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Usa, Biden-Trump e i migranti: oggi in Texas: duello a...
Usa, Biden-Trump e i migranti: oggi in Texas: duello a distanza su confine con Messico
Il presidente Usa sarà a Brownsville, nella Rio Grande Valley, area dove si registra un grande numero di ingressi. L'ex presidente sarà invece a Eagle Pass
Joe Biden e Donald Trump si sfideranno oggi sul tema dei migranti, recandosi entrambi in visita sul confine tra il Texas e il Messico a distanza di poche ore e poche centinaia di chilometri. Il primo ad annunciare, lunedì scorso, la visita a Brownsville, nella Rio Grande Valley, area dove si registra un grande numero di ingressi, è stato il presidente.
"Vuole essere sicuro di far arrivare il suo messaggio agli americani", ha detto la portavoce Karine Jean-Pierre, spiegando che dal confine Biden rivolgerà al Congresso un appello affinché venga approvato il testo bipartisan, già negoziato al Senato, per misure più severe per gli ingressi e maggiori fondi alle agenzie federali schierate sul confine. I repubblicani stanno bloccando questo testo, che contiene molte misure da loro invocate, rispondendo agli ordini di Donald Trump che non vuole assolutamente che Biden possa apparire più duro o severo sul tema dell'immigrazione prima delle elezioni.
E per ribadire il concetto, non appena si è diffusa la notizia della missione di Biden, fonti della sua campagna hanno fatto sapere ai media che anche l'ex presidente domani sarà in Texas, ad Eagle Pass, a circa 500 chilometri da Brownsville.
Eagle Pass non è stato scelto a caso, visto che questo valico è da settimane al centro di uno scontro tra il governo federale e il governatore repubblicano Greg Abbott che ha ordinato alla Guardia Nazionale di erigere barriere di filo spinato per difendere il Texas dal pericolo di "un'invasione". Un'azione che continua a portare avanti, con la benedizione di Trump che ha esortato altri governatori repubblicani ad inviare 'rinforzi', anche se la Corte Suprema ha ribadito che la gestione della sicurezza di confine è materia delle autorità federali.
Biden ha scherzato sulla visita in contemporanea di Trump, dicendo che quando ha organizzato la sua non sapeva "che anche il mio caro amico, a quanto pare, sarebbe venuto". Meno ironica la reazione della campagna di Trump che ha detto che la "visita dell'ultimo minuto, insincera di Biden per inseguire Trump sulla questione del confine non avrà risultati" dal momento che l'attuale inquilino della Casa Bianca sarebbe, a detta dei trumpiani, il responsabile "della peggiore crisi migratoria della storia".
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È Meghan l’erede di lady Diana? Cosa dice...
Tom Quinn: "Davvero significativo che il nuovo brand della duchessa del Sussex sia stato annunciato nel giorno del premio dedicato alla suocera"
Meghan Markle "si considera 'l'erede' della principessa Diana". Lo dice al Mirror un esperto reale, riferendosi in particolare alla data dell'annuncio della sua iniziativa commerciale. La duchessa di Sussex ha infatti pubblicizzato su Instagram il suo nuovo marchio di lifestyle 'American Riviera Orchard' nello stesso giorno dell'evento in memoria di Lady D. 'Diana Legacy Award'. Secondo Tom Quinn, "è davvero significativo che il nuovo brand di Meghan sia stato annunciato nello stesso giorno del premio dedicato a Diana". La moglie di Harry "si è sempre considerata l'erede di Diana. Si considera sofferente a causa dei media, proprio come ritiene che abbia sofferto Diana, ma da questa parte dell'oceano ci sarà un'enorme quantità di critiche sul fatto che lei stia solo cercando di trarne profitto".
La nuova impresa commerciale di Meghan, della quale non è stato ancora ufficializzato il lancio, dovrebbe occuparsi della vendita di un'ampia varietà di prodotti, tra cui articoli per la casa, biancheria da tavola, stoviglie, marmellate. Dovrebbe anche avere una propria linea di cosmetici con il suo nuovo marchio ed espandersi a livello internazionale con una gamma di prodotti per la cura dei capelli, fragranze per la casa e cura degli animali domestici.
Fin dal giorno del suo annuncio, 'American Riviera Orchard' ha fatto registrare un boom di accessi e di iscrizioni e i fan sono impazziti per il video teaser rilasciato per svelare la nuova avventura della duchessa. Si stima che l'ex star di Suits potrebbe incassare profitti milionari fin dalla prima settimana di apertura del sito, ma, secondo Quinn, ci sarebbero comunque delle lamentele a Kensington Palace per la sua nuova impresa, mentre l'ex attrice "semplicemente non riesce a capire" perché fare soldi grazie ai suoi "agganci" sia disapprovato dal Palazzo.
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007 Kiev, a maggio nuova offensiva russa – Ascolta
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Ucraina, ambasciatrice polacca a Roma: “Debolezza Ue...
"La paura della Russia non è irrazionale, l'Europa aumenti le forniture a Kiev"
“La debolezza dell’Europa incoraggia Vladimir Putin a essere ancora più aggressivo, l’Ue aumenti le sue forniture di armi all’Ucraina”. In un’intervista all’Adnkronos, l’ambasciatrice polacca a Roma, Anna Maria Anders, arrivata alla conclusione del suo mandato, parla dell’ipotesi di una guerra tra la Russia ed i Paesi della Nato e del rischio di un’escalation in Ucraina dopo l’attentato a Mosca di una settimana fa. “La guerra continua – dice la figlia del generale Wladyslaw Albert Anders, vincitore della battaglia di Cassino contro i nazifascisti durante a Seconda guerra mondiale- e la paura della Russia non è irrazionale. Credo che conoscere la storia possa aiutare a comprendere il modus operandi della Russia. Possiamo certamente aspettarci un’escalation e una crescente disinformazione”.
L’Europa deve dunque prepararsi alla guerra con la Russia? “Risponderò con il proverbio latino recentemente citato dai politici europei: ‘Si vis pacem, para bellum. Se vuoi la pace, prepara la guerra’. Purtroppo è ancora molto attuale. In Polonia, lo abbiamo già detto molte volte: Vladimir Putin comprende solo il linguaggio della forza – sostiene l’ambasciatrice, in Italia da quasi cinque anni - La debolezza dell'Europa lo incoraggia solo ad essere più aggressivo”.
Anders contesta quanti pensano che “se faremo delle concessioni alla Russia riguardo all’Ucraina, il problema sarà risolto”. “Niente di più sbagliato – replica - per un politico come Vladimir Putin è solo un incoraggiamento a continuare con ulteriori azioni belliche”.
Piuttosto, secondo l’ambasciatrice, “siamo del parere che l’Unione Europea debba aumentare le forniture di armi all’Ucraina, qui c’è ancora spazio per agire: dobbiamo anche essere attivi non solo nel sostenere militarmente l’Ucraina, ma anche nel contrastare la disinformazione russa nell’Ue e nel mondo, che mira a “stancare” le nostre società con il tema dell’Ucraina e indebolire i nostri aiuti”. “Allo stesso tempo – sottolinea ancora - l’Europa dovrebbe espandere il proprio potenziale di deterrenza nei confronti di Mosca, il che significa anche maggiori investimenti nella difesa. In Polonia spendiamo già quasi il 4% del Pil per questo scopo”.
Infine, Anders parla dell’ipotesi di Emmanuel Macron di inviare truppe in Ucraina e della posizione di Varsavia: “Non c'è alcuna decisione della Polonia di inviare truppe nel territorio ucraino – assicura - Riteniamo che oggi non si debba speculare sul futuro, se ci saranno circostanze che cambieranno la nostra posizione. Oggi è cruciale fornire il massimo sostegno possibile allo sforzo militare dell’Ucraina”.