'. Viola ha fatto una scelta diversa: dopo un saggio più tecnico, 'Danzare nella tempesta. Viaggio nella fragile perfezione del sistema immunitario', ha scritto due libri sull'alimentazione: 'Il digiuno intermittente. Tutti i benefici dell'alimentazione circadiana (e le risposte ai tuoi dubbi)', e 'Il cibo buono. C'è più gusto a nutrirsi bene'.
Cronaca
Covid Italia, i dati di oggi: calano Rt e ricoveri
Incidenza stabile, invariata rispetto alla settimana precedente l'occupazione delle intensive: il quadro del monitoraggio settimanale della Cabina di regia Iss-ministero della Salute
Il mese di marzo si chiude con una situazione rispetto all'impatto del Covid in Italia assolutamente sotto controllo. Con Rt in calo, incidenza stabile e ricoveri in diminuzione. "L’indice di trasmissibilità (Rt), calcolato con dati aggiornati al 27 marzo e basato sui casi con ricovero ospedaliero, risulta sotto la soglia epidemica, pari a 0,63, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (0,88 al 12 marzo). Questo il quadro del monitoraggio settimanale Covid della Cabina di regia Iss-ministero della Salute.
E ancora: l'incidenza di casi Covid diagnosticati e segnalati nel periodo 21- 27 marzo è pari a 1 caso per 100.000 abitanti, stabile rispetto alla settimana precedente (1 caso per 100.000 abitanti nella settimana 14-20 marzo; al 27 marzo l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 1,2%, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (1,4% al 20 marzo). Stabile quindi l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,3%, rispetto alla settimana precedente (0,3% al 20 marzo)".
Cronaca
Covid, Schillaci: “Reazioni avverse al vaccino, una...
Per censire tutti i casi che si sono verificati, valutarli e capire come gestirli
Le reazioni avverse al vaccino Covid sono un tema e anche una certezza, secondo molti studi. Una commissione di studio per censire tutti i casi che si sono verificati, valutarli e capire come gestirli è "opportuno". "Credo che si potrebbe fare serenamente cercando di capire la dimensione e tipologia degli effetti avversi che si sono verificati". Una commissione che si doveva coordinare con quella d'inchiesta sulla gestione della pandemia, che va avanti. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci al Giornale d'Italia. "Quest'anno abbiamo registrato un numero molto basso di adesioni alla campagna vaccinale, anche antinfluenzale. Quindi fare chiarezza sarebbe utile" spiega.
In merito a una possibile commissione di studio, "credo che sarebbe opportuno farla per avere maggiore chiarezza e soprattutto per dare maggiore tranquillità a tutti. Ci lavoreremo", dice il ministro. Quanto al Green Pass globale "non abbiamo - continua Schillaci - nessun interesse ad applicarlo in Italia, l'ho ribadito anche di recente. Ovviamente vogliamo tutelare la salute dei nostri concittadini, ma senza cedere quelle che sono le nostre priorità nazionali". Nessun virologo o "virostar", promette il ministro poi, a capo della commissione d'inchiesta Covid per la cui istituzione è da poco arrivato il via libera.
"Bisogna essere pronti se ci saranno nuove malattie - continua il ministro della Salute, rispondendo in merito alla 'Malattia X' - per saperle affrontare. Mi dispiace che tante volte compaiono notizie allarmistiche sui giornali che tolgono la serenità. Anche perché oggi, se guardo alle priorità della salute degli italiani, credo che bisogna impegnarsi sugli screening, sull’oncologia, sulla prevenzione. Su tante cose che durante il Covid sono state trascurate. Bisogna cercare di ridurre le liste d'attesa, quindi le priorità sono tante altre ma se ci dovesse essere una nuova Malattia X, come viene evocata, saremo pronti ad affrontarla nel miglior modo possibile".
Cronaca
Da Pasquetta cambia tutto, il meteo della prossima...
L'ultimo aggiornamento mostra un'evoluzione decisamente meno burrascosa
Temperature in salita e caldo: aprile inizia con un condizioni meteo da primavera 'piena'. Se fino a pochi giorni fa sembrava che l'avvio del mese potesse essere alquanto dinamico e con parentesi di pioggia e maltempo, l'ultimo aggiornamento ha cambiato le carte in tavola e mostra un'evoluzione decisamente meno burrascosa.
Già da lunedì 1 aprile (Pasquetta) e poi per i giorni a seguire l'anticiclone africano tornerà a espandersi sul bacino del Mediterraneo, inglobando dunque anche l'Italia fa sapere iLMeteo.it.
Le correnti d'aria calda di matrice subtropicale provocheranno, oltre a un'estrema stabilità atmosferica, con tanto sole, anche un aumento sensibile delle temperature.
Con questo tipo di configurazione il caldo si farà sentire, in particolare al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori, con punte massime fin verso e oltre i 25 gradi durante le ore pomeridiane. Solamente tra mercoledì 3 e giovedì 4 aprile il passaggio di un fronte instabile potrebbe provocare qualche temporale sulle regioni del Nord; ma su questo avremo modo di riaggiornarci nei prossimi giorni.
Queste condizioni meteo climatiche dovrebbero accompagnarci almeno fino al weekend successivo, intrappolandoci in una sorta di blocco anticiclonico con l'alta pressione ben piantata sull'Europa centro-meridionale.