Esteri
Elezioni Usa, Haley vince le primarie a Washington: primo...
Elezioni Usa, Haley vince le primarie a Washington: primo trionfo su Trump che la insulta
Il Tycoon attacca l'ex governatrice della Carolina: "E' un cervello di gallina". Forse oggi decisione Corte Suprema su eleggibilità Trump
Nikki Haley ha vinto le primarie repubblicane a Washington segnando il primo trionfo su Donald Trump nel percorso verso le presidenziali di novembre. L'ex governatrice della Carolina del sud ha ottenuto il 62,8% delle preferenze, ovvero 1.274 voti, rispetto all'ex inquilino della Casa Bianca che si è fermato al 33,3% con 676 preferenze.
Trump, che aveva sconfitto Haley nei caucuses in Missouri e nell'Idaho, oltre che nella convention repubblicana in Michigan, ha spiegato di essersi "tenuto lontano dalla palude di Washington". E sul suo social network Truth, il tycoon ha definito Haley ''un cervello di gallina che ha speso lì tutto il suo denaro, il suo tempo e i suoi sforzi". Trump ha poi annunciato: "i veri risultati arriveranno al Super Tuesday".
Eleggibilità Trump, forse oggi decisione Corte Suprema
Intanto la Corte Suprema ha annunciato che oggi pubblicherà un'opinione, con gli osservatori ritengono che probabilmente si tratterà della decisione sull'eleggibilità di Donald Trump, dal momento che si svolgono domani, nell'ambito del Super Tuesday in cui decine di Stati sono chiamati a votare per scegliere i candidati alla Casa Bianca, le primarie del Colorado, dove l'ex presidente è stato escluso dalla scheda elettorale per il ruolo svolto nell'assalto al Congresso.
Agli stessi osservatori è apparso insolito l'annuncio fatto di domenica dalla Corte Suprema della decisione che verrà pubblicata sul sito della Corte alle 10 del mattino, ora di Washington, le 16 in Italia. La Corte deve esprimersi sul ricorso fatto tra Trump contro la decisione della Corte Suprema del Colorado di considerarlo ineleggibile sulla base della sezione 3 del 14esimo emendamento, varato subito dopo la Guerra Civile per impedire il ritorno alla vita politica di esponenti della Confederazione che avevano partecipato all'insurrezione.
Anche le autorità elettorali del Maine e recentemente anche una corte dell'Illinois hanno dichiarato Trump ineleggibile, ma le decisioni sono sospese in attesa della sentenza della Corte Suprema. La stessa cosa Colorado dove nome dell'ex presidente compare sulle schede elettorali delle primarie di domani. Se dovesse venir considerato ineleggibile, dovrebbero venire annullati i voti espressi per lui. Alla luce però delle posizioni espresse dai giudici supremi, anche quelli della minoranza liberal, durante il dibattimento degli argomenti delle parti il mese scorso, questa appare una possibilità remota. La maggioranza dei giudici è infatti apparsa orientata ad accogliere il ricorso di Trump contro la sentenza del Colorado, decisione che annullerebbe automaticamente anche le altre, esprimendo preoccupazioni per le conseguenze politiche di un'azione di uno Stato che va ad interferire con elezioni presidenziali.
Esteri
Usa, l’allarme dell’Fbi: “Hacker cinesi...
Il direttore Wray: "Sono riusciti a infiltrarsi in diverse società americane che operano in settori critici, come quello energetico o idrico"
Il direttore dell'Fbi, Christopher Wray, ha lanciato l'allarme sul fatto che hacker legati al governo cinesi stanno aspettando "solo il momento giusto per un devastante attacco" ad infrastrutture critiche negli Stati Uniti. Durante un discorso alla Vanderbilt University, Wray ha rivelato che un gruppo di hacker cinesi, Volt Typhoon, è riuscito ad infiltrarsi in diverse società americane che operano in settori critici, come quello energetico o idrico, secondo quanto riporta l'International Business Times.
Nel suo discorso, Wray ha sottolineato quindi che la Cina possiede la capacità di infliggere danni sostanziali a infrastrutture critiche Usa, e che il piano degli hacker è quello di "attaccare infrastrutture civili per cercare di indurre il panico". Un portavoce del ministero degli Esteri cinesi ha dichiarato, all'inizio della settimana, che Volt Typhoon non ha nessun contatto con il governo cinese ma fa parte di un gruppo criminale specializzato in "ransomware".
Esteri
Biden e la gaffe sullo zio mangiato dai cannibali
Il presidente e l'omaggio allo zio morto nella Seconda guerra mondiale
"Mio zio forse è stato mangiato dai cannibali". Parola di Joe Biden. Le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti somigliano ad una nuova gaffe e non passano inosservate. Biden si è espresso durante una visita a Scranton, Pennsylvania, la città che - come sanno gli appassionati di serie tv - è diventata celebre anche perché è la sede di The Office, lo show Nbc che dal 2005 al 2013 ha avuto un enorme successo.
Biden ha reso omaggio allo zio, Ambrose Finnegan, pilota morto durante la Seconda guerra mondiale. "E' stato abbattuto in Nuova Guinea e non hanno mai trovato il corpo. In quella parte della Nuova Guinea c'erano molti cannibali", le parole del presidente. Secondo i registri militari, in realtà, l'aereo su cui volava Finnegan precipitò davanti alle coste della Nuova Guinea: l'apparecchio e il corpo non vennero mai trovati.
Esteri
G7, Tajani: “Convergenza su tutte le questioni...
A Capri il vertice dei ministri degli Esteri
"Grande unità d'intenti e convergenza su tutte le questioni internazionali". Così Antonio Tajani nella conferenza finale del vertice dei ministri degli Esteri dei Paesi del G7 a Capri. Ribadito il no all'operazione militare israeliana a Rafah, per il Medio Oriente va perseguita la de-escalation. Ok alle sanzioni all'Iran ma la porta del dialogo resta aperta.